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Commerce e il Net Retail.

Grafico 4.3.6 Fattori da implementare per la crescita del Crowdfunding in Italia Dati espressi in valore percentuale.

Fonte: “Il Crowdfunding in Italia” Crowdfunding report 2015. Un completo report, una mappatura delle piattaforme italiane e un’analisi dei trend emergenti.

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4.3.5 Potenzialità e criticità del mercato italiano del Crowdfunding.

I referenti delle piattaforme esprimono in generale giudizi positivi rispetto alle prospettive future del Crowdfunding, mostrandosi fiduciosi relativamente alla crescita del mercato, sebbene consapevoli delle sue principali criticità, legate in particolar modo ad aspetti legislativi, ad aspetti imprenditoriali e a quelli connessi ai clienti/utenti, che per lo più derivano a loro volta dalla diffidenza verso lo strumento, a causa di una scarsa conoscenza di questa realtà, di una altrettanto scarsa diffusione della cultura digitale (in senso lato prima ancora che economico e finanziario) e di una mancanza di educazione e di una attitudine alla condivisine, alla collaborazione e alla fiducia verso il prossimo da parte dell’ “italiano medio”.

In generale vi è la percezione delle potenzialità ancora inespresse del fenomeno e l’attenzione su di esso è in crescita, ma il fatto che la maggiorparte dei progetti sia a vocazione sociale e culturale evidenzia una certa debolezza del sistema dell’innovazione imprenditoriale nel nostro tessuto socio-economico, la quale potrebbe di conseguenza dare modo a operatori concorrenti esteri più esperti di penetrare il mercato nazionale, posizionandosi prima degli operatori italiani.

4.4 L’industria dell’Equity Crowdfunding in Italia. L’analisi condotta dall’Osservatorio sul Crowdfunding del Politecnico di Milano.

In questo paragrafo vengono riportati i dati raccolti dall’Osservatorio sul Crowdfunding, costituito nel 2014 presso la School of Management del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di “analizzare e interpretare in modo esaustivo l’impatto che

questa nuova forma di raccolta di capitale può determinare sulle singole imprese e sul sistema economico”231. In particolare questo documento permette di focalizzare l’attenzione sul mercato italiano relativo al modello Equity-based Crowdfunding, che è quello di maggior interesse ai fini di questo elaborato. Nel precedente capitolo sono state analizzate le novità introdotte dal Decreto Legge 179/2012 (Decreto Sviluppo-bis), che di fatto ha ufficializzato la presenza della fattispecie dell’Equity Crowdfunding in

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Osservatorio Crowdfunding, “1° Report italiano sul Crowdinvesting”, School of Management del Politecnico di Milano; giugno 2016. Hanno condotto la ricerca Giancarlo Giudici, Evila Piva e Cristina Rossi Lamastra, in qualità di direttori dell’Osservatorio Crowdfunding, con l’aiuto di Alessandro La Bella, Edoardo Noseda e Stefano Viganò; hanno collaborato all’analisi di tematiche specifiche Lorenzo Maio e Maurizio Sironi. Si rimanda al sito web

www.osservatoriocrowdinvesting.it;

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Italia e nel nostro ordinamento giuridico, con l’obiettivo di introdurre la raccolta di capitale di rischio attraverso Internet come ulteriore driver, per la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali innovative. L’applicazione della normativa ha fatto emergere nel tempo alcune criticità, affrontate attraverso una serie di modifiche, sia della Legge 221/2012, sia del Regolamento Consob 18592/2013; nel caso specifico, la Consob ha rivisto il Regolamento nel 2016, introducendo alcune modifiche volte ad allentare i limiti precedentemente imposti al modello Equity Crowdfunding e ai suoi operatori.

Alla data del 15 giugno 2016 i portali italiani di Equity Crowdfunding autorizzati dalla Consob risultavano essere 19, di cui 18 iscritti nel Registro delle Imprese alla “sezione ordinaria”, come società a responsabilità limitata, società per azioni o società cooperativa, e uno iscritto alle “sezione speciale” (trattasi infatti di una SIM, Società di Intermediazione Mobiliare). I promotori di questi portali possono essere raggruppati in tre categorie232:

 soggetti già attivi nell’ambito dell’intermediazione e della consulenza finanziaria per i quali la gestione di un portale di Equity Crowdfunding costituisce una diversificazione del business;

 soggetti legati ad associazioni di categoria;

 soggetti fondatori di società indipendenti che si pongono l’obiettivo di gestire una piattaforme di Equity Crowdfunding. Questa è anche la categoria ad oggi più numerosa.

All’interno di questi tre gruppi è possibile fare un ulteriore distinzione tra le piattaforme generaliste, che trattano con offerte provenienti da molteplici settori, e specializzate , che invece collocano offerte di settori ben precisi233.

Nel complesso sono state presentate dalle 19 piattaforme di Equity Crowdfunding 48 campagne pubblicate234 (sempre con riferimento alla data del 15 giugno 2016), per una raccolta di capitale di rischio sul web pari a 5,565 milioni di euro.

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Osservatorio Crowdfunding, “1° Report italiano sul Crowdinvesting”, School of Management del Politecnico di Milano; giugno 2016. Pag. 27. Cit.

file:///C:/Users/PC/Downloads/reportcrowdinvesting2016%20(1).pdf.

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Poiché l’operazione di raccolta è del tutto assimilabile ad un aumento di capitale, essa deve necessariamente essere compatibile con la delibera di aumento di capitale; ciò che è emerso dalla prassi utilizzata è che le piattaforme approvano l’aumento di capitale “con l’esclusione del diritto di opzione235

per i soci esistenti, che prevede una parte ‘inscindibile’ e una parte ‘scindibile’”. Ciò consente alle imprese di definire

rispettivamente una soglia minima, al di sotto della quale la raccolta non ha nessuna efficacia, e una massima che porta a saturazione la quota ‘scindibile’ e che nella maggior parte dei casi costituisce una modalità strategica di utilizzo delle campagne di Equity Crowdfunding come strumento complementare di finanziamento delle imprese.

Un altro parametro importante è dato dalla quota del capitale offerta agli investitori in seguito al finanziamento, che definisce sia l’effetto diluizione236 per i soggetti già titolari di quote della società, sia costituisce un elemento di valutazione implicita dell’impresa.

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Delle 48 campagne pubblicate e censite, al momento della pubblicazione del Report quelle concluse erano 36, di cui 19 quelle concluse con successo.

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È previsto dall’articolo 2441 del Codice Civile, Libro V “Del lavoro”, Titolo V “Delle società”, Capo V “Società per azioni”, intitolato “Diritto di Opzione”; si tratta del diritto spettante i soci attuali di venire preferiti a terzi nella sottoscrizione di aumento di capitale sociale. Oggetto di questo diritto sono le azioni di nuova emissione e le obbligazioni convertibili in azioni emesse dalla società. Il diritto di opzione spetta ad ognuno degli azionisti proporzionalmente al numero di azioni già possedute.

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/codici/codiceCivile/articolo/2951/art- 2441-diritto-di-opzione.html.

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“La diluizione è la variazione dell’utile per azione atteso da un’azienda per effetto di

operazioni di natura ordinaria e/o straordinaria quali l’esercizio delle opzioni, la conversione di titoli azionari, obbligazionari e warrants, o l’esecuzione di aumenti di capitale”.

http://www.trendonline.com/glossario/d/diluizione.html. Per ulteriori informazioni si consulti: file:///C:/Users/PC/Downloads/consultazione_aumenti_capitale_20140807.pdf.

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Tabella 4.4.1 Statistiche prodotte dall’analisi delle 48 campagne di Equity Crowdfunding andate a buon fine.

Valore medio Valore mediano Valore minimo Valore massimo Target di raccolta in euro 316.903 245.000 50.000 1.000.227 Quota del capitale offerta 22,68% 20,00% 0,95% 86,67%

Fonte: Osservatorio Crowdfunding, “1° Report italiano sul Crowdinvesting”, School of Management del Politecnico di Milano; giugno 2016. Pag. 30.

file:///C:/Users/PC/Downloads/reportcrowdinvesting2016%20(1).pdf.

Dalla tabella 4.4.1 si evince che “in media l’offerta relativa al target di raccolta, […]

prevede l’assegnazione di una quota minoritaria del capitale, pari al 22,68%. Il valore mediano è pari al 20% esatto”237.

Grafico 4.4.1 Quota di capitale offerta dalle piattaforme agli investitori come