La purezza, l’istinto, il rigore in equilibrio armonico caratterizzano il linguaggio espressivo dell’artista Tonina Asci, che attraverso una ricerca estetica s’imbatte nel proprio mondo interiore.Un mondo che sembra riportarci nel mitologico labirinto delle emozioni e dei sentimenti, rappresentati in un discorso di segni tra l’umano e l’assoluto, tra i tratti incisivi del quotidiano e le sfumature del sogno, in un’atmosfera oscillante che va dal surreale al trascendentale. Il dinamismo e la molteplicità delle forme e degli effetti cromatici delle sue opere ci conducono per mano lungo il viale dell’esistenza, con quella semplicità mai smarrita, neppure nei drammi della vita che l’hanno segnata, sull’altare della fede e della verità, ma sempre in un umile sgomento di fronte ai suoi misteri. Questa fede salda, priva di esitazioni, è il percorso poetico dell’arte di Tonina Asci, che scava le gallerie del mistero infinito dell’anima per inondarsi di luce divina: forse una sfida, di certo una speranza. L’impegno etico della sua espressione pittorica, inoltre, richiama “La bellezza salverà il mondo” di Dostoewskij; impegno illuminato non soltanto dalla fede e dalla poesia, ma anche da un bisogno di “ratio”, riportandoci a Kant, che narra “il cielo delle stelle sopra di noi, la legge morale dentro di noi.”, rappresentando così il concetto classico di armonia tra forma e contenuto.
“Signum color et verbum”
Il titolo della mostra in lingua latina richiama le radici culturali dell’arte classica, su cui si sono formati i più grandi artisti in ogni campo della nostra storia e tradizione: “signum”, termine incisivo che ci riporta non solo alle origine dell’uomo e alla sua prima forma di civiltà attraverso il “segno”, graffiti, ma anche ai murales, linguaggio espressivo del nostro tempo, luogo di solitudine e di incomunicabilità; “color”, privo di confini, quasi ad addentrarci nel linguaggio della “psiche”, quindi dell’anima; “verbum”, ci relaziona a Colui che si presentò come il Verbo, la Parola, perciò è un termine, che sfuggendo alla ratio, percepisce l’impalpabile visione dell’essere e ne fa poesia di fede e di bellezza.
Si può, quindi, affermare che la mostra assuma una forma tridimensionale nella complementarietà degli aspetti significativi dell’arte di Tonina Asci, che è equilibrio ed armonia fra testimonianze ripercorse a ritroso in una appassionata ricerca dell’interiorità, espressione poetica attraverso un messaggio di fede e di bellezza inter signum color et verbum. (Mostra Castello di Celano – AQ, 2008, L.M.V.)
“Sull’ali d’antica memoria, destati!
Anima generosa, forte e tenace d’Ortona dè Marsi, le cui radici incalzasti all’ombra della tua amata quercia secolare”(L.M.V.) Questi sono i versi epigrafici del bando che la poetessa Laura M. Volante ha voluto regalare al nostro paese. Versi eleganti che rispecchiano il tema del concorso: “La Poesia attraverso la memoria degli uomini”; argomento legato alle origini, alle radici ed alla testimonianza storica di un popolo, di un paese, di una città, di un eroe e di un personaggio. L’assunto tematico, sia per mantenere viva l’identità etnica delle singole realtà zonali, sia per enfatizzare le
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diversità in uno scambio interculturale d’esperienze e tradizioni, mi auguro possa produrre conoscenza fra le genti che è la vera essenza dell’esistenza.
Intitolare, invece, il premio a Quinto Poppedio Silone è stata cosa facile essendo egli il nostro ascendente più illustre. Eroe fiero e tenace della Guerra Marsa del 90 a.C. cui immolò la vita per i propri ideali. Dice Plutarco: […] uomo bellicoso e che godeva grandissima stima, amico di Druso […], Tito Livio ne parlò nel Libro 76 della sua monumentale opera sulla storia di Roma, purtroppo andato perso, e del quale ci resta solo l’epitome: “Poppedio Silone duce dei Marsi primo responsabile dell’avvenimento (la ribellione e la guerra contro Roma finché i popoli italici non avessero ottenuto lo jus civitatis) cadde in battaglia” che è abbastanza da capire come lo Storico avesse ampiamente dissertato sulle gesta del nostro eroe.
Passo dopo passo…
“Passo dopo passo …Quasi per caso mi ritrovo, oggi, a percorrere un sentiero artistico che non so dove mi porterà, che so dove è iniziato e cosa mi ha riservato sulla strada che ho, fino adesso, percorso. Da bambina disegnavo perché ero attratta dalla intensità cromatica della grafite dei pastelli. Quelle bacchettine colorate mi riempivano di gioia, mi facevano sognare, così come lo faceva lo smalto rosso e lucido e il rossetto brillante della signora Hadi; un mondo colorato! Avrei io stessa voluto essere una grafite rossa, gialla o verde. Crescendo mi sono ritrovata ad aver bisogno di una amicizia diversa e sincera che mi chiarisse le idee nei momenti di confusione, che mi consolasse nei momenti tristi, che urlasse la mia gioia nei momenti felici. Il disegno e la pittura mi sono stati strumenti, ma anche gli amici sempre discreti e pronti a farsi da parte nei momenti meno opportuni. Col passare degli anni il dialogo è diventato sempre più profondo, più complesso e con
esso è cresciuta anche la necessità di nuovi modi di espressione, nuove tecniche. Col trascorrere del tempo il mio modo di fare arte è certamente cambiato e cambierà ancora. Passo dopo passo il mio sentiero giungerà alla fine. Nel frattempo la mia speranza è quella di dare un momento di gradimento a chi inciampa in un mio lavoro e, strada facendo, incontrare sempre nuovi amici con cui scambiare momenti d’arte ed opinioni e continuare nella ricerca a migliorare l’uso degli strumenti e raffinare il dialogo interiore.
Passo dopo passo tra qualche mese compirò 60 anni, la mia vita è andata avanti non so se sono cresciuta artisticamente, quello che so è che non ho smesso di amare i colori e di cercare il bello. La mia infanzia è trascorsa in un piccolo paese di provincia e le uniche occasioni per “vivere” l’arte erano costituite dalle mostre d’arte organizzate dalla Pro loco. Le poche interazioni con questo mondo hanno reso più difficile il mio agire e, la non facile quotidianità per chi ha una disabilità,ha reso ancor più faticosa questa mia ricerca, questa mia voglia di arte nonostante essa, la quotidianità, abbia sempre arricchito la mia vita di colori … È bastato saper “vedere”
per accorgermi che la vita stessa ne è una fonte inesauribile. Viva la vita … Passo dopo passo.”
T. A.
UNO SGUARDO APERTO SUL MONDO È BACIATO DAL SOLE
E ACCAREZZATO DALLE STELLE
CAP. X
EMANUELA AURELI