3. Gli interventi realizzati dal sistema camerale regionale
3.5 Finanza e credito alle imprese
3.5.1 Attività a sostegno del credito
Il sistema camerale regionale riveste un ruolo di primaria importanza nel facilitare l’intermediazione tra il sistema produttivo e il sistema finanziario, al fine di agevolare l’accesso al credito per le imprese del territorio di competenza. L’impegno più rilevante delle Camere di commercio si focalizza sul rafforzamento e sulla promozione del sistema dei Consorzi Fidi soprattutto attraverso interventi finanziari (grafico 16), di cui si parlerà più diffusamente nel prossimo paragrafo. Le Camere inoltre stipulano accordi e convenzioni con gli istituti bancari a benefico delle imprese, offrono incentivi diretti alle imprese, forniscono servizi informativi e consulenza in materia di credito e realizzano eventi formativi, seminari e pubblicazioni per diffondere i dati relativi al settore creditizio.
Grafico 16 -Attività nell’ambito della finanza e del credito delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
Nel 2011 i contributi finanziari alle imprese erogati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, erogati in conto interesse, ad esclusione di quelli dati a sostegno dei consorzi fidi, ammontavano a 2.553.793,85 Euro. I tre settori che hanno maggiormente usufruito dei contributi erogati, con importi non dissimili, sono stati nell’ordine l’Artigianato, il Commercio e l’Industria (tabella 15).
Tabella 15 – Contributi finanziari per settore nel 2011
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
64 Nell’anno di riferimento risultano beneficiarie dei contributi camerali 865 imprese, di cui quelle dell’artigianato risultano essere il gruppo maggiormente consistente.
Grafico 17- Numero imprese beneficiarie dei contributi per settore
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
E’ da sottolineare inoltre che nel 2011, sulla base delle Linee guida per la sottoscrizione di Accordi territoriali per assicurare la liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e delle Province dell’ Emilia-Romagna, attraverso la cessione pro soluto dei crediti a favore di banche od intermediari finanziari, sottoscritte da Unioncamere Emilia-Romagna, ANCI, UPI, unitamente al Ce.S.F.E.L., di cui si è parlato al paragrafo 2.3, le Camere di commercio di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini hanno dato vita ad accordi con enti locali per consentire alle imprese modalità agevolate per la cessione ad intermediari finanziari dei crediti vantati nei confronti degli enti locali dalle imprese, al fine di consentire a queste ultime di ripristinare la loro liquidità.
3.5.2 Consorzi fidi
Il sostegno al sistema dei Confidi costituisce da decenni la linea d’azione prioritaria del sistema camerale per supportare le esigenze di credito delle imprese di tutti i settori. In collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con gli altri enti pubblici, il sistema camerale ha sostenuto la nascita e la diffusione dei Confidi provinciali e regionali che oggi rappresentano una realtà fortemente radicata nel territorio emiliano-romagnolo. Attualmente il sistema dei 44 Confidi supportati dalle Camere di commercio interessa tutti i comparti economici (agricoltura, artigianato, industria, terziario, cooperazione) e nel periodo di riferimento associava, complessivamente, circa un terzo delle imprese attive in Emilia-Romagna (tabella 16). I Confidi supportati dalle Camere di commercio in Emilia-Romagna, nel corso dell’anno, hanno concesso affidamenti per 2.028.957.275,22 di Euro.
Negli ultimi anni, si è assistito a profonde trasformazioni e all’intensificarsi dei fenomeni di concentrazione degli organismi di garanzia dello stesso settore, per effetto, sia dell’applicazione della legge quadro n. 326 del 2003, sia dell’applicazione degli accordi di Basilea II e III, che determinano notevoli ricadute sull’attività di garanzia. Il sistema camerale ha continuato a sostenere il sistema dei Confidi favorendo i processi evolutivi di fusione ed aggregazione in cui sono stati coinvolti molti consorzi fidi operanti a livello provinciale e sostenendo la trasformazione dei Confidi in veri e propri intermediari finanziari vigilati (ex art.107 del Testo Unico Bancario) in grado di fornire garanzie compatibili con quelle richieste dagli
65 accordi di Basilea II e III. Nel corso del 2011, le Camere hanno continuato a supportare la rete regionale dei Consorzi fidi attraverso l’erogazione di 3.207.308,44 Euro in fondo rischi, 6.141.254,11 Euro in conto interessi e 47.493,53 Euro sotto altre forme (si tratta, per lo più, di risorse per coprire i costi di gestione oppure per sostenere parte delle spese legate ai processi di fusione o di razionalizzazione posti in essere come risposta alle nuove regole di Basilea II e III) per un importo complessivo di 9.396.056,08 Euro (tabella 17).
Tabella 16 – Imprese associate ai Confidi supportati dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna e numero di affidamenti nel 2011
Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
Tabella 17 – I contributi erogati dal sistema camerale ai Confidi
Fonte: Fonte: Unioncamere, Osservatorio camerale 2012
Le Camere hanno inteso intervenire anche nel 2011 – così come negli anni precedenti del resto – con l’obiettivo di alleggerire le tensioni finanziarie che gravano sulle nostre imprese attraverso lo strumento della garanzia del credito bancario.
La crisi sta incidendo sulle richieste di credito alle banche e i numeri delle attività lo dimostrano attraverso un vistoso rallentamento delle procedure di finanziamento tra revoche di delibere già prese e iter burocratici più vischiosi. I Confidi, pur avendo risentito in tale contesto un significativo stato di tensione patrimoniale sulle strutture che hanno svolto un maggior volume di attività, rivestono comunque una grande importanza nel supporto delle piccole e medie imprese.
L'aumento dell'operatività in questo settore è merito anche della sottoscrizione dell'accordo anticrisi con la regione Emilia Romagna e della prosecuzione di varie forme agevolative previste dalle Camere di Commercio e da altri enti a favore di settori come industria, servizi, commercio, turismo e cooperazione.
In tale prospettiva si colloca anche il “Patto regionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, promosso come si è detto al paragrafo 2.2 dalla Regione e sottoscritto tra gli altri anche Unioncamere Emilia-Romagna. Tale accordo sottolinea infatti che “l’avvitamento della crisi finanziaria dei debiti sovrani e delle banche europee sta ricreando un serio rischio di credito per le imprese”, che “la
66 Regione, gli enti locali e le parti sociali si impegnano a sostenere i consorzi di garanzia, anche con il concorso delle Camere di commercio” e che “i consorzi operanti sul territorio regionale devono razionalizzarsi e unirsi per realizzare economie di scala e una adeguata solidità patrimoniale”.