3. Gli interventi realizzati dal sistema camerale regionale
3.8 Promozione di nuove imprese, formazione e mercato del lavoro
3.8.2 Imprenditoria femminile
Il sistema camerale nazionale da circa tredici anni sta sostenendo l’attività dei Comitati per l’imprenditoria femminile, istituiti presso le Camere di commercio sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 tra Ministero delle attività produttive e Unioncamere italiana per promuovere e valorizzare la presenza delle donne nei luoghi decisionali dello sviluppo economico e la diffusione della cultura imprenditoriale delle donne, con l’obiettivo di eliminare le disparità e creare le condizioni per riuscire a raggiungere un'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro e nella vita.
I comitati sono composti da rappresentanti delle associazioni di categoria presenti sul territorio e hanno il compito di promuovere e favorire lo sviluppo delle imprese femminili attraverso corsi di formazione, convegni e iniziative di primo orientamento e assistenza sulle procedure per l'avvio di una nuova attività.
Essi inoltre possono proporre suggerimenti nell’ambito della programmazione delle attività camerali che riguardino lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria, promuovere indagini conoscitive sulla realtà imprenditoriale locale per determinare i problemi che ostacolano l’accesso delle donne al mondo del lavoro e dell’imprenditoria in particolare, stimolare specifiche attività di
83 formazione imprenditoriale e professionale, a favore delle donne aspiranti imprenditrici e neo-imprenditrici, facilitare l’accesso al credito e l’inserimento nei vari settori economici delle relative imprese.
In Emilia-Romagna, a seguito della recente ricostituzione del comitato per l’imprenditoria femminile di Reggio-Emilia, nel 2011 sono stati attivi nove comitati (tabella 27).
Tabella 27 – Anno di attivazione dei Comitati per l’imprenditoria femminile nelle Camere dell’Emilia-Romagna
Fonte: elaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna
Oltre alle funzioni sopra descritte, i Comitati hanno promosso varie iniziative. Di seguito se ne riportano alcune fra le più significative:
- il Comitato per l’imprenditoria femminile di Bologna ha promosso il convegno “Donne in-rete, costruiamo insieme il futuro. Una possibilità per aumentare le opportunità d'impresa”. L’ incontro mirava ad approfondire - con casi pratici - quanto fare rete può far crescere l'impresa, in particolare le imprese femminili e quelle in cui le donne rivestono un ruolo manageriale;
- il Comitato per l’imprenditoria femminile di Ferrara ha aderito alla manifestazione “IV Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, l’iniziativa promossa da Unioncamere italiana insieme alle Camere di Commercio e ai Comitati per l'imprenditoria femminile, e articolata in sette tappe sul territorio nazionale (tra le quali, per l’appunto, la città estense) organizzando un convegno di presentazione del Rapporto sulla imprenditoria femminile 2011. Assieme alla Camera e in collaborazione con Ifoa, il Comitato di Ferrara ha realizzato un ciclo di tre seminari a sostegno dell'imprenditoria femminile, aperto alla partecipazione di imprenditrici consolidate, neo-imprenditrici, aspiranti imprenditrici e donne impegnate nella fase di avvio di un’attività in proprio. Da ricordare infine la Tavola Rotonda "Le Donne: un valore aggiunto per il Territorio".
L'iniziativa, promossa da F.I.D.A.P.A. - sezione di Ferrara - in collaborazione con il Comitato Imprenditoria Femminile, ha voluto proporre un vivace confronto sulla partecipazione femminile in ambito imprenditoriale e sociale alla presenza di personalità di spicco del territorio, delle imprese e delle istituzioni;
- il Comitato per l’imprenditoria femminile di Forlì-Cesena ha collaborato, assieme alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, il Fondo per la Cultura del Comune di Forlì, il Liceo Musicale Masini, l’Associazione Italiana Sommeliers Romagna e FAI ad organizzare il ciclo di incontri dal titolo “Gust…appunto, appuntamenti con il sapore, il sapere, la musica, il territorio”. Tema comune è stato la valorizzazione delle produzioni e dell’imprenditoria del territorio, attraverso la promozione delle tipicità ed eccellenze enogastronomiche;
- il Comitato per l’imprenditoria femminile di Modena ha organizza un ciclo di corsi e seminari rivolti a donne imprenditrici e aspiranti imprenditrici al fine di contribuire allo sviluppo e alla creazione di imprese gestite da donne, per un totale di 16 giornate. Gli argomenti trattati riguardavano lo sviluppo dell’idea imprenditoriale fino al al business plan, il parlare in pubblico, le riflessioni sui contributi concreti e le attitudini specifiche di cui può disporre una donna che lavora nelle organizzazioni, le modalità per differenziare le strategie di comunicazione, di vendita e di persuasione, la costruzione di team efficaci.
E' da sottolineare inoltre che stata siglata nel novembre 2007 la convenzione tra il Comitato per l'imprenditoria femminile della provincia di Modena e la Banca Modenese allo scopo di favorire tutte le donne che sono a capo di piccole realtà imprenditoriali che desiderano avviare o ampliare l'attività o realizzare un nuovo progetto, rispondendo così alla necessità crescente di credito finalizzato ad investimenti, indispensabile per essere sempre più competitive sul mercato. Le richieste di credito finanziate nel triennio
84 2008-2010 sono state 44. Il 18 febbraio 2010 è stata firmata una nuova convenzione, rinnovata anche nel 2011, grazie ad un plafond di 500.000 euro deliberato da Banca Modenese il 28 gennaio 2011.
-il Comitato per l’imprenditoria femminile di Ravenna ha proseguito l'opera di sensibilizzazione già intrapresa l'anno precedente sul tema della conciliazione famiglia-lavoro e delle pari opportunità nel territorio ravennate, collaborando assieme al Tavolo Lavoro Conciliazione e Salute delle Donne, nato dall'accordo sottoscritto anche da Provincia, Consigliera di Parità, Comune di Ravenna, Sindacati, Azienda USL, Inail e Ufficio provinciale del Lavoro, per organizzare il convegno "Conciliazione Lavoro e Famiglia. L'art.9 Legge 53/2000". Il seminario di studio si prefiggeva di approfondire le modalità per accedere ai finanziamenti previsti dalla normativa vigente al riguardo nel nostro paese.
Di particolare rilievo è il Focus Group FATTORE D, lanciato dal Comitato ravennate, con l’obiettivo di elaborare proposte, idee e progetti concreti per sviluppare il ruolo della donna nella crescita economica del territorio, a partire dai dati illustrati durante il convegno per misurare il contributo delle società guidate da donne nella crescita economica del territorio, svoltosi presso la Camera di commercio di Ravenna del 9 giugno 2011. Il Focus Group, grazie all’operato di tre gruppi di lavoro costituitisi al suo interno, ha prodotto un memorandum di intenti che raccoglie le proposte, i progetti, le iniziative, le politiche e le azioni da cui partire per realizzare un percorso di crescita e di valorizzazione del talento femminile;
- L’azienda speciale Eurosportello della Camera di commercio di Ravenna ha aderito al nuovo progetto
“Business Entrepreneurship Women in Network - Be-Win”, co-finanziato dall’Unione europea. ” Lo scopo è promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile, soprattutto nella fase di start-up, attraverso la costituzione di una “Rete italiana delle donne imprenditrici” basata su un meccanismo di mentoring: le mentors (imprenditrici di successo) avranno cura di trasferire le proprie conoscenze ed esperienze alle mentees (neoimprenditrici) attraverso una serie di incontri, conferenze e seminari, anche online. Be-Win, che si propone come proseguimento del progetto Wai (Women Ambassadors in Italy), è attualmente entrato nella fase di selezione delle quattro “mentees” previste per la nostra regione dal progetto;
- nel settembre del 2011 ha preso avvio il corso organizzato dal Comitato per l’imprenditoria femminile di Piacenza per approfondire la tematica del marketing sul web. Il corso, gratuito, costituiva una tappa del progetto “WWW Web Working Women”, un’iniziativa sviluppata su più livelli che, oltre al Comitato, ha visto il coinvolgimento della Camera di commercio di Piacenza, degli Istituti scolastici superiori, dell’Università Cattolica, delle associazioni di categoria e delle imprese femminili piacentine. Le partecipanti al corso, oltre a ricevere direttamente formazione, hanno potuto collaborare con alcune classi degli Istituti scolastici superiori ed insieme a loro sviluppare il proprio sito web, campagne pay per click o ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca.
Va ricordato inoltre che nell’ambito delle politiche di sostegno alle imprese dei rispettivi territori, la Camera di commercio di Rimini ha previsto appositi contributi per l’imprenditorialità femminile, mentre le Camere di commercio di Bologna e Ravenna hanno disposto una maggiorazione degli incentivi per determinate iniziative portate avanti da imprese femminili. Inoltre, le Camere di commercio di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, nell’ambito delle convenzioni esistenti con i consorzi fidi per l’erogazione di garanzie e/o contributi in conto interesse, prevedono condizioni ulteriormente agevolative per le imprese femminili.
L’Unione regionale ha continuato a svolgere il ruolo di coordinamento regionale dei Comitati per l’imprenditoria femminile.
Sulla base della consolidata collaborazione con la Regione nell’ambito delle politiche per il sostegno all’imprenditoria femminile, Unioncamere Emilia-Romagna ha partecipato all’iniziativa OPTA, coordinata dall’agenzia Aster, per favorire il dialogo fra imprese per la soluzione di problematiche sull'innovazione tecnologica, con particolare riguardo ad un’impostazione di genere. Nella terza edizione l’iniziativa si è
85 concretizzata in un’indagine relativa all’utilizzo delle tecnologie ICT nelle imprese femminili della regione, coinvolgendo più di 500 aziende, e nell’organizzazione di cinque Focus Group organizzati in quattro province per la discussione e l’approfondimento di alcune tematiche ICT con imprese femminili. A conclusione di queste iniziativa è stato promosso un Concorso a livello regionale che si è concluso nel 2011 con la premiazione di tre idee di forte portata innovativa tramite ICT presentate da imprese femminili. L’apporto di Unioncamere al progetto si è concretizzato nel supporto organizzativo di tutte le fasi del progetto e nel coinvolgimento dei comitati per l’imprenditoria femminile.
Di particolare interesse per le imprese è stata la diffusione del Kit di Autoapprendimento pensato per imprenditori e aspiranti tali attraverso il sito di Unioncamere Emilia-Romagna. Il Kit, frutto dell’esperienza del sistema delle Camere di commercio, nasce con l’obiettivo di favorire la creazione, l’avvio e la gestione ottimale di nuove imprese, in particolare femminili. Propone due percorsi guidati – uno di accompagnamento alla creazione di impresa e l’altro successivo di supporto allo start-up – per comunicare la corretta metodologia di pianificazione e avvio operativo di una nuova attività.