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190 L Magnani, cit., p

7. Fryderyk Chopin: 24 Preludi op

Nella letteratura storico-critica dedicata ai 24 Preludi op. 28 di Chopin, ricorre la domanda sollevata da André Gide: “Préludes a quoi ?”

In effetti essa interpreta un quid rimasto imponderabile che sta alla base dell’essenza di questo ciclo di brani, alcuni brevissimi, quasi tragiche folgorazioni, altri a carattere drammatico o lirico più estesi nel tempo, posti a contrasto, e che interpreta quel senso di determinazione e sospensione insieme tramandata dai contemporanei e sempre attuale. Ad ogni Preludio, infatti, non segue una Fuga, come nel Wohltemperiertes Klavier di J.S. Bach, ciascuno di essi non è né preceduto né seguito da versi o altro, eppure sono impressi nella storia della musica con “l’empreinte transfigurée de Bach”211che J.J.Eigeldinger riconosce essenzialmente a livello di tessitura musicale e K. Morski, come negli

Studi, con l’aggiunta della scoperta di un motivo criptico fondato sul nome BACH celato nella loro struttura stessa212. Genialmente intuiti e realizzati nel monomotivismo (con l’eccezione di alcuni di essi tra i quali i nn. 13 e 15) come principio compositivo fondamentale, chiave, allo stesso tempo, del senso espressivo delle tonalità chopiniane, essi hanno rappresentato un punto di rottura non solo nell’arco creativo chopiniano, ma nella tradizione post-classica che non sfuggì ai contemporanei più acuti quali, ancora una volta Robert Schumann e Franz Liszt. Schumann, così come avrebbe fatto per la Sonata op. 35, già al loro apparire aveva definito i Preludi “strani”:

“Confesso che li immaginavo assai diversi, condotti, come i suoi Studi, in uno stile grandioso. E’ invece quasi il contrario: sono schizzi, principi di Studi, o, se si vuole, rovine, singole penne d’aquila, tutto disposto in modo selvaggio e alla rinfusa. Ma in ciascuno dei pezzi sta scritto, quasi in un raffinato ricamo di perle: ‘Lo scrisse Federico Chopin’; lo si riconosce nelle pause e nel respiro violento e appassionato. Egli è e rimane lo spirito più ardito e più fieramente altero del nostro tempo […]”.213

211 Cfr. Jan-Jacques Eigeldinger, Les Vingt-quatre Préludes op. 28 de Chopin.

Genre, structure, signification, in « Revue de Musicologie », Société Française de Musicologie, Tome 75, N° 2, Paris 1989, pp. 207-209. Cfr. inoltre: A. Gide, Notes

sur Chopin, Paris, 1948, p. 32.

212Cfr. Kasimir Morski, Die Überlieferung der kompositorischen Idee von

Chopin am Beispiel der Etüden und Präludien, (vol.II), in“ Chopin and His Works

in the Context of Culture“, Studies edited by: Irena Poniatowska, ( 2 voll.), Polska Akademia Chopinowska - Narodowy Instytut Fryderyka Chopina -Musica Jagellonica, 2003, pp. 61-63

213 R. Schumann, Fantasie, Capricci, Ecc. per Pianoforte, in “Gli scritti critici” ,

L’intuizione poetico-musicale nello spazio quadridimensionale 159

E Franz Liszt :

“Le Préludes de Chopin sont des compositions d’un ordre tout à fait à part. Ce ne sont pas seulement, ainsi que le titre purrait le faire penser, des morceaux destinés à être joués en guise d’introduction à d’autres morceaux, ce sont des préludes poétiques, analogues à ceux d’un grand poète contemporain [Lamartine],214 qui bercent l’ âme en des songes dorés, et l’élèvent jusqu’aux régions idéales. Admirables par leur diversité, le travail et le savoir qui s’y trouvent ne sont appréciables qu’à un scrupuleux examen. Tout y semble de premier jet, d’élan, de soudaine venue. Ils ont la libre et grande allure qui caractérise les œuvres du génie”. 215

Se Schumann non li comprese come forma, ne intuì la forza propulsiva trascendentale, l’allure del genio capita da Liszt; essi, come la Sonata appartenevano alla dimensione dell’a-temporalità e divennero infatti l’oggetto di molteplici interpretazioni letterarie, tra le quali quelle risalenti alle parole ed ai giudizi di George Sand che li recepì come una “successione di idee”.

Il fatto allora che in un Preludio di Fryderyk Chopin di brevissima durata possa essere identificato il senso compiuto di una faccia prismatica dell’esistenza, reca in sé la deduzione di una dimensione mentale spazio- tempo che può rimandare alla perfezione aforistica della visione geometrica universale del triangolo. In essi si può intravedere sia la contrazione che la dilatazione temporale acuite dal contrasto in cui sono stati concepiti nella loro stessa successione.

214 Franz Liszt iniziò a scrivere il Poema Sinfonico Les Préludes come ouverture

a quattro cori maschili su testo di Joseph Autran Le quatre éléments non portandolo tuttavia a termine in questa versione. Nel 1856, “presso la casa di Lipsia, egli pubblicò soltanto l’ouverture, ampliata e rimaneggiata “ facendola precedere da una poesia di Alphonse de Lamartine che gli parve evocare il senso della sua musica. Dal “programma” anteposto al Poema Sinfonico omonimo l’incipit è indubbiamente ispirato al mistero della vita ed alla sua trascendenza: “ Non è forse la nostra vita una serie di Preludi a quel canto di cui la morte intona la prima nota solenne? […]” . Tale visione fu certamente parte dell’immaginario poetico-culturale anche della Sand, così come il celebre Poema di William Wordsworth, The Prelude, che il poeta compose prendendo coscienza della fanciullezza perduta come di un evento irrevocabile e, che, nella sua essenza, poté forse suggerire a Chopin la dimensione unica rappresentata dal ciclo dei 24 Preludi. Cfr. Rossana Dalmonte, Franz Liszt –

La vita, l’opera, I testi musicati, Ed. Feltrinelli, Milano 1983, pp. 130 e 358.

215 Franz Liszt, Revue et gazette musicale de Paris, VIII , 2 mai 1842, p. 246 ;

160 Claudia Colombati – ParteII-B

“Arte severa quanto non si sospetta. Perfettamente consapevole come nella morbida decorazione di voci secondarie può nascondersi l’essenza dell’idea”.216

7.1 Sviluppo armonico-tonale, durata, contrasti

Esempi di contrazione spazio-temporale: Fryderyk Chopin, Preludi nr. 1, 8, 14, 16, 18, 22, 24.

Preludio n. 1 in Do maggiore:217 2/8 mf , con cambiamenti di tempo e di

dinamica, laddove è il carattere con l’indicazione Agitato più che il tempo a determinarne l’andamento.

Es. : (bb. 1-2) ( cresc.-stretto: bb. 13-21)

216 Sylvano Bussotti, “Versione dal francese”, in “Chopin opera omnia” (a cura

di Carlo de Incontrera), Teatro Comunale di Monfalcone, Trieste-Venezia. 1985, p. 141.

217 F.Chopin, Preludi, Edizione I.J. Paderewski, TiFC, PWM, 1981, Preludio

L’intuizione poetico-musicale nello spazio quadridimensionale 161

Preludio n.8 in Fa diesis minore218(Molto agitato), ove appare una contrazione di tipo emozionale e al contempo un’elevazione sublime del canto:

Es.: ( bb. 19-23 ) Molto agitato e stretto

Il n. 14 (Allegro) in mi bemolle minore219 è emblematico del tema in

questione per la contrazione rilevabile nel movimento, nell’ armonia, in elementi melodici criptici, posti nel registro basso del pianoforte, nella dinamica fluttuante con unico ff alla b. 11. G.Belotti attribuisce la composizione di questo

Preludio al periodo di Majorca facendone rilevare un’affinità con il “Finale” della Sonata in si bemolle minore.220