• Non ci sono risultati.

Geografia e composizione

Grafico 2.4: Stima degli stranieri presenti in Italia: Anni 2011-2012 (in migliaia) a confronto.

2.4 Geografia e composizione

In questo paragrafo è di mio interesse cercare di capire, utilizzando ed rielaborando i dati forniti dall’Istat

nell’opera del suo monitoraggio continuo, come è composta e dove si distribuisce nel territorio la popolazione straniera che vive in mezzo a noi. Ci si riferisce sempre a cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in quanto per i non regolari non è possibile reperire i dati necessari. Come già detto i cittadini non comunitari, più comunemente chiamati come

“extracomunitari”, sono tutti quei soggetti che secondo le vigenti normative europee in materia di cittadinanza non risiedono in un paese membro della Comunità Europea e quindi non ne hanno la cittadinanza. Gli stranieri devono anche essere in possesso di un valido permesso di soggiorno per soggiornare regolarmente nel territorio. Ed è proprio

Tabella 2.2: Prospetto di sintesi

Numero % sul tot popolazione Stranieri al 1 Gennaio 2013 4.387.721 7,22 Nati 77.705 0,13 Morti 5.870 0,01 Saldo naturale +71.835 0.12 Iscritti 1.040.661 1,71 Cancellati 578.132 0,95 Saldo migratorio +462.529 0,76 Saldo totale +534.364 0,88 Stranieri al 31 Dicembre 2013 4.922.085 8,10 Fonte: Urbistat.it (2014)

64

attraverso la conta dei permessi di soggiorno rilasciati e l’analisi dei dati anagrafici che l’Istat riesce a risalire al numero di immigrati residenti nel nostro paese.

C’è da premettere che la maggior parte degli studi Istat fanno riferimento all’ultimo censimento relativo all’anno 2011, solo basandoci sui dati a disposizione fino a quell’anno riusciremo ad avere una panoramica quasi completamente certa mentre per quanto riguarda i dati degli anni successivi sono scrupolosamente stimati dallo stesso istituto.

Inoltre, in alcuni casi, non sono disponibili dati dell’anno in corso ossia il 2014 poiché ancora in elaborazione, non mi è sempre possibile quindi inglobare tali in tutti i vari temi trattati.5

Viene qui presentata la tabella 2.2 che riassume i dati forniti dall’Istat sui quali verranno fatte le analisi nel corso del paragrafo.

Secondo gli studi dell’Urbistat (2014) i cittadini stranieri iscritti nelle anagrafi dei comuni italiani all’inizio del 2014 sono quasi 5 milioni che corrispondono al 8,10 per cento del totale dei residenti. Sono quindi in aumento rispetto all’anno precedente. La tabella 2.2 mette anche in luce il numero di soggetti nati da stranieri che confrontato con il numero di decessi di persone non comunitarie fa scaturire un saldo naturale, saldo chiaramente positivo che influisce nella demografia italiana.

Il saldo migratorio anch’esso positivo, invece, è dato dalla differenza tra nuovi soggetti che vengono iscritti nelle anagrafi, soggetti quindi iscritti dall’estero meno quelli che vengono cancellati poiché abbandonano il nostro paese cioè i soggetti cancellati per l’estero. La somma del saldo migratorio e di quello naturale fornisce il saldo totale. Affianco ad ogni voce nella tabella si nota anche quanto, in percentuale, questi numeri pesano sul totale della popolazione italiana rilevando cifre non indifferenti.

5

NoiItalia (2013); Caritas e Migrantes (2013), XXIII Rapporto Immigrazione 2013, Tra crisi e diritti umani,. Scheda di sintesi; ItaliaInCifre,(2014).

65 2.4.1 Composizione degli immigrati

Parliamo di popolazione come si trattasse di un aggregato omogeneo per origine e caratteristiche ma in realtà non è proprio così. In generale, i flussi migratori diretti verso il nostro paese non solo sono cambiati rispetto al volume ma anche nella loro composizione interna in base alle diverse comunità che compongono i flussi di arrivo.

Con il tempo la grande frammentazione della popolazione immigrata è andata riducendosi e

questo deriva dalla conseguente

crescita del grado di concentrazione nazionale degli stranieri (Ministero dell’interno, 2007). All’inizio degli anni Novanta l’Africa risultava il primo continente di origine degli stranieri in possesso di un permesso di soggiorno; oltre un terzo dei soggiornanti in Italia proveniva da un paese africano. Venti anni dopo, secondo Molina

(2012), solo un quinto dei soggiornanti risulta originario del continente nero, mentre la maggioranza assoluta degli stranieri residenti (53,4%) è di origini europee. Questo processo di “europeizzazione”, cioè il cambiamento di origine dei flussi immigrati nel

Tabella 2.3: Graduatoria delle minoranze più numerose in Italia

Paesi Maschi Femmine Totale

Romania 402766 530588 933354 Albania 241217 223745 464962 Marocco 231155 195636 426791 Cina Rep. Popolare 113237 110130 223367 Ucraina 40254 151471 191725 Filippine 60352 79483 139835 Moldavia 47680 92054 139734 India 77245 51658 128903 Peru' 40182 58991 99173 Bangladesh 63204 29491 92695 Polonia 23441 65398 88839 Tunisia 53823 34468 88291 Ecuador 34549 48242 82791 Pakistan 50761 29897 80658 Senegal 58117 22208 80325 Sri Lanka 43555 35975 79530 Egitto 50737 25954 76691 Macedonia 41483 35125 76608 Nigeria 26752 29724 56476

Fonte:Istat (2013), Cittadini Stranieri. Popolazione residente per sesso e cittadinanza al 31 dicembre 2013 Italia - Tutti i Paesi.

66

corso del tempo è stato la conseguenza sia della storia europea, con la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione dell’Europa; sia della politica dell’immigrazione italiana che, in modo più o meno implicito, ha introdotto elementi di preferenza per gli immigrati di origini europee (Molina, 2012).

Da una elaborazione dei dati Istat al 1 gennaio 2013 si può stimare la tabella 2.3 con indicati i principali paesi di provenienza straniera; a quella data gli stranieri conteggiati sono quasi 4,4 milioni chiaramente non provenienti tutti dallo stesso paese. La tabella, frutto di una elaborazione personale sui dati a disposizione, presenta in ordine decrescente i principali paesi di provenienza delle comunità presenti nel nostro paese con una suddivisione per genere maschile e femminile; la tabella è chiaramente ordinata in base ai totali.

Le comunità elencate però, non esauriscono tutte le comunità presenti ma sono quelle che superano i 50.000 residenti nel 2013 che, da sole, costituiscono complessivamente oltre l’80 per cento del totale degli stranieri immigrati in Italia (Molina, 2012).

Il principale paese di provenienza degli stranieri è la Romania che nella tabella risulta essere in cima alla classifica. L’afflusso di rumeni nel nostro paese ha un’incidenza importante dal 2007 anno dell’entrata del paese nella Comunità Europea che ha portato a una conseguente facilità dei flussi in entrata. Seguono Albania e Marocco che nella classifica ricoprono rispettivamente il secondo e terzo posto per comunità straniere più numerose in Italia. Volendo stringere ancora di più il cerchio sulle prime cinque comunità più importanti in Italia ho elaborato il grafico 2.5 riportato qui di seguito dove viene

accentuato ancora di più, attraverso l’impatto visivo che il grafico utilizzato permette, l’incidenza che le comunità più numerose hanno sul nostro paese in relazione al totale degli immigrati che corrisponde alla totalità