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Struttura della popolazione residente in Italia per classe d’età, genere e cittadinanza (%, anno 2010)

Fonte: La valutazione economica dell’assistenza sanitaria erogata agli immigrati: metodologia e primi risultati, Morandi e Pugliese (2013), tab. n. 5, p. 10

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se non costituiscono un’analisi esaustiva dell’intero settore sanitario, rappresentano una fetta importante di spesa sanitaria; danno, inoltre, un’idea di quale sia il ricorso al ricovero degli immigrati rispetto agli italiani. Ci aspettiamo che l’analisi, data la giovane età degli immigrati che provengono dai paesi a forte pressione migratoria (PFPM) e il loro dichiarato buono stato di salute, evidenzi un minor ricorso degli stranieri rispetto agli italiani al ricovero. (Age.na.s, 2008)

Morandi e Pugliese (2013) sono del parere che calcolando la spesa per gli immigrati relativa ai ricoveri ospedalieri che costituiscono una grossa fetta della spesa sanitaria pubblica, questa rispecchi l’andamento della spesa totale in ambito sanitario erogato per questa categoria di persone (Morandi e Pugliese, 2013, pp. 18-19). Prendendo per buona la loro teoria cerchiamo di trarne personali conclusioni.

La tabella 4.3 evidenzia la spesa sostenuta per i ricoveri ospedalieri suddivisa per cittadinanza e per tipologia di ricovero. I ricoveri per acuti si riferiscono principalmente ai ricoveri per malattie acute di cui solitamente è affetta la popolazione anziana, per post- acuzie ci si riferisce in via generale ai ricoveri necessari per far fronte al periodo di convalescenza che segue la fase acuta di una malattia.

La spesa per i ricoveri relativa ai PFPM è da ritenersi sovrastimata in quanto tra i non residenti vengono incluse le spese sostenute per realizzare programmi internazionali di cooperazione sociale che vengono inglobati in quanto mancano informazioni che ne

Tabella 4.3: Spesa per ricoveri ospedalieri per cittadinanza e per tipologia di ricovero. Anno 2010.

Anno 2010 PSA PFPM residenti PFPM non residenti (*) TOTALE Acuti 39.660.110.067 1.448.870.848 152.359.861 41.261.340.776 87,4% 3,2% 0,3% 91% Post- Acuzie 4.045.240.990 62.199.376 6.437.935 4.113.878.300 8,9% 0,1% 0,0% 9% TOTALE 43.705.351.056 1.511.070.224 158.797.796 45.375.219.076 96,3% 3,3% 0,3% 100,00%

* Include ricoveri legati a programmi di cooperazione internazionale

Fonte: La valutazione economica dell’assistenza sanitaria erogata agli immigrati: metodologia e primi risultati, Morandi e Pugliese (2013), tab. n. 5, p. 19.

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consentono l’esclusione, anche se non dovrebbero essere compresi nei fenomeni legati all’immigrazione.

Nonostante ciò, dalla tabella si nota che il 96,3 % della spesa sanitaria sostenuta per ricoveri è da attribuirsi alla popolazione italiana e a quella assimilabile ad essa ossia alle persone provenienti dai PSA. Il 3,3% della spesa totale è da attribuirsi alla popolazione residente che proviene dai PFPM e solo in via residuale a quelli non residenti (Morandi e Pugliese, 2013, pp. 18-19)

Il loro costo è però una minima parte rispetto a quello che viene sostenuto per gli immigrati provenienti dai PSA che ai fini della ricerca vengono considerati come cittadini italiani in termini di costi. Infatti vista la giovane età degli immigrati e visto il loro buono stato di salute generale da loro dichiarato, essi pesano in maniera poco considerevole alle casse dello Stato italiano dal punto di vista sanitario.

Tutte queste considerazioni valgono nell’ottica di breve periodo. L’immigrazione è un fenomeno recente appunto in Italia e quindi è proprio il breve periodo a cui ci si deve riferire; nel medio- lungo periodo, invece, potrebbero verificarsi fatti che vanno a modificare le considerazioni appena citate. Per esempio nel lungo periodo i ricongiungimenti familiari portano all’aumento del numero delle donne e quindi all’aumento del numero di parti e con questi il numero dei ricoveri ospedalieri che incidono sulla spesa sanitaria anche se il ricovero per parto è sensibilmente inferiore in termini di giorni rispetto a quello per malattia e quindi l’influenza sarebbe minima (D’Ella, Gabriele, 2010).

4.4.1.2 L’istruzione

La spesa pubblica sostenuta per istruzione e formazione in Italia risulta essere il 4,2 per cento del Pil nel 2011, tale dato è molto ridotto rispetto alla spesa che sostengono gli altri paesi appartenenti all’Unione per lo stesso settore (NoiItalia, 2011).

In base a quanto registrato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur, 2014), il numero di studenti stranieri dall’anno scolastico 2004/2005 è andato progressivamente aumentando per tutti i gradi di istruzione fino a raggiungere per l’anno scolastico 2013/2014 il 9 per cento del totale.

Questo dato va crescendo per il fatto che ad essere in crescita sono soprattutto gli stranieri di seconda generazione quindi studenti nati in Italia da genitori stranieri.

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Come già accennato nel terzo capitolo di questa tesi gli alunni stranieri scelgono di frequentare maggiormente le scuole di indirizzi tecnico e professionale per inserirsi il prima possibile nel mondo del lavoro anche se le statistiche mostrano che sempre più questa tendenza fa a scemarsi, gli stranieri di seconda generazione, infatti, sempre più intraprendono una carriera scolastica simile e lunga come quella degli studenti italiani (Miur, 2014).

Il grafico 4.5 mostra la crescita che la popolazione scolastica straniera ha avuto dall’anno scolastico 2004/2005 fino al 2013/2014. Il numero totale di studenti stranieri è aumentato e l’aumento è avvenuto per tutti i gradi di istruzione (il grafico non tiene però conto il numero degli studenti stranieri universitari). Nell’asse delle ascisse sono riportati i vari anni mentre in quello delle ordinate è riportato il numero di stranieri in valore assoluto espresso in migliaia. I diversi colori in cui sono suddivise le barre evidenziano i diversi gradi di istruzione in cui la componente straniera si concentra nei vari anni scolastici.

Volendo stimare quale sia il costo che la spesa pubblica sostiene per gli studenti stranieri sempre più numerosi nelle classi delle scuole italiane mi rifaccio ad uno studio di D’Elle e Gabriele (2010) relativo all’anno scolastico 2007/2008, secondo il quale la spesa sostenuta per garantire l’istruzione alla popolazione straniera presente in Italia era ripartita come in tabella 4.4.

Grafico 4.5: Evoluzione del numero di alunni stranieri per livello scolastico. (Numero di