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Gestione del credito agevolato

Sempre con riferimento al reato di autoriciclaggio, si ritiene che presidi idonei a prevenire la commissione del suddetto reato siano la massima segregazione delle funzioni e dei poteri di spesa unitamente alla massima trasparenza e tracciabilità dei flussi monetari e finanziari della Banca. Sul punto, in particolare, si rinvia a quanto meglio già indicato nella Parte Generale del Modello alle sezioni 6.5.5 (Il sistema di poteri - procure e deleghe) e 6.5.6. (Gestione dei flussi finanziari di Crédit Agricole Italia).

16.6 Principi generali di comportamento in tutte le Aree a Rischio Reato

I soggetti coinvolti nella gestione di attività sensibili rientranti nelle Aree a Rischio Reato sono tenuti, al fine di prevenire ed impedire il verificarsi dei reati oggetto del presente capitolo, al rispetto dei seguenti principi generali di condotta:

a) astenersi dal porre in essere comportamenti tali da integrare le fattispecie di reato sopra considerate (art.

25-octies e 25-quater del Decreto);

b) astenersi dal porre in essere e adottare comportamenti e/o atti prodromici alla successiva realizzazione delle fattispecie di reati sopra indicati.

In particolare, al fine di prevenire ed impedire il verificarsi dei reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita, individuati al precedente paragrafo 2, i destinatari coinvolti nello svolgimento delle attività sensibili nelle Aree a Rischio Reato individuate, sono tenuti al rispetto dei seguenti principi generali di condotta, di quelli previsti dal Codice Etico, dal Codice di Comportamento Interno, dalla Policy Antiriciclaggio e dall’allegato Testo Unico Antiriciclaggio, dal presente Modello e dalle specifiche Normative aziendali nell’ambito dei suddetti comportamenti, è fatto divieto in particolare di:

 nella consapevolezza o nel dubbio della provenienza illecita di beni, denaro o altre utilità:

- instaurare e gestire rapporti continuativi;

ricevere, trasmettere, trasferire, vendere, acquistare o comunque movimentare questi ultimi;

 violare le norme di legge esistenti circa le modalità di incasso e/o pagamento ed in particolare:

- trasferire denaro contante (e quindi sia l’incasso che il pagamento), effettuato in euro o in valuta estera, quando il valore dell’operazione, anche frazionata67, è complessivamente pari o superiore a 2.000 euro (il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.);

- emettere assegni bancari, postali e circolari per importi pari o superiori a euro 1.000 senza l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola "NON TRASFERIBILE".

Nell’ambito dei suddetti comportamenti è, altresì, fatto obbligo in particolare di:

 tenere un comportamento corretto, trasparente e di collaborazione, nel rispetto delle norme di legge, in tutte le attività inerenti l’operatività aziendale ed in particolare nell’ambito delle attività sensibili, mantenendosi aggiornati sull’evoluzione normativa in materia;

 verificare l’attendibilità dei fornitori e dei partner commerciali e finanziari, sulla base di alcuni indici rilevanti (es. dati pregiudizievoli pubblici o acquisizione di informazioni commerciali sulla azienda, sui Soci e sugli Amministratori);

 ispirarsi a criteri di trasparenza nell’esercizio dell’attività aziendale e nella scelta dei fornitori e dei partner commerciali e finanziari, prestando la massima attenzione alle notizie riguardanti le Controparti contrattuali con i quali Crédit Agricole Italia ha rapporti di natura finanziaria o societaria che possano anche solo generare il sospetto della commissione di uno dei reati de quo;

 verificare la regolarità degli incassi/pagamenti, con riferimento alla piena coincidenza tra destinatari/ordinanti dei pagamenti e controparti effettivamente coinvolte nelle transazioni;

 utilizzare il bonifico bancario quale strumento privilegiato di incasso e di pagamento;

 assicurare la tracciabilità delle fasi del processo decisionale relativo ai rapporti finanziari e societari con soggetti terzi o società del Gruppo;

 conservare la documentazione a supporto delle operazioni finanziarie e societarie, adottando tutte le misure di sicurezza necessarie;

 ispirarsi a criteri di trasparenza nella gestione delle transazioni intercompany, da effettuarsi sempre e comunque in conformità agli standard di mercato;

67 Costituisce operazione frazionata un'operazione unitaria di valore complessivamente pari o superiore ai limiti imposti dalla legge, posta in essere attraverso più operazioni, ciascuna di importo inferiore ai predetti limiti, effettuate in momenti diversi ed in un circoscritto periodo di tempo fissato in 7 (sette) giorni. Si è tuttavia in presenza di un’operazione frazionata anche quando ricorrono elementi per ritenerla tale, a prescindere dal lasso temporale in cui viene realizzata.

 informare prontamente l’OdV, qualora sorga il ragionevole dubbio di trovarsi di fronte ad un’evenienza che possa ricondurre a situazioni connesse ai reati di cui sopra;

 informare tempestivamente chi di dovere - nel rispetto delle disposizioni previste dalla regolamentazione interna - ogniqualvolta si è a conoscenza, si sospetta o si hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

Inoltre, al fine di prevenire ed impedire il verificarsi dei delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, individuati al precedente paragrafo 2, i destinatari coinvolti nello svolgimento delle attività sensibili nelle Aree a Rischio Reato individuate, sono tenuti al rispetto dei seguenti principi generali di condotta, di quelli previsti dal Codice Etico, Codice di Comportamento Interno, dalla Carta Etica del Gruppo Crédit Agricole, dal presente Modello e dalle specifiche Normative aziendali e in particolare è fatto obbligo di:

 astenersi dall’utilizzare, anche occasionalmente, Crédit Agricole Italia o una sua Funzione Aziendale allo scopo di consentire o agevolare la commissione di uno o più delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico;

 astenersi dal fornire, direttamente o indirettamente, fondi a favore di soggetti che intendono porre in essere uno o più delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico ovvero a favore di soggetti che perseguono, direttamente o in qualità di prestanome, finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico, agevolandoli nel perseguimento dei loro obiettivi criminosi attraverso la messa a disposizione di risorse finanziarie o comunque l’incremento delle loro disponibilità economiche. A tal fine, vengono presi in considerazione i fondi e le risorse economiche erogate a favore di un soggetto o di un gruppo nella consapevolezza - o quantomeno con il ragionevole sospetto - che:

- questo persegua finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico;

- il beneficiario dei fondi li destinerà a tali gruppi;

- le risorse finanziarie saranno utilizzate per commettere attentati alla sicurezza dei trasporti e degli aeroporti, alla vita e all’incolumità di agenti diplomatici, sequestri di persona e/o circolazione di armi, anche nucleari;

 astenersi dall’effettuare prestazioni in favore di terzi che non trovino adeguata giustificazione nel contesto del rapporto contrattuale costituito con gli stessi;

 astenersi dal riconoscere compensi in favore di terzi che non trovino adeguata giustificazione in relazione al tipo di incarico da svolgere e alle prassi vigenti in ambito locale;

 astenersi dall’erogare liberalità a favore di enti e soggetti inseriti nelle Black List.

Tenuto conto che alcune attività sensibili prevedono il coinvolgimento / supporto del Consorzio, nei termini indicati negli SLA stipulati tra quest’ultimo e la Banca, le competenti strutture di Crédit Agricole Italia sono incaricate di verificare nel continuo il rispetto delle clausole contrattuali e, di conseguenza, l’adeguatezza delle attività prestate dall’outsourcer.

16.7 Regole specifiche di comportamento nelle singole Aree a Rischio Reato

Oltre ai principi generali sopra esposti e a quelli contenuti nella Parte Generale del Modello, devono essere rispettate le specifiche regole di comportamento indicate per ogni attività sensibile nelle Aree a Rischio Reato di seguito esplicitate. Tali regole di comportamento sono destinate a tutte le strutture di Crédit Agricole Italia, anche nell’ambito dei servizi erogati nei confronti delle altre società del Gruppo, nonché a tutti coloro che sono coinvolti nello svolgimento di tali attività sensibili, ivi inclusi gli outsourcer, per quanto di propria competenza.

In questa sede, si ricorda che il rischio che si verifichino dei reati di riciclaggio o con finalità di terrorismo nel contesto dell’attività tipica bancaria appare decisamente più probabile in riferimento alla “Gestione dei rapporti con la Clientela”; ne discende la “Gestione degli adempimenti in materia di Antiriciclaggio”.

Le restanti Aree a Rischio Reato, che prescindono dallo svolgimento dell’attività tipica bancaria, seppur meno rilevanti da un punto di vista della rischiosità del compimento dei reati di riciclaggio o con finalità di terrorismo qui trattati, riguardano la Banca come “società” e quindi, per dovere di completezza, sono di seguito riportate.

16.7.1 Aree a rischio reato

16.7.1.1 Gestione dei rapporti con la clientela

All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:

 Adeguata Verifica della Clientela;

 Identificazione del cliente;

 Definizione delle condizioni contrattuali.

Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:

 ricettazione (art 648 c.p.);

 riciclaggio (art. 648-bis c.p.);

 impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.);

 autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.);

 associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico (art. 270-bis c.p.).

A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:

 un soggetto della Banca potrebbe omettere di rilevare carenze e/o irregolarità nelle informazioni dichiarate da un cliente e/o nella documentazione da questi fornita (ad esempio, documenti incompleti o contenenti false informazioni, ecc.), consentendo, per effetto di tale omissione, l’instaurarsi di un rapporto economico/finanziario con soggetti che utilizzano denaro di provenienza illecita in attività economiche o finanziarie o con soggetti legati ad associazioni terroristiche;

 attività di raccolta di somme di denaro (ad es. tramite apertura di conti correnti bancari) da clienti presenti in Paesi a fiscalità privilegiata, qualora tali somme provengano da un precedente reato (es.

evasione/elusione fiscale, attività terroristiche, ecc.);

 omessa indicazione – in sede di stipula – di tutte le condizioni contrattuali, incluse – ad esempio – quelle relative all’operatività in strumenti finanziari derivati.

In relazione ai potenziali rischi di commissione dei reati sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato il seguente sistema di controlli preventivi:

 individuazione di responsabilità definite da parte della normativa interna;

 segregazione dei compiti nell’ambito dell’attività di identificazione del cliente e di adeguata verifica della clientela;

 attività di verifica nella gestione delle attività connesse all’identificazione della clientela. Le attività prevedono tra l’altro:

- l’applicazione di regole volte a disciplinare il processo di Adeguata Verifica della Clientela e l’individuazione delle attività da porre in essere al fine di garantire il corretto assolvimento dell'obbligo in materia;

- l’applicazione di regole volte ad adottare misure proporzionali di Adeguata Verifica della Clientela (ad es. semplificate, rafforzate) rispetto all’entità del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo di volta in volta rilevato e l’individuazione delle attività da porre in essere, nonché le eventuali autorizzazioni necessarie, al fine di rispettare il corretto assolvimento dell'obbligo in materia;

- nell’ambito della concessione e gestione del credito alla Clientela, l’applicazione di regole volte a verificare la coerenza tra il finanziamento richiesto ed il profilo economico finanziario del cliente;

- la verifica di completezza della documentazione ricevuta dalla Clientela al fine di effettuare la corretta identificazione del titolare effettivo;

- la verifica al momento del censimento del nuovo cliente, tramite procedura informatica, che lo stesso non sia presente nelle “Black List” o nelle liste di riferimento antiterrorismo;

- la costante valutazione della natura e dello scopo del rapporto continuativo e/o dell’operazione occasionale eseguita dalla Clientela (ad es. analisi su transazioni rilevanti);

- la pianificazione degli interventi di aggiornamento della valutazione della clientela, al fine di eseguire correttamente l’Adeguata Verifica;

- l’applicazione di regole volte a disciplinare le modalità ed i criteri di analisi e valutazione delle operazioni anomale;

- l’applicazione di regole volte a disciplinare dell'iter del processo di segnalazione delle operazioni sospette;

- l’identificazione di una funzione aziendale preposta al monitoraggio dell’evoluzione normativa in materia;

- l’applicazione di regole volte a garantire la riservatezza delle informazioni trattate;

 presenza di un sistema di controlli interno con il compito di monitorare e di presidiare la puntuale esecuzione delle seguenti attività da parte delle strutture aziendali:

- acquisizione delle informazioni, dei dati e dei documenti riguardanti l’identificazione del cliente/

dell’esecutore e del titolare effettivo;

- conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni utili ad individuare o accertare eventuali attività di riciclaggio o finanziamento del terrorismo;

- rilevazione di eventuali indici di anomalia o di infrazioni;

- fruizione della sistematica formazione prevista per i dipendenti;

 tracciabilità di tutte le attività tramite l’archiviazione di tutta la documentazione a supporto dell’esecuzione di Adeguata Verifica della Clientela;

 l’attivazione di una procedura informatica volta a costruire il profilo di rischio riciclaggio della clientela, al fine di eseguire l’Adeguata Verifica;

 l’attivazione di specifiche procedure manuali ed informatiche per la valutazione delle operazioni "anomale"

e la segnalazione di operazioni sospette;

 adozione di una modulistica standardizzata improntata alla massima trasparenza nella stipulazione di rapporti contrattuali con la clientela.

Ad integrazione di quanto già riportato si ricorda che all’interno dell’Intranet di Crédit Agricole Italia (Galileo Homepage – Intranet Crédit Agricole Italia Homepage – Documenti Normativi, sezione Manuali) è disponibile, per le dovute consultazioni, un “repository” dei manuali operativi68.

68 In particolare, si fa riferimento al seguente Manuale operativo: “Antiriciclaggio - Adeguata Verifica della Clientela valido per la procedura GIANOS 3D - Modulo KYC”.

16.7.1.2 Gestione degli adempimenti in materia di antiriciclaggio All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:

 gestione degli adempimenti in materia di antiriciclaggio.

Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:

 ricettazione (art 648 c.p.);

 riciclaggio (art. 648-bis c.p.);

 impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.);

 autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.).

A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:

 mancata segnalazione di operazioni sospette e/o soggette a comunicazione per obbligo di legge all’Autorità di Vigilanza preposta con conseguente immissione nel circuito bancario di beni/denaro o altra utilità di provenienza illecita.

In relazione ai potenziali rischi di commissione di reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato il seguente sistema di controlli preventivi:

 segregazione dei compiti nell’ambito della gestione degli adempimenti in materia di antiriciclaggio in base alla normativa interna;

 identificazione di una funzione aziendale, indipendente e adeguatamente dotata di risorse, responsabile in tema della normativa in materia, di un Responsabile Aziendale della Funzione Antiriciclaggio, in possesso di adeguati requisiti di autorevolezza, indipendenza e professionalità nonché di soggetto Delegato alle Segnalazioni di Operazioni Sospette;

 attività di verifica connesse alla gestione degli adempimenti in materia di antiriciclaggio. Le attività prevedono tra l’altro:

- l’applicazione di regole volte a disciplinare l'accesso alle attività aziendale e a qualsiasi informazione rilevante per lo svolgimento dei compiti in materia di adempimenti Antiriciclaggio;

- l’applicazione di regole volte a disciplinare le modalità ed i criteri di analisi e valutazione delle operazioni anomale da parte degli operatori;

- l’applicazione di regole volte a disciplinare l'iter del processo di segnalazione delle operazioni sospette;

 l’adozione di specifiche procedure informatiche e manuali per la valutazione delle operazioni "anomale" e la segnalazione di operazioni sospette;

 la tracciabilità delle evidenze relative alla rilevazione e valutazione di eventuali operazioni anomale e/o sospette, delle decisioni prese in merito alla necessità di procedere o meno alla segnalazione alla competente Autorità di Vigilanza e delle motivazioni sottostanti.

Ad integrazione di quanto già riportato si ricorda che all’interno dell’Intranet di Crédit Agricole Italia (Galileo Homepage – Intranet Crédit Agricole Italia Homepage – Documenti Normativi, sezione Manuali) è disponibile, per le dovute consultazioni, un “repository” dei manuali operativi69.

16.7.1.3 Gestione della Tesoreria

All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:

 gestione dei flussi finanziari e monetari in entrata e in uscita.

69In particolare, si fa riferimento ai seguenti Manuali operativi:

 “Obblighi di registrazione”;

 “Gestione profili di rischio – Applicazione GIANOS 3D”;

 “Normativa esterna a supporto delle Segnalazioni di Operazioni Sospette”;

“Segnalazione Operazioni Sospette”.

Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:

 riciclaggio (art. 648-bis c.p.);

 impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.);

 autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.);

 associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico (art. 270-bis c.p.).

A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:

 impiego di denaro di provenienza illecita nell’ambito della gestione della tesoreria della Banca;

 impiego di disponibilità della Banca, utilizzata per il pagamento di una controparte inclusa nelle liste di riferimento a rischio terrorismo.

In relazione ai potenziali rischi di commissione dei reati sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato il seguente sistema di controlli preventivi:

 segregazione dei compiti nell’ambito delle attività di gestione della tesoreria della Banca nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;

 attività di verifica connesse alla gestione della tesoreria della Banca. Le attività prevedono tra l’altro:

- il monitoraggio dell’andamento del costo del funding;

- la predisposizione e la periodica archiviazione di report sulle posizioni “scoperte” delle Banche del Gruppo;

- la verifica, nell’ambito degli incassi, della coincidenza tra il soggetto obbligato e il soggetto pagante;

- verifica dei pagamenti con riferimento alla coincidenza tra ordinante/destinatario e controparte effettivamente coinvolta nella transazione;

- la verifica delle transazioni di natura finanziaria con controparti situate in aree geografiche off-shore, Paesi a fiscalità privilegiata e/o istituti bancari privi di sede fisica;

 tracciabilità di tutte le attività tramite la predisposizione e la periodica archiviazione della documentazione a supporto delle attività svolte e delle decisioni adottate;

 l’attivazione di un “blocco” automatico di sistema in caso di utilizzo, in fase di pagamento, di c/c differenti da quelli presenti in anagrafica.

16.7.1.4 Gestione degli acquisti di beni e servizi

All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:

 ricerca e selezione dei fornitori di beni/servizi/consulenze;

 predisposizione e rilascio di Richieste di Acquisto;

 formalizzazione dei rapporti con fornitori e consulenti (emissione e gestione di Ordini di Acquisto e Contratti);

 verifica di corrispondenza tra acquistato/ordinato e ricevuto e monitoraggio delle prestazioni.

Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:

 ricettazione (art 648 c.p.);

 riciclaggio (art. 648-bis c.p.);

 impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.);

 autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.);

 associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico (art. 270-bis c.p.);

A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:

 il supporto all’attività criminosa potrebbe realizzarsi attraverso la dolosa omissione di controlli in merito alle modalità di selezione dei fornitori, al fine di agevolare la realizzazione del reato di ricettazione (scelta di un fornitore nonostante ne sia stata appurata l’inaffidabilità commerciale e che, successivamente, nello sviluppo del rapporto contrattuale, lo stesso corrisponda alla Banca quale contro prestazione beni provenienti da precedenti delitti o dell’acquisto di beni derivanti da reato nella consapevolezza dell’illecito proveniente dagli stessi, ottenendo un vantaggio dall’effettuazione di tale compravendita attraverso l’acquisto ad un prezzo particolarmente esiguo);

 il supporto all’attività criminosa potrebbe realizzarsi mediante la scelta di un fornitore che consenta l'effettuazione di pagamenti attraverso l'impiego di denaro proveniente da attività illecita;

 il supporto all’attività criminosa potrebbe realizzarsi mediante la scelta di un soggetto sanzionato per violazione della normativa internazionale del contrasto al finanziamento al terrorismo o, comunque, sospettato di legami con organizzazioni terroristiche.

In relazione ai potenziali rischi di commissione dei reati sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato il seguente sistema di controlli preventivi:

 segregazione dei compiti nell’ambito delle attività di gestione degli acquisti di beni e servizi nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;

 predisposizione di uno specifico “regolamento delle spese” finalizzato a disciplinare le modalità di gestione degli acquisiti;

 attività di verifica connesse alla gestione degli acquisti di beni e servizi. Le attività prevedono tra l’altro:

- l’applicazione di regole volte a disciplinare la creazione e la gestione di un Albo Fornitori di Gruppo, a cui la Banca ha accesso per la selezione dei fornitori e che viene manutenuto ed aggiornato da preposta struttura aziendale, al fine di disporre delle informazioni necessarie a rilevare la solidità, l’affidabilità finanziaria e l’onorabilità dei fornitori stessi;

- la formale definizione del processo di qualifica e valutazione costante dei fornitori;

- la verifica al momento del censimento del nuovo fornitore, tramite procedura informatica, che lo stesso

- la verifica al momento del censimento del nuovo fornitore, tramite procedura informatica, che lo stesso