PARTI SPECIALI
Pecuniarie 18 Sanzioni Interdittive - Pene per il corruttore (321 c.p.)
12.7 Regole specifiche di comportamento nelle singole Aree a Rischio Reato
12.7.1 Aree a rischio “Reato Diretto”
12.7.1.1 Stipula e gestione di contratti con enti della Pubblica Amministrazione All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione di contratti di tesoreria con Enti Pubblici;
gestione delle imposte in qualità di sostituto di imposta;
gestione delle convenzioni con Enti Pubblici (es. per l’erogazione di finanziamenti agevolati, per l’offerta a dipendenti pubblici di prodotti e servizi bancari, d’investimento e assicurativi, ecc.);
operazioni finanziarie aventi come controparte Banca d’Italia e/o Banca Centrale Europea (es. Gestione obbligazioni emesse dagli Enti Locali e/o dallo Stato, attività di intermediazione bancaria consistente nella distribuzione di titoli del debito pubblico).
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318-320-321 c.p.);
istigazione alla corruzione (art.322 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art.319-quater c.p.);
frode informatica (art. 640-ter c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.);
frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.);
peculato (art. 314 c.p.);
peculato mediante profitto dell’errore altrui (art. 316 c.p.);
abuso d’ufficio (art. 323 c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopraccitati possono essere così descritte:
utilizzo e/o differente destinazione di finanziamenti, sovvenzioni o contributi, ottenuti da parte dello Stato italiano, di altro Ente Pubblico o delle Comunità europee ad esempio, nell’ambito della gestione dei finanziamenti agevolati concessi alle imprese, dal quale ne deriva un vantaggio per la Banca;
erogazione indebita di utilità o retribuzione al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio al fine di alterare le specifiche tecniche ed economiche, in modo tale da assicurare l’aggiudicazione di una gara d’appalto indetta dalla Pubblica Amministrazione;
distrazione di importi nell’ambito delle attività di gestione della tesoreria, a danno dell’Ente Pubblico;
gestione impropria dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione nell’ambito dei servizi prestati e/o in caso di trasmissione dati al fine di ottenere un indebito vantaggio;
mediante la dazione o promessa di denaro o altra utilità ad un soggetto che vanti relazioni esistenti o asserite con funzionari pubblici, al fine di ottenere indebitamente erogazioni da parte dello Stato, altri Enti Pubblici o Comunità Europee (e.g. influenzare il funzionario pubblico al fine di ottenere indebitamente l'accesso a specifici fondi istituzionali);
laddove la Banca in ragione del servizio offerto (i.e. gestione della Tesoreria di un Ente Pubblico), violando norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto.
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato il sistema di controlli che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito della gestione delle attività di stipula di contratti con la Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
attività di verifica connesse alla gestione dei rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati. Le attività prevedono tra l’altro:
- la valutazione delle condizioni contrattuali nonché il rispetto dei livelli autorizzativi e la coerenza con le politiche aziendali;
- la verifica dei requisiti per la partecipazione ai bandi di gara;
- l’autorizzazione circa la documentazione da inviare alla Pubblica Amministrazione e/o a soggetti ad essa assimilati;
- la valutazione di fattibilità tecnico/economica relativa alle richieste dei bandi di gara;
- l’attivazione di blocchi automatici a sistema, relativi ad attività su strumenti finanziari, non autorizzate;
tracciabilità di tutte le attività svolte sia tramite archiviazione della documentazione sia tramite evidenze nel sistema informatico adottato.
12.7.1.2 Gestione delle attività inerenti la richiesta di autorizzazioni o l’esecuzione di adempimenti verso la Pubblica Amministrazione
All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione dei rapporti con gli Enti assistenziali e previdenziali degli adempimenti di legge in materia di lavoro e previdenza (INPS, INAIL, ecc.);
gestione dei rapporti con le Camere di Commercio per l’esecuzione delle attività inerenti al registro delle imprese;
gestione dei rapporti con le Amministrazioni statali, regionali, comunali o enti locali per l’esecuzione di adempimenti in materia di igiene e sicurezza;
gestione dei rapporti con il Ministero dello Sviluppo Economico e con le Camere di Commercio per l’esecuzione di adempimenti connessi alla realizzazione di manifestazioni a premio;
gestione dei rapporti con la prefettura, la Procura della Repubblica e le Camere di Commercio competenti per la richiesta di certificati e autorizzazioni.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318, 320, 321 c.p.);
istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art.319-quater c.p.);
frode informatica (art. 640-ter c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopraccitati possono essere così descritte:
comunicazioni errate o omesse alle Istituzioni e alla Pubblica Amministrazione (ad esempio: Enti previdenziali e assistenziali, Garante della protezione dei dati personali, Antitrust) al fine di ottenere un vantaggio a danno dello Stato o altro Ente pubblico;
dazione di denaro o di altre utilità al pubblico ufficiale e/o incaricato di pubblico servizio al fine di ricevere dei vantaggi dal suo ufficio, ad esempio al fine di agevolare il rilascio di certificazioni/concessioni;
gestione impropria dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione in caso di trasmissione dati al fine di ottenere un indebito vantaggio;
mediante la dazione o promessa di denaro o altra utilità ad un soggetto che vanti relazioni esistenti o asserite con funzionari pubblici, al fine di ottenere indebiti vantaggi da parte degli Enti Assistenziali e Previdenziali e altri Enti pubblici (e.g. influenzare un ispettore del lavoro al fine di ottenere la mancata rilevazione di eventuali inadempimenti degli obblighi di legge in materia di lavoro e previdenza).
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito della gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati per la richiesta di autorizzazioni e/o esecuzione di adempimenti nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
attività di verifica connesse alla gestione delle richieste di autorizzazione o esecuzione di adempimenti nei confronti della Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati. Le attività prevedono tra l’altro:
- il monitoraggio del piano delle scadenze degli adempimenti (es. verso Enti previdenziali);
- la verifica della correttezza e completezza della documentazione da fornire alla Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati sia per l’esecuzione di adempimenti (es. verso Enti Previdenziali), sia per la richiesta di autorizzazioni (ad es. nella gestione dei concorsi a premio);
tracciabilità di tutte le attività svolte tramite la sistematica archiviazione della documentazione inviata alla Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati;
l’attivazione di controlli automatici a sistema volti ad evidenziare eventuali anomalie in merito ai dati da comunicare alla Pubblica Amministrazione e/o con soggetti ad essa assimilati (es. verso gli Enti previdenziali).
12.7.1.3 Gestione degli interventi agevolativi
All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione di accordi con soggetti gestori e fornitori di garanzia nazionali e sovranazionali (es. Fondo di Garanzia per le PMI, ISMEA, ecc.);
gestione di accordi con soggetti nazionali e regionali fornitori di fondi a condizioni agevolate (es.
agevolazione per imprese agricole);
gestione delle agevolazioni contributive previste dalle normative nazionali (ad esempio per l’innovazione tecnologica e per la tutela ambientale) e regionali.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318, 320, 321 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.);
frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.);
frode ai danni del fondo europeo di garanzia e del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (art. 2 L.
898/1986);
peculato (art. 314 c.p.);
peculato mediante profitto dell’errore altrui (art. 316 c.p.);
abuso d’ufficio (art. 323 c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopraccitati possono essere così descritte:
dazione di denaro o di altre utilità al pubblico ufficiale e/o incaricato di pubblico servizio, al fine di ricevere dei vantaggi dal suo ufficio, ad esempio influenzando impropriamente il rapporto con la Banca;
predisposizione ed esibizione di documenti incompleti e/o comunicando dati falsi o alterati al fine di ottenere agevolazioni a danno dello Stato o altro Ente Pubblico;
mediante la dazione o promessa di denaro o altra utilità ad un soggetto che vanti relazioni esistenti o asserite con funzionari pubblici, al fine di ottenere indebitamente erogazioni da parte dello Stato, altri Enti Pubblici o Comunità Europee (e.g. influenzare il funzionario pubblico al fine di ottenere indebitamente l'accesso a specifici fondi istituzionali);
laddove, la Banca in concorso con il cliente, mediante l'esposizione di dati o notizie false (ad es.
presentando documentazione falsa attestante la sussistenza di requisiti, in realtà inesistenti, per l'accesso ai fondi), faccia conseguire indebitamente a quest'ultimo erogazioni a carico totale o parziale del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia, al fine di ottenere vantaggi per se stessa (ad es.
consolidamento della relazione commerciale con il cliente);
laddove la Banca si appropri di denaro o di cosa mobile altrui di cui la stessa detenga il possesso o la disponibilità per ragioni del suo servizio al fine di ottenere indebiti vantaggi per la Banca.
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti, in base alla normativa interna e rispetto dei livelli autorizzativi in base al sistema delle deleghe in essere;
verifica che i requisiti del richiedente per la concessione del credito agevolato siano in linea con quanto richiesto dall’Ente erogante e che la documentazione a supporto risulti conforme, adeguata e completa;
tracciabilità delle diverse fasi di attività tramite l’archiviazione di tutta la documentazione documentale, nonché tramite l’utilizzo del sistema informatico a supporto dell’attività interessate.
12.7.1.4 Gestione dei rapporti con l'Amministrazione Finanziaria All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione delle attività correlate a visite ispettive e/o accertamenti e comunicazioni di dati all'Amministrazione Finanziaria;
comunicazione di dati e informazioni all'Anagrafe Tributaria.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318, 320, 321 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art.319-quater c.p.);
frode informatica (art. 640-ter c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopraccitati possono essere così descritte:
corresponsione di somme di denaro o altre utilità non dovute al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio al fine di ottenere un esito positivo dell'ispezione o del controllo oppure al fine di essere avvisati preventivamente di ispezioni;
comunicazioni errate od omesse al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio competenti al fine di ottenere un vantaggio a danno dell’Ente pubblico;
gestione impropria dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione in caso di trasmissione dati al fine di ottenere un indebito vantaggio;
dazione o promessa di denaro o altra utilità a un soggetto esterno che vanti relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali (e.g. funzionari dell'Agenzia delle Entrate), al fine di ottenere un indebito vantaggio per la Banca grazie alla vantata mediazione illecita (e.g. mancato rilievo di anomalie).
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito delle attività relative alla gestione dei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
attività di verifica connesse alle attività di gestione dei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria. Le attività prevedono tra l’altro:
- l’identificazione dei soggetti aziendali incaricati di intrattenere rapporti con l’Amministrazione Finanziaria;
- la verifica della completezza, accuratezza e veridicità dei dati o delle comunicazioni da trasmettere all’Amministrazione Finanziaria;
- la formalizzazione di verbali /note informative all’esito delle attività di ispezioni e/o evasione richieste da parte dell’Amministrazione Finanziaria;
- applicazione di regole per la comunicazione, da parte dei dipendenti della Banca, della presenza e/o della possibile insorgenza di conflitti di interesse nei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria con le quali si viene in contatto in ragione dell’assolvimento delle attività lavorative;
- il sistematico monitoraggio dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento in materia fiscale;
tracciabilità di tutte le attività svolte tramite l’archiviazione di tutta la documentazione trasmessa all’Amministrazione Finanziaria e l’archiviazione dei verbali / note informative all’esito delle attività di ispezioni e/o evasione richieste da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
12.7.1.5 Gestione dei contenziosi giudiziali e stragiudiziali (amministrativi, civili, penali, fiscali, giuslavoristici e previdenziali) e degli accordi transattivi con Enti pubblici All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione dei contenziosi giudiziali e stragiudiziali (amministrativi, civili, penali, fiscali, giuslavoristici e previdenziali) e degli accordi transattivi con Enti Pubblici;
gestione delle richieste di informazioni e degli accertamenti da parte dell'Autorità Giudiziaria.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318, 319 – ter, 320, 321 c.p.);
istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art.319-quater c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:
dazione di denaro o altra utilità al pubblico ufficiale al fine di favorire la Banca in ipotesi di contenzioso giudiziale;
esibizione in giudizio di documenti incompleti e/o comunicando dati falsi o alterati al fine di ottenere un vantaggio a danno dello Stato o altro Ente Pubblico;
predisposizione di documenti incompleti e/o comunicando dati falsi o alterati al fine di ottenere un accordo transattivo favorevole a danno dello Stato o altro Ente Pubblico;
mediante dazione o promessa di denaro o altra utilità a un legale esterno che vanti relazioni esistenti o asserite con ufficiali giudiziari, al fine di ottenere un vantaggio per la Banca (e.g. influenzare l'ufficiale giudiziario per ottenere la risoluzione di controversie giudiziali a favore della Banca).
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito delle attività connesse alla gestione dei contenziosi nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
attività di verifica connesse alla gestione dei contenziosi. Le attività prevedono tra l’altro:
- l’applicazione di regole volte a disciplinare i criteri di valutazione e l’iter autorizzativo degli accordi transattivi;
- l’applicazione di regole volte a disciplinare i criteri di selezione dei consulenti legali ai quali affidare la difesa giudiziale della Banca;
- la formalizzazione dell’affidamento dell’incarico ai consulenti legali, autorizzate nel rispetto dei poteri definiti;
- l’applicazione di regole volte a disciplinare l’attività di condivisione ed autorizzazione degli atti difensivi redatti da consulenti legali incaricati;
- il sistematico monitoraggio delle cause in corso;
- la verifica della completezza e accuratezza dei dati o delle comunicazioni da trasmettere all’Autorità Giudiziaria ed ai Regolatori;
tracciabilità di tutte le attività tramite l’archiviazione degli atti giudiziari;
la definizione di un flusso informativo strutturato verso i Vertici aziendali in merito alla situazione delle cause in corso.
12.7.1.6 Gestione di rapporti e comunicazione con le Autorità Pubbliche (Banca d'Italia, Consob, Garante della protezione dei dati, ecc.)
All’interno dell’Area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione delle attività ispettive da parte delle Autorità Pubbliche;
trasmissione dei dati e comunicazioni alle Autorità Pubbliche.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
corruzione (artt. 318, 320, 321 c.p.);
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art.319-quater c.p.);
frode informatica (art. 640-ter c.p.);
istigazione alla corruzione (art.322 c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le possibili modalità di commissione dei reati sopra citati possono essere così descritte:
corresponsione di somme di denaro o altre utilità non dovute alle Autorità Pubbliche al fine di ottenere un esito positivo dell'ispezione o del controllo oppure al fine di essere avvisati preventivamente di ispezioni a sorpresa;
comunicazioni alle Autorità Pubbliche errate o omesse al fine di ottenere un vantaggio a danno dell’ Ente pubblico;
gestione impropria dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione nell’ambito dei servizi prestati e/o in caso di trasmissione dati al fine di ottenere un indebito vantaggio;
mediante la dazione o promessa di denaro o altra utilità ad un soggetto che vanti relazioni esistenti o asserite con funzionari delle AA.VV., al fine di ottenere indebiti vantaggi (e.g. influenzare l'ispettore di Banca d'Italia/Consob al fine di ottenere la mancata rilevazione di eventuali inadempimenti normativi).
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito della gestione dei rapporti con le Autorità Pubbliche nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
attività di verifica connesse alla gestione dei rapporti con le Autorità Pubbliche. Le attività prevedono tra l’altro:
- la verifica della completezza e accuratezza dei dati o delle comunicazioni da trasmettere all’Autorità competente;
- il monitoraggio periodico sulle scadenze per l’invio di dati / comunicazioni obbligatorie all’Autorità competente;
- la formalizzazione di verbali /note informative all’esito delle attività di ispezioni e/o evasione richieste da parte delle Autorità competenti;
- l’applicazione di regole volte a disciplinare la comunicazione, da parte dei dipendenti della Società, della presenza e/o della possibile insorgenza di conflitti di interesse nei rapporti con le Autorità Pubbliche con le quali si viene in contatto in ragione dell’assolvimento delle attività lavorative;
tracciabilità di tutte le attività tramite l’archiviazione dei verbali /note informative all’esito delle attività di ispezioni e/o evasione richieste da parte delle Autorità competenti.
12.7.1.7 Gestione delle attività connesse alla tutela del credito All’interno dell’area a rischio sono state rilevate le seguenti attività sensibili:
gestione delle attività connesse all'individuazione, strutturazione, commercializzazione e cessione di pacchetti creditizi / immobiliari a favore di investitori terzi.
Le fattispecie di reato che potrebbero potenzialmente essere realizzate nello svolgimento delle attività sopra menzionate sono:
truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640, co. 2, c.p.);
corruzione (artt. 318, 320, 321 c.p.);
induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater c.p.);
istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.);
traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.).
A titolo esemplificativo e non esaustivo, la possibile modalità di commissione dei reati sopraccitati può essere così descritta:
inducendo in errore soggetti appartenenti alla Pubblica Amministrazione nell'ambito dell'eventuale stipula di contratti di vendita con Enti Pubblici a cui risultano riconducibili i suddetti soggetti, al fine di ottenere un indebito vantaggio;
dazione o promessa di utilità a esponenti della Pubblica amministrazione (o soggetto ad essi "vicino"), anche a seguito di loro induzione – ad esempio attraverso la concessione di condizioni di favore nella stipula di un contratto di vendita – al fine di ottenere un indebito vantaggio;
costituzione di disponibilità di denaro (c.d. "fondi neri") da destinare a un soggetto esterno (investitore istituzionale) che vanti relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali, al fine di ottenere un indebito vantaggio per la Banca, grazie alla vantata mediazione illecita.
In relazione ai potenziali rischi di commissione reato sopra evidenziati, Crédit Agricole Italia ha implementato un sistema di controlli preventivi che prevede:
segregazione dei compiti nell’ambito delle attività di individuazione, strutturazione, commercializzazione e cessione di pacchetti creditizi / immobiliari nel rispetto dei livelli autorizzativi definiti in base al sistema delle deleghe in essere;
l’applicazione di regole volte a disciplinare le modalità di gestione del processo in oggetto;
attività di verifica connesse al processo di individuazione, strutturazione, commercializzazione e cessione di pacchetti creditizi / immobiliari. Le attività prevedono tra l’altro:
- l’applicazione di regole volte a disciplinare le attività di predisposizione e successiva verifica in merito alle analisi economiche, finanziarie e giuridiche, realizzate al fine di valutare la profittabilità delle operazioni;
- la verifica di completezza ed accuratezza delle analisi effettuate relativamente alla strutturazione delle
- la verifica di completezza ed accuratezza delle analisi effettuate relativamente alla strutturazione delle