Capitolo 5 Presentazione dell'ASD di interesse e verifica dell'esistenza di un piano
5.5 ASD Atletico 2000
5.5.8 La gestione dei messaggi chiave
In merito ai messaggi chiave, l'ASD Atletico 2000 non effettua alcun tipo di gestione operativa del proprio messaggio cardine sui canali di comunicazione digitali, dal momento che, come sottolineato piu' volte, la propria pagina Facebook non porta contenuti aggiornati da diverso tempo, mentre sul sito web istituzionale non vi è alcun tipo di accenno a quella che è la mission specifica dell'ente. Conseguentemente, non è previsto l'uso di strumenti quali il diagramma di Gantt.
Pertanto è possibile dire che, nel complesso, la fase di gestione operativa dei messaggi chiave non rientri tra i processi attivati dalla società sportiva dilettantistica in questione. La trasmissione di una sana passione e competizione sportiva, messaggio chiave sul quale l'ASD Atletico 2000 fonda il proprio insegnamento, viene al contrario gestita nella relazione e nel rapporto costante e sostanzialmente giornaliero con i ragazzi ed i giovani iscritti, valutandone atteggiamenti e comportamenti messi in atto negli allenamenti e nella partite.
5.5.9 Valutazione e misurazione dei risultati
In ultima analisi, la valutazione e la misurazione dei risultati ottenuti si esplicano nuovamente nel contesto e nel novero delle relazioni interpersonali, attivando dialoghi e conversazioni finalizzate a cogliere opinioni e giudizi sul proprio operato e ponendosi in costante ascolto dei pubblici.
CAPITOLO 6 CONCLUSIONI
Si è giunti alla conclusione di questo elaborato e, dunque, al momento di trarre le dovute considerazioni su quanto l'analisi e la ricerca effettuate hanno fatto emergere. L'intento iniziale era, prendendo a titolo d'esempio tre società sportive dilettantistiche, indagare sulla presenza e l'utilizzo, da parte loro, di un piano di comunicazione strutturato e completo, per poter asserire, sulla base dell'analisi, se vi sia e se possa esistere un modello di piano di comunicazione per le società sportive dilettantistiche. Al termine dello studio compiuto, queste sono le conclusioni che se ne sono potute trarre:
1) La maggior parte delle ASD, per ciò che la ricerca ha consentito di evincere prima di individuare le tre realtà principali analizzate in questo elaborato, attivano un processo di comunicazione piuttosto limitato, dato in primo luogo dalla mancanza di risorse adeguate da poter idealmente ripartire nelle diverse aree e settori funzionali alla creazione di un efficace piano di comunicazione. Ciò, in particolar modo, è stato possibile osservarlo con le ultime due ASD analizzate. In secondo luogo, dalla carenza delle competenze specifiche richieste da quest'ultima. L'attività di comunicazione, infatti, viene curata da soggetti interni alla società, ma dei quali la comunicazione e la padronanza dei suoi mezzi e canali non è l'occupazione principale.
2) Il secondo fattore discriminante è il tempo: le ASD, operando ad un livello dilettantistico, focalizzano la maggior parte del loro tempo e delle loro energie sulla pratica sportiva, fulcro e cardine della loro esistenza e loro ragione d'essere. L'attività di comunicazione riveste un ruolo spesso marginale, ridotto all'essenziale, basato sostanzialmente sull'implementazione di una pagina Facebook e di un sito istituzionale peraltro, nella maggior parte dei casi, scarsamente aggiornato nei contenuti. Alla discriminante temporale è infine legata la constatazione che per i componenti delle ASD quest'ultime non rappresentano l'occupazione lavorativa principale, ma un'occasione per poter esercitare una loro passione, senza alcun scopo di lucro. Pertanto, il tempo a disposizione da dedicarvi viene principalmente incanalato verso la pratica sportiva, destinandone alla comunicazione un'esigua porzione.
3) La terza ed ultima considerazione generale, legata ed intrecciata alla riflessione appena conclusa, concerne le ambizioni: operando ad un livello dilettantistico, e non rivestendo queste realtà l'occupazione principale per i loro membri, anche in termini di tempo, l'opzione per la quale si propende è una comunicazione basilare, fondata sul dittico composto da una pagina Facebook ed un sito web, investendo piuttosto sulla qualità delle proprie performances, e sul conseguente passaparola positivo generato il quale consente, in una certa misura, un'amplificazione della propria visibilità. In definitiva, come conclusione di carattere generale, si può asserire che non esista un modello di piano di comunicazione per le società sportive dilettantistiche, in quanto è presente un'estrema eterogeneità di approcci comunicativi utilizzati, legati tanto alle molteplici dimensioni delle ASD, le quali compongono un quadro fortemente frammentato, quanto alle risorse ed alle ambizioni delle stesse, fattori cui è legata una maggiore o minore cura- ed anche una sua possibilità- dei processi comunicativi. Si venga, ora alle conclusioni tratte dallo studio delle tre realtà prese in esame. Esse, si ricorda, sono la ASD Passione Artedanza di Pordenone, l'ASD Nastro Rosso Vicenza, e l'ACD Treviso. Se, anche per le suddette società, non è stata riscontrata la presenza di un piano di comunicazione completo tuttavia, nella ricerca che ha portato alla loro scelta finale, esse rappresentano tre ASD con una maggiore, indubbia articolazione e diversificazione delle proprie attività comunicative. Inoltre, è stato possibile riscontrare una certa linea di continuità in merito a specifici processi. In particolare, si è potuto appurare come:
- Venga dedicata estrema cura ai pubblici e ad un loro ascolto, relazionandovisi costantemente e ricercando con essi un rapporto improntato alla raccolta ed alla valutazione dei loro bisogni.
- Si definiscano obiettivi chiari, concreti, raggiungibili e realistici. Ciò è legato anche ad una certa ambizione di voler espandere la propria visibilità e quella del proprio operato anche oltre confini di maggiore ampiezza
- Si costruiscano, strettamente legati agli obiettivi, pochi ma specifici e distintivi messaggi chiave, coerentemente allineati con la propria identità e con l'immagine pubblica. I messaggi stessi, inoltre, vengono diffusamente implementati sui canali e sui mezzi di comunicazione adottati dalle differenti realtà.
- In ultima analisi, all'inizio, in itinere, ed in conclusione dell'anno sportivo, tutte e tre le ASD prese in esame effettuano una verifica ed un monitoraggio dei quattro noti parametri funzionali a comprendere ed acquisire coscienza in merito all'efficacia ed alla qualità del proprio operato, vale a dire gli output, gli outtake, gli outcome e gli
outgrowth. In ciò, risiedono la forte volontà ed ambizione di prendere atto dei processi
rivelatisi carenti e di quelli, invece, dimostratisi vincenti, al fine di perseguire un miglioramento continuo delle proprie performances.
Ciò che l'analisi, in definitiva, ha permesso di appurare è che non si possa dire esista un modello di piano di comunicazione per le società sportive dilettantistiche, ciò in ragione dell'estrema eterogeneità delle stesse in termini di dimensioni, risorse, tempo dedicato ed ambizioni. Tuttavia, in casi specifici, come ad esempio le tre realtà prese in esame, sono presenti tanto una certa e consistente articolazione dei processi comunicativi, quanto la presenza di alcune fasi effettive di un piano di comunicazione, generalmente condivise, ma non un piano completo in tutti i suoi segmenti. Nel caso specifico dell'ACD Treviso, infine, la forte ambizione di tornare a competere ad alti livelli, ha previsto anche azioni importanti, come l'acquisizione della gestione dello stadio cittadino, e l'intento di investire ampiamente su di un suo rinnovamento e riqualificazione.
BIBLIOGRAFIA
1)Giampietro Vecchiato, “Manuale Operativo di relazioni pubbliche”, FrancoAngeli, 2008
2)Giampietro Vecchiato, “Relazioni pubbliche e comunicazione”, FrancoAngeli, 2003
3) Roberto Venturini, “Relazioni pubbliche digitali”, Egea, 2015
4)Emanuele Invernizzi, Stefania Romenti, “Relazioni pubbliche e corporate communication”, McGraw-Hill, 2012
STRUMENTI DI RICERCA METODOLOGICA
Interviste strutturate, svolte via email
Monitoraggio ed analisi dei canali e delle piattaforme di comunicazione digitale delle Associazioni Sportive Dilettantistiche prese in esame