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GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO SS1 ESEMPLARE

Nel documento Piano Triennale Offerta Formativa (pagine 106-123)

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO SS1 ESEMPLARE

Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose, animali, persone, in tutte le situazioni in cui ritiene di averne i mezzi. In situazioni di emergenza o difficoltà, interviene con i mezzi alla propria portata o richiede l’aiuto dell’adulto, se necessario.

SEMPRE ADEGUATO

Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose, animali, persone, in situazioni note e in cui si sente esperto. In situazione di emergenza o difficoltà propria o altrui si rivolge all’adulto per chiedere aiuto.

GENERALMENTE ADEGUATO

Si assume spontaneamente compiti di responsabilità e cura di cose, animali, persone, in situazioni di suo interesse personale e in cui si sente sicuro o ricerca l’aiuto di adulti o compagni in casi di difficoltà propria o altrui.

PARZIALMENTE ADEGUATO

Si assume spontaneamente compiti che rispondono a interessi e curiosità personali, non necessariamente di interesse generale

IN DIVERSE OCCASIONI NON

ADEGUATO

er indifferenza tende a non assumersi compiti di responsabilità e di cura all’interno della scuola e/o si assume spontaneamente compiti che corrispondono a interessi personali, ma spesso non riesce a portarli a termine.

GIUDIZIO SINTETICO DEL COMPORTAMENTO SS1 ESEMPLARE

Tutti i criteri previsti (o la maggioranza di essi) sono rispettati. Lo studente rappresenta un modello propositivo anche per gli altri compagni e un valido supporto per il docente nella gestione delle dinamiche della classe

SEMPRE ADEGUATO

Quasi tutti i criteri previsti sono rispettati. Lo studente è rispettoso delle persone, delle regole e delle cose e compie con scrupolo il proprio lavoro.

GENERALMENTE ADEGUATO

Il comportamento è comunque generalmente adeguato nel rispetto della maggioranza dei criteri, ma si riscontrano vari richiami verbali e/o scritti. Lo studente dimostra capacità di comprendere i suoi errori e manifesta volontà di ravvedimento

PARZIALMENTE ADEGUATO

Il comportamento è in più occasioni poco responsabile e a volte irrispettoso nei confronti delle persone, delle regole e delle cose. Buona parte dei criteri non viene rispettata. Manca la consapevolezza degli errori commessi.

IN DIVERSE OCCASIONI NON

ADEGUATO

Il comportamento è in varie occasioni poco responsabile e/o irrispettoso nei confronti delle persone e/o delle regole e delle cose. La maggioranza dei criteri non viene rispettata. Manca la consapevolezza degli errori commessi e manca una convinta volontà di ravvedimento. Lo studente dimostra una certa indifferenza e insofferenza se non ostilità nei riguardi delle persone e dell’ambiente scolastico.

Valutazione degli apprendimenti

In conformità alle direttive ministeriali - decreto legge n.137/08 - la valutazione degli apprendimenti nelle singole discipline viene espressa in decimi in relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli indicatori fissati dagli specifici gruppi disciplinari articolati secondo i seguenti criteri generali :

Descrittori di valutazione degli obiettivi cognitivi Valutazione Raggiungimento completo e significativo degli obiettivi di apprendimento

prefissati.

Conoscenze approfondite ed esaustive. Metodo di lavoro efficace, autonomo e personale.

Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale.

Uso efficace ed appropriato di linguaggi specifici.

10

Raggiungimento completo degli obiettivi di apprendimento prefissati.

Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva. Metodo di lavoro efficace.

Piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.

Uso appropriato di linguaggi specifici

9

Raggiungimento sistematico degli obiettivi di apprendimento prefissati.

Conoscenze pertinenti. Metodo di lavoro produttivo. Uso appropriato dei vari linguaggi. Sicura capacità espositiva.

8

Raggiungimento sostanziale degli obiettivi di apprendimento prefissati.

Conoscenze buone; positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline; discreta capacità di organizzare i contenuti appresi.

Uso corretto dei vari linguaggi

7

Raggiungimento degli obiettivi di apprendimento prefissati. Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline. Metodo di lavoro non sempre efficace.

Parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base.

Semplice capacità espositiva nei diversi linguaggi.

6

Raggiungimento incompleto degli obiettivi di apprendimento prefissati.

Conoscenze lacunose ed esposizione impropria. Metodo di lavoro poco efficace. Scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi essenziali.

5

Raggiungimento incompleto e lacunoso degli obiettivi di apprendimento prefissati. Gravi difficoltà di assimilazione e di esposizione dei contenuti e nella capacità di riconoscere, affrontare e risolvere problemi.

4

Criteri per la non ammissione alla classe successiva e/o all’esame

Criteri di ammissione alla classe successiva (D.P.R. 122/09 e per la scuola secondaria anche la C.M. 48/2012 e il D.L. 62 del 13 aprile 2017).

Premessa:

Per garantire imparzialità, trasparenza e correttezza delle procedure legate agli scrutini finali, il Collegio dei Docenti ha fissato dei criteri oggettivi che tutti i Consigli di Classe dovranno osservare per l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva/all’esame di Stato, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente ed in particolare dagli articoli 6 e 7 del D.L. 62 del 13 aprile 2017.

Nella Scuola Secondaria di 1°grado la non ammissione si concepisce:

come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

come evento partecipato dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in riferimento alla classe di futura accoglienza;

quando siano stati adottati e documentati interventi di recupero e/o sostegno che non si siano rivelati produttivi;

in mancanza di prerequisiti, senza i quali potrebbe risultare compromesso il processo di apprendimento nella classe successiva.

Il Consiglio di Classe valuta preliminarmente il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento considerando la situazione di partenza, tenendo conto in particolare:

di situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento;

di condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato rallentamenti o difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità;

dell’andamento nel corso dell’anno, tenendo conto:

della costanza dell’impegno e dello sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa;

delle risposte positive agli stimoli e ai supporti individualizzati ricevuti;

dell’assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici.

La valutazione è espressa da ciascun docente con riferimento agli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità) stabiliti per gli alunni e declinati nelle griglie approvate dal Collegio Docenti.

Il giudizio di non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato è espresso a maggioranza dal Consiglio di Classe nei seguenti casi:

valutazione non positiva dell’andamento dell’alunno per mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento dal momento che sono stati conseguiti risultati insufficienti e sono presenti lacune di preparazione la cui gravità, a giudizio del

Consiglio di Classe, sia tale da non consentire la proficua frequenza della classe successiva o il superamento delle prove d’esame;

complessiva insufficiente maturazione del processo di apprendimento dell’alunno, verificata dal mancato raggiungimento degli obiettivi educativo/didattici.

Nell’assunzione motivata della propria delibera il Consiglio di Classe verifica e tiene conto della presenza delle seguenti condizioni:

analisi e monitoraggio della situazione dell’alunno effettuate dal Consiglio di Classe nelle riunioni periodiche;

coinvolgimento della famiglia durante l’anno scolastico attraverso varie modalità (colloqui, comunicazioni scritte, incontri programmati,..);

forme e frequenza dei provvedimenti disciplinari nei confronti dell’alunno per carenze nella partecipazione personale responsabile e/o nel rispetto delle regole della vita scolastica.

In caso di voti insufficienti sarà compito del Consiglio di Classe valutare l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva sulla base dei seguenti criteri:

se si sono registrati dei miglioramenti rispetto alle condizioni di partenza;

se si è registrato un continuo impegno dell’alunno per raggiungere gli obiettivi minimi;

l’andamento delle attività di recupero eventualmente proposte;

eventuali ripetenze pregresse nella scuola secondaria e in particolare nell’ultima classe frequentata.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA DI II GRADO

Criteri di valutazione comuni nella Scuola Secondaria di II° grado

Gli allievi e gli ex allievi sanno che la pedagogia Cavanis si è sempre distinta per l’attenzione e la puntualità nel seguire gli alunni, collegialmente e individualmente, per il numero cospicuo delle prove di verifica, per la puntualità nella correzione e nella consegna. I risultati e i voti vengono inseriti nel registro online.

Gli alunni hanno il diritto di conoscere in anticipo:

che cosa sarà sottoposto a verifica, i risultati attesi e gli obiettivi della prova;

la scadenza precisa della prova, comunicata almeno con una settimana di anticipo;

la tipologia della prova (compito, test, interrogazione, prova di laboratorio);

il punteggio minimo e massimo che si potrà ottenere;

i criteri e i descrittori adottati per la valutazione della prova;

la data della consegna.

Verifica dei percorsi didattici

I singoli percorsi didattici (Unità di Apprendimento, Moduli o Unità didattiche) e, più in generale, le programmazioni didattiche disciplinari vanno sottoposti a verifica, al fine di valutarne la corrispondenza con le attese e di adeguare l'azione didattica di conseguenza.

Per la verifica dei percorsi didattici si possono utilizzare gli strumenti predisposti appositamente o altri strumenti concordati.

La verifica deve sempre riguardare l’intero processo di insegnamento-apprendimento.

Nel caso di esiti difformi o di problemi evidenziati, il docente ha il dovere di informare tempestivamente il Preside e il Dirigente, al fine di consentire l’adozione delle opportune modifiche.

I progetti sono valutati da una commissione di docenti e, quindi, dalla direzione che ne stabilisce anche le risorse finanziarie eventualmente destinate.

Tipi di prove

Per quanto riguarda le procedure e gli strumenti di valutazione si devono distinguere tre tipi di prove scritte di profitto: quelle strutturate, quelle semistrutturate e quelle aperte.

Le prove strutturate consistono in domande precise e circoscritte rispetto alle quali le alternative di risposta sono predefinite; il compito dello studente è quello di scegliere la risposta che ritiene corretta. Sono prove di questo tipo:

le domande con risposta a scelta multipla;

i brani da completare;

le corrispondenze;

le affermazioni di vero-falso.

Le prove semistrutturate consistono in compiti precisi e circoscritti rispetto ai quali lo studente deve costruire una propria "risposta". Sono prove di questo tipo:

i questionari a risposta libera;

i saggi brevi e gli articoli di giornale;

le relazioni su brani;

la soluzione di problemi;

i riassunti;

le illustrazioni di tecniche e procedure di problem solving.

Le prove aperte consistono in compiti ampi (definiti in modo generale), rispetto ai quali lo studente deve produrre un proprio pensiero. Sono prove di questo tipo la tesina e la relazione libera.

Le prove scritte vengono registrate tempestivamente nel registro personale del docente e nel giornale di classe, a testimonianza della loro effettuazione, gradualità ed intenzionalità.

I risultati ottenuti sono immediatamente comunicati e inseriti nel registro online per un immediato riscontro di autovalutazione e per un'efficace informazione.

Il docente sceglie gli strumenti di controllo dell'apprendimento in base al genere di competenze da valutare e la valutazione avviene secondo la scala docimologica qui riportata.

Le modalità di valutazione

Le valutazioni degli apprendimenti si articolano in tre momenti fondamentali: la valutazione iniziale, quella in itinere e quella finale.

Nella prospettiva della “valutazione per competenze” l’Istituto intende seguire le indicazioni che man mano pervengono al termine delle fasi di sperimentazione condotte in rete dall’USR.

La valutazione iniziale

si colloca nelle prime fasi dell'anno scolastico, ha una funzione di natura diagnostica circa i livelli di partenza in termini di conoscenze e di abilità degli alunni.

La valutazione in itinere

si colloca nel corso degli interventi didattici con lo scopo di assicurare all'insegnante le informazioni necessarie per la regolazione dell'azione didattica.

I criteri e strumenti della misurazione (punteggi e livelli) e della valutazione (indicatori e descrittori con definizione della corrispondenza tra valutazione numerica e giudizio), già presentati per la scuola di base, sono stati adattati dal Collegio dei Docenti, nella Scuola Superiore.

Si tratta di una corrispondenza di massima, date le differenze tra le diverse aree disciplinari e, anche in una stessa disciplina, tra prove orali e scritte.

La valutazione finale

La valutazione finale è collocata al termine o di un singolo modulo, o di un quadrimestre, oppure dell'intero anno scolastico.

La sua funzione è di carattere sommativo, chiamata a testimoniare un bilancio complessivo dell'apprendimento sia a livello di singolo alunno (con la conseguente espressione di voto) sia a livello dell'intero gruppo. Nella valutazione finale si acquisiscono i seguenti elementi:

il profitto raggiunto in tutte le materie;

i contenuti minimi nelle materie fondamentali e formative;

i progressi nell’apprendimento;

la possibilità di comprendere i contenuti del programma del segmento successivo;

la maturazione della personalità;

eventuali fattori che possono aver condizionato il profitto.

Ci si attiene, inoltre, ai seguenti criteri:

1. si procede a votazione nel caso di oltre tre debiti segnalati in sede di scrutinio con votazioni di insufficienza grave o non recuperabile;

2. ciascun docente esprime un solo voto, indipendentemente dal numero delle discipline che insegna nella classe;

3. ciascun docente può votare a favore o contro la proposta di promuovere l’alunno, a prescindere dal risultato conseguito nella propria disciplina;

4. l’esito della votazione può essere all’unanimità o a maggioranza;

5. la decisione è del Consiglio di Classe.

Indicatori Voto

in 10mi Alla padronanza concettuale e linguistica si aggiungono originalità nelle soluzioni

e maturità nel pensiero, con esposizione brillante ed efficace. (eccellente) 10 Alla padronanza concettuale e linguistica si aggiungono originalità nelle soluzioni

e maturità nel pensiero. (ottimo) 9

Conoscenza abbastanza completa ed approfondita degli argomenti, strutturazione organica del lavoro (del discorso) con qualche elaborazione personale, precisione formale. (buono)

8 Conoscenza non sempre approfondita, strutturazione organica del lavoro o del

discorso, ma con qualche imprecisione concettuale o formale. (discreto) 7 Conoscenza sufficiente ma superficiale degli argomenti pur con qualche lacuna in

parti non essenziali; strutturazione semplice ma sostanzialmente corretta del lavoro o discorso, imprecisioni (nei calcoli o nell'esposizione). (sufficiente)

6 Conoscenze parziali, comprensione non completa dei problemi, strutturazione

approssimativa del lavoro (discorso), imprecisioni ed errori anche dal punto di vista formale. (insufficiente)

5 Comprensione molto limitata dei problemi affrontati, lacune gravi nella

preparazione, lavoro o discorso disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale. (gravemente insufficiente)

4 Mancata comprensione delle questioni proposte e/o esposizione scarsamente

intelligibile. (del tutto insufficiente) 3

Presenta qualche segno del tutto irrilevante, abbozza qualche parola, ma non

dimostra alcun serio tentativo di approccio alla prova. (quasi nullo) 2

L'alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato, non consegna o consegna

in bianco un compito scritto senza alcun tentativo). (nullo) 1 La valutazione per moduli

1. L’attività didattica è organizzata per UdA e/o per moduli. Per ogni modulo, il docente deve organizzare almeno una prova di verifica per valutare il grado di apprendimento e le conoscenze/competenze acquisite da ciascun allievo. Tale prova deve essere corretta e valutata secondo i criteri del POF predisposti dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti, e fissati dal docente stesso e resi noti agli allievi. I criteri di valutazione fissati nel POF e validi per tutti i docenti hanno l’obiettivo di uniformare i criteri di valutazione, di ridurre il più possibile i margini di discrezionalità del docente, nella consapevolezza comunque che questa non si potrà mai del tutto eliminare.

2. La valutazione dei risultati di apprendimento di ogni allievo viene attribuita dall’insegnante nelle singole prove e dal Consiglio di Classe – su proposta dell’insegnante – nei Registri e nelle pagelle periodici e finali, nelle scadenze fissate dal calendario scolastico. All’atto di preparazione del modulo, l’insegnante fisserà il criterio di sufficienza per il superamento del modulo, che potrà essere diverso dal 60%.

3. Nell'attribuzione del voto nei Registri o pagelle (intermedi o finali), si terrà conto delle verifiche (parziali e finale), del numero di moduli superati, del loro peso relativo, dell'impegno e del progresso dello studente. I docenti sono tenuti a svolgere almeno due verifiche per bimestre, che confluiranno nella valutazione dei singoli moduli. E’ cura del docente assicurare la coerenza tra le valutazioni nei Registri o pagelle (intermedi o finali) e quelle dei moduli. Nella valutazione delle verifiche, i docenti possono usufruire di tutta la scala in decimi; nelle pagelle si conviene di non assegnare voti inferiori al 4; nelle pagelle intermedie ci si riserva di usare il 3 solo in casi di eccezionale gravità. In ogni caso i criteri di assegnazione del voto nelle verifiche ed in pagella devono essere resi noti agli studenti.

4. I compiti corretti e valutati devono essere consegnati al più presto agli studenti perché ne prendano visione. I risultati di ogni verifica devono essere riportati nel registro dei voti online.

Valutazione e recuperi durante l’anno

1. Il docente è tenuto ad organizzare e svolgere le attività di recupero che saranno opportunamente programmate, anche in orario diverso dalle lezioni curricolari. Del recupero si farà annotazione nell’apposito registro e nel registro di classe, saranno informati gli studenti, le famiglie e – se svolto di pomeriggio - il personale scolastico incaricato delle attività pomeridiane; durante le prove di recupero, il docente dovrà curare anche la buona condotta degli allievi, assicurando l’assistenza dall’ingresso dell’allievo in Istituto fino al termine delle attività di recupero, che sarà stato comunicato alla famiglia.

2. La verifica di recupero per ogni singolo modulo non superato è unica per ogni studente in un anno scolastico; i tempi e le modalità per lo svolgimento delle verifiche di recupero sono decisi secondo i criteri di opportunità e di coerenza didattica dal singolo docente che, in casi particolari, potrà procedere ad un’ulteriore verifica per l’assolvimento del debito, per motivate ragioni che il Consiglio di Classe dovrà recepire e verbalizzare.

3. E’ facoltà del docente, in relazione alla propria disciplina, predisporre verifiche finali di natura diversa, verifiche intermedie o verifiche multiple per stabilire il superamento del modulo. Eventualmente moduli su argomenti o competenze particolari possono avere durata annuale. E’ preferibile, nel limite del possibile, programmare un maggior numero di moduli di breve durata.

4. E’ facoltà del docente, in relazione alla propria disciplina, determinare il voto finale del modulo sulla base delle prove svolte. Coerentemente con il sistema dei moduli, tuttavia, una verifica sommativa finale con esito positivo o una verifica di recupero con esito positivo sostituiscono i risultati delle prove precedenti solo al fine del superamento del modulo.

5. E’ facoltà del docente, in relazione alla propria disciplina, determinare il voto in pagella sulla base dei voti dei singoli moduli e dei criteri citati al punto (3). E’ richiesta la valutazione dei moduli solo in decimi e non in crediti. I crediti possono venir utilizzati per definire il peso relativo dei diversi moduli ai fini dell’attribuzione dei voti in pagella e dell’assegnazione dei debiti formativi.

Il voto unico

La C.M. 89/2012 prevede, per gli istituti scolastici del 2° ciclo, “l'opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”.

Valutazione nello scrutinio finale

1. Alla fine di ciascun anno scolastico, la promozione è decisa dal Consiglio di Classe; la non promozione deve essere decisa dopo attenta valutazione dell’intero cammino scolastico, culturale ed umano percorso dall’allievo.

2. Per lo studente presentato allo scrutinio finale con un numero maggiore di tre discipline con debito, nella discussione per la promozione/non promozione si terrà conto non solo del profitto raggiunto in ciascuna materia, ma anche della valutazione nelle materie caratterizzanti il corso, del numero dei moduli con debito, della capacità di recupero dimostrata dall’allievo, del suo curriculum di studi.

3. Alla fine del primo o secondo anno di scuola, lo studente che abbia maturato un numero di discipline con debito maggiore di tre, può essere respinto solo dopo attenta verifica e valutazione delle attività di recupero e di riorientamento predisposte e organizzate dal Consiglio di Classe.

4. Non si attribuiscono, di prassi, più di tre materie con debito per gli Esami di recupero nella sessione autunnale. Per ogni materia assegnata con debito, la scuola indica i moduli del programma disciplinare su cui la Famiglia si impegna a sostenere la preparazione del Figlio/a in vista delle prove (scritte/orali/pratiche) di recupero.

5. Qualora lo studente scrutinato sia non promosso, in pagella gli vengono indicati tutti i voti e tutti i debiti contratti. Le valutazioni dell’allievo/a non promosso non sono pubblicate all’albo.

6. Non si dà comunque debito su un modulo superato.

7. Non si assegna debito formativo sui moduli facoltativi, che vanno svolti preferibilmente al termine dell’anno scolastico per valorizzare le eccellenze ed integrare i contenuti. Ogni debito assegnato deve essere accompagnato dall’indicazione esatta di quali moduli e quali contenuti l’allievo deve recuperare. A tal fine si rimanda all’apposita modulistica.

8. Non si assegna debito nella disciplina in cui non si documenti al consiglio di classe di aver organizzato le verifiche di recupero durante l’anno nei moduli non superati.

Pubblicazione dei voti di fine anno

Al termine degli scrutini di giugno, conformemente alle indicazioni dell'Autorità sulla privacy, viene consegnata alla Famiglia la pagella informativa con gli esiti di fine anno scolastico e vengono pubblicati all'Albo della scuola i tabelloni con le valutazioni e i crediti formativi

Al termine degli scrutini di giugno, conformemente alle indicazioni dell'Autorità sulla privacy, viene consegnata alla Famiglia la pagella informativa con gli esiti di fine anno scolastico e vengono pubblicati all'Albo della scuola i tabelloni con le valutazioni e i crediti formativi

Nel documento Piano Triennale Offerta Formativa (pagine 106-123)