VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
Il collegio dei docenti della scuola primaria Cavanis, sulla base di quanto esplicitato e in virtù dell'autonomia scolastica ribadita dallo stesso Ministero, ha elaborato un nuovo modello per la valutazione periodica degli apprendimenti.
Nel nuovo documento di valutazione della scuola primaria, che abolisce il voto numerico, sono presenti i seguenti elementi:
● la disciplina (ad es.“Italiano”);
● i nuclei tematici (ad es.“Leggere”; o “Scrivere”) ;
● gli obiettivi di apprendimento (ad es.“Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto”; “Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi”);
● il livello, la declinazione specifica del quale potrà essere eventualmente modificata per risultare conforme all’effettiva situazione dell’alunno. I significati generali di ciascun livello e di ciascuna dimensione saranno esplicitati in tabella al termine del documento di valutazione.
● la valutazione del comportamento (secondo i criteri già espressi nel presente documento).
● il giudizio descrittivo globale che verte sull’impegno, la crescita personale, la maturazione, la relazione e il livello di apprendimento di ciascun alunno. Il giudizio può essere integrato con osservazioni ritenute importanti dal consiglio di classe, seppure non rientranti negli elencati indicatori.
La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica viene riportata su una nota separata dal documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all’interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.
La valutazione periodica e finale è un processo che comprende una serie di variabili volte a definire il profilo del singolo alunno e il livello della sua preparazione; si tratta di variabili ambientali e personali, come ad esempio: situazione di partenza, impegno, autonomia, costanza nei risultati, progressi, regressi, etc.
Tale valutazione ha lo scopo di informare circa il modo in cui i singoli allievi apprendono e ciò consente di assumere decisioni didattiche tempestive, per corrispondere alle necessità di ciascuno di essi differenziando, eventualmente, la proposta formativa.
La valutazione degli apprendimenti è accompagnata dalla Certificazione delle Competenze, al termine della classe quinta della scuola Primaria. La certificazione non sostituisce la valutazione ma la integra. Descrive i risultati del processo formativo quinquennale e le competenze acquisite dagli allievi in riferimento ai traguardi fissati nelle Indicazioni Nazionali; pertanto, è intesa come una valutazione complessiva delle capacità di ciascuno di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi complessi e nuovi, reali o simulati.
Criteri di ammissione/non ammissione alla classe successiva
Secondo la legge attuale, nella Scuola Primaria la non ammissione è un evento eccezionale ( crf. Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 - Gazzetta Ufficiale).
Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. La proposta di non ammissione deve essere formulata, dopo un colloquio con la Presidenza, dal consiglio di classe e comunicata alla famiglia. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Le ragioni che hanno portato a prendere la decisione di non ammissione andranno debitamente verbalizzate. La ripetizione di un anno scolastico deve essere concepita come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali, pertanto la non ammissione alla classe successiva sarà decisa in presenza di carenze che non consentono all’alunno di frequentare in modo proficuo l’anno scolastico successivo. La non ammissione è comunque possibile solo dopo che siano stati adottati e documentati interventi specifici e che gli stessi non abbiano dato risultati significativi.
Eventuali carenze dello studente devono essere, non solo comunicate alla famiglia durante i colloqui, ma - se persistono alla fine dell’anno - formalizzate e notificate alla famiglia tramite una comunicazione scritta.
Nell’ALLEGATO 1 al PTOF sono riportati:
● il documento per la comunicazione alle famiglie delle carenze riscontrate in caso di ammissione alla classe successiva se l’alunno non ha pienamente raggiunto la sufficienza in tutte le discipline;
● la relazione da compilare in caso di non ammissione alla classe successiva.
Valutazione alunni con BES/DSA
Gli alunni con BES/DSA necessitano di forme di didattica speciale, che prevedono la realizzazione di Piani Didattici Personalizzati (PDP). La valutazione dell’alunno/a con BES/DSA seguirà gli stessi criteri stabiliti per la classe; saranno utilizzate in linea di massima le stesse verifiche sui medesimi contenuti proposti ai compagni, personalizzate secondo quanto indicato nel singolo PDP.
Per gli alunni con disagio socio-economico, linguistico-culturale, relazionale o comportamentale, gli insegnanti valuteranno gli apprendimenti attenendosi al percorso delineato nel PDP, per il tempo strettamente necessario, considerata la temporaneità del BES.
Attraverso l’osservazione verrà registrato ogni progresso, sia didattico che dello sviluppo personale e sociale.
La valutazione dei contenuti appresi verrà espressa secondo i medesimi criteri esposti nella prima parte del presente documento.
Gli insegnanti terranno informata la famiglia del percorso predisposto ed effettuato.
Inoltre, secondo quanto stabilito dalla normativa, gli insegnanti metteranno in atto strategie personalizzate (previo accordo con la famiglia) anche per andare incontro alle necessità di quegli alunni per i quali sia stato intrapreso l’iter certificativo, seppure ancora in attesa di relazione specialistica.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA DI I GRADO La valutazione nella scuola secondaria di 1° grado è stata rivista e adeguata in ottemperanza al D.Lgs. 62/2017.
Criteri di valutazione comuni nella Scuola Secondaria di I° grado
La corretta valutazione educativa è garantita dalla preparazione professionale e dalla formazione iniziale e in itinere dei docenti educatori, non meno dall'esperienza assidua con i ragazzi e dalla passione per i giovani, dall'osservazione quotidiana individuale e collegiale. La valutazione formativa accompagna ogni fase del percorso di insegnamento-apprendimento e fornisce una visione chiara degli obiettivi, aiuta gli insegnanti a collaborare con le famiglie nell’individuare i percorsi educativi più adatti, a cogliere i progressi degli alunni nel tempo e a rispondere ai loro bisogni. Tale attività è intesa a sviluppare due tipi di competenze, riferite alle singole discipline o aree disciplinari e all’esercizio della cittadinanza.
Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti essa si ispira ai criteri di seguito rappresentati.
Le normative recenti rivolte al primo ciclo, sono riferite alle “valutazioni periodiche e annuali”, le quali, com’è noto, riguardano le sintesi valutative relative agli apprendimenti, all’esercizio della cittadinanza e al comportamento, che devono essere riportate nel documento di valutazione alle scadenze previste.
Esse si basano sulla raccolta continua e sistematica di dati e informazioni sul comportamento e sugli apprendimenti di ciascun alunno, che possono essere rilevati con vari strumenti (osservazioni occasionali e sistematiche, conversazioni, interrogazioni, varie tipologie di prove scritte, test standardizzati, etc.) rispetto ai quali le modalità di valutazione dovranno essere coerenti e rispondenti alla finalità di permettere all’allievo di conoscere lo stato della propria preparazione e le carenze.
Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione affermano che “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”.
La valutazione è dunque una componente importante della responsabilità docente ed è strettamente connessa alla programmazione.
Occorre garantire la logicità e la coerenza nei vari passaggi: definizione degli obiettivi di apprendimento, definizione dei criteri di valutazione, individuazione delle modalità di verifica, documentazione delle attività svolte e registrazione degli esiti delle osservazioni e delle verifiche, sintesi valutative riportate nel documento di valutazione.
Il percorso delineato all’interno delle scuole deve, poi, trovare il suo naturale e compiuto sviluppo in un’azione di comunicazione con modalità formative verso gli allievi e con modalità condivise con le famiglie.
L’anno scolastico è suddiviso in bimestri per consentire un costante monitoraggio della situazione di ciascun ragazzo e avere un frequente contatto con le famiglie.
La valutazione degli obiettivi educativi rappresenta un punto fondamentale per la valutazione complessiva dei ragazzi nel loro percorso di crescita culturale e umana. La scuola secondaria di primo grado utilizza la seguente scala per la valutazione educativa e del comportamento (condotta).
Criteri di valutazione del comportamento nella Scuola Secondaria di I° grado
In conformità all’ Art.1 Comma 3. D.Lgs 62/2017. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli
studenti, il Patto educativo di corresponsabilita' e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.
Nella valutazione del comportamento si terrà conto di:
● Partecipazione, impegno e applicazione nello studio
● Progresso nell’apprendimento
● Capacità di affrontare le difficoltà
● Capacità di organizzare e pianificare il lavoro (metodo)
● (per le eccellenze) capacità di contribuire in modo originale e creativo al lavoro del docente
● Rispetto del regolamento scolastico
● Capacità di relazionarsi con i docenti e con i compagni
Gli indicatori utilizzati per la valutazione del comportamento sono i seguenti:
INDICATORE:
Adesione consapevole alle regole e alle norme che definiscono la convivenza civile nella scuola e nella comunità
ESEMPLARE Osserva le regole date e condivise con consapevolezza, sapendone spiegare il senso anche nel richiamare altri all’osservanza.
SEMPRE ADEGUATO
Osserva le regole date e condivise con consapevolezza e ne richiede l’osservanza anche agli altri.
GENERALMENTE ADEGUATO
L’osservanza delle regole date e/o condivise è generalmente presente, pur sorretta da richiami e sollecitazioni
PARZIALMENTE ADEGUATO
Sono presenti frequenti comportamenti di inosservanza alle regole date e/o condivise
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Sono presenti frequenti comportamenti di inosservanza alle regole date e/o condivise e non c’è volontà di ravvedimento.
INDICATORE:
Partecipazione alla definizione delle regole di convivenza comune ESEMPLARE
Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, portando motivazioni coerenti e assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti.
SEMPRE ADEGUATO
Partecipa con contributi pertinenti e positivi alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, assumendo con regolarità i comportamenti conseguenti.
GENERALMENTE ADEGUATO
L’alunno porta occasionalmente contributi personali alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, ovvero non sempre
pertinenti, ovvero i comportamenti non sono talvolta coerenti con i contributi portati
PARZIALMENTE ADEGUATO
L’alunno non porta contributi personali alla definizione delle regole della scuola e della comunità di appartenenza, ovvero i contributi non sempre sono pertinenti, ovvero i comportamenti non sempre sono coerenti con i contributi apportati.
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
L’alunno si dimostra per lo più disinteressato a portare i suoi contributi alla definizione delle regole di convivenza comune.
INDICATORE:
Partecipazione attiva e fattiva al lavoro comune (contributi alle conversazioni e ai dibattiti; ricerca e messa a disposizione di informazioni e materiali; assunzione spontanea di compiti e servizi)
ESEMPLARE
La partecipazione al lavoro comune è costante e assidua, autonoma, con contributi personali originali e di qualità. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con cura e responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti, articolati e argomentati.
SEMPRE ADEGUATO
La partecipazione al lavoro comune è costante, autonoma, con buoni contributi personali. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine compiti e consegne con responsabilità. Partecipa alle conversazioni e alle discussioni con interventi personali pertinenti e accurati.
GENERALMENTE ADEGUATO
La partecipazione al lavoro comune è positiva, anche se limitata all’esecuzione di quanto concordato nel gruppo. A richiesta, porta a termine compiti e ricerca materiali. Ascolta dibattiti e discussioni ma non vi partecipa, ovvero ascolta i dibattiti e le discussioni su argomenti di suo personale interesse e talvolta interviene in maniera pertinente.
PARZIALMENTE ADEGUATO
La partecipazione al lavoro comune è episodica, con contributi a volte non pertinenti. Ascolta conversazioni e discussioni se vertono su suoi interessi personali e talvolta interviene anche se non sempre in modo adeguato. Gli interventi e i compiti devono essere sollecitati e/o controllati nel contenuto e nella procedura
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
La partecipazione al lavoro comune è scarsa e spesso l’alunno interviene in modo inadeguato e/o per provocare distrazione e disturbo nel gruppo di lavoro.
INDICATORE:
Collaborazione con gli altri.
ESEMPLARE Collabora con tutti in modo sempre positivo, contribuendo con determinazione al conseguimento degli obiettivi comuni con opinioni,
materiali, indicazioni operative. Utilizza i punti di vista diversi per migliorare la propria azione e per orientare quella del gruppo.
SEMPRE ADEGUATO
Collabora con gli altri in modo positivo, seguendo gli accordi condivisi e apportando idee e contributi per la formulazione delle decisioni e per la buona riuscita degli obiettivi comuni. Tiene conto del punto di vista altrui, anche se diverso dal proprio, ed è disponibile a discuterlo.
GENERALMENTE ADEGUATO
La collaborazione con gli altri nel lavoro è generalmente positiva, pur limitandosi a seguire gli accordi comuni. In occasione di gioco o di personale interesse, partecipa e porta contributi positivi, tenendo conto del punto di vista altrui se non troppo diverso dal proprio.
PARZIALMENTE ADEGUATO
La collaborazione con gli altri è limitata alle occasioni di interesse personale e non sempre tiene conto del punto di vista altrui e dell’interesse generale.
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Fatica a collaborare con gli altri nelle diverse occasioni. Cerca di imporre le proprie scelte senza tener conto delle opinioni altrui e/o sminuendole.
INDICATORE:
Disponibilità a prestare aiuto e a chiederlo all’occorrenza
ESEMPLARE
Presta aiuto spontaneamente a chiunque ne manifesti il bisogno, anche offrendo suggerimenti per operare autonomamente. Chiede aiuto all’insegnante o ai compagni per se stesso o per gli altri, nel caso ravvisi di non avere i mezzi per operare da solo.
SEMPRE ADEGUATO
Presta aiuto anche spontaneamente a chi glielo richiede o mostra di averne necessità. Chiede aiuto all’insegnante o ai compagni per se stesso o per altri in caso di difficoltà.
GENERALMENTE ADEGUATO
Presta aiuto ad altri se richiesto, ovvero spontaneamente a determinate persone di sua scelta. Chiede aiuto all’insegnante e ai compagni se si trova in difficoltà.
PARZIALMENTE ADEGUATO
Presta aiuto agli altri se richiesto o sollecitato, ovvero presta aiuto nelle situazioni di interesse personale o solo a determinate persone. Tende a non chiedere aiuto, oppure tende a pretenderlo.
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Fatica a prestare aiuto agli altri anche se sollecitato perché spesso disinteressato all’attività e tendenzialmente indifferente nei confronti delle situazioni altrui.
INDICATORE:
Impegno per il benessere comune
(autocontrollo delle proprie reazioni, attenzione al punto di vista altrui, rispetto per le diversità, ricomposizione dei conflitti, comunicazione assertiva, attenzione ai più fragili, empatia…)
ESEMPLARE
Accetta insuccessi e frustrazioni facendone strumento per il miglioramento.
Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e li utilizza per arricchire le proprie conoscenze e opinioni. In caso di conflitto, cerca strategie di ricomposizione e mediazione, anche quando non è coinvolto direttamente. È sensibile alle difficoltà dei più deboli, persone o animali, e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia, di aiuto e di cura, ricercando, nei limiti dei propri mezzi, anche soluzioni ai problemi
SEMPRE ADEGUATO
Le reazioni di fronte ad insuccessi e frustrazioni sono generalmente controllate e rispettose degli altri. Negli scambi comunicativi ascolta i diversi punti di vista e ne tiene conto. Generalmente tende a non alimentare i conflitti, ma a cercare soluzioni per ricomporli. È sensibile ai problemi dei più deboli, persone o animali, e assume spontaneamente atteggiamenti di empatia e aiuto.
GENERALMENTE ADEGUATO
Si sforza di controllare le reazioni di fronte a insuccessi e frustrazioni, anche supportato da sollecitazioni e osservazioni dell’adulto o dei compagni.
Considera il punto di vista altrui se non è troppo distante dal proprio. Su sollecitazione dell’adulto, accetta di mediare e comporre i conflitti, ovvero tende ad evitare i conflitti, anche rinunciando al proprio punto di vista. Se accompagnato, tiene conto degli interessi di persone più deboli dimostrando empatia di fronte alla sofferenza.
PARZIALMENTE ADEGUATO
Non sempre riesce a controllare le reazioni di fronte ad insuccessi e frustrazioni; considera il punto di vista altrui se corrisponde al proprio; tende ad alimentare conflitti e comunque a non evitarli; si osservano a volte comportamenti aggressivi verso altri, ovvero non si rilevano particolari comportamenti di attenzione verso persone più deboli o atteggiamenti di empatia. Ovvero evita i conflitti anche a rischio di subire prevaricazioni.
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Spesso non riesce a controllare le reazioni di fronte ad insuccessi e frustrazioni; tende a non considerare il punto di vista altrui e ad alimentare i conflitti; si osservano spesso comportamenti aggressivi verso altri, in particolare verso le persone più deboli.
INDICATORE:
Mantenimento di comportamenti rispettosi di sé, degli altri, degli animali, dell’ambiente e delle cose dentro e fuori della scuola
ESEMPLARE
Ha molta cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni, per la conservazione delle quali si assume compiti di pulizia, di riordino etc… Sa individuare le situazioni di potenziale rischio per la salute e la sicurezza e assume comportamenti di prevenzione. Ha consapevolezza dell’importanza di corretti stili di vita per la salute ed il benessere, sa spiegarne le ragioni e generalmente li osserva con costanza.
SEMPRE ADEGUATO
Ha cura di sé, delle proprie cose e di quelle comuni. Assume generalmente comportamenti prudenti per evitare pericoli per la salute e la sicurezza. Ha consapevolezza dell’importanza di corretti stili di vita per la salute ed il benessere.
GENERALMENTE ADEGUATO
La cura per le proprie cose e quelle comuni è sufficientemente presente, anche se a volte necessita delle indicazioni e delle osservazioni dell’adulto e dei compagni. Talvolta, pur senza intenzione, assume comportamenti che potrebbero pregiudicare la propria e altrui salute e incolumità, ma sa correggersi se richiamato.
PARZIALMENTE ADEGUATO
Si osservano comportamenti che denotano mancanza di cura per le proprie cose e quelle comuni; assume a volte comportamenti che potrebbero mettere a rischio la propria o l’altrui salute o incolumità dentro e fuori la scuola (in bus, per strada, nel gioco, in palestra, sulle scale, in mansa…).
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Si osservano spesso comportamenti che denotano mancanza di cura per le proprie cose e soprattutto per quelle altrui e quelle comuni. Provoca volutamente comportamenti a rischio e/o si trova spesso in situazioni che potrebbero mettere a repentaglio la propria o l’altrui incolumità dentro e fuori la scuola (in bus, per strada, nel gioco, in palestra, sulle scale, in mansa…).
INDICATORE:
Assunzione dei compiti affidati con responsabilità ed autonomia (assunzione dei compiti connessi al ruolo di studente, di compagno, di figlio…, coordinamento di gruppi, rappresentanza, assolvimento di consegne, assunzione di ruoli in gruppi, ricerche, giochi…)
ESEMPLARE
Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti assegnati, suggerendo anche contributi migliorativi. Accetta volentieri ruoli di responsabilità in classe, nel gioco, in pubblico etc… e li assolve con scrupolo e accuratezza mettendo a frutto con profitto e valorizzando anche il contributo altrui.
SEMPRE ADEGUATO
Assume e porta a termine con autonomia e responsabilità i compiti assegnati.
Accetta volentieri ruoli di responsabilità in classe, nel gioco, in occasione di eventi pubblici etc… e li assolve al meglio delle proprie possibilità, ricercando anche l’aiuto dei compagni.
GENERALMENTE ADEGUATO
Assume e porta a termine i compiti affidati, supportato da indicazioni e supervisione e con autonomia e responsabilità se gli sono noti. Assume ruoli di responsabilità in attività e contesti che gli sono noti e su cui si sente sicuro.
Ovvero assume ruoli di responsabilità, se esplicitamente richiesto e con il supporto dell’adulto e dei compagni
PARZIALMENTE ADEGUATO
I compiti che vengono espressamente richiesti e affidati, non sempre sono portati a termine e l’esecuzione deve essere monitorata e controllata.
IN DIVERSE OCCASIONI NON
ADEGUATO
Tende a rifiutare di assumersi compiti assegnati dall’adulto e/o li assume controvoglia necessitando di un continuo monitoraggio e controllo da parte dell’adulto.
INDICATORE:
Assunzione spontanea di compiti di responsabilità e di cura all’interno della scuola e della comunità