intEGrarElanatura
EvolutivanElla
diMEnsionEurBana
di laura Veronesestrumento / progetto di parco su affidamento di incarico per vincita di concorso di progettazione
luogo / berlino, Germania
progettisti / atelier LOIDL Landschaftsarchitekten
committente / Land berlin, rappresentato da Grün berlin Stiftung
cronologia / concorso di progettazione 2006; realizzazione 2007- 2013 (inaugurazione Ostpark 2011; inaugurazione Westpark 2013)
estensione / circa 36 ettari complessivi
costo / circa 12.000.000 euro
parole chiave / archeologia urbana, paesaggio post-ferroviario, nodo ecologico, biodiversità urbana, parco-connettivo
perché è stato scelto / un ambizioso intervento di riconfigurazione di un paesaggio archeologico post-ferroviario in un grande parco urbano connettivo, con funzione ecologica strategica
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frutto di un lungo processo di dialogo tra amministrazione, citta- dini e progettisti. il parco è costituito da due parti divise dal trac- ciato ferroviario ad alta velocità: l’ostpark, inaugurato nel 2011, e il Westpark, aperto al pubblico il 31 maggio del 2013.
le due porzioni sono collegate da un sottile filamento ciclo-pe- donale e una segnaletica colorata disegnata a terra sull’asfalto suggerisce il percorso da seguire.
nell’ostpark, il tracciato dei vecchi binari si rivela in mezzo alle masse di vegetazione spontanea di nuova formazione, o attra- verso le superfici trattate a prato o intersecando i percorsi in cemento, per raccontare di un paesaggio in evoluzione denso di segni del passato e del presente. i Wäldchen, ovvero i bra- ni di giovane foresta cresciuta durante gli anni di abbandono dell’area, sono stati infatti inclusi e valorizzati nel progetto di atelier loidl. tra la fitta vegetazione si intravedono i relitti del- la ferrovia, binari ricoperti di muschio tra cui le betulle pioniere si sono fatte spazio. la combinazione tra natura spontanea e tracciati ferroviari dismessi è tutt’altro che neutra: si tratta di un luogo con forti specificità, che non può essere confuso o fal- samente interpretato come solo esercizio di ecologia urbana. il guerra mondiale, il Gleisdreieck, in seguito ai gravi danni subiti
nel corso dei bombardamenti, venne ripristinato in via tempora- nea e rimesso in funzione per un breve periodo, dato che fu poi definitivamente dismesso con la divisione di berlino.
circa trenta ettari di territorio urbano restano così per circa qua- rant’anni in uno stato di sonno apparente. lasciato a se stesso, quello che era stato il più importante e significativo snodo del tracciato ferroviario della capitale tedesca, viene mano a mano colonizzato da piante e animali, per costituirsi come una consi- stente, imprevista riserva di biodiversità dentro la città. con il tempo, la vegetazione spontanea ha ricoperto i tracciati ferro- viari, i suoi edifici, i binari, conquistando un’estetica unica che narra la storia urbana di berlino meglio di ogni parola. nel 2006, viene indetto dalla città di berlino un concorso internazionale di progettazione per la riconversione dell’area del Gleisdreieck in parco: integrare il grande spazio aperto nel sistema urbano e renderlo accessibile rappresenta l’occasione per determinare una connessione tra potsdamer platz, Kreuzberg e Schöneberg. a vincere il concorso è la soluzione proposta dallo studio di ar- chitettura del paesaggio atelier loidl. l’intervento realizzato è
la pista ciclabile interregionale berlino-lipsia: da qui si imbocca il percorso-filamento che collega i due parchi. Verso sud, dalla Yorckstraße si accede attraverso scale in acciaio cor-ten, che portano dalla strada al livello del parco, situato circa quattro metri sopra. da questo punto, si ha l’impressione di poter spiare la città senza essere visti e si possono ammirare i vecchi ponti ferroviari sospesi sulla strada.
nel Westpark pare condensarsi il motto con cui lo studio ha lavo- rato al disegno del parco, Grüne Pause ovvero una “pausa verde”: in questo luogo dal carattere così spiccatamente urbano, i ru- mori della città arrivano ovattati. entrando nel Westpark dall’en- trata a nord e arrivando dal tilla-durieux-park, ci si lascia alle spalle un paesaggio ferocemente urbano, connotato dagli espe- rimenti progettuali di potsdamer platz, dei primi anni del 2000. il parco qui si interfaccia con il contesto attraverso una piazza pavimentata: una grande scritta disegnata a terra ci ricorda dove siamo. due imponenti viadotti della linea metropolitana corrono paralleli sopra il parco; un convoglio giallo li attraversa ogni dieci minuti circa. al di sotto, sono state collocate innovative attrez- zature per il gioco e per lo sport.
il progetto rivela un atteggiamento ambizioso, riorganizzando spazi di natura evolutiva e infrastrutture dismesse in un parco urbano flessibile nell’uso e contemporaneo nel disegno. Gleisdreieck è un luogo ad alta caratterizzazione estetica, con
la tensione vitale tutta contemporanea di uno spazio urbano flessibile, mutevole e multifunzionale.
la conoscenza e la narrazione del tempo sono elementi portan- ti del progetto: il tempo è qui considerato nella sua complessità, come “materiale” costituito da stratificazioni e da continue meta- fore. il progetto ci svela le potenzialità passate e future di questo luogo, così significativo per la lettura della Großtadt della prima metà del novecento, come pure per la metropoli contemporanea. l’ostpark si sviluppa attorno ad ampi vuoti: qui il senso di vasti- tà, carattere inequivocabile della città di berlino, si esprime con chiarezza. il percorso ciclopedonale che percorre il perimetro del parco talvolta si allarga, acquisendo maggiore spessore così da poter offrire spazi di sosta. nella parte nord, il percorso si amplia fino a diventare un plateau dai bordi arrotondati.
ad est, in prossimità del tracciato ferroviario ad alta velocità, una fascia di parco è stata attrezzata per lo sport e il tempo libero e ospita uno skatepark e alcuni campi da basket. a ridosso corre
materiale iconografico: foto di Stefania Facco, disegni e foto aeree Atelier LoIdL
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