con conseguenze che portano lontano.
Questo è vero per poesia e arte,
come è vero per la scienza
e la tecnologia.
Il gioco è sempre stato
il grande motore della cultura».
Italo Calvino, 1980
il måløv axis è un asse di collegamento pedonale e ciclabile che passa sotto un viadotto ferroviario e una trafficata strada di scorrimento urbana, tra loro paralleli, per collegare il centro di måløv, nel piccolo comune di ballerup, con la stazione ferroviaria e con un nuovo quartiere di espansione, il Søndergård. Questo nodo infrastrutturale, con il suo relativo sottopassaggio, è stato per lungo tempo percepito e vissuto come uno spazio insicuro, poco invitante e scomodo dai numerosi passanti obbligati ad attraversarlo quotidianamente. per tradurre in sistema di spazi aperti l’insieme di vuoti di soglia generati dai rilevati infrastrut- turali e riabilitare così una fondamentale connessione urbana, nel 2008 viene lanciato un concorso di progettazione a inviti. una serie di laboratori partecipati con i cittadini era stata preventi-
the Måløv
axis
PaEsaGGiFluidi
PErtradurrE
vuotidirisulta
insPaziriCrEativi
strumento / progetto di spazio urbano, affidamento di incarico in seguito a concorso di progettazione
luogo / Måløv, ballerup, Danimarca
progettisti / aDePt architects, LiW planning (lead consultant)
collaborazione / Imitio social and spatial analysis, Søren Jensen
committente / ballerup, realdania
cronologia / concorso 2008; realizzazione primo stralcio 2010
estensione / 4.200 metri quadrati
costo / 1 milione di euro
parole chiave / narrazione, sequenza spaziale, usi non definiti, spazio multiplo
premi / Danish Landscape award 2010
perché è stato scelto / un progetto di paesaggio urbano che adottando uno sguardo visionario, interviene con coraggio e competenza nella trasformazione di un nodo infrastrutturale difficile, ricomponendolo come luogo della vita di tutti i giorni
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logica” sono assolutamente urbani e contemporanei: cemento, asfalto bianco e nero, pavimentazioni in gomma colorata, dispo- sitivi luminosi e materiali plastici per trasformare il tunnel in un passaggio di giochi di luce e di colore. piantagioni di Gledischia (Gleditsia triacanthos) e macchie fluide e danzanti di gramina- cee sono state messe a dimora nelle tasche verdi.
il progetto ha ricevuto il premio del paesaggio danese nel 2010. la giuria del premio ha motivato così la sua decisione: «måløv axis e gli spazi urbani adiacenti sono stati inquadrati visiva- mente, come una storia spaziale che racconta la genesi e i contesti del paesaggio della città. l’era glaciale ha creato il paesaggio morenico, che ha dato origine alla configurazione collinare e naturale del territorio comunale di ballerup, la- sciando valli, laghetti e pianure. utilizzando la valle glaciale come metafora, il progetto presenta la visione di una spazia- lità liquida, di una terra tutta dell’uomo, dove l’atmosfera, la sicurezza e la coerenza ne costituiscono gli elementi chiave». la nuova scenografia a strati, sottolineata nelle ore serali e notturne da una scoppiettante grafica luminosa, ha trasfor- mato il måløv axis da luogo impossibile in spazio dalla poten- zialità ludiche e ricreative aperte. Gruppi di ragazzi che prati- cano il parkour o fanno skate si ritrovano ormai abitualmente qui per lanciarsi giù attraverso la sequenza di terrazze “post- glaciali” colorate.
vamente organizzata dal comune di ballerup, per raccogliere in- dicazioni e osservazioni utili a orientare le proposte progettuali sulla trasformazione del måløv axis e degli spazi aperti a esso adiacenti.
la proposta vincente, ideata dallo studio liW planning, assie- me a adept architects e imitio, punta a rielaborare in chiave figurativa la relazione tra la città e il paesaggio collinare circo- stante, con un intervento coraggioso dal carattere visionario. “come creare un’identità in una sorta di terra di nessuno? e come invitare a fermarsi in un luogo, caratterizzato da un’u- tenza di passaggio?” è l’interrogativo principale a cui il team interdisciplinare di progettisti ha cercato di dare risposta. «attraverso l’interpretazione del caratteristico paesaggio col- linare morenico attorno a måløv, è stato realizzato uno spazio urbano con una sua forte identità, che allo stesso tempo si relaziona strettamente con il contesto. pendii terrazzati con rampe, scale e altipiani a colori vivaci mettono in scena la val- le glaciale sottolineando la direzione principale, mentre delle tasche verdi lungo i lati invitano a una sosta, per osservare il viavai dei numerosi passanti» (liW). a essere raccontata, a una scala attraversabile nel tempo di un breve percorso, e a essere tradotta in spazio urbano, è dunque la storia geologica che ha generato il paesaggio di ballerup.
i materiali utilizzati per plasmare questa narrazione “paleonto-
LiW, The Måløv Axis, note
descrittive del progetto, 2013 www.landezine.com/index. php/2011/06/fluent- landscapes-maløv-axis-by- adept-architects www.adeptarchitects.com www.liwplanning.dk materiale iconografico: LiW planning, foto di Laura Stamer
potgieterstaat è situata nel centro di amsterdam, in un contesto urbano ottocentesco che risale al primo grande ampliamento della città. il tipo di isolato di quel periodo non sembra favorire la vita pubblica, dal momento che i cortili interni non sono ac- cessibili dall’esterno e le strade non sono state progettate per sostenere il traffico di oggi. in generale, è possibile riscontrare una carenza di piazze e verde pubblico. le strade sono domi- nate dalla presenza delle automobili e persino le piste ciclabili, realizzate di recente, occupano lo spazio laterale adiacente di- sponibile per i pedoni. il quartiere nel suo insieme si proponeva di studiare una strategia di rinnovamento a misura di bambini e pedoni, con l’obiettivo di rafforzare e rendere più vitale la dimen- sione pubblica. Gli abitanti del quartiere sono stati invitati a par- tecipare a una consultazione per concordare e formulare nuove linee guida e sono stati coinvolti nella scelta dell’architetto. carve ha suggerito di chiudere totalmente la strada al traffico veicolare così da poter rendere disponibile alla vita quotidiana di quartiere tutto lo spazio. recuperando le zone occupate dal- la strada e dal parcheggio, carve ha avuto a disposizione per il progetto una superficie complessiva di 1.500 metri quadrati. il precedente programma funzionale della strada basato sul tema
Potgieterstraat
unastrada-
PlayGroundPEr
riorGanizzarE
losPazioPuBBliCo
diquartiErE
di carve (traduzione dall’inglese e adattamento del testo di Anna Lambertini)strumento / progetto di spazio urbano, affidamento di incarico in seguito a concorso di progettazione
luogo / amsterdam, Paesi bassi
progettisti / Carve
team di progetto / elger blitz, Mark Van der eng, renet Korthals altes, Jasper van der Schaaf, Lucas beukers, Stef van Campen
committente / Comune di amsterdam
cronologia / realizzazione 2010
estensione / 1.500 metri quadrati
costo / 200.000 euro
parole chiave / dinamicità ludica, scena urbana rinnovata, spazi pubblici abitabili, vita di quartiere, area gioco
perché è stato scelto / interventi di trasformazione di una strada e di rilettura delle sue potenzialità di fruizione come spazio di prossimità dove muoversi a piedi, possono determinare importanti cambiamenti in positivo nella vita di un quartiere
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siglio comunale, con la sua ambiziosa richiesta di un’indagine scritta per dimostrare che il 70% di tutti i residenti negli isola- ti residenziali era d’accordo con le nostre proposte di progetto; conflitto con i residenti che non avrebbero voluto che i loro amati parcheggi pubblici fossero spostati dietro l’angolo; la nomina di una nuova amministrazione, che intendeva cambiare gli accordi già stabiliti tra quella precedente e i residenti. conflitto con i com- mercianti localizzati lungo la strada; l’associazione delle risorse finanziarie per questo piccolo progetto con quelle destinate a uno più grande. mancanza di cooperazione tra i differenti referenti amministrativi del comune e, in generale, il ritardo del progetto. tutti questi conflitti hanno creato un processo nel quale il legame sociale è venuto a costituirsi in realtà prima della realizzazione del progetto, perché i residenti si sono mostrati combattivi. Si può dire che il successo di questo luogo pubblico sia un effetto colla- terale del progetto di spazio. considerando che l’attrattiva prin- cipale è costituita da un divertente e non convenzionale campo giochi, la strada-playground riesce ad attirare un grande numero di persone, aiutando così il quartiere a uscire dal suo anonimato e incoraggiando le relazioni umane. i residenti organizzano per esempio delle piccole cene all’aperto e degli aperitivi in strada. l’intervento non ha a che fare tanto con l’idea di uno spazio verde gradevole da guardare, ma piuttosto con l’implemen- tazione di un programma dinamico di interazioni e di scambi sociali: una scena urbana.
zona traffico e sosta auto è stato cambiato in un programma di vita urbana, con luoghi di incontro e di relax, un campo gioco per bambini, un intervento di miglioramento della qualità della componente vegetale.
l’idea di carve è stata prima di tutto di ripensare la strada come una strada-gioco, accessibile solo alle biciclette e ai pedoni. tutti i materiali di superficie sono stati rimossi, ma gli alberi esistenti sono stati mantenuti e ne sono stati aggiunti di nuovi. nello spa- zio così depurato, carve ha modellato un paesaggio microcolli- nare con arredi ludici integrati, materializzati su una superficie astratta di gomma nera. Gli arredi gioco variano da elementi in- terattivi a giochi di spruzzi d’acqua. la gomma può essere usata come una superficie su cui disegnare e, oltre a ridurre il livello di rumore, grazie al senso di morbidezza che trasmette, invita a sal- tare, correre, lasciarsi cadere. tuttavia, il vero vantaggio di questo progetto non può essere colto solo con lo sguardo. Si trova so- prattutto nell’aver restituito una dimensione di vita urbana a una comunità, a livello locale. il luogo è diventato un punto di riferi- mento per il quartiere e contribuisce a far incontrare e interagire insieme persone di diversa provenienza e di differenti età. no- nostante la partecipazione sia abitualmente considerata come un processo in cui tutti gli attori sono coinvolti positivamente, in questo caso abbiamo riscontrato una situazione diversa. il processo partecipativo è stato maggiormente caratterizzato dal conflitto piuttosto che dalla cooperazione. conflitto con il con-
www.carve.nl www.landezine.com/ index.php/2012/06/ potgieterstraat-by-carve- landscape-architecture materiale iconografico: Carve
la creazione di una centrale di pompaggio dell’acqua in un lot- to verde sul retro di una scuola, compreso tra Sumatralaan e bergweg a zeist, un piccolo nucleo urbano a est di utrecht, ha impedito la costruzione di un insediamento residenziale pro- grammato in precedenza sull’area.
la società olandese di pompaggio e distribuzione idrica Vi- tens, la municipalità di zeist e la housing corporation che avrebbe dovuto realizzare nell’area un intervento di edilizia abitativa hanno infatti preferito preservare lo spazio verde e creare un parco tematico dedicato all’estrazione dell’acqua. oKra ha elaborato il progetto nel corso di un processo interattivo con gli abitanti del quartiere. possiamo affermare che per questo parco il motto “without water no park!” (senz’acqua non c’è il parco) risulti appropriato nel senso più letterale. infatti, senza la funzione dell’estrazione dell’acqua dal sottosuolo che ha con- servato un vuoto strategico del tessuto urbano, questo spazio aperto nel centro di zeist non avrebbe mai potuto diventare un parco.
un playground tematico rende visibile la funzione dell’estrazione dell’acqua dal terreno e consente ai bambini di sperimentar- ne i processi in modo intuitivo. così, nella pavimentazione del percorso principale è stata creata la riproduzione di un siste-