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STRUTTURA IMPRESA SISTEMA VITALE

2.8. Gli errori sistematic

Con riferimento all’impianto teorico delle scienze cognitive, l’errore sistematico o bias67 rappresenta una forma di distorsione causata dal pregiudizio verso un pun-

to di vista o verso un’ideologia.

66Per una più ampia disamina si veda P. Legrenzi, E. Arielli (2005), op. cit, originariamente os- servati da Kahneman e Tversky nelle loro opere.

Esempi di errori sistematici sono: l’eccessivo ottimismo, l’overconfidence, il bias di conferma e l’illusione di controllo. Lo studio sistematico dell’errore risulta essere necessario al fine di poter osservare ed analizzare dove, come ed anche per- ché l’individuo tende a sbagliare in un determinato contesto, ovvero perché in una specifica situazione un soggetto non riesce a comportarsi in modo razionale68.

Figura 2.11. – I principali errori sistematici

Overconfidence Bias di conferma Eccessivo ottimismo Illusione di controllo Errori sistematici

Fonte: Elaborazione propria.

L’eccessivo ottimismo è dovuto in parte al fatto che spesso i manager, o più in generale gli individui, tendono a sovrastimare la frequenza dei risultati favorevoli, sottostimando la probabilità di esiti sfavorevoli.

L’overconfidence (essere troppo sicuri di sé) rappresenta la tendenza a manife- stare una sicurezza ingiustificata nelle proprie abilità, che induce spesso a non ac- cettare di essersi sbagliati ed a cercare informazioni a favore delle proprie opinioni piuttosto che informazioni contrarie69. Numerosi studi sperimentali evidenziano

l’attitudine da parte delle persone ad essere eccessivamente convinte della corret- tezza delle proprie convinzioni, piuttosto che ammettere effettivamente di aver sbagliato.

68Tale analisi permette di apprendere quali fattori possono influenzare le scelte degli individui ed in che maniera. A tal proposito se un evento risulta essere più o meno facilmente prevedibile e si co- noscono i fattori che lo provocano, intervenendo sui fattori antecedenti, è possibile modificare le di- namiche del fatto stesso. S. Di Nuovo, G. Sprini (2008), (a cura di), Teorie e metodi della psicologia italiana: tendenze attuali, Franco Angeli, Milano.

È un tipo di errore che attiene il grado di cognizione relativo alle abilità proprie di ogni individuo e la consapevolezza dei limiti delle conoscenze. Questo porta gli uomini ad avere un’eccessiva fiducia nei propri mezzi e nelle proprie abilità e co- noscenze, portando il soggetto stesso ad una sorta di sopravvalutazione di sé. Ciò non significa che tali individui siano meno intelligenti se non addirittura ignoranti, bensì indica una maggiore convinzione, spesso estremizzata, da parte delle suddette persone di essere più capaci e migliori rispetto ad altri; aspetti non confermati poi nella realtà. Il concetto di overconfidence è, dunque, sintetizzabile in un’eccessiva sicurezza nella valutazioni da parte degli individui70.

Il bias di conferma rappresenta un altro tipico esempio di errore sistematico che tende a distorcere le cognizioni degli individui. Si verifica quando le persone e più nello specifico i manager, per la troppa sicurezza in se stessi, tendono a prendere decisioni non ottimali poiché sono portati a seguire eccessivamente l’istinto, igno- rando i segnali del mercato o le informazioni che eventualmente contrastano con il loro modo di riflettere71.

Il bias di conferma può, quindi, essere sintetizzato come un processo mentale che consiste nel prendere atto da parte di un soggetto delle informazioni ricevute e di sele- zionarle in maniera da prestare maggiore attenzione a quei dati ed a quelle indicazioni che ne confermano le credenze, rifiutando tutto ciò che, al contrario, le contraddice72.

In psicologia si parla di percezione o impressione di controllabilità con lo scopo di indicare la sensazione soggettiva da parte di un individuo di avere un’influenza sugli eventi73.

70La tendenza all’eccessiva sicurezza può spiegare diversi comportamenti decisionali reali tra i quali, ad esempio, quello dell’escalation che può essere indotto dalla tendenza ad essere eccessiva- mente sicuri delle proprie scelte del passato. Quando si manifesta una sicurezza non giustificata nelle proprie abilità, si può fare molta fatica ad ammettere ed accettare di aver sbagliato; in questo caso in- fatti gli individui accentuano la tendenza a portare avanti un progetto che in realtà si sta rivelando fal- limentare. P. Legrenzi, E. Arielli (2005), op. cit.

71A titolo esemplificativo, sovente i manager tendono a sentire solamente quello che vogliono; impiegano cioè troppo tempo nella ricerca di ragioni in grado di supportare il motivo per cui le loro opinioni sono giuste e troppo poco nella ricerca di ragioni che potrebbero portarli a concludere che le loro opinioni sono in realtà errate. In merito si veda H. Shefrin (2007), Finanza aziendale comporta- mentale. Decisioni per creare valore, Apogeo, Milano.

72A tal proposito è interessante rilevare come la mente di ogni individuo prenda atto dei dati che ri- ceve in modo selettivo, notando e sopravvalutando le informazioni che confermano le credenze della persona stessa ed ignorando o sottovalutando le informazioni che le contraddicono. Tutti gli esseri umani sono più o meno soggetti a tale fenomeno, ma alcuni di essi lo sono in misura maggiore di altri, e posso- no giungere, occasionalmente o sistematicamente, a negare addirittura l’evidenza e la realtà.

73Rileva Legrenzi come un organismo abbia maggiori possibilità di successo e di sopravvivenza se è in grado di influire su quello che succede invece di subire semplicemente gli eventi del mondo esterno; inoltre, una persona dotata di controllo rappresenta un individuo che ha potere, può realizzare i suoi obiettivi ed essere riconosciuto socialmente. P. Legrenzi, E. Arielli (2005), op. cit.

La connessa distorsione comportamentale collegata al concetto di controllabilità è rintracciabile in alcuni comportamenti che possono avere taluni manager quale, ad esempio, la tendenza a sopravvalutare il grado di controllo che gli stessi hanno sui risultati74, dimenticando che l’esito di una decisione dipende, sovente, da una

combinazione sia di capacità personali sia di fortuna. L’errore sistematico connesso a tale comportamento è definito illusione di controllo75.