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Comando Polizia xxx

CAPITOLO 4 ANALISI LESSICALE

4.4 GLI EUFEMISMI

I redattori dei verbali di P.G. talvolta utilizzano delle formule che tendono ad attenuare l'asprezza di un concetto sostituendo all'espressione propria una costruzione percepita più riguardosa. Le motivazioni che spingono a fare questo tipo di scelte sono molteplici e variano a seconda del contesto.

Questo principio può essere un segnale di particolare attenzione per chi legge; infatti vi sono dei casi in cui gli operatori di polizia vogliano attenuare il senso imbarazzante o spiacevole di un concetto, quindi alla base vi sono delle autentiche ragioni di sensibilità. Per esempio nel definire il concetto concreto e diretto di morte o morire, il redattore spesso utilizza degli eufemismi come decesso, trapasso o i verbi mancare, spirare. Riporto di seguito un esempio significativo.

(37) La competenza per territorio è determinata secondo gli artt. 8, 9,10 e 11 del C.P.P. Come regola generale (art. 8) è determinata dal luogo in cui il reato è stato consumato, se si tratta di fatto dal quale è derivato il decesso di una o più persone è competente l’A.G. del luogo in cui è avvenuta l’azione o l’omissione.

In secondo luogo l'eufemismo può essere motivato da un modo cautelativo del redattore, al fine di non provocare una reazione negativa sul pubblico. Infatti si legge spesso mancata approvazione o mancato accoglimento al posto di rifiuto o rigetto. L'effetto inevitabile è una frase più lunga, poco esplicita e poco chiara.

Inoltre, la tendenza ad attenuare informazioni di eventi calamitosi, funesti o comunque dolorosi può dar luogo ad eufemismi (nonostante stiano entrando a far parte del linguaggio comune attuale). Per esempio evento franoso, calamità naturale, ecc.

Spesso i tecnicismi (cfr. cap. 2, par. 6) (cfr. cap. 4, par. 1), che siano specifici o collaterali, possono fungere da forme eufemistiche che attenuano la durezza del concetto. Infatti, anche questa è la ragione per la quale sono molto frequenti. Ad esempio, al posto di sarà accompagnato in carcere, il redattore ha preferito utilizzare sarà associato presso l'Istituto di custodia (o Casa Circondariale). Oppure, al posto di accusato, imputato o arrestato, lo stesso redattore utilizza prevenuto. Riporto il caso in questione:

(38) Il prevenuto, dopo le formalità di rito, sarà associato nell’Istituto di custodia di ..., a disposizione dell’A.G. mandante .

Anche gli iperonimi possono essere utilizzati eufemisticamente. Nel seguente caso l'espressione provvedimento restrittivo è utilizzata per indicare ordinanza di cattura e custodia in carcere:

(39) Dopo aver proceduto al rintraccio dello stesso …... ed averlo reso edotto del nostro procedere, alle ore_ …... gli abbiamo notificato, mediante consegna di relativa copia, il provvedimento restrittivo di cui sopra, procedendo, quindi,

alla sua cattura e dichiarandolo in stato di arresto.

Tra le forme eufemistiche annovero la litote (cfr. cap. 2, par. 8) e la tendenza a scrivere in forma negativa.

4.5 I LATINISMI E I FORESTIERISMI

Il ruolo delle citazioni latine nei verbali redatti da personale delle Forze dell'Ordine è un argomento vasto e impegnativo. Coinvolge la storia del diritto e le vicende storiche della lingua italiana “degli uffici”. Per questo motivo, la presenza del latino in questo tipo di testi indirizzerebbe a uno studio diacronico. Però, è mia intenzione conservare al presente lavoro la prospettiva sincronica che gli è stato imposto, quindi bisognerà contentarsi di assegnare al tema di questo paragrafo un ritaglio di informazioni centrate esclusivamente sull'attualità.

Accanto alle occorrenze inevitabili dei latinismi consacrati dalla tradizione, cioè principalmente le citazioni del diritto romano, ricorrono formule che non sono prettamente giuridiche, ma alle quali chi redige i verbali sembra particolarmente affezionato.

Anche per questo argomento devo fare riferimento alla schiera dei tecnicismi collaterali, in quanto le voci di seguito riportate appartengono a un lessico genericamente “dotto”.

Riporto una lista semplificativa con le espressioni latine poste a sinistra e a fianco la relativa spiegazione in italiano:

ad abundantiam più che a sufficienza, in aggiunta, in più

ab intra dall'interno

ab ovo dalle origini, la causa prima di qualcosa, dall'inizio

absit iniura verbo sia detto senza offesa

ad extra dall'esterno

ad interim (o interinale) temporaneo, provvisorio

ad probationem al fine limitato della prova

ad substantiam forma ufficiale del contratto (come requisito

sostanziale del contratto sotto pena di nullità)

ad valorem secondo il valore

animus novandi volontà di novare un rapporto giuridico estinguendo

quello precedente

animus possidendi volontà di possedere, cioè di comportarsi come un

proprietario

corpus delicti il corpo del delitto

de cuius cedere i beni in eredità

de facto di fatto

de iure di diritto

de qua della quale

de quo in questione

erga omnes verso chiunque

ergo pertanto, dunque

et similia ed altre cose simili

ex aequo alla pari, a titolo uguale

ex ante prima, anteriormente

ex confesso per confessione

ex dono per dono

ex novo fare nuovamente

ex persona di persona

ex post dopo

ex professo di proposito, deliberatamente

ex tempore all'improvviso

in subiecta materia nella materia in esame

in toto per intero

in extenso per esteso

in itinere strada facendo

ipso iure di diritto, che si verifica automaticamente per legge

medio tempore nel frattempo

memorandum promemoria

modus operandi modo di operare

pro capite a testa, per ciascuno

pro forma per formalità

pro tempore per un certo tempo

ratio motivo, ragione

status quo nello stato in cui

status quo ante nello stato in cui le cose erano

sub conditione con riserva

una tantum solo una volta

unicum esemplare unico

Riporto alcuni casi:

(40) Il sottoscritto …... nato a …... il …... residente a …... via …...n. …. , in qualità di parte della mediazione promossa da …... nei confronti di …... in qualità di legale rappresentante pro tempore di …... P. IVA. …... sede legale in …... , impossibilitato a presentare denuncia-querela presso la Stazione Carabinieri di …... in quanto …...

(41) Giunti sul posto e riportate le parti alla calma, esaminavamo la sentenza cartacea in

subiecta materia n. …... emessa dal Tribunale di …... in possesso

della richiedente e constatavamo che la minore …... era affidata in maniera esclusiva e totale alla madre.

Oltre ai latinismi precitati, bisogna riconoscere che il personale appartenente alle Forze dell'Ordine parla sempre più spesso il linguaggio della globalizzazione, sfornando verbali infarciti di vocaboli stranieri, soprattutto inglesi, usati non per coprire vuoti lessicali dell'italiano, ma perché avvertiti più esotici e alla moda8. Tengo a precisare, inoltre, che il linguaggio settoriale che riguarda l'economia, la finanza, i contratti, l'informatica e la tecnologia è ricco di forestierismi, soprattutto anglicismi.. Qualche esempio dall'inglese: meeting (riunione, convegno), budget (bilancio di previsione), break even (pareggio di bilancio), part-time e full-time (tempo determinato e tempo indeterminato), staff (personale), governance (gestione), mission (missione, obiettivo) o anche dal francese: surplus (sovrappiù), stage (seminario), tranche (parte, porzione), coupon (tagliando, cedola di dividendo).

Bisogna, tuttavia, distinguere i forestierismi che coprono effettivi vuoti lessicali dell'italiano dai forestierismi che si sovrappongono a parole italiane già esistenti (prestiti di lusso). Solo nel primo caso la parola straniera rappresenta una preziosa risorsa (Pellegrino – Cortelazzo 2003 : 129).

Non sono sostituibili, ad esempio, le parole straniere che sono il riflesso di influenze culturali e rappresentano concetti sconosciuti alla lingua che li accoglie o comunque non esprimibili con la stessa efficacia: i termini leasing, franchising, che si riferiscono a specifici contratti commerciali con clausole e condizioni ben definite. Oppure termini che permettono di indicare delle nozioni più specifiche e precise o che addirittura ampliano il campo concettuale di un paradigma, come budget9, nella molteplice accezione di “bilancio di previsione”, “programma di gestione” e somma stanziata per un investimento.

Vanno evitate, al contrario, le parole straniere che hanno equivalenti in italiano già diffusi nell'uso comune. Tra i forestierismi di questo tipo presenti nel corpus esaminato annovero planning “piano”, meeting “riunione”, partnership “associazione, società, soci”, ecc.

Tengo a precisare che alcuni forestierismi sono motivati da ragioni di economia linguistica, oltre ad essere relativamente recenti; ad esempio la parola privacy, quasi sconosciuta prima del 1996, è entrata a tutti gli effetti in Italia grazie ad una legge intitolata “tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”.

8 Mi riferisco esclusivamente ai prestiti non adattati, cioè alla parole provenienti da altre lingue che hanno conservato la loro forma originale.

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