• Non ci sono risultati.

GRAND LAND OF LIBERTY un’aquila di vertigine su di te grande terra di libertà che ghermisci il cielo con miasmi acri e ungulate cuspidi e semini silenzio e stupore

dai monti patriarchi

dalle praterie dai canyons dai deserti i lombrichi dell’infimità sotto di te che abbranchi e dilanii terre irrefrenabile e noncurante che getti avanzi ai diseredati e poi l'uomo incappucciato

signore obliquo dei fuochi della notte così gli indigeni scompigliati

come foglie ubriache d'acero per un uragano interminabile così le bestie nere disseminate lungo i campi dietro casa così i vinti alla deriva

tu lo ami il rosso quando fiero trascina a brandelli

un carnevale di segni sanguinosi ti commuove il nero

quando in ossessione sfrena in canto il pianto

fuggiasca e conquistatrice la tua gente sempre ovunque millepiedi di praterie formicolio febbricitante per strade banchine e cieli come per un’immane prigione protesa

su oceaniche su celesti frontiere . . .

ma a baciare il tuo suolo affranto l’esule il contadino entro il recinto

il giusto nei boschi sopra balze oscure mite il vagabondo all'acqua chiara un fuoco che arde splende

un profumo lento nella sera

NOTE.

CIMITERO DEL MIDWEST

Johnny bulls frogs jerries chicanos old greeks polacks hunkies e dagos: rispettivamente di seguito i soprannomi di inglesi, francesi, tedeschi, ispanici, greci, polacchi, ungheresi e italiani.

bisbiglio di vagabondo

martello che succhia il vento: riferimento al testo di una versione della canzone di lavoro “John Henry”.

QUI EBBERO DURO VIAGGIARE

il ponte / che presta miti a Dio: riferita al ponte Giovanni da Verrazzano, è espressione del poeta statunitense

Hart Crane.

la maestosa altera donna… ma anche il pallido ultimo addio / dei poveretti che osano sperare: poco oltre la

Statua della Libertà c’è l’isola di Ellis, con i suoi casermoni, in cui milioni e milioni di immigrati furono ammassati nell’attesa di essere ammessi al nuovo mondo.

ACCENNO DI MELTING POT

melting pot: tradotto generalmente come "crogiolo”, è l'espressione che si usa per indicare l'amalgama, all'interno di una società umana, di molti elementi diversi per etnia e cultura.

buggies: i calessi tipici della della comunità quacchera degli Stati Uniti d'America. La

Holmes County è la loro zona di residenza nello stato dell’Ohio. La loro area, più vasta, di elezione è lo stato della Pennsylvania.

racconti dell’Ohio: diretto riferimento all’omonima opera di Sherwood Anderson, ambientata nelle città di Winesburg e Berlin.

SUPERMARKET MORMONE

imposero a mia figlia sbracciata: in mia figlia Silvia, allora diciottenne, si manifestò la malattia inesorabile

circa due anni dopo. Si guardasse pure all’episodio come a un rito, esso si sarebbe rivelato insufficiente.

FAREWELL

Hernando De Soto: dopo aver avuto un ruolo importante nella conquista spagnola dell’America Latina, condusse la più grande spedizione del XVI e XVII secolo attraverso le terre che diventeranno gli Stati Uniti sud-orientali e gli Stati Uniti centro-occidentali.

Daniel Boone: esploratore statunitense, famoso per le sue esplorazioni nel Kentucky, dove, nonostante la resistenza indiana, fondò un insediamento al di là dei monti Appalachi. Fece parte della milizia come ufficiale durante la Guerra di indipendenza americana

Paul Revere: eroe dell’indipendenza americana che diede con una cavalcata rimasta famosa l’avviso dello sbarco inglese a Boston.

and my grandpa: quando si chiede ad un americano chi ha fatto l’America, una risposta molto comune, quasi assimilabile ad un leit motif, è “mio nonno”.

HOMESICK LULLABY

alla vicenda di mia madre Annie Maldotti, nata e cresciuta negli Stati Uniti e poi imprevedibilmente quanto dolorosamente sottratta alla sua prospettiva americana.

ma! pa! take me away / I don't wanna speak this way: mamma! papa! portatemi via / non voglio parlare in questo modo.

ma! pa! I don't wanna stay / shall we back in U.S.A. ?: mamma! papa! non voglio restare / torneremo negli Stati Uniti?

LITTLE AMERICA ON THE TOP

little America: così i militari americani chiamano le loro basi piantate in giro per il mondo.

strepitante libellula: ci si riferisce all’elicottero da trasporto dalla forma oblunga che faceva giornalmente la spola dalla base di Vicenza al ponte-radio della cima.

GUARDANDO “FULL METAL JACKET”

* Whisol: la dedica è a un soldato statunitense caduto in Vietnam pochi giorni dopo il suo trasferimento dalla cima della montagna in quell’area di guerra.

Nel film di Kubrick compaiono a commento musicale le canzoni “Theese boots are made for walking” di Nancy Sinatra, “Wooly Bully” di Sam the Sham & the Pharaohs, “Surfin’ byrd” di The Plungers e “Paint it black” dei Rolling Stones. Il fatto fu per me denso di richiami suggestivi perché i soldati statunitensi della base ci avevano donato una cagnetta di nome Nancy, un long playing di Sam the Sham and the Pharaohs in cui è contenuta la canzone sopra citata; e “Paint it black” era uno dei pezzi preferiti del soldato dedicatario del testo che fu di stanza per un certo periodo alla base.

ANTONIETTE

Il testo si riferisce alla mia prozia Antonietta Gerardini, che visse una drammatica situazione di esilio in America dopo che l’altra metà della famiglia, a sèguito di un ritorno che si era configurato provvisorio in Italia, vi era rimasta.

GRAND LAND OF LIBERTY

my country ’tis of thee / grand land of liberty recita il testo di un patriottico inno popolare americano cantato sulle note di quello inglese.

La versione più corrente dell’inno ha l’aggettivo sweet al posto di grand ma a mia madre era stato insegnato a scuola nel modo citato.

Notizia.

Luciano Cecchinel è nato a Revine-Lago (TV) nel 1947. Già insegnante di materie letterarie, ha pubblicato articoli e studi sulla cultura popolare e le raccolte di poesia Al tràgol jért (I.S.Co. 1988 - Scheiwiller 1999, con postfazione di Andrea Zanzotto), Lungo la traccia (Einaudi 2005), Perché ancora / Pourquoi encore (Istituto per la Storia della Resistenza di Vittorio Veneto 2005, con traduzione di Martin Rueff e note dello stesso Rueff e di Claude Mouchard), Le voci di Bardiaga (Il Ponte del Sale 2008), Sanjut de stran (Marsilio 2012, con prefazione di Cesare Segre) e In silenzioso affiorare (TIf) con prefazione di Silvio Ramat e 6 acquerelli di Danila Casagrande). Nel 2012 presso Marsilio sono usciti a cura di Alessandro Scarsella col titolo La parola scoscesa – Poesia e paesaggi di Luciano Cecchinel gli atti di un convegno sui suoi scritti organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.