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I PIANI INTERNI DI RISPOSTA ALLE EMERGENZE

CAPITOLO V: GARANTIRE LA SICUREZZA

1. I PIANI INTERNI DI RISPOSTA ALLE EMERGENZE

I piani operativi di pronto intervento locale devono tenere conto dei Piani interni di risposta alle emergenze dei singoli impianti operanti nel campo dell’estrazione di idrocarburi. L’operatore è infatti tenuto a predisporre un piano interno di risposta alle emergenze, così come disposto agli articoli 14, 28 e 11, comma 1, lettera g) del d.lgs. 145/2015 e dalla Direttiva europea 2013/30/UE e sulla base della più recente Relazione sui grandi rischi. Il Piano deve essere attuato tempestivamente, in modo tale da poter rispondere a qualsiasi incidente grave o situazione che presenta un rischio immediato di incidente grave. Esso include altresì un’analisi dell’efficacia dell’intervento in caso di fuoriuscita di idrocarburi liquidi. La prima necessità in caso di incidente infatti è l’immediatezza dell'intervento: il piano di emergenza ha lo scopo di mobilitare nel più breve tempo possibile la struttura operativa in grado di fronteggiare l’emergenza.

Attraverso il Piano quindi, al fine di garantire la tempestività e l’efficacia della reazione, vengono definite chiaramente le linee di comunicazione, i ruoli e le procedure per attivare personale, attrezzature e mezzi idonei a far fronte, nel minor tempo possibile, ad ogni tipo di incidente che possa verificarsi sull’impianto.

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A titolo esemplificativo l’Allegato I, al paragrafo 10, riporta alcune delle informazioni che devono essere presenti nei Piani interni di risposta alle emergenze:

- Nome o funzione delle persone autorizzate ad attivare le procedure di risposta alle emergenze e della persona che dirige la risposta all’emergenza interna;

- Nome o funzione della persona incaricata del collegamento con la o le autorità responsabili del Piano esterno di risposta alle emergenze;

- Descrizione di tutte le condizioni o tutti gli eventi prevedibili che possono causare un incidente grave, come illustrato nella relazione sui grandi rischi alla quale è allegato il piano;

- Descrizione delle azioni che saranno intraprese per controllare le condizioni o gli eventi che potrebbero causare un incidente grave e per limitarne le conseguenze; - Descrizione delle attrezzature e risorse disponibili, comprese le attrezzature atte a

contenere le potenziali fuoriuscite;

- Misure atte a limitare i pericoli per le persone presenti sull'impianto e per l'ambiente, compresi le modalità di allarme e i comportamenti che le persone devono osservare al momento dell'allarme;

- In caso di operazioni combinate, le misure per coordinare l'abbandono, l'evacuazione e il soccorso tra gli impianti interessati, per garantire buone prospettive di sopravvivenza per le persone che si trovano sugli impianti durante un incidente grave;

- Una stima dell'efficacia dell'intervento in caso di fuoriuscita di petrolio. Tra le condizioni ambientali da considerare nell'analisi dell'intervento figurano i fattori metereologici, le situazioni del mare, maree e correnti, presenza di ghiaccio o detriti, le ore di luce solare;

- Le disposizioni per avvisare tempestivamente dell'incidente grave l'autorità o le autorità incaricate di attivare il piano esterno di risposta alle emergenze, il tipo di informazioni da fornire immediatamente e le misure per la comunicazione di informazioni più dettagliate non appena esse divengono disponibili;

- Le misure adottate per formare il personale alle mansioni che sarà chiamato a svolgere e, se del caso, il coordinamento con i soccorritori esterni;

- Le misure per coordinare la risposta di emergenza interna con la risposta di emergenza esterna;

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- Le valutazioni preventive sulle sostanze chimiche utilizzabili come disperdenti, autorizzate ai sensi della normativa vigente.

Quindi in un Piano di emergenza interno devono essere definiti in maniera chiara: - Scenari di riferimento;

- Organizzazione: disponibilità di un team operativo, inserito nella normale attività aziendale, che in caso di emergenza sia pronto ad intervenire rapidamente e con competenza specifica. Devono, quindi, essere stabilite le responsabilità e i principali compiti, modalità di attivazione di interventi esterni e gestione delle responsabilità;

- Procedure: definizione delle procedure di intervento per intraprendere le prime azioni, dal nascere del problema alla preparazione del programma di intervento; - Smobilitazione: azioni da intraprendere a fine intervento per la smobilitazione dei

mezzi e dei materiali, il controllo tecnico-amministrativo, la stesura del rapporto finale dell’intervento (reporting), la preparazione della documentazione tecnica ed amministrativa da inviare all’Assicurazione e/o alle Autorità competenti.

- Indirizzi: disponibilità di una lista di indirizzi del personale aziendale, di consulenti autonomi, di Società Contrattiste e di Autorità, che dovranno o potranno essere contattate in caso di incidente e relative modalità di contatto.

Inoltre devono essere riportate le planimetrie con tutte le indicazioni utili per l’attuazione del piano ed in particolare con l’evidenziazione delle vie di fuga e dei punti di raccolta e di tutti i sistemi e le dotazioni da utilizzare in caso di emergenza (posizionamento scialuppe, salvagenti, maschere antifumo, luci di emergenza, etc.).

Allo scopo invece di tutelare l’ambiente88, il Piano interno di risposta alle emergenze, prevenzione, controllo e mitigazione delle fuoriuscite accidentali di idrocarburi costituisce l’insieme delle misure, procedure ed azioni da attuare per fare fronte ad un’emergenza e ridurne gli effetti di perdita di contenimento delle sostanze inquinanti. La complessità del Piano di emergenza è in funzione della tipologia e molteplicità dei rischi presenti e dell’entità dell’area potenzialmente interessata.

88 La valutazione dei potenziali effetti sull’ambiente derivanti dalla perdita di contenimento delle sostanze

inquinanti e la relativa descrizione delle misure prese in considerazione per prevenirli, ridurli o compensarli, è prevista all’Allegato I, paragrafo 2, comma 16 del d.lgs. 145/2015.

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Per le fuoriuscite da idrocarburi il documento in oggetto dovrà contenere le azioni da intraprendere da parte del personale nel caso di fuoriuscita (per esempio azioni di allerta o notifica, localizzazione della perdita e conseguente tentativo di contenimento) con le procedure descritte ed il nome del responsabile, la stima della perdita e notifica al responsabile dell’impianto, l’eventuale stima della dispersione dell’idrocarburo in funzione delle correnti marine, le caratteristiche chimico-fisiche del fluido disperso, le procedure di monitoraggio e contenimento della dispersione e la valutazione dell’impatto sull’ecosistema marino.