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Il diritto alla difesa durante l’interrogatorio della polizia

4.1 Il caso ​Escobedo v. Illinois

Successivamente all’arresto e prima di apparire davanti ad un magistrato, l’indagato deve fronteggiare un procedimento separato che si compie alla stazione di polizia (solitamente si tratta della ​“county jail”, ossia il carcere della provincia). Durante questo procedimento vengono rilevate le sue impronte digitali, viene fotografato, schedato e quasi inevitabilmente interrogato. Durante questa fase egli deve anche decidere se confessare e procedere con la dichiarazione di colpevolezza o provare a difendersi dalle accuse . 46

Il problema della ammissibilità del difensore in questa delicato stadio è stato oggetto di numerosi dibattiti e casi giurisprudenziali, uno dei più famosi risale al 1964: ​Escobedo v. Illinois.

Per comprendere a fondo la portata innovativa della decisione della Corte occorre ripercorrere le vicende del caso.

Quando Danny Escobedo, ventiduenne di origine messicana, venne arrestato e portato alla stazione di polizia sospettato di omicidio, gli agenti, nonostante le sue continue richieste, gli negarono la possibilità di vedere un avvocato se non successivamente all’interrogatorio. Durante le tre ore che seguirono nessuno avvertì Escobedo della possibilità di rimanere in silenzio e gli agenti, parlando in spagnolo, gli promisero che se avesse confessato non sarebbe stato incriminato. Successivamente alle

46 Donahue C. (1964), ​An Historical Argument for Right to Counsel During

domande del pubblico ministero, Escobedo confessò il suo coinvolgimento nell’omicidio e venne formalmente accusato.

Il caso raggiunse la Corte Suprema che, invertendo quanto deciso in sede di appello, stabilì che la fase investigativa della polizia non è una semplice indagine ma un’attività concentrata su un preciso soggetto sospettato. Soggetto che è tenuto in custodia alla stazione di polizia dove gli agenti conducono un interrogatorio volto ad ottenere dichiarazioni incriminanti. In questo caso, al sospettato è stata negata la possibilità di vedere e di consultarsi con un avvocato e, inoltre, non è stato avvertito della facoltà di rimanere in silenzio. Ciò comporta una violazione del diritto alla difesa legale come enunciato dal Sesto Emendamento. Di conseguenza, le dichiarazioni da lui rese durante l’interrogatorio non possono essere usate durante il processo . 47

Secondo la Corte, solo la soddisfazione delle dette circostanze conduce al corretto svolgimento del processo accusatorio - ​adversary system - ​, inoltre il fatto che molte confessioni vengano ottenute durante la fase alla stazione di polizia, ne sottolinea la criticità e l’importanza, che rendono necessaria la presenza di un difensore. Necessità questa già individuata nel caso​Powell v. Alabama ​del 1932, dove la Corte provvide a salvaguardare l’interesse dell’indagato anche nelle fasi anteriori al dibattimento. La difesa legale viene così a svolgere un ruolo centrale anche nella preparazione al processo, in uno stadio ritenuto critico in quanto i risultati ottenuti vanno a produrre effetti nell’intero processo. Il rischio, in assenza di un avvocato, di una gestione maldestra e ingenua da parte dell’indagato, potrebbe irrimediabilmente pregiudicare tutto lo svolgimento successivo del procedimento. Nel caso ​Escobedo, l’attenzione è posta sulle dichiarazioni incriminanti che il soggetto pone

in essere alla stazione di polizia, dichiarazioni che possono portare alla perdita di diritti e garanzie processuali . 48

Grazie alla presenza del difensore il sospettato potrà essere informato di tutti i suoi diritti e coinvolto nelle decisioni da prendere nel modo meno pregiudizievole possibile. Nessun sistema di giustizia penale, secondo la Corte, deve comportare una abdicazione delle garanzie costituzionali o indurre il soggetto accusato alla rassegnazione dei suoi diritti alla difesa

. La conclusione di questo ragionamento comporta, per l’indagato, un 49

diritto alla difesa assoluto, anche durante l’interrogatorio alla stazione di polizia e che renderebbe le dichiarazioni rese in quella sede in assenza del difensore inutilizzabili.

Nonostante lo sviluppo in materia raggiunto con il caso del 1964, la Corte Suprema non arriva al punto di rigettare completamente quanto deciso nel precedente​Crooker v. California del 1958. Nel determinare se vi fosse una violazione del giusto processo, conseguente al rifiuto delle autorità statali alla nomina di un difensore, la Corte, alla luce delle circostanze del caso, stabilì che non sorse nessun pregiudizio nei confronti del soggetto accusato. Nel caso​Crooker​, la presenza del difensore non fu interpretata come necessaria, in quanto l’accusato fu ritenuto intelligente e consapevole del suo diritto al silenzio. Di conseguenza, la sua confessione risultò essere volontaria e quindi ammissibile al processo . 50

Nonostante questo, negli anni successivi la giurisprudenza del caso

Escobedo è stata più volte confermata: il sospettato deve essere esplicitamente avvertito della facoltà di rimanere in silenzio durante l’interrogatorio e se ciò non avviene, le dichiarazioni incriminanti o confessioni ottenute sono inammissibili. Un esempio è il caso ​People v.

48​The Right To Counsel During Police Interrogation - Escobedo v. Illinois,

Maryland Law Review 165 (1965).

49 Escobedo v. Illinois 378 U.S. 490 (1960)

Hartgraves​del 1964​, dove la Corte Suprema dell’Illinois, ha ritenuto che il rifiuto alla richiesta dell’indagato di potersi consultare con un avvocato, insieme al mancato avvertimento di poter rimanere in silenzio, portano ad una violazione del diritto costituzionale alla difesa legale .51 Similmente anche in ​Dorado v. California, ​dove la Corte Suprema statale mantiene la linea segnata da ​Escobedo​ affermando:

​The defendant who does not realize his rights under the law

and who therefore does not request counsel is the very defendant who most needs counsel​” 52

Il soggetto che non è a conoscenza dei suoi diritti e ignora la possibilità di consultare un avvocato è proprio colui che ne ha più bisogno.

Inoltre, come ha statuito la Corte, se un diritto è costituzionalmente garantito non è necessaria una richiesta per attivarlo . Ora,53 conseguentemente alla decisione del caso ​Escobedo, ​considerando che l’ipotesi della necessità che l’indagato specificatamente richieda la consultazione con il difensore per attivare il suo diritto costituzionale non è sostenibile, si può considerare la presenza del difensore sempre dovuta ad ogni arresto? Anche se la presenza dell’avvocato durante l’interrogatorio è necessaria ad assicurare che i diritti dell’indagato siano effettivamente protetti, il mero avviso della polizia della facoltà a rimanere in silenzio e di poter consultare un difensore sembrano condurre già ad una minima garanzia del soggetto. Inoltre, la soluzione del caso ​Escobedo​, non proibisce lo svolgimento dell’interrogatorio nel caso in cui il soggetto abbia coscientemente rinunciato all’assistenza del difensore.

51 People v. Hartgraves 202 N.E. (1964) 52 Dorado v. California 40 Cal. 264 (1964)

La presenza dell’avvocato alla stazione di polizia come requisito imprescindibile per poter svolgere domande e chiarimenti sui fatti, creerebbe un insormontabile problema e un serio ostacolo alle attività degli agenti. La regola che questi ultimi devono seguire consiste nel non porre domande circa i fatti propri del reato prima dell’arrivo del pubblico ministero, o del difensore (o prima che l’indagato abbia rinunciato all’assistenza). Le dichiarazioni rilasciate in violazione di tale regola sono inutilizzabili . 54

4.2 La ​McNabb-Mallory Rule

Spesso tra l’arresto e la comparizione davanti ad un magistrato, l’indagato era costretto ad aspettare per un lasso di tempo irragionevolmente lungo. Per evitare questo rischio, dai casi​McNabb v. United States55 ​e​Mallory v. United States , 56 ​la Corte Suprema ha ricavato la regola per cui un soggetto sottoposto ad arresto deve essere portato dinanzi ad un magistrato senza ingiustificato ritardo per poter rendere la confessione, resa durante la custodia ammissibile al processo.

La​McNabb-Mallory Rule non è stata prevista in Costituzione e nel 1968 il Congresso, tramite l’adozione dell’​Omnibus Crime Control and Safe

Streets Act, ha provveduto alla sua revoca rendendo ammissibile, all’interno del processo, una confessione resa volontariamente. 57

Ad oggi però la regola continua ad essere applicata nelle corti federali, mentre il suo utilizzo nelle azioni penali statali è escluso.

54​The Right To Counsel During Police Interrogation - Escobedo v. Illinois,

Maryland Law Review 165 (1965).

55​McNabb v. United States, 318 U.S. 332 (1943) 56​Mallory v. United States, 354 U.S. 449 (1957)