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Incremento e problemi delle conseguenze collaterali diverse dalla reclusione

3. La difesa legale nei casi di infrazione

3.2 Incremento e problemi delle conseguenze collaterali diverse dalla reclusione

Le conseguenze collaterali - ​collateral consequences - sono definite come

restrizioni civili derivanti da una condanna penale e sono suddivisibili in due categorie: sanzioni collaterali - ​collateral sanctions - ​e squalifiche discrezionali - ​discretionary disqualifications - ​. Le prime sono sanzioni

legali e inabilità imposte automaticamente ad una persona a seguito di condanna penale, anche se non esplicitamente riportate nella sentenza. Le seconde, sono sanzioni legali e inabilità che un tribunale civile o autorità amministrativa possono imporre ad un soggetto condannato, in relazione alla condanna emessa nei suoi confronti.

Queste conseguenze collaterali spesso provocano una punizione più severa e pesante di quanto non facciano le conseguenze dirette di una condanna, specialmente per quanto riguarda i soggetti condannati per i reati meno gravi - ​low level crimes - ai quali non viene applicata la pena della reclusione . La procedura per infrazioni, come accennato in40 precedenza, manca delle garanzie procedurali e della formalità tipica utilizzata per i reati gravi. Le conseguenze collaterali spesso sorprendono il condannato che non era stato avvertito di tale possibilità, causando conseguenze non previste. Negli ultimi decenni, inoltre, il numero di cause per infrazione delle aule statunitensi si è intensificato, come è aumentata la varietà di conseguenze e sanzioni collaterali previste dall’ordinamento; la materia che oggi si trova maggiormente coinvolta, in questo contesto, è quella dell’immigrazione. Il caso ​Padilla v. Kentucky ​del 2010 ha portato l’attenzione sul tema, definendo la pena dell’espulsione severa quanto la reclusione. La difesa, in questi casi, viene ad essere ancora più dovuta e necessaria, in quanto l’avvocato dovrà avvertire il soggetto del suo potenziale allontanamento dal Paese 41 . La pena dell’espulsione è stata estesa ad una vasta gamma di crimini per i quali prima si optava per la reclusione, tra i quali: taccheggio, guida in stato di ebbrezza e possesso di sostanze stupefacenti. Il numero di persone espulse a causa di condanne penali è aumentato

40 Berson S.B. (2013), ​Beyond the sentence - Understanding collateral

consequences. ​NIJ Journal, Issue n.272​.

41 King J.D.(2012), ​Beyond “Life and Liberty” - The Evolving Right to Counsel.

esponenzialmente negli ultimi trent’anni: nel 1979 risulta essere di 264, contro i 42.510 del 2004 e 396.906 nel 2011, cifra che ad oggi rimane la più alta della storia . 42

Le conseguenze collaterali di una condanna possono inoltre portare il soggetto ad un’esclusione economica e sociale dalla vita quotidiana, con il risultato di dividere la popolazione in due categorie: criminali e non criminali, senza prendere in considerazione nessun altro fattore. La condanna per reati gravi è equiparata ad una “morte civile”, ossia ad una menomazione dei diritti sociali fondamentali. Ma questa conseguenza, negli ultimi decenni, è andata a confluire anche nelle condanne per reati minori e per infrazioni, aumentando il numero di questi soggetti “esiliati” dalla società. Esplicativo è il caso di un accusato il quale vide rifiutata la propria richiesta di assunzione anche a vent’anni di distanza dall’emissione della condanna . 43

Oggi anche una condanna per infrazione, dalla quale non risulta come pena la reclusione, può risultare comunque “​life changing” ​ossia può comportare un pesante cambiamento nella vita dell’individuo, come ad esempio l’impossibilità di arruolarsi nell’esercito, di ricevere un sostegno economico per gli studi e altri benefici pubblici, guidare un’auto o adottare un bambino. Un ulteriore elemento caratterizzante le conseguenze collaterali è rinvenibile nel fatto che queste sono viste come pene civili ed estranee all’ambito del sistema penale.

Con il caso ​Scott v. Illinois ​del 1979 la Corte definì la reclusione come linea di discrimine per stabilire se, in una causa per infrazione, fosse dovuta la nomina di un difensore per il soggetto indigente. La pena del

42 U.S. Department of homeland security, ​ICE announces year-end removal

numbers, highlights focus on key priorities. ​Da:

https://www.ice.gov/news/releases/fy-2011-ice-announces-year-end-removal- numbers-highlights-focus-key-priorities

43 Blumstein A. & Nakamura K., ​Paying a price, long after the crime, ​N.Y.

carcere era considerata differente da qualsiasi altra e percepita come punizione particolarmente degradante, ma il dissenso del Giudice Powell a tale interpretazione e il suo invito a considerare la gravità anche di ulteriori conseguenze, ha aperto la strada ad una comprensione più ampia dei rischi che un accusato può dover affrontare in un processo in assenza di un avvocato.

Il caso ​Padilla v. Kentucky ​del 2010 riguarda un’accusa per traffico di marijuana, illecito compreso nella categoria dei reati gravi per cui è prevista la pena dell’espulsione. Tale conseguenza è prevista anche per il semplice possesso di marijuana o altre sostanze stupefacenti, entrambe infrazioni.

Secondo l’opinione maggioritaria della Corte, le informazioni e i consigli dell’avvocato circa i rischi e le modalità dell’espulsione, nei confronti dell’imputato, non esulano dallo scopo del Sesto Emendamento.44 Nel caso ​Padilla​, il diritto alla difesa è stato violato perché l’imputato, in assenza di difensore, avrebbe optato per una dichiarazione di colpevolezza che, benché scongiurato il rischio della reclusione, lo avrebbe però condotto all’espulsione. Conseguenza questa tutt’altro che di lieve entità, anzi proprio life changing​, ossia capace di sconvolgere la vita dell’accusato non meno del carcere.

La decisione del caso​Padilla conferisce effettività al diritto alla difesa ad una classe di accusati che non lo avrebbero avuto sotto la dottrina del caso ​Scott. ​Nella categoria delle infrazioni non molti sono i casi in cui è prevista la carcerazione, quanto piuttosto sorge il rischio di conseguenze collaterali che, quanto a severità e disagio, per il soggetto non sono meno problematiche. L’opinione maggioritaria della Corte del caso ​Padilla suggerisce di rielaborare l’idea di diritto costituzionale alla difesa in modo che risponda in maniera più appropriata alla realtà. Nonostante

tale caso risponda come appartenente alla categoria dei ​felonies​, la sua decisione ha importanti conseguenze per quanto riguarda i

misdemeanors: ​è proprio nella categoria delle infrazioni infatti che l’imputato ha maggiormente bisogno di un soggetto, preparato giuridicamente, che lo avverta di tutte le possibili conseguenze, diverse dalla carcerazione, che potrà dover affrontare a seguito della condanna. Conseguenze con effetti spesso a lungo termine in grado di sconvolgere la vita dell’imputato, derivanti anche dalla dichiarazione di colpevolezza posta in essere per abbreviare i tempi del procedimento . 45

Ad oggi il sistema penale riguardante le infrazioni rimane quindi poco garantista e con un diritto alla difesa troppo spesso ignorato; la tutela costituzionale esiste, i difensori non mancano, ma ciò di cui il sistema statunitense ha ancora bisogno sono la costanza e la concretezza.

45 King J.D.(2012), ​Beyond “Life and Liberty” - The Evolving Right to Counsel.

4. Il diritto alla difesa durante l’interrogatorio della