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Il medio oppositivo e il futuro: il medio anticausativo

Già Lazzeroni in un suo articolo del 1996 notava che se il futuro (così come il congiuntivo) è espressione della volontà, allora esso non potrà essere compatibile con i valori inagentivi dei media tantum. Il medio dunque si sarà legato al futuro nel momento in cui si erano già creati i valori seriori del medio oppositivo.

D’altronde, come abbiamo già visto parlando dei temi del futuro, questo tempo sembra essersi formato quando la nozione di tempo si era già grammaticalizzata159. Se così stanno le cose, anche al futuro, così come negli altri tempi, ogni attivo cominciò a dotarsi di un medio. Abbiamo visto nel paragrafo precedente che questa selezione non è caotica ma è governata dalla semantica verbale dei singoli predicati. Cominciamo con l’osservare se i predicati che agli altri tempi formano un anticausativo lo fanno anche al futuro.

Seguendo l’ordine di Chantraine (1942), il primo verbo che ci viene presentato con un futuro attivo e uno medio è φθίνω. Questo è un predicato biargomentale altamente

159 Questa ipotesi è seguita anche da Lazzeroni nell’articolo sopracitato. Per l’autore infatti le

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telico che denota un evento agentivo implicante un mutamento di stato totale. Il suo significato è quello di distruggere.

Ζ 407-408 δαιμόνιε φθίσει σε τὸ σὸν μένος, οὐδ' ἐλεαίρεις

παῖδά τε νηπίαχον καὶ ἔμ' ἄμμορον…

Sventurato, il tuo coraggio ti ucciderà; non hai compassione del tuo bambino né di me infelice…

Π 460-461 …παῖδα φίλον τιμῶν, τόν οἱ Πάτροκλος ἔμελλε

φθίσειν ἐν Τροίῃ ἐριβώλακι τηλόθι πάτρης.

…per onorare suo figlio che Patroclo stava per uccidere in Troia feconda, lontano dalla sua patria.

Χ 59 ss. πρὸς δ' ἐμὲ τὸν δύστηνον ἔτι φρονέοντ' ἐλέησον

δύσμορον, ὅν ῥα πατὴρ Κρονίδης ἐπὶ γήραος οὐδῷ αἴσῃ ἐν ἀργαλέῃ φθίσει κακὰ πόλλ' ἐπιδόντα…

Abbi pietà di un infelice che ancora ragiona, disgraziato, che il padre Zeus, sulla soglia della vecchiaia, distruggerà con odioso destino dopo aver visto molti mali…

Λ 821 …ἦ ἤδη φθίσονται ὑπ' αὐτοῦ δουρὶ δαμέντες;

…o cederanno sconfitti dalla sua lancia?

Τ 328-329 πρὶν μὲν γάρ μοι θυμὸς ἐνὶ στήθεσσιν ἐώλπει

οἶον ἐμὲ φθίσεσθαι ἀπ' Ἄργεος ἱπποβότοιο…

Prima il mio cuore sperava che solo io sarei morto nella Troade, lontano da Argo, terra nutrice di cavalli…

ν 383-384 ὢ πόποι, ἦ μάλα δὴ Ἀγαμέμνονος Ἀτρεΐδαο

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Ahimé è chiaro. Mi apprestavo a fare la fine pietosa dell’Atride Agamennone nella mia casa…

In tutti gli esempi citati, si può notare che l’argomento interno diretto del predicato, ovvero l’entità che subisce il mutamento di stato, compare come oggetto nel caso dell’attivo e come soggetto nel caso del medio. Le due forme entrano perciò in alternanza causativa: la forma attiva codifica un transitivo causativo (“fattitivo” per dirla come Chantraine) opponendosi al medio intransitivo anticausativo. L’alternanza è inoltre qui resa possibile dal fatto che mancano delle specificazioni sul soggetto. In Ζ 407-408, ad esempio, l’evento causante è un’entità inanimata, e ancora in Τ 328- 329 non viene specificato il modo in cui l’eroe morirà. L’evento causante può essere sia un oggetto animato che uno inanimato.

Questa stessa alternanza è generata dai futuri στήσω e στήσομαι160. Per esempio, a λ 313 a ss. possiamo leggere:

οἵ ῥα καὶ ἀθανάτοισιν ἀπειλήτην ἐν Ὀλύμπῳ φυλόπιδα στήσειν πολυάϊκος πολέμοιο.

E quelli anche agli immortali minacciavano di suscitare in Olimpo scompiglio di guerra.

Sono qui descritti Oto ed Efialte, figli di Ifimedea e Poseidone. Questi sono presentati come coloro che hanno intenzione di portare la guerra persino agli dei immortali. In questo caso, è presente nell’enunciato la causa dell’evento. Quest’ultima è invece assente nel tipo di evento codificato dal medio, come si può vedere in Σ 308:

…στήσομαι, ἤ κε φέρῃσι μέγα κράτος, ἦ κε φεροίμην.

…gli starò di fronte, e vedremo se lui o io riporteremo vittoria.

Allo stesso modo si trovano in questo tipo di alternanza i futuri μνήσω e μνήσομαι. La forma attiva è attestata a μ 38:

…ὥς τοι ἐγὼν ἐρέω, μνήσει δέ σε καὶ θεὸς αὐτός.

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Cfr. anche Β 694, Η 116, Θ 234, Κ 32, Λ 609, Ο 64, Σ 308, 278, Υ 90, Φ 56, 482, Ω 551, δ 612 e ω 28.

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…le cose che ti dirò, un dio stesso te le farà ricordare.

Odisseo racconta qui ai Feaci delle istruzioni che gli ha dato Circe per proseguire con successo il suo viaggio.

Al medio invece il futuro è attestato a η 192161:

…ἔπειτα δὲ καὶ περὶ πομπῆς

μνησόμεθ', ὥς χ' ὁ ξεῖνος ἄνευθε πόνου καὶ ἀνίης…

...poi anche alla scorta penseremo, dimodoché l’ospite senza disagi e molestie…

Alcinoo vuole preparare un banchetto per onorare il suo ospite e preparargli una scorta così che possa far ritorno alla sua terra patria senza problemi.

La stessa alternanza è visibile nei futuri ὀνήσω e ὀνήσομαι. Un esempio del futuro attivo è Η 172162:

…οὗτος γὰρ δὴ ὀνήσει ἐϋκνήμιδας Ἀχαιούς… …quello gioverà ai Greci dalle belle gambiere…

Nestore invita i soldati a sorteggiare colui che affronterà Ettore in duello portando così benefici a tutti gli Achei. In questo caso dunque si specifica l’evento causante del processo.

Un esempio del futuro medio è invece Ζ 260163:

…ἔπειτα δὲ καὐτὸς ὀνήσεαι αἴ κε πίῃσθα. …ma anche tu a berlo sarai rinfrancato.

Ecuba vorrebbe offrire del vino al figlio Ettore per libare a Zeus e rinfrancarlo dalle fatiche della guerra. In questo caso, il processo è rappresentato senza attenzione all’evento che causa l’ottenere i benefici.

161 Per le altre attestazioni del medio cfr. anche Β 724, Δ 172, Ι 647, Τ 64, κ 177 e μ 212. 162 Le altre attestazioni del futuro attivo sono: Ε 205, Θ 36, 467 e ψ 24.

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Alla stessa alternanza possono essere ricondotti il futuro attivo παύσω e quello medio παύσομαι. In A 207164

troviamo:

…ἦλθον ἐγὼ παύσουσα τὸ σὸν μένος, αἴ κε πίθηαι…

…sono venuta a fermare la tua furia, se vorrai darmi ascolto…

In questo contesto, la dea Atena dice ad Achille di essere sopraggiunta per impedirgli di compiere atti violenti contro Agamennone. In questo caso è così specificato l’agente che vuole causare la fine all’azione che sta per compiersi. Nel caso del medio abbiamo invece per esempio a β 198 a ss.165

:

οὐ γὰρ πρὶν παύσεσθαι ὀΐομαι υἷας Ἀχαιῶν μνηστύος ἀργαλέης…

Prima di allora io credo che i figli degli Achei non smetteranno il corteggiamento molesto…

Eurimaco consiglia a Telemaco di rimandare sua madre a casa del padre Icario che è il solo a potersi occupare dei doni nuziali della figlia e delle sue nuove nozze. Questa è l’unica soluzione perché possa finire il turpe corteggiamento dei pretendenti presso la reggia di Itaca. In questi versi, al contrario di quanto accadeva in precedenza, il verbo è costruito intransitivamente e il suo argomento interno diretto sintatticamente non è oggetto del predicato ma soggetto.

Lo stesso discorso può essere fatto per il futuro di πείθω. Πείσω significa convincere,

persuadere, al contrario πείσομαι vuol dire ubbidire. Il primo significato è ben

visibile in Ι 386166:

…οὐδέ κεν ὧς ἔτι θυμὸν ἐμὸν πείσει' Ἀγαμέμνων…

…neanche così potrebbe persuadere il mio cuore Agamennone…

Per il significato del medio basti citare Η 286167:

164 Le altre attestazioni del futuro attivo sono delle forme preverbate. Abbiamo qui preferito lasciarle

da parte perché esse solitamente assumono valori diversi da quelli della forma semplice.

165 Anche in questo caso la maggior parte delle forme attestate presentano un preverbo, gli altri due

passi in cui compaiono delle forme semplici sono ρ 7 e ζ 174.

166 Per le altre attestazioni del futuro attivo cfr. Ε 252, Ζ 315, 360, Ι 345, Λ 648, Σ 126, Χ 357, Ω 219,

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ἀρχέτω· αὐτὰρ ἐγὼ μάλα πείσομαι ᾗ περ ἂν οὗτος. Cominci lui, e io prometto di dargli ascolto.

In questo gruppo è interessante osservare il caso dei futuri τείσω e τείσομαι. L’attivo significa pagare, il medio invece far pagare da cui deriverebbe il significato di

punire168. Per l’attivo basti citare ξ 166169:

ὦ γέρον, οὔτ' ἄρ' ἐγὼν εὐαγγέλιον τόδε τείσω…

O vecchio, né io purtroppo pagherò il premio di questa buona notizia…

Per il medio invece basti ξ 163 a ss.:

…οἴκαδε νοστήσας, καὶ τείσεται, ὅς τις ἐκείνου ἐνθάδ' ἀτιμάζει ἄλοχον καὶ φαίδιμον υἱόν.

…a casa e punirà tutti quelli che non rispettano la moglie e il caro figlio.

Da questi due esempi, risulta che questi futuri siano gli unici in cui l’attivo esclude dalla sua rappresentazione la causa dell’evento che è invece codificata dall’uso del medio170.

Un medio anticausativo è anche il futuro λέξομαι, attestato a ρ 102=τ 595:

…λέξομαι εἰς εὐνήν, ἥ μοι στονόεσσα τέτυκται…

…e mi stenderò sul letto, che per me è sede di lamenti…

Penelope ha intenzione di ritirarsi nelle sue stanze ma prima non perde l’occasione di rimproverare suo figlio Telemaco che non le ha ancora raccontato quali notizie ha raccolto durante il suo viaggio sul ritorno del padre.

Infine, si vuole porre l’attenzione sul fatto che esistono alcuni predicati che, pur potendo entrare in questo tipo di alternanza, presentano un futuro sigmatico

167 Per le altre attestazioni cfr. Α 289, 296, 427, Θ 154, Ι 74, Λ 789, Ο 162, 178, Ρ 154, Σ 296, Ψ 96,

157, 609, Υ 466, γ 146, ε 358 e π 280.

168 Cfr. a tal proposito il DELG. 169

Cfr. anche Λ 142, Ρ 34, θ 348, μ 382 e χ 218.

170 In questo gruppo possono essere inseriti anche i futuri λήσω e λήσομαι di λανθάνω. Secondo il

DELG, il futuro medio è secondario rispetto all’attivo. Inoltre, mentre quest’ultimo significherebbe

far dimenticare, il medio significherebbe dimenticarsi. Tuttavia, nei passi ν 393 e λ 126 il significato

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esclusivamente attivo e non anche un futuro sigmatico medio171. È il caso ad esempio del futuro ὀλέσω172 di ὄλλυμι e di πύσει che è attestato una sola volta a Δ 174, dove significa la terra consumerà le tue ossa.

Sembra dunque che l’alternanza causativa sia possibile anche al futuro, ma che non tutti i predicati si siano dotati di questo tipo di opposizione, non portando quindi a termine il processo di simmetria che era già iniziato negli altri tempi.