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Il processo regolativo e l‟analisi di impatto

Nel documento Politiche Antitrust e crescita economica (pagine 167-170)

CAPITOLO 2: ANALISI GIURIDICA DELLA REGOLAMENTAZIONE

3. Canada

3.2. Il processo regolativo e l‟analisi di impatto

Il processo regolativo va inteso come una procedura, che le amministrazioni proponenti devono osservare per garantire la trasparenza nel processo decisionale, l‟espletamento della consultazione e la valutazione dell‟impatto regolativo. La lunghezza della procedura dipende sia dalla natura o tipologia della regolazione, sia dalla rilevanza del prevedibile impatto della proposta regolativa. Il Privy Council Office ha recentemente pubblicato la Guida al Processo Regolativo (Privy Council

Office) alla quale questo paragrafo fa riferimento. Lo sviluppo, l‟elaborazione, e l‟approvazione delle proposte regolative richiedono essenzialmente le seguenti fasi:

a) comprensione del problema e definizione delle esigenze di intervento;

b) identificazione e valutazione delle soluzioni alternative al problema evidenziato; c) analisi dei costi e dei benefici connessi alle opzioni regolative individuate come realizzabili;

d) redazione dell‟AIR e della bozza di regolazione; e) revisione della bozza regolativa e dell‟AIR; f) processo di approvazione;

g) revisione parlamentare della regolazione;

h) monitoraggio dell‟attuazione e dell‟applicazione della regolazione.

Il processo regolativo ha avvio con l‟individuazione, l‟analisi e la descrizione delle esigenze e della necessità dell‟intervento pubblico con l‟ausilio, ove fosse necessario, di consultazioni mirate. Identificato il problema, il processo regolativo richiede di consultare le parti interessate. Tale consultazione, che avviene precedentemente ad ogni tentativo di drafting della regolazione, ha l‟obiettivo di individuare le possibili opzioni di intervento. Per coinvolgere il vasto pubblico nella definizione del problema e nell‟individuazione delle opzioni, si incoraggia l‟utilizzo di strumenti di comunicazione. Le amministrazioni proponenti devono presentare al parlamento un rapporto (Report on Plans and Priorities) che illustra le priorità politiche in agenda e fissa gli obiettivi da perseguire. Un‟altra modalità per informare l‟opinione pubblica è la notice of intent, pubblicato nella gazzetta ufficiale. Le alternative identificate sono successivamente sottoposte ad una valutazione d‟impatto iniziale al fine di:

- stabilire quali alternative, compresa l‟opzione zero, sono realizzabili;

- individuare l‟opzione dal più elevato impatto negativo per adottare la metodologia di analisi più appropriata;

- decidere se utilizzare il Business Impact Test come strumento di consultazione per raccogliere dati sui costi di adempimento delle imprese;

- stimare le risorse ed il tempo necessario per realizzare un‟adeguata analisi.

Il risultato di questa valutazione d‟impatto iniziale è una lista di alternative tecnicamente realizzabili, adatte a risolvere il problema identificato. In altre parole, in questa fase, l‟obiettivo non è quello di scegliere la migliore opzione, ma piuttosto di selezionare una gamma di opzioni (regolative e non regolative) da sottoporre ad ACB. Il processo di selezione segue un approccio molto pratico, basato su criteri qualitativi di valutazione, come la coerenza con l‟obiettivo politico, l‟equità ed il prevedibile livello di ottemperanza dell‟opzione. Si cerca, quindi, soprattutto di eliminare tutte quelle alternative che sono chiaramente impraticabili, che si correlano a delle stime preliminari di costo visibilmente eccedenti i benefici prospettati dall‟intervento e/o che hanno un impatto negativo decisamente ingente. Se la decisione prevalente connessa a questa prima selezione è quella di intervenire con una misura regolativa, l‟amministrazione proponente redige un Regulatory Plan che evidenzia le principali proposte regolative da rendere accessibili al pubblico utilizzando veicoli di comunicazione come pubblicazioni e internet. Si procederà, quindi, ad una seconda fase di consultazione necessaria per quantificare i costi e benefici per ogni opzione selezionata. In questo caso, la consultazione è essenziale per selezionare la migliore modalità di intervento, che massimizzi il benessere collettivo. A supporto dell‟ACB è stato ideato un software per l‟individuazione dell‟impatto della regolazione sulle imprese: il Business Impact Test101

. L‟ACB guida l‟amministrazione a scegliere tra le seguenti alternative:

1. non intervenire;

2. adottare alternative alla regolazione, l‟opzione migliore ricade tra le politiche diverse da quella regolativa;

3. adottare la regolazione diretta od altre opzioni regolative.

101 È da sottolineare che alcuni documenti ufficiali del governo canadese fanno riferimento al workplace impact test, uno strumento a supporto della quantificazione dell‟impatto della regolazione sull‟occupazione. Tale

strumento analitico, che era in fase di realizzazione nel biennio 1995- 1996, non viene menzionato dalla recente guida del processo regolativo. È quindi da ritenere che la collaborazione avviata tra il segretariato del Tesoro e i sindacati sul tema della valutazione della regolazione non abbia successivamente generato i risultati auspicati.

Se la decisione ricade in quest‟ultimo caso, al ministero responsabile viene richiesto di procedere con la redazione della proposta regolativa.

Tale redazione è supportata dalla preparazione di una scheda di AIR, il cosidetto Regulatory Impact Analysis Statement, che descrive in una forma standardizzata e sintetica lo scopo della regolazione, le alternative considerate, i risultati dell‟ACB e delle consultazioni, e il modo in cui la regolazione sarà applicata. È bene chiarire che la scheda di AIR riassume tutta la documentazione precedentemente prodotta dalla amministrazione proponente durante tutto il processo regolativo (identificazione delle esigenze, selezione delle opzioni realizzabili, e l‟analisi dei costi e dei benefici delle alternative), e di questo è soltanto un elemento. Una volta ottenuta l‟approvazione dal responsabile dell‟ufficio legislativo, la bozza di regolazione corredata dalla scheda di AIR viene inviata contestualmente al Ministero della giustizia ed al Privy Council Office. Il Ministero della giustizia verifica la costituzionalità e la coerenza delle disposizioni regolative con la legge delega. Un altro controllo viene effettuato dal segretariato per gli affari regolativi. Si cerca di far sì che la scheda, e quindi tutta la valutazione della regolazione, sia coerente con il programma regolativo del governo e con le linee guida sulla regolazione, vagliando che le informazioni siano chiare ed esaustive. Inoltre, in caso di regolazione con un impatto sulla finanza pubblica, il segretariato del Tesoro esprime un giudizio sulla proposta regolativa da approvare.

Nel documento Politiche Antitrust e crescita economica (pagine 167-170)