CAPITOLO 2: ANALISI GIURIDICA DELLA REGOLAMENTAZIONE
3. L‟analisi di impatto della regolamentazione (AIR)
L‟AIR è uno strumento decisionale che comprende una gamma di metodi con lo scopo di valutare e analizzare l‟impatto di una determinata azione regolativa cogliendone gli aspetti positivi e negativi (OECD, 1997a). L‟introduzione dell‟AIR nei Paesi membri dell‟OECD è nata dalla necessità di migliorare le basi empiriche delle decisioni di regolazione e deriva da una serie approfondita di studi sui sistemi di valutazione delle politiche regolative adottate nei Paesi interessati. La scelta della metodologia da adoperare si differenzia in base ai diversi obiettivi da conseguire, all‟evoluzione della forma regolativa, alle tradizioni e alle consuetudini affermatesi in un determinato sistema amministrativo. Questo per sottolineare quanto sia solamente indicativa la forma comune che andiamo a descrivere di questo strumento e quanto invece sia variabile la sua finalità e le sue modalità d‟implementazione in base al contesto storico geografico e amministrativo di riferimento, agli obiettivi prefissati da una determinata policy, ai diversi aspetti che si vuole cogliere in uno specifico momento (De Francesco, 2000). L‟analisi di impatto della regolamentazione, infatti, varia in ordine all‟ambito di applicazione (solo in alcuni Paesi, tra i quali il Regno Unito e l‟Italia riguarda le autorità amministrative indipendenti) sia alle specifiche
modalità di funzionamento (gli Stati Uniti, il Canada, l‟Irlanda e la Danimarca hanno optato per un‟analisi in due tappe: uno screening preliminare collegato a un filtro funzionale all‟allocazione del full impact assessment solo alle regolazioni più rilevanti53) sia all‟effettivo ruolo svolto nel processo dicisionale (alcuni Paesi, come la Francia e l‟Italia, fanno ricorso ad analisi formali laddove in altri Paesi, come il Regno Unito e la Danimarca, l‟analisi d‟impatto della regolazione costituisce un reale supporto tecnico al decisore finale). L‟AIR può essere in altre parole così definito: “L‟AIR è uno strumento flessibile. Il suo obiettivo, il modo in cui è designata, ed il suo ruolo nel processo amministrativo differiscono in ragione del Paese e della specifica area della regolazione in cui viene adottata …. È un metodo per: esaminare sistematicamente e coerentemente gli impatti meritevoli dell‟attenzione politico-amministrativa connessi all‟intervento pubblico e per comunicare e trasmettere ai decision makers tutte le informazioni utili a risolvere un determinato problema politico” (Jacobs,1997, p.14).
L‟AIR può essere inteso come uno dei metodi decisionali tra i diversi che sono comunemente utilizzati dai Paesi che fanno parte dell‟OECD, l‟elenco dei diversi metodi utilizzati dai regolatori nei diversi Paesi per raggiungere una decisione possono essere riassunti in cinque grandi filoni, secondo lo studio di settore svolto da questa Organizzazione (OECD, 1997a). Le cinque categorie decisionali sono:
1. Expert: la decisione viene presa dai policy-makers attraverso l‟ascolto di uno o più esperti in materia, oppure un professionista nel campo, con comprovata esperienza e titolo professionali connessi.
2. Consensus: la decisione viene presa da un gruppo di stakeholders che hanno il compito di arrivare ad una posizione comune attraverso il bilanciamento e la discussione ponderata dei loro interessi.
3. Political: la decisione è determinata dalle instanze dei rappresentanti politici che ritengono particolarmente importante la questione portata all‟esame.
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Radaelli C. M.,( 2005). Diffusion without convergence: how political context shape the adoption of regulatory impact assessment, Journal of european public policy, p. 924.
4. Benchmaking : la decisione viene presa riferendosi ad un modello o ad un esempio già implementato e sperimentato in un altro contesto.
5. Empirical: la decisione si basa sull‟analisi che definisce i parametri d‟azione in accordo con criteri predefiniti; ossia esplicando a priori i principi sui quali basare la propria analisi, la scelta s‟incentra sullo studio degli stessi parametri d‟azione.
L‟AIR è un metodo empirico di decision-making, ma non può essere considerata come necessaria e sufficiente per designare una particolare funzione pubblica, bensì gioca un ruolo importante nel consolidamento e nell‟approfondimento di un particolare tema di dibattito. L‟AIR ha il compito, inoltre, di chiarificare i fattori più rilevanti e indicativi per il decion-making. Essa indirizza gli operatori nella valutazione di possibili soluzioni tra le quali individuare quella più adeguata ad uno specifico problema. Non si può certo definire come uno strumento in mano alla tecnocrazia che si affianca agli altri metodi decisionali attraverso una direttiva politica; bensì può essere classificata come un metodo valutativo con lo scopo profondo di trasformare il ruolo dello Stato (OECD, 2002).
L‟analisi di impatto della regolazione è stata introdotta nel nostro ordinamento dall‟art. 5 della legge 50/99, legge di semplificazione per il 1998. L‟art. 5, comma 1, stabilisce che “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono definiti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e a titolo sperimentale, tempi e modalità di effettuazione dell‟AIR sull‟organizzazione delle amministrazioni pubbliche e sull‟attività dei cittadini e delle imprese in relazione agli schemi di atti normativi adottati dal Governo e di regolamenti ministeriali o interministeriali”. La norma prevede un‟analisi dell‟impatto della regolazione sia sulle pubbliche amministrazioni sia sull‟attività dei cittadini e delle imprese; prevede inoltre che l‟analisi sia effettuata sia per la normativa primaria sia per quella secondaria, anche se sarà limitata ad un‟analisi preventiva. In generale, le metodologie di analisi dell‟impatto della regolazione possono riguardare l‟impatto delle nuove regole proposte, o l‟analisi ex post delle regole già esistenti ai fini della loro eventuale modificazione o abrogazione. Il contenuto dell‟AIR può essere il più vario, normalmente contiene più d‟una delle valutazioni che seguono: “la necessità di adottare e/o di mantenere una regolamentazione in relazione alle finalità e agli interessi pubblici perseguiti; la compatibilità dell‟intervento regolatore con l‟ordinamento comunitario; l‟idoneità della fonte normativa
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Processo che studia e confronta come altre organizzazioni svolgono attività e processi simili. Le altre organizzazioni possono essere interne o esterne all'impresa o ad un sistema politico nel nostro caso e vengono selezionate in base al fatto che sono note per avere una performance eccellente nel processo studiato.
utilizzata, anche in riferimento ai principi di sussidiarietà e di flessibilità; l‟appropriatezza dei soggetti regolatori; l‟individuazione di eventuali strumenti alternativi di intervento (autoregolazione, negoziazione, incentivi fiscali, ecc.); gli effetti economici (costi e benefici) della regolamentazione sui destinatari (pubblici e privati), in rapporto al principio di proporzionalità; l‟utilità della normativa in rapporto alla percezione dei soggetti destinatari; l‟impatto della nuova normativa in relazione all‟insieme delle regole vigenti e la verifica della coerenza complessiva del sistema normativo”.