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Il quadro degli indicatori di performance

Come abbiamo visto nel precedente capitolo la seconda tecnica utilizzata per le analisi di bilancio si riferisce alla costruzione e all’interpretazione di quozienti che consentono, in linee generali, di mettere in relazione tra loro determinate grandezze di bilancio con l’obiettivo di comprendere qual’è la situazione attuale della gestione aziendale e in che direzione sta andando. In questo paragrafo si procederà con l’applicazione degli indicatori di performance scelti nel primo capitolo alla realtà aziendale di Softec, andando a calcolare un cruscotto d’indici che ci consentirà di terminare l’analisi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società completando il tutto, in un secondo momento, con alcune considerazioni finali sull’assetto strategico dell’impresa passato, presente e futuro.

2.4.1 L’analisi della redditività

Nella tabella seguente sono evidenziati gli indicatori di performance che indagano sul grado di redditività della gestione dell’azienda.

Tabella 25: Indici di redditività

Dai risultati espressi in tabella possono seguire le seguenti considerazioni. I valori negativi del R.O.E. per gli anni 2004 e 2005 confermano ciò che emerge da una prima lettura dei prospetti riclassificati. La perdita riscontrata in entrambi gli esercizi è la causa principale delle quantità negative segnalate da quest’indicatore; oltre a questo bisogna evidenziare come anche la riduzione del capitale netto abbia influito sul

2004 2005 2006

Redditività capitale proprio (ROE) -4,7% -110,2% 24,1%

Redditività capitale investito (ROI) 14,5% -28,2% 44,4%

Redditività vendite (ROS) 6,5% -3,9% 6,9%

peggioramento della redditività del capitale proprio: infatti, nel 2005 è stata utilizzata parte della riserva straordinaria a copertura della perdita del 2004 di 22.744 Euro che ha comportato una riduzione dell’aggregato posto al denominatore dell’indice con le inevitabili conseguenze del caso. Pertanto Softec durante questi due esercizi non è stata in grado di remunerare il capitale di rischio e in più è dovuta ricorrere a fonti di finanziamento onerose diverse dai propri utili.

Per quanto riguarda la redditività della gestione operativa, un’analisi più approfondita attraverso il R.O.I. può essere d’aiuto per confermare alcune percezioni affiorate durante la prima parte dell’analisi. Nel 2004 il capitale investito nell’area principale di gestione della Softec ha portato a buoni risultati in termini di rendimento (14,5%). Nell’esercizio successivo la situazione è drasticamente peggiorata di 42,7 punti percentuali. Questo a conferma dell’ipotesi secondo la quale il 2004 è stato per la Softec l’anno in cui si sono sentite di più le crisi che attraversava il settore dell’ICT e quindi l’anno in cui sono maturati i danni a livello reddituale che poi si sarebbero palesati concretamente nella gestione del 2005. Isolando i due componenti del R.O.I. si può giustificare nel dettaglio il peggioramento subito dall’indicatore: dai valori del R.O.S. e del Turnover di Capitale risulta chiaro come la causa principale della crisi reddituale del 2005 è da imputare all’inasprimento dei margini che l’azienda otteneva sulle vendite benché, come spiegano i valori del Turnover, il capitale investito nel 2005 permetteva di ottenere ricavi d’esercizio superiori a quelli del 2004.

Per concludere osserviamo i valori dei quozienti registrati nel 2006. I risultati oltre ad essere di segno positivo sono ottimi in termini assoluti, in netta contrapposizione con la situazione riscontrata nell’anno precedente: ciò sta a significare che il 2006, così come affermato nei paragrafi precedenti, risulta essere l’anno della svolta di Softec in termini economici. Il grafico che segue mostra l’andamento degli indicatori di redditività in una visione d’insieme.

Figura 1: Gli indici di redditività

2.4.2 L’analisi delle incidenze percentuali, dei trend dei valori economico- patrimoniali e dell’efficienza

Per quanto concerne l’analisi delle incidenze percentuali, questa è stata presa in considerazione nel paragrafo 2.3 con riferimento alla riclassificazione ed allo studio dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto Economico. Serve, infatti, come strumento di supporto alla comprensione del contenuto degli schemi di bilancio. Per riprendere in parte l’argomento alcune considerazioni aggiuntive possono essere d’ausilio per una migliore comprensione del tema in esame. Come si può notare dalle tabelle 21 e 22, i valori percentualizzati delle voci di bilancio risultano parte integrante della struttura classica dei prospetti; inoltre è proprio grazie a questi che l’analista è capace di riconoscere quali sono le aree di gestione che indubbiamente meritano un’attenzione di grado superiore. Pertanto, è indiscutibile come l’osservazione dei valori di bilancio espressi in termini relativi non ha una ben definita ed esclusiva collocazione tra le tecniche d’analisi di bilancio, bensì rappresenta uno strumento di sostegno durante il lungo percorso di studio in tutti i suoi passaggi.

2004 2005 2006 2,23 7,20 6,41 6,5% -3,9% 6,9% 14,5% -28,2% 44,4% -4,7% -110,2% 24,1% -200,0% -100,0% 0,0% 100,0% 200,0% 300,0% 400,0% 500,0% 600,0% 700,0% 800,0% R.O.E. R.O.I. R.O.S. TURNOVER

A questo punto un’ulteriore tecnica da mettere in pratica si riferisce alla rappresentazione dell’andamento che alcune delle voci fondamentali di bilancio hanno subito nel tempo. Questo strumento, in special modo se si considera una sua applicazione grafica, costituisce un mezzo per semplificare il processo attraverso cui arrivare ai nodi più impegnativi della gestione d’impresa. Di seguito si propongono due grafici in cui si mostrano i trend temporali di alcune grandezze di bilancio di Softec che rappresentano le variabili-chiave dell’analisi delle performance con riferimento a questa specifica azienda: oltre ad essere una metodologia grafica che garantisce una visione d’insieme delle principali voci contabili, questo può rappresentare un supporto all’identificazione delle criticità. A titolo d’esempio si osservi l’andamento della voce di costo “Consumo di materie” nella figura 2: il picco in negativo nel 2005 è stato uno dei motivi primari della crisi della società (come ampliamente ricordato in precedenza) e una sua rappresentazione grafica può aiutare ad evidenziare tale peculiarità.

Figura 2: I trend di alcune variabili-chiave

(1.000.000) 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 2004 2005 2006

FATTURATO CONSUMO MATERIE

REDDITO OPERATIVO RISULTATO D'ESERCIZIO

Nella figura 3 invece si esplicita la relazione inversamente proporzionale che si riscontra tra due grandezze di Conto Economico e che mette in evidenza una particolarità della politica di Softec con riferimento alla gestione di risorse umane (già illustrata in precedenza in questo lavoro).

Figura 3: particolare relazione tra due voci di Conto Economico 0 500000 1000000 1500000 2000000 2500000 2004 2005 2006

COSTI PER SERVIZI COSTI PER PERSONALE DIPENDENTE

Anche in questo caso la grafica può aiutare ad evidenziare come negli anni la società abbia scelto di ricercare sempre più risorse umane all’esterno (contabilizzandole come spese per servizi) riducendo allo stesso tempo l’organico dipendente.

Un ultimo aspetto da analizzare circa l’analisi dell’efficienza di Softec riguarda la posizione dell’azienda con riferimento alla “durata del ciclo del circolante” che, come ricordato nel primo capitolo, offre informazioni circa l’effettivo fabbisogno di risorse finanziarie di un’impresa per lo svolgimento del ciclo operativo corrente. Per calcolare questo valore è necessario partire dalla costruzione degli indicatori che lo compongono: in questo particolare caso non si terrà in considerazione il quoziente che esprime la durata media delle giacenze di magazzino in quanto Softec, come evidenziato dagli schemi di bilancio, non fa uso di scorte né di materie prime e semilavorati né di prodotti finiti. Di seguito vengono esposti in tabella i valori che i quozienti di efficienza hanno raggiunto per tutti gli esercizi amministrativi oggetto di questo studio.

Tabella 26: Indicatori di durata

2004 2005 2006

Tempo medio incasso crediti 280,4 gg 252,7 gg 239,5 gg

Tempo medio pagamento debiti 128,8 gg 176 gg 204,9 gg

Osservando i valori salta subito all’occhio che mediamente i tempi di dilazione concessi a Softec dai suoi fornitori sono assai minori di quelli che l’azienda concede ai suoi clienti. Pertanto, procedendo con il calcolo della durata media del ciclo del circolante (data dalla differenza tra la durata media di incasso dei crediti e di pagamento dei debiti), si può confermare quanto sopra detto. Allo stesso tempo va evidenziato come dal 2004 al 2006 il fabbisogno finanziario della Softec sia nettamente migliorato: si è passati da una situazione in cui la durata media del ciclo del circolante di 151,6 giorni risultava essere un forte segnale di notevoli problemi di liquidità, ad un miglioramento negli anni che ha portato ad un valore nel 2006 della durata del ciclo di soli 34,6 giorni.

2.4.3 L’analisi della gestione finanziaria

Per concludere l’analisi delle performance economico-finanziarie di Softec S.p.A. attraverso l’utilizzo dei quozienti di bilancio, è opportuno osservare la situazione finanziaria dell’azienda nei suoi punti principali già oggetto d’analisi nel primo capitolo. Pertanto, per svolgere ulteriori considerazioni sulla struttura dei finanziamenti aziendali ci avvaleremo dei due indicatori di performance già descritti in precedenza nei loro aspetti teorici.

Tabella 27: Analisi della gestione finanziaria

2004 2005 2006

Quoziente d'indebitamento finanziario 2,57 3,42 2,47

Costo medio d'indebitamento finanziario 4,50% 5,78% 8,38%

Partiamo dal quoziente d’indebitamento. Innanzi tutto bisogna ricordare che risulta del tutto naturale per un’impresa far ricorso a finanziamenti con capitale di credito per

proseguire con il normale svolgimento delle proprie attività. In Italia, il livello di indebitamento medio delle imprese italiane è stato a lungo molto elevato, al punto da condurre gli analisti a ritenere fisiologici livelli di indebitamento di 1,5/1,853. Allo stesso tempo bisogna ricordare che si tratta di dati da valutare con riferimento al caso specifico in relazione ad altre condizioni che possono caratterizzare l’azienda in esame.

Dalla tabella 27 si può facilmente notare che i valori del quoziente d’indebitamento di Softec sono maggiori di quelli fissati come standard nazionali. Cercando di risalire alle cause primarie consideriamo i dati inseriti al numeratore ed al denominatore dell’indice. Al numeratore sappiamo esserci l’aggregato dei debiti di finanziamento che dal 2004 al 2006 ha subito continue riduzioni di valore (si è passati da un totale di 1.231.424 Euro a 743.058 Euro), mentre al denominatore si inserisce il valore del capitale netto. L’impennata del quoziente registrata nel 2005 è da attribuire non tanto all’aumento dei finanziamenti da parte di terzi (che come abbiamo osservato si sono ridotti ogni anno) ma alla riduzione del patrimonio netto: questo infatti ha subito le conseguenze della forte perdita registrata, pari a 251.520 Euro.

Passiamo ora al costo medio dell’indebitamento finanziario. Oltre a notare il trend temporale negativo dell’indice si può effettuare un confronto con i valori del R.O.I. per verificare se il capitale investito nell’impresa sia stato in grado di coprire i costi che Softec ha dovuto effettivamente sostenere sui propri debiti verso gli istituti di credito. Anche sotto questo aspetto si giunge ad un’ulteriore conclusione che conferma quanto emerso durante tutto questo percorso di analisi: il 2005 è stato un anno cruciale per l’azienda sotto ogni punto di vista. Pertanto, anche rispetto alla sua posizione finanziaria, Softec non è stata in grado di raggiungere risultati positivi. Ma la situazione è destinata a migliorare, come dimostrano i valori del R.O.I. e del costo dell’indebitamento del 2006 che, posti in relazione tra loro, portato ad un differenziale positivo di 35,62%.

53 C. Caramello, F. Di Lazzaro, G. Fiori, Indici di bilancio – Strumenti per l’analisi della gestione aziendale, op. cit., pag. 172