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Gli schemi di bilancio riclassificati

Nelle pagine seguenti, mediante l’applicazione pratica del processo di analisi dei bilanci a Softec S.p.A., si intende rimarcare la valenza informativa dei prospetti contabili riclassificati secondo i modelli scelti in precedenza e del sistema di indicatori economico-finanziari preferito per questo lavoro.

I dati a cui si è fatto riferimento sono quelli relativi agli esercizi amministrativi chiusi il 31 dicembre 2004, 2005 e 2006. Più precisamente, per procedere alle riclassificazioni e alla costruzione del Rendiconto Finanziario si sono esaminati per ogni anno lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la Nota Integrativa, integrati con alcune informazioni rese disponibili direttamente dalla società attraverso discussioni ed interviste col management.

Come in tutti i percorsi di analisi di bilancio il punto di partenza è stato l’analisi dei documenti civilistici, in quanto solamente un’attenta lettura integrata dell’insieme dei prospetti contabili può essere d’aiuto per comprendere il grado di attendibilità contabile aziendale ed inoltre garantisce il raggiungimento di buoni risultati. La riclassificazione è stata svolta con l’aiuto di uno strumento software interattivo di Excel per l’analisi delle performance economico-finanziarie e per la simulazione; questo ha permesso di rendere più agevole la compilazione degli schemi e ha rappresentato un secondo punto di controllo.

In seguito vengono rappresentati i prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto Economico riclassificati secondo i modelli scelti ed il Rendiconto Finanziario.

La riclassificazione dello Stato Patrimoniale.

Il prospetto patrimoniale viene di seguito esposto nella tabella 21 secondo il modello di riclassificazione della pertinenza gestionale, come ampliamente analizzato nelle pagine precedenti. Le colonne dei valori assoluti, relativi ai dati degli esercizi amministrativi 2006, 2005 e 2004 espressi in Euro, sono affiancate da altre colonne che esprimono gli stessi dati in termini percentuali, prendendo come base per la percentualizzazione il valore del Capitale Investito Netto Operativo.

Per questa riclassificazione il software gestionale ha funzionato anche come strumento di controllo: nella parte finale del foglio di lavoro è presente infatti una riga che mostra lo sbilancio fonti-impieghi per ogni anno. Più precisamente il software calcola in automatico questo valore che, per garantire la correttezza del lavoro fin qui svolto, deve essere pari a zero. Quando questo non avviene è necessario andare a ricercare i possibili errori commessi durante l’imputazione dei dati a consuntivo.

Tabella 21: Stato Patrimoniale di pertinenza gestionale

2006 2005 2004

% % %

CREDITI VERSO CLIENTI 595.658 99,35 554.480 134,00 478.639 41,94

Fondo Svalutazione Crediti 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Crediti/(debiti) diversi commerciali 1.158.246 193,19 1.174.054 283,73 1.317.672 115,47

Rimanenze prodotti 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Rimanenze materie 0 0,00 0 0,00 0 0,00

(Debiti verso fornitori correnti) (643.677) -107,36 (895.775) -216,48 (252.444) -22,12 CAPITALE CIRC. NETTO

COMMERCIALE 1.110.227 185,18 832.759 201,25 1.543.867 135,29

Ratei e Risconti (17.354) -2,89 (1.952) -0,47 (204) -0,02

Crediti/(debiti) diversi operativi (469.441) -78,30 (402.600) -97,30 (494.317) -43,32 Attività finanziarie che non

costituiscono immob. 516 0,09 516 0,12 589 0,05

CAPITALE CIRC. NETTO

OPERATIVO 623.948 104,07 428.723 103,61 1.049.935 92,01

Fondo TFR e altri fondi (208.604) -34,79 (176.561) -42,67 (161.367) -14,14

Immobilizzazioni tecniche 184.201 30,72 161.625 39,06 252.592 22,13

Fondo ammortamento immobilizzazioni tecniche 0 0,00 0 0,00 0 0,00 CAPITALE INVESTITO NETTO OPERATIVO 599.545 100,00 413.787 100,00 1.141.160 100,00

Liquidità e investimenti finanziari

ed accessori 444.011 74,06 594.021 143,56 569.987 49,95

CAPITALE INVESTITO NETTO

GLOBALE 1.043.556 174,06 1.007.802 243,56 1.711.147 149,95

Debiti di finanziamento a lungo 0 0,00 (241.784) -58,43 (555.276) -48,66

Debiti di finanziamento a breve (743.058) -123,94 (537.822) -129,98 (676.148) -59,25 CAPITALE NETTO 300.498 50,12 228.202 55,15 479.723 42,04

Sbilancio Fonti-Impieghi 0 0 0

L’area su cui concentrare un interesse più intenso per l’analisi dello Stato Patrimoniale ai fini di questo lavoro risulta essere quella operativa, con maggior attenzione all’area commerciale. A questo punto è necessario scomporre le voci riepilogative di sintesi che si ritrovano nel prospetto riclassificato in tabella 21 per comprendere meglio quali sono gli elementi originari che hanno contribuito al raggiungimento di determinati risultati in termini di fabbisogni finanziari.

Nell’area commerciale appare la voce “Crediti/(debiti) diversi commerciali” con un saldo finale positivo per tutti gli esercizi amministrativi analizzati durante questo lavoro. Questa voce è così costituita:

- Crediti verso imprese collegate, controllate e controllanti: la natura di questi crediti è commerciale, in quanto si riferiscono alla vendita di risorse, di materiali e di servizi software e alla realizzazione di progetti;

- Altri crediti: in cui incide soprattutto il peso di crediti che Softec vanta verso la Regione Toscana per progetti cofinanziati;

- Debiti verso imprese collegate, controllate e controllanti: tali debiti riguardano l’acquisto, da parte di Softec, di risorse da dedicare ed utilizzare nello sviluppo di varie attività.

Le voci di bilancio relative alle rimanenze di materie prime, di semilavorati e di prodotti finiti presentano un saldo nullo e questo è spiegabile a partire dalle peculiarità che contraddistinguono l’attività svolta da Softec: l’azienda infatti, realizzando principalmente progetti software, non ha alcun bisogno di giacenze di beni fisici in magazzino. Spesso oltre al supporto ed alle soluzioni gestionali, la società offre alla propria clientela le macchine su cui installare questi programmi; tuttavia, come dimostrato dallo Stato Patrimoniale, questi macchinari non vengono depositati in magazzino in attesa della vendita ma vengono acquistati nel momento in cui si concluderà la transazione con il cliente.

All’interno dell’area operativa si ritrova una seconda voce aggregata che incide notevolmente in termini relativi sul Capitale Investito Netto Operativo. Dentro i “Crediti/(debiti) diversi operativi” si inseriscono tutte le restanti categorie non considerate in precedenza: crediti e debiti tributari, imposte anticipate, debiti verso istituti di previdenza ed altri debiti. Queste voci differiscono tra di loro per natura, ma rientrano comunque tutte nell’area della gestione operativa.

Un’ultima considerazione riguarda il Capitale Circolante Netto Commerciale. Come sappiamo questo valore esprime il fabbisogno finanziario netto derivante dallo svolgimento del ciclo commerciale. Il suo andamento, nei tre esercizi considerati, è caratterizzato da una forma a “V”: in altre parole si può riscontrare la situazione migliore in termini di fabbisogno di risorse finanziarie proprio nel 2005, anno in cui la situazione aziendale osservata nel suo complesso raggiunge i risultati peggiori.

La riclassificazione del Conto Economico.

Nella tabella 22 è possibile osservare la struttura del Conto Economico riclassificato secondo il criterio del valore della produzione ottenuta e del valore aggiunto. Anche per questo secondo prospetto contabile di bilancio si possono analizzare i dati espressi sia in termini assoluti che in termini relativi, scegliendo in questo caso il valore del “prodotto d’esercizio” come base della percentualizzazione.

Tabella 22: Conto Economico a valore della produzione ottenuta e valore aggiunto

2006 2005 2004 % % % 1.Fatturato 3.843.689 100,00 2.980.461 100,00 2.539.157 100,00 2.Ricavi Interni 0 0,00 0 0,00 0 0,00 3. PRODOTTO DI ESERCIZIO 3.843.689 100,00 2.980.461 100,00 2.539.157 100,00 4. Consumo di materie (226.134) -5,88 (495.342) -16,62 (55.501) -2,19 5. MARGINE INDUSTRIALE LORDO

(3-4) 3.617.555 94,12 2.485.119 83,38 2.483.656 97,81 Servizi e lavorazioni

Industriali (2.315.160) -60,23 (1.402.660) -47,06 (1.156.505) -45,55 Spese per godimento di beni di terzi (100.105) -2,60 (105.901) -3,55 (117.048) -4,61

Oneri diversi di gestione (36.471) -0,95 (21.297) -0,71 (20.685) -0,81

6. Spese per servizi (2.451.736) -63,79 (1.529.858) -51,33 (1.294.238) -50,97 7. VALORE AGGIUNTO (5-6) 1.165.819 30,33 955.261 32,05 1.189.418 46,84

8. Spese di personale (765.210) -19,91 (828.897) -27,81 (897.894) -35,36 9. MARGINE OPERATIVO LORDO

(7-8) 400.609 10,42 126.364 4,24 291.524 11,48

10.1. Quote di ammortamento

e svalutazioni (98.565) -2,56 (211.233) -7,09 (125.585) -4,95 10.2. Accantonamenti per rischi

e spese future (35.600) -0,93 (32.000) -1,07 0 0,00

11. REDDITO OPERATIVO (9-10) 266.444 6,93 (116.869) -3,92 165.939 6,54

12. Saldo area finanziaria (61.166) -1,59 (41.794) -1,40 (45.476) -1,79

13. Saldo area extracaratteristica (124.187) -3,23 (38.048) -1,28 (89.009) -3,51

14. Saldo area straordinaria 61.550 1,60 (1.435) -0,05 6.972 0,27 15. RISULTATO PRIMA

DELLE IMPOSTE (11+12+13+14) 142.641 3,71 (198.146) -6,65 38.426 1,51 16.1. Oneri tributari (70.345) -1,83 (53.374) -1,79 (61.170) -2,41 17. UTILE (O PERDITA) D'ESERCIZIO

(15-16) 72.296 1,88 (251.520) -8,44 (22.744) -0,90

A seguito di un’attenta osservazione e di un’analisi accurata delle voci del Conto Economico relative ad ogni singolo esercizio, in particolar modo prestando molta attenzione ai dati espressi in termini percentuali, sono state riscontrate le seguenti criticità.

Per quanto riguarda il 2004, grazie allo studio della Nota Integrativa ed anche ad una serie di interviste fatte ad alcuni componenti del management aziendale, in particolar modo al presidente Dott. Maurizio Bottaini ed al responsabile dell’area amministrativa Dott. Luca De Lillo, si è giunti alla conclusione che l’esercizio amministrativo si è concluso con un valore dei ricavi di vendita in calo rispetto a quello raggiunto nell’esercizio precedente. Inoltre il saldo dell’area extra-caratteristica, che in questo esercizio è il risultato delle svalutazioni di partecipazioni detenute in due società controllate, ha inciso notevolmente sulla gestione per un totale di 89.009 Euro. Oltre a ciò risulta più che evidente come le voci contabili “Servizi e lavorazioni industriali” e “Spese di personale” abbiano un peso rilevante sull’andamento della gestione (in termini relativi pesano sulla gestione per un valore rispettivamente pari al 45,55% e 35,36%): più specificatamente, la prima voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente mentre la seconda è una voce di sintesi che può essere dettagliata nelle seguenti componenti principali: consulenze amministrative e professionali, compensi agli amministratori ed ai collaboratori coordinati e continuativi. Tutto questo ha portato alla chiusura dell’esercizio 2004 con una perdita di 22.744 Euro.

Il 2005 è stato caratterizzato dalla registrazione di ricavi soddisfacenti (incrementati rispetto all’esercizio precedente di 441.304 Euro), in linea con le previsioni della società, affiancata però da una serie di peggioramenti subiti dalle altre voci contabili: prima tra tutte la voce “Consumo di materie” che riguarda i costi dei beni destinati alla rivendita. L’incremento dell’esercizio è attribuibile quasi interamente all’acquisto di materiale hardware (450.000 Euro) relativo allo sviluppo di una commessa che comprende la progettazione, realizzazione ed installazione di 25 juke-bok multimediali per il cliente H3G S.p.A..

Un’altra criticità riscontrata riguarda la voce “Servizi e lavorazioni industriali” cresciuta di 246.155 Euro in un anno: questo è imputabile soprattutto all’aumento dei costi per l’acquisto di risorse esterne (liberi professionisti e risorse di altre aziende) impiegate per lo sviluppo di progetti software. Per una visione globale della situazione relativa alle modalità di gestione e contabilizzazione delle voci di costo è opportuno focalizzare l’attenzione sulla particolare relazione che lega l’andamento della voce relativa ai costi per servizi e quello delle spese per il personale. Osservando i dati del

Conto Economico, considerando anche la colonna del 2006, si può notare che un costante aumento delle spese per servizi è controbilanciato da un miglioramento dell’area del personale (osservazione confermata dal management d’azienda): in altre parole, a causa delle peculiarità tipiche di una società che opera nell’ambito dell’ICT, e soprattutto con il consolidamento della propria posizione di leader di mercato, sempre più Softec ha avuto bisogno di risorse umane dotate di conoscenze e competenze distintive relative alla ideazione, progettazione e realizzazione di soluzioni e prodotti software innovativi, a scapito del personale dipendente non scarso50. Per reperire questo particolare tipo di collaboratori l’azienda si è rivolta a professionisti esterni, ai quali offre contratti a scadenza (che terminano con la conclusione dei progetti ad essi assegnati).

Proseguendo con l’analisi del prospetto economico di bilancio, altre due voci spiccano agli occhi soprattutto se osservate a confronto con i loro stessi valori riferiti all’anno precedente. In primo luogo la voce di sintesi “Quote di ammortamento e svalutazioni”. Scomponendola nelle sue sotto-voci risulta costituita dalle quote annue di ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali unite alle svalutazioni registrate nei crediti iscritti nell’attivo circolante. La differenza riscontrata tra il 2004 ed il 2005 di 85.648 Euro è imputabile quasi completamente alle svalutazioni di crediti (valore in bilancio pari a 91.812 Euro) la cui riscossione risulta incerta alla data di chiusura del bilancio. Per concludere, in secondo luogo si osservi la voce “Accantonamenti per rischi e spese future”: benché in termini relativi la sua incidenza è aumentata solo di un punto percentuale circa, in termini assoluti è evidente come questo dato possa influenzare molto il risultato d’esercizio. Questa voce infatti nasce proprio durante il 2005 per rischi legati a controversie legali ancora in corso alla data di fine esercizio. A fronte di quanto è emerso l’esercizio in esame si chiude con una forte perdita di 251.520 Euro.

Il 2006 è stato l’anno dell’inizio di una ripresa economica, e non solo, di Softec. Infatti l’esercizio precedente ha visto l’azienda impegnata nella definizione di un’offerta altamente competitiva nel difficile panorama dei servizi dell’Information Technology caratterizzato da una domanda in lenta ripresa ma sempre più esigente

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dopo un periodo contrassegnato da una negativa situazione economica nazionale del settore dell’ICT che, in ogni modo, continua a soffrire nel 2005 nell’area dei servizi. Pertanto in questo contesto Softec è riuscita a definire un’offerta completa che si fonda sull’integrazione delle proprie competenze sparse nelle tre grandi divisioni della società: in particolare proprio nel 2005 è stata inserita nell’offerta aziendale la soluzione Oracle e-business Suite e sono nate importanti collaborazioni con partner come Oracle stessa e Rim (Research in Motion), società leader per l’offerta delle soluzioni wireless più innovative nel mercato globale della comunicazione mobile con sedi in tutto il mondo. Oltre a questo, è importante ricordare come il 2006 è stato l’anno in cui la divisione e-Business Solution ha ottenuto, oltre agli ottimi risultati economici, una competenza distintiva e riconosciuta dal mercato nell’ambito delle soluzioni Web e Mobile.

A conferma di quanto detto, nel 2006 i ricavi aumentati di 863.228 Euro e il ridimensionamento dei costi per materie prime (tornati ad incidere sulla gestione per il 5,88% a fronte dell’impennata del 2005 del 16,62%) hanno portato ad una condizione generale positiva soprattutto per i valori dei margini economici: infatti dal Margine Industriale Lordo al Risultato d’esercizio la situazione migliora sia in termini assoluti che relativi. In particolar modo il Margine Operativo Lordo tocca dei livelli al di sopra delle normali aspettative (passando da 126.364 a 400.609 Euro, più del triplo).

Vediamo ora quali sono le ulteriori peculiarità rilevate. La voce “Servizi e lavorazioni industriali” ha subito un ulteriore aumento giustificato però dall’aumento dei ricavi di vendita (incidendo per il 60,23% a fronte di un’incidenza passata di 47,06%). Principalmente le motivazioni di base sono le stesse del 2005: l’azienda ha ricercato anche durante questo esercizio risorse umane esterne per impiegarle nella realizzazione di nuovi progetti software incrementando così le sotto-voci “Produzione e Gestione Web Agency”51 di circa 705.000 Euro e “Compensi collaboratori coordinati e continuativi” di circa 150.000 Euro e, allo stesso tempo, ha ridotto ulteriormente il numero dei propri impiegati dipendenti (da 23 del 2005 a 20). I crediti iscritti nell’attivo circolante non hanno subito ulteriori svalutazioni permettendo cosi

51 Si tratta di spese per consulenze e soluzioni offerte a società - clienti che realizzano la propria impresa su Internet.

alla voce di costo ad essi associata di non incidere negativamente sulla gestione come nell’esercizio precedente. A questo punto della gestione aziendale si può affermare che Softec si trova al principio di un cammino di ripresa economica e competitiva che inizia con degli ottimi presupposti, come dimostra il risultato d’esercizio pari ad un utile di 72.296 Euro.

L’analisi del Rendiconto Finanziario.

Dopo aver studiato e compreso nel dettaglio la struttura ed il contenuto dei prospetti contabili di Stato Patrimoniale e di Conto Economico è possibile concludere questa prima parte dell’analisi con la costruzione del Rendiconto Finanziario per poi evidenziare le principali caratteristiche della dinamica finanziaria d’impresa. Per la costruzione di questo prospetto si seguiranno le linee giuda ed il modello esposti nel capitolo uno. In questa sede però è opportuno evidenziare un’ulteriore particolarità. Il calcolo del valore iniziale della grandezza-fondo, oltre ad essere il punto di partenza indispensabile per proseguire con la costruzione del Rendiconto, rappresenta anche uno strumento di controllo interno: per avere la sicurezza che il Rendiconto Finanziario sia stato costruito correttamente, il valore finale (alla data di fine esercizio, 31/12) della grandezza-fondo per l’anno n dovrà risultare uguale al valore iniziale (al 01/01) della stessa grandezza per l’anno n+1.

Tabella 23: Valore iniziale della grandezza-fondo

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

A BREVE INIZIALE 01.01.2005 01.01.2006 01.01.2007

Liquidità e att. Finanziarie che non

costituiscono immob. 60.626 25.704 9.003

- Debiti di finanziamento a breve -676.148 -537.822 -743.058

Indebitamento netto -615.522 -512.118 -734.055

Tabella 24: Rendiconto Finanziario

FLUSSI DI LIQUIDITA' - SCHEMA ASSONIME CIRC. N. 12 2005 2006

A) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (01/01) -615.522 -512.118

A BREVE INIZIALE

Ricavi di vendita 2.980.461 3.843.689

Acquisti di materie -495.342 -226.134

Spese per servizi -1.402.660 -2.315.160

Spese per godimento di beni di terzi -105.901 -100.105

Oneri diversi di gestione -21.297 -36.471

Salari e stipendi -586.875 -524.491

Oneri sociali -198.638 -198.972

Svalutazione crediti -91.812 0

Utilizzo fondo TFR, fondo rischi e oneri -60.190 -45.304

Variazione crediti comm.li -73.914 -505.614

Variazione altri crediti breve -13.021 16.174

Ratei e risconti attivi 1.741 -6.572

Ratei e risconti passivi 7 21.974

Variazione fornitori 643.331 -252.098

Variazione altri debiti 63.068 530.911

Totale 638.958 201.827 C) GESTIONE FINANZIARIA -41.794 -61.166 D) GESTIONE STRAORDINARIA -1.435 61.550 E) GESTIONE TRIBUTARIA -53.374 -70.345

F) FLUSSO MONETARIO DA INVESTIMENTI

Acquisto di cespiti -25.954 -78.349

Vendite di cespiti 0 0

Investimenti imm. Immateriali -2.500 -42.792

Disinvestimenti imm. Immateriali 0 0

Investimenti imm. Finanziarie -96.931 -9.122

Disinvestimenti imm. Finanziarie 0 0

Totale -125.385 -130.263

G) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO

Nuovi finanziamenti (medio-lungo termine) 0 0

Conferimenti dei soci 0 0

Rimborsi di finanziamenti -313.492 -241.784

Rimborsi di capitale proprio 0 -1

Totale -313.492 -241.785

H) GESTIONE DEL PATRIMONIIO NETTO 0 0

I) FLUSSO MONETARIO NETTO DEL PERIODO

(B+C+D+E

+F+G+H) 103.478 -240.182

L) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA A BREVE FINALE

(A+I)

(31/12) -512.044 -752.300

A questo punto si può procedere con l’interpretazione del Rendiconto Finanziario, che avrà come obiettivo generale quello di formulare un giudizio sulle condizioni finanziarie della gestione. Sul piano procedurale l’analisi deve partire dall’esame del

segno e dell’intensità della variazione subita dalla risorsa di riferimento52. E’ opportuno sottolineare che, laddove la risorsa non sia rappresentata dalle disponibilità liquide ma da aggregati più complessi, anche una variazione “nulla” deve essere valutata. Come si può notare nella sezione “I” della tabella precedente, la variazione subita durante l’esercizio dall’aggregato “posizione finanziaria netta a breve” risulta positiva per il 2005, ma nel 2006 peggiora drasticamente fino ad arrivare a valori negativi. Come sappiamo il 2005 è stato un anno importante per la crescita e lo sviluppo di Softec, i cui risultati si sono iniziati a vedere durante il 2006. Alla luce di tutto questo va ricordato che l’esame dei flussi finanziari è intimamente legato all’analisi dei dati di bilancio ed inoltre deve tener conto del profilo strategico dell’impresa. Pertanto l’insufficiente autoproduzione di risorse monetarie e il forte ricorso a mezzi esterni (in special modo ci si riferisce all’indebitamento bancario di breve termine) non sono aspetti da valutare negativamente in assoluto; in questo caso, infatti, bisogna tener conto del particolare momento che sta passando l’azienda in cui la stessa si ritrova impegnata nella realizzazione di un piano di sviluppo molto impegnativo.

Proseguendo con l’analisi del Rendiconto Finanziario occorre evidenziare quali sono stati i risultati intermedi in termini di produzione/assorbimento di risorse monetarie raggiunti all’interno delle aree di gestione evidenziate dal prospetto. Possiamo notare (nella tabella 23) come il flusso di cassa della gestione operativa (sezione B) risulti per entrambi gli esercizi positivo. I problemi maggiori, infatti, si riscontrano in altre due aree gestionali in cui l’azienda non è stata in grado di produrre moneta: l’area degli investimenti in immobilizzazioni e l’area dei finanziamenti che hanno inciso negativamente a causa d’acquisti di cespiti ed altri beni durevoli (immateriali e finanziari) e a seguito di rimborsi di debiti alle banche.

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