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Il rafforzamento dei controlli sulle banche

VERSO UN NUOVO PARADIGMA DI VIGILANZA?

4. Le riforme dell’Unione Europea in materia bancaria e la proposta Liikanen

4.5 Il rafforzamento dei controlli sulle banche

L’ultima serie di misure prende dall’analisi dei meccanismi di governance e di controllo dei rischi che, durante la crisi, non hanno funzionato come avrebbero dovuto e hanno permesso una manifestazione del rischio oltre ogni aspettativa. Le difficoltà del management si sono moltiplicate a causa dei numerosi strumenti di investimento sempre più complessi ed opachi. Ciò ha inoltre reso le banche più difficili da monitorare sia dai mercati che dalle autorità di vigilanza. Di conseguenza, il gruppo ritiene che siano necessarie ulteriori misure quali:

- le autorità di vigilanza dovrebbero effettuare dei test sui componenti dei board delle maggiori banche al fine di accertarne le capacità e le competenze; - tenendo conto della direttiva CRD III, che richiede che il 50% della

remunerazione variabile dei manager sia corrisposta in azioni della banca o in altri strumenti collegati all’andamento della stessa, si propone l’obbligatorietà di pagamento della quota dei compensi variabili sotto forma di strumenti di

bail-in;

- al fine di aumentare la trasparenza nei confronti dei mercati finanziari e dei risparmiatori, il gruppo promuove la richiesta di maggiori informazioni alle banche. La disclosure dovrebbe essere migliorata attraverso l’indicazione di quali sono le attività profittevoli e quali potrebbero creare delle perdite. Inoltre, tutte le informazioni fornite dagli intermediari dovrebbero essere più comprensibili, accessibili, significative e comparabili;

- al fine di garantire l’effettiva applicazione dei regolamenti, le autorità di vigilanza dovrebbero avere maggiori poteri sanzionatori. Si propone infatti la possibilità di escludere dai management le personalità che hanno danneggiato la banca e di richiedere la restituzione dei compensi percepiti.88

Queste misure, insieme agli interventi adottati dal Comitato di Basilea e dall’Unione Europea, dovrebbero garantire un sistema bancario più solido e

88 High-level Expert Group on reforming the structure of the EU banking sector, Final report, op. cit., pagg.

68 maggiormente in grado di valutare il rischio delle attività svolte. Gli interventi proposti, seppur invasivi nella gestione bancaria, potrebbero migliorare la stabilità delle grandi banche europee e ristabilire la fiducia dei mercati e dei risparmiatori.

4.6 Lostato di avanzamento della proposta

In quest’ultimo paragrafo verranno descritti gli sviluppi recenti a riguardo della proposta presentata dal gruppo Liikanen nel settembre del 2012. All’indomani della presentazione del rapporto, il commissario europeo Michel Barnier si impegnò a prendere in seria considerazione il lavoro svolto e a inizializzare le discussioni a riguardo degli interventi proposti.

Il 28 gennaio del 2013 la Banca Centrale Europea ha presentato la risposta dell’Eurosistema alle proposte di riforma presentate dal gruppo. Il documento appoggiava le iniziative del gruppo di esperti seppur sottolineando alcuni aspetti.

Per quanto riguarda la separazione obbligatoria, la Banca centrale ritiene opportuno dividere le attività ad alto rischio dalla fornitura dei servizi tradizionali ma evidenzia che:

- le attività non permesse all’entità di investimento dovrebbero essere chiaramente definite;

- la soglia utilizzata per definire quali banche siano obbligate alla separazione non dovrebbe essere legata solo ai dati di bilancio per limitare il margine di discrezionalità che potrebbero avere le banche;

- potrebbe essere necessaria una ulteriore rianalisi della previsione che non consente alla entità retail di fare da market maker;

- infine, il mantenimento di entrambi le entità all’interno del gruppo non elimina del tutto il rischio di ripercussioni negative in caso di dissesto di una delle parti dato che non è escludibile il rischio reputazionale al quale è collegato l’intero gruppo.

Per quanto riguarda le altre misure proposte dal gruppo, la BCE aggiunge inoltre che: - l’Eurosistema sostiene la separazione addizionale in quanto dota l’autorità di

vigilanza della flessibilità necessaria a contrastare i tentativi di evasione alla separazione principale;

- l’introduzione di strumenti di bail-in a copertura delle perdite potrà essere utile in caso di dissesto;

69 mercato deve essere delineata con maggior precisione specificando se si tratta un semplice requisito patrimoniale o di buffer che potrà essere utilizzato quando la banca lo ritiene opportuno;

- la previsione di un rafforzamento dei controlli all’interno delle banche riscontra il favore dell’Eurosistema.89

La portata della proposta di separazione ha scosso anche i governi nazionali. In particolare, Germania e Francia hanno preferito anticipare i tempi di attuazione delle riforme e hanno iniziato un loro iter legislativo.

In Germania, il 6 febbraio 2013 il governo ha approvato una proposta di riforma che prevede, tra l’altro, la separazione delle attività bancarie tradizionali dalle attività di investimento. Tale intervento entrerà in vigore a partire dal 2014 fino ad arrivare alla completa attuazione entro la metà dell’anno successivo. La riforma tedesca sembra comunque più vicina alla separazione statunitense imposta dalla Volcker rule che alla separazione proposta dal gruppo Liikanen dato che viene richiesta la segregazione delle attività di trading per conto proprio, esposizioni verso gli hedge fund e high-frequency

trading se la somma di queste supera il 20% del bilancio o la soglia assoluta di 100

miliardi di euro. Sarà quindi proibito finanziarie tali attività attraverso la raccolta tramite depositi. Queste regole saranno comunque applicate solo alle banche con un totale attivo superiore a 90 miliardi di euro.

La Francia, alla fine del 2012, ha iniziato un proprio iter legislativo che porterà anch’esso alla divisione delle attività di trading in conto proprio, esposizioni verso gli hedge fund e

high-frequency trading dal resto della banca più tradizionale. I contorni della iniziativa

francese non sono ancora ben delineati in quanto molti dettagli sono rimandati a futuri regolamenti.

Le iniziative nazionali di Germania e Francia sembrano quindi andare nella direzione proposta dal gruppo Liikanen introducendo la separazione tra attività retail e di investimento. In realtà, le regole proposte dai due governi somigliano molto di più alle riforme anglosassoni dato che hanno uno spettro meno ampio rispetto alla separazione obbligatoria del documento del gruppo. Per esempio, la separazione dell’attività di market

making è richiesta solo dalla proposta di stampo europeo.

Non è da escludere che il tipo di separazione intrapresa da Parigi e Berlino possa influenzare le scelte della Commissione Europea e portarla a proporre una riforma meno

89 European Central Bank, Bank structural reform – position of the Eurosystem on the commission’s

70 restrittiva. Infine, i due stati hanno seguito la loro strada solitaria invece di attendere una decisione di tipo comunitario, contribuendo così ancor di più alla segmentazione del sistema bancario europeo.

Nonostante queste iniziative nazionali, l’iter legislativo europeo continua. Al fine di prendere in considerazione il maggior numero di contributi riguardanti le riforme proposte dal gruppo Liikanen, la Commissione Europea ha aperto una consultazione tesa a ricevere i pareri di istituti finanziari, imprese non finanziarie, autorità di vigilanza e cittadini.

La consultazione è durata dal 16 maggio 2013 all’11 luglio 2013 e ha avuto ad oggetto esclusivamente la prima misura, ovvero la separazione obbligatoria. Al termine della consultazione, la commissione ha ricevuto 538 contributi. Di seguito saranno delineate le domande poste dalla Commissione e la sintesi dei risultati ottenuti.

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