• Non ci sono risultati.

Il rapporto dell’Indipendent Commission on Banking

VERSO UN NUOVO PARADIGMA DI VIGILANZA?

2. Basilea 3 e i modelli di business

3.2 Il rapporto dell’Indipendent Commission on Banking

Il Regno Unito è stato colpito violentemente dalla crisi finanziaria anche se che con minori ripercussioni rispetto agli Stati Uniti. Come già descritto nel primo capitolo, il governo britannico dovette compiere uno sforzo notevole per nazionalizzare Royal Bank of Scotland. Il costo sostenuto dai contribuenti britannici al fine di permettere il salvataggio delle banche inglesi è stato di circa 50 miliardi di sterline così come fu annunciato dall’allora premier Gordon Brown.76

Due anni dopo, il primo ministro David Cameron istituì una commissione indipendente, presieduta dal professor Sir John Vickers, già capo economista della Banca d’Inghilterra, con lo scopo di prendere in considerazione le riforme strutturali e non strutturali relative al settore bancario inglese per promuovere la stabilità finanziaria e la concorrenza. A seguito di una relazione ad interim presentata nell’aprile del 2011, il 12 settembre dello stesso anno è stato pubblicato il documento finale contenente le proposte di riforma. Il gruppo si è preposto i seguenti obiettivi:

• aumentare la capacità di assorbimento delle perdite da parte delle banche;

• spingere le banche a creare dei piani di risoluzione capaci di rendere le crisi bancarie meno costose;

• creare disincentivi all'eccessiva assunzione di rischi.77

La proposta rappresenta un cambiamento di rotta rispetto al precedente assetto dei

76 Wintour P., Treanor J., Seager A., £50bn bid to save UK banks, tratto dal sito del quotidiano The Guardian,

Londra, 2008.

54 controlli pubblici sul sistema bancario nel Regno Unito, dato che in questo paese le autorità, prima della crisi, rivendicavano con orgoglio i vantaggi della light touch

supervision.

Per quanto riguarda i tempi di applicazione della stessa, l'opinione della Commissione è che la piena applicazione delle regole dovrebbe avvenire entro il 2019 dando il tempo agli intermediari per ridurre al minimo eventuali rischi di transizione.

Le raccomandazioni riguardano tre macro argomenti: la stabilità del sistema bancario britannico, la capacità di assorbimento delle perdite da parte delle banche e la competitività di queste ultime. Il punto che maggiormente ci riguarda è il primo, dato che incide direttamente sui modelli di business. Prima di descrivere i provvedimenti in tale ambito bisogna innanzitutto definire quali siano le banche destinatarie delle raccomandazioni del rapporto ovvero chiunque abbia ottenuto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria nel mercato bancario del Regno Unito compresi gli intermediari che fanno parte di un gruppo bancario con sede nel Regno Unito o all'estero. Per quanto riguarda il primo macro argomento, ovvero la stabilità finanziaria, la Commissione propone la separazione (detta ring-fence) tra attività bancarie al dettaglio e il resto della banca. Di conseguenza, se il provvedimento dovesse divenire testo di legge, le banche saranno tenute a istituire un soggetto giuridico distinto all'interno della loro struttura di gruppo aziendale per fornire servizi di retail verso i privati e le piccole e medie imprese dello Spazio Economico Europeo. Si cerca così di isolare le operazioni bancarie al dettaglio da quelle più rischiose e, in secondo luogo, in caso di fallimento della parte più rischiosa, si garantisce la continuità dei servizi bancari essenziali. Le filiali di vendita al dettaglio nel Regno Unito sarebbero giuridicamente, economicamente e funzionalmente separate dal resto dei gruppi bancari a cui appartenevano. Inoltre, questa proposta contrasta l’incentivo a divenire troppo grandi per fallire in quanto le autorità governative non saranno obbligate a salvare la parte più rischiosa della banca in crisi dato che le funzioni bancarie vitali per l’economia saranno comunque garantite dalla parte segregata.

Rimarrebbero al di fuori del ring-fence le esposizioni interbancarie, l’attività di market maker, la negoziazione in conto proprio di titoli azionari, obbligazionari e derivati (quest’ultima a meno che non sia effettuata a scopo di copertura del rischio). Per quanto riguarda il corporate banking (ovvero l’area di affari comprendente i rapporti con le grandi imprese), le banche hanno la libertà di inserirlo o meno all’interno della parte retail a patto che i prestiti concessi non possano essere finanziati tramite il ricorso ai

55 finanziamenti provenienti dal mercato ma solo tramite i depositi al dettaglio.78

Il rapporto evidenzia una serie di condizioni necessarie a rendere il ring-fence efficace ovvero:

- le attività accessorie che sono necessarie alla fornitura efficiente dei servizi al dettaglio sono ammesse a meno che non vengano identificate come linee di business autonome e non connesse alla prestazione dei servizi retail;

- la parte segregata deve soddisfare i requisiti regolamentari di capitale su base individuale;

- la parte segregata deve avere al proprio interno tutto il personale necessario a far continuare l’attività bancaria a prescindere dalla salute finanziaria del gruppo di appartenenza;

- è posto un limite alle esposizioni che la parte segregata può avere verso il resto del gruppo, il 25% e il 50% del proprio capitale rispettivamente per le esposizioni non garantite e garantite;

- la governance della parte segregata deve essere indipendente dato che la maggioranza degli amministratori deve essere indipendente e il presidente del Cda deve essere scelto tra questi;

- per motivi di trasparenza, la società controllata deve effettuare le comunicazioni obbligatorie come se si trattasse di una società quotata in modo indipendente.

Secondo la Commissione, la separazione parziale permette il mantenimento di alcuni benefici in modo da contenere i costi in capo agli intermediari destinatari del ring-

fence. Si cerca infatti di mantenere i benefici della diversificazione dei profitti, delle

economie di scopo, della creazione di relazioni unitarie con il cliente al fine di fornire una risposta completa alle sue esigenze e della condivisione delle informazioni, delle competenze, delle infrastrutture operative e del marchio. Inoltre, il gruppo potrebbe iniettare capitale nella componente ring-fenced in caso di bisogno.

4.

Le riforme dell’Unione Europea in materia bancaria e la

Documenti correlati