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“In Italia la gestione operativa delle azioni decentrate del programma è affidata a tre Agenzie nazionali competenti per ambiti diversi, con il coordinamento di tre autorità nazionali.”45

L’Agenzia nazionale Erasmus+ che si occupa nello specifico della gestione delle azioni nell’ambito della

scuola, dell’istruzione superiore e dell’educazione degli adulti è l’Istituto Nazionale per la

Documentazione, l’Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE). Essa è coordinata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in particolare dalla Direzione Generale per gli Affari internazionali e quella per l’Università.

Nel settore dell’istruzione e formazione professionale l’Agenzia nazionale responsabile dell’implementazione delle azioni di Erasmus+ è rappresentata dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP)46. Questo ente sottostà al coordinamento del Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali, in particolare della Direzione Generale per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione.

All’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) Erasmus+ compete, infine, la gestione delle azioni nel settore

44 Commissione Europea, Erasmus+. Guida al programma, Bruxelles, Versione 2 (2016) del 7 gennaio 2016, pp. 254-270 45 http://www.erasmusplus.it/chi-siamo/

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della gioventù. È coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nello specifico dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.47

Le prime due Agenzie sopramenzionate si occupano, nello specifico, dell’implementazione dell’Azione Chiave 1 e 2, ovvero di tutte le attività promosse negli ambiti della mobilità individuale ai fini dell’apprendimento e della cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche. L’Agenzia Nazionale per i Giovani, oltre a queste due Azioni Chiave, ha il compito di gestire i progetti di “Dialogo strutturato”, nell’ambito dell’Azione Chiave 3.

Nel 2016 i fondi per realizzare le azioni sostenute da Erasmus+ sono stati distribuiti in questo modo:

 L’Agenzia INDIRE ha a disposizione 104 milioni di euro per sostenere le attività di mobilità e i progetti di cooperazione nel settore dell’istruzione: 72 milioni sono assegnati all’università, 27 alla scuola e 5,5 all’educazione degli adulti.48

 All’Agenzia INAPP sono stati assegnati circa 35 milioni di euro, di cui quasi 26,24 milioni sono destinati alle attività di mobilità e più di 8,76 ai Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e formazione professionale.49

 L’ANG ha allocato all’incirca 1,89 milioni di euro per l’implementazione dei Partenariati strategici e circa 9,42 milioni per le attività di mobilità, di cui 3,62 milioni designati per gli scambi giovanili, 4,42 per i progetti di SVE e 1,38 per le attività di mobilità degli animatori socio-educativi.50

I primi risultati del 2014.

La scelta di prendere in analisi in modo approfondito i risultati relativi all’anno 2014 nasce da due ordini di motivazioni: la completezza e l’accessibilità dei dati riferiti a questo periodo e la possibilità di confrontarli con quelli europei, dello stesso anno, esposti nei precedenti paragrafi. Il focus è posto inoltre sulle attività di mobilità, in quanto rappresentano, all’interno del Programma, l’Azione Chiave più rilevante, in termini di finanziamento e di partecipazione e significativa, ai fini della mia ricerca generale.

47 http://www.erasmusplus.it/chi-siamo/ 48 http://www.indire.it/2016/11/03/sempre-piu-alta-la-partecipazione-italiana-a-erasmus/ 49 http://www.isfol.it/agenzia-nazionale-erasmus-isfol/newsletter/n.-4-2015-erasmusplusvet2016-distribuzioni-dei-fondi-e-novita- del-bando-2016 50 http://www.agenziagiovani.it/news/19-erasmus/1718-allocazione-dei-fondi-per-i-progetti-erasmus-gioventu-ka1-anno-2016

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Tabella 9 - Azione Chiave 1, Le attività di mobilità finanziate in Italia, nel 201451

N° progetti Sovvenzioni (in milioni di euro) Organizzazioni coinvolte N° partecipanti

Presentati Finanziati Tasso

successo Tot. previsti Con bisogni speciali Con minori opport. Staff Scuola 1178 107 9% 3,66 207 1705 - - Studenti e Staff Istruzione Superiore 229 213 93% 53,47 213 34392 - - Staff Educazione degli Adulti 175 24 14% 0,66 51 337 11 - Studenti e Staff Ifp 287 98 34% 25,02 1729 8953 187 - Giovani e Animatori socioeducativi 1108 462 42% 9,98 2934 12445 251 3235

Come si può osservare nella tabella 9, in Italia, nel 2014, le attività di mobilità nel settore dell’istruzione superiore hanno assunto un particolare rilievo: le relative risorse economiche ammontavano a più di 53 milioni di euro ed hanno coperto il 93% dei progetti presentati, il che rappresenta il tasso di successo più elevato. Le attività finanziate inoltre coinvolgevano un numero notevole di persone, circa 34mila. Risulta evidente che le azioni nel settore della gioventù hanno dimostrato una forte attrattività: i progetti presentati sono stati particolarmente numerosi, 1108 (di questi, il 42% ha ricevuto una sovvenzione Erasmus+) e coinvolgevano parecchie organizzazioni, quasi 3mila, e molti partecipanti, circa 12,5mila. È significativo rilevare che nel settore della gioventù, nell’ambito dell’Azione Chiave 1, si è investito in maniera significativa nella piena partecipazione delle persone con bisogni speciali e con minori opportunità. In particolare, nel 2014, i progetti di scambio giovanile hanno ottenuto un finanziamento di oltre 3 milioni di euro e vedevano coinvolti 7252 giovani, ovvero circa il 58% di tutti i partecipanti previsti nelle attività di mobilità sovvenzionate nel settore della gioventù.52

Alcuni dati interessanti riferiti al periodo 2014-2016.

Nel corso dei primi anni di implementazione di Erasmus+, in Italia si rileva un aumento dei finanziamenti,

51 European Commission, Annex I. Erasmus+ Programme - Annual Report 2014, Statistical Annex, Bruxelles, 2015 52 Ibid.

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dell’attrattività delle azioni e quindi della partecipazione al Programma. In particolare nel settore dell’istruzione (scuola, università, educazione degli adulti) si è registrato un incremento significativo dei fondi a sostegno delle attività di mobilità e dei progetti di cooperazione: da quasi 77 milioni di euro stanziati nel 201453 a 104 milioni nel 2016. Nello specifico si rilevano dati interessanti inerenti ai risultati

ottenuti nell’ambito dell’istruzione superiore: se nel 2014 il relativo budget ammontava a quasi 57 milioni di euro54, nel 2016 esso ha raggiunto 72 milioni. Nello stesso lasso di tempo il numero di istituti

universitari coinvolti nelle azioni di mobilità è aumentato del 17%. L’Italia inoltre si posiziona, in Europa, tra i quattro principali Paesi di invio di studenti universitari verso altri Stati europei e tra i primi cinque Paesi di accoglienza.55

Nei settori dell’istruzione e formazione professionale e della gioventù i finanziamenti si sono attestati invece, nel periodo in questione, attorno a cifre piuttosto stabili, pari rispettivamente a 33/35 milioni di euro e a 11/12 milioni. Nel 2015, in entrambi questi ambiti, si è riscontrato un incremento generale delle proposte progettuali, rispetto all’anno precedente: nello specifico per quanto riguarda l’Azione Chiave 1 si registra una crescita pari al 13,24% nel campo dell’istruzione e formazione professionale (da 287 a 325 progetti presentati)56 e del 58,39% nel settore della gioventù (da 1108 a 1755 candidature)57.

Il contesto italiano.

Il numero di progetti presentati e di quelli finanziati varia in modo significativo in base alla regione italiana presa in considerazione. Si cercherà ora di fornire un quadro generale della distribuzione regionale delle candidature e delle attività sovvenzionate, nell’ambito specifico dell’Azione Chiave 1:

 Nel settore dell’istruzione scolastica i progetti di mobilità sono stati presentati, nel 2014, in misura consistente da Sicilia (il 15,7%), Campania (il 10%), Emilia Romagna (il 9,8%) e Lombardia (il 9,08%). Al contrario, Valle d’Aosta e Molise sono state le regioni con il numero più basso di proposte progettuali, pari rispettivamente allo 0,08% e 0,25% di tutte le candidature nazionali. Quanto ai progetti finanziati, le percentuali più alte si collocano in Emilia Romagna, in Sicilia e in

53 European Commission, Erasmus+ statistics 2014 - Italy, Bruxelles, 2016 54 Ibid.

55 http://www.indire.it/2016/11/03/sempre-piu-alta-la-partecipazione-italiana-a-erasmus/

56 Istituto della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL), Rapporto annuale di monitoraggio 2015, Roma, 2015, p. 12 57 Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG), Relazione sulla performance dell’Agenzia Nazionale per i Giovani 2015, Roma, 2015, p. 11

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Piemonte, quelle più basse invece in Provincia di Bolzano, in Liguria, Molise e Valle d’Aosta.58

Nello specifico per quanto riguarda la mobilità degli studenti universitari un’alta percentuale di essi (oltre il 50%) è partita, nel 2014, da Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Lombardia. Gli istituti di istruzione superiore che hanno inviato all’estero il numero maggiore di studenti sono stati l’Università degli studi di Bologna (2142), di Padova (1514) e La Sapienza di Roma (1464).59

 Nel settore dell’istruzione e formazione professionale, il Lazio e la Toscana hanno manifestato nel 2014 il tasso più elevato di progetti presentati, rispettivamente il 12% e l’11% di tutte le candidature nazionali. La Liguria ed il Molise rappresentano invece le regioni da cui sono pervenute meno proposte progettuali, ovvero l’1%.60 In relazione ai progetti approvati, questi si

sono distribuiti in misura maggiore in Toscana (il 16,2%) e in Veneto, così come in Emilia Romagna e in Piemonte (il 10,1%). Al contrario, solo l’1% di tutti i progetti finanziati si è collocato in Trentino, nonché in Liguria e nel Molise. In generale le regioni del Sud sono risultate più svantaggiate, in relazione alle proposte approvate, rispetto a quelle del Nord e del Centro.61

 Nel settore della gioventù la Sicilia, il Lazio e la Campania rappresentano, nel 2014, le regioni con il tasso più alto di proposte progettuali, pari rispettivamente a circa il 17,9%, il 9,6% e l’8,8% di tutte le candidature nazionali. In esse si è registrato inoltre un numero notevole di progetti approvati (rispettivamente 87, 50 e 33). Al contrario, il Molise, l’Umbria, la Liguria e il Trentino-Alto Adige sono state le regioni con il numero più basso di proposte progettuali, ovvero inferiori all’1,3% di tutte le candidature. In questi territori si è rilevato inoltre un numero particolarmente esiguo di progetti finanziati (rispettivamente 4, 4, 5, 10). Il Trentino-Alto Adige si distingue tuttavia per un elevato tasso di successo, poiché è stato approvato e finanziato l’83,3% dei progetti presentati (10 su 12).62

L’Italia nel contesto europeo.

Nell’anno 2014 l’Italia si è collocata al quinto posto, tra i Paesi membri dell’Unione Europea, per il livello

58 Istituto Nazionale per la Documentazione, l’Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE), Dal Lifelong Learning Programme a

Erasmus+, Firenze, 2014, p. 11

59 Istituto Nazionale per la Documentazione, l’Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE), La mobilità in Erasmus+, Firenze, 2015,

p. 60

60 Istituto della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL), Rapporto annuale di monitoraggio 2015, Roma, 2015, p. 13 61 Istituto della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL), Rapporto annuale di monitoraggio 2014, Roma, 2014, p. 86 62 Elaborazione delle graduatorie dei progetti KA1 di mobilità per i giovani e gli youth workers presenti all’indirizzo:

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di partecipazione alle azioni di mobilità implementate nell’ambito dell’Azione Chiave 1. Nel nostro Paese le attività di mobilità realizzate nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù hanno coinvolto in totale 37861 persone, che rappresentano il 7,3% dei partecipanti totali effettivi a livello europeo. Ai primi posti si collocano la Germania (con quasi 60mila partecipanti, ovvero l’11,6% rispetto

al totale), la Francia (con il 10,3%), la Spagna (con il 9,3%) e la Polonia (con l’8,2%).63