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LA NASCITA DI “ERASMUS PLUS” E IL CONTESTO POLITICO

Come è stato indicato nel secondo capitolo, nel 2013 è stato istituito, in seguito al Regolamento n° 12881,

il nuovo programma europeo “Erasmus+”, attuato dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020. Questo rappresenta un provvedimento innovativo, in quanto accorpa i precedenti programmi, promossi e realizzati dalla Commissione Europea nel periodo compreso tra il 2007 e il 2013, nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù. Include inoltre azioni di sostegno allo sport.2 Nello

specifico Erasmus+ integra i seguenti programmi:

 “Apprendimento permanente” (o “Lifelong Learning Programme” – LLP), istituito nel 2006, ha accorpato le varie iniziative nel campo dell’istruzione e della formazione nell’ambito della cooperazione europea ed ha sostituito “Leonardo” e “Socrates” (1995-2006), integrandoli in un unico programma. Le azioni in questo ambito miravano ad incentivare gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d’istruzione e formazione, migliorandone la qualità. La finalità era di sostenere e favorire uno sviluppo economico sostenibile, aumentando e migliorando i posti di lavoro, promuovendo una maggiore coesione sociale e tutela dell’ambiente, nell’ottica di contribuire, in generale, alla costruzione e alla crescita dell’Europa,

1 Parlamento e Consiglio Europeo, Regolamento(UE) n°1288/2013 che istituisce “Erasmus+”: il programma dell’Unione per l’istruzione,

la formazione, la gioventù e lo sport, in G.U.U.E serie L n.347 del 20/12/2013

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quale società basata sulla conoscenza. Nello specifico il programma LLP includeva i seguenti sottoprogrammi: Comenius, sviluppato nell’ambito dell’istruzione primaria e secondaria;

Erasmus, rivolto al mondo universitario; Leonardo, relativo all’istruzione e formazione

professionale; Grundtvig, legato all’ambito della formazione degli adulti; il Programma

trasversale, incentrato sugli obiettivi dell’intero processo di apprendimento permanente, con

funzioni di collegamento e complementarietà rispetto agli altri sottoprogrammi; Jean Monnet, sviluppato per sostenere ed incentivare lo studio, la ricerca e l’insegnamento nell’ambito di tematiche legate all’integrazione europea.3

 “Erasmus Mundus” prevedeva la costituzione di alcuni corsi di Master congiunti (EMMC), di Dottorati congiunti (EMJD) e di partenariati per la mobilità con Paesi terzi, organizzati da consorzi internazionali di istituzioni di istruzione superiore. Queste azioni si prefiggevano di promuovere la mobilità degli studenti e dei docenti tra le varie sedi delle istituzioni partner. Nell’ambito del programma venivano erogate borse di studio e grant, rispettivamente per gli studenti e i docenti che partecipavano alle attività didattiche e ai partenariati di mobilità.4

 “Gioventù in Azione” è stato sviluppato nel settore della gioventù nel periodo dal 2007 al 2013, le cui azioni miravano a promuovere l’educazione non formale e informale. (Vedi cap. 2)  “Tempus” è nato con l’obiettivo di riformare, modernizzare e migliorare la qualità dell’istruzione

superiore nell’Europa dell’Est, nell’Asia centrale, nei Balcani occidentali e nei Paesi del Mediterraneo. Il programma si prefiggeva inoltre di promuovere la cooperazione tra gli istituti.5

 “Alfa” è un programma che mirava alla modernizzazione dell’istruzione superiore in Sud America, attraverso la cooperazione e lo sviluppo di reti tra gli istituti universitari dei Paesi sud americani e quelli dei Paesi europei.6

 “Edulink” prevedeva la cooperazione e la creazione di reti tra gli istituti di istruzione terziaria dei Paesi dell’area ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) e quelli dei Paesi europei, con l’obiettivo di riformare e modernizzare il sistema universitario. L’obiettivo era di promuovere un’istruzione terziaria di qualità, che potesse rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e agli obiettivi di sviluppo socio-economico dei Paesi in questione.7

3 http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=30 4 http://www.erasmusmundus.it 5 http://eacea.ec.europa.eu/tempus/programme/about_tempus_it.php 6 http://ec.europa.eu/europeaid/where/latin-america/regional-cooperation/alfa/index_en.htm_en 7 http://www.acp-hestr.eu/edulink-about-contact

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 Il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati ha sviluppato alcune azioni nel settore dell’istruzione superiore, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra gli istituti accademici e la mobilità degli studenti tra i Paesi europei e altri Paesi industrializzati extra- europei. Nell’ambito di questo programma si è cercato inoltre di sostenere lo sviluppo di consorzi tra le istituzioni del mondo universitario e quelle legate al settore della formazione professionale, in modo da integrare e modernizzare i rispettivi curricula e sviluppare percorsi di studio e apprendimento condivisi.8

La scelta di istituire un programma unico ed integrato nel settore dell’istruzione, formazione e gioventù è nata da una proposta della Commissione Europea9, risalente al 2011. L’obiettivo era di razionalizzare

e di semplificare i precedenti programmi, accorpandoli in uno unico, garantendo così una programmazione integrata, procedure di domanda più chiare ed accessibili, meccanismi comuni e semplificati di attuazione, valutazione, rendicontazione e controllo. Ciò mirava a ridurre i costi di gestione, la frammentarietà e le sovrapposizioni dei programmi e a sviluppare quindi maggiori sinergie e coordinamento tra i vari interventi, nonché tra gli attori significativi.

Le attuali azioni nei settori dell’istruzione, formazione e gioventù possono perciò avere, nell’ambito di Erasmus+, un impatto maggiore e di lunga durata, promuovere l’innovazione e attirare un numero più elevato di partecipanti, tra cui nuovi attori dal mondo del lavoro e dalla società civile.

La semplificazione, la razionalizzazione e l’integrazione dei precedenti programmi nei settori dell’istruzione, formazione e gioventù in un programma unico e rafforzato si collocano in un contesto europeo la cui priorità è la crescita economica intelligente, sostenibile e solidale. Tale obiettivo primario è stato definito in “Europa 2020”, la strategia lanciata nel 2010 dall’Unione Europea nell’ambito della crescita e dell’occupazione. Il piano d’azione per il periodo dal 2010 al 2020 mira a fronteggiare i cambiamenti e le problematiche che stanno avvenendo a livello mondiale e nello specifico in Europa, ad esempio: la globalizzazione, la crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 e le conseguenti carenze strutturali dell’economia europea, il livello di disoccupazione, l’invecchiamento della popolazione, etc. L’Unione Europea ha bisogno, di fronte a questi fenomeni in continua evoluzione, di individuare e sperimentare soluzioni innovative e riforme strutturali, per aumentare la propria competitività e produttività ed affermarsi come economia dinamica, forte e interconnessa, basata sulla conoscenza.10

8 http://www.eacea.ec.europa.eu/bilateral_cooperation/index_en.php

9 Commissione Europea, Un bilancio per la Strategia 2020, Part I, Bruxelles, 29/06/2011, COM (2011) 500 def.

10 Commissione Europea, Le politiche dell’Unione Europea. Europa 2020: la strategia europea per la crescita, Lussemburgo, Ufficio

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In questa direzione assumono un ruolo chiave l’istruzione, la formazione, le politiche e gli interventi nell’ambito della gioventù: investendo in questi settori si possono ottenere risultati significativi nel campo dell’innovazione, della ricerca, dell’occupabilità e occupazione delle nuove generazioni, della partecipazione sociale e politica dei giovani, dell’inclusione e coesione sociale. In questo modo possono essere incrementate, in generale, la produttività, la competitività e la crescita economica dell’Unione Europea.11 Europa 2020 include perciò l’istruzione tra le cinque tematiche prioritarie su cui è necessario

investire per la crescita e l’occupazione. In tale settore, l’ambizioso obiettivo che la strategia si prefigge è, nel concreto, di ridurre i tassi di abbandono scolastico al di sotto del 10 % e di raggiungere almeno un tasso pari al 40 % di persone di età compresa tra 30 e 34 anni che hanno conseguito un titolo universitario. Altri obiettivi prioritari di Europa 2020 sono sviluppati negli ambiti strategici dell’occupazione, dell’innovazione, dell’integrazione sociale e del clima e dell’energia.12

Un ulteriore punto di riferimento importante nell’ottica dell’integrazione e razionalizzazione dei programmi nei settori dell’istruzione e della formazione è rappresentato dal quadro strategico di cooperazione europea nell’istruzione e formazione, l’ET2020. Questo è strettamente connesso con la strategia Europa 2020, in quanto mira da un lato a dare l’opportunità a tutti i cittadini di realizzarsi al meglio a livello personale, sociale e professionale e dall’altro a garantire una crescita economica sostenibile in Europa. Gli obiettivi strategici delineati nell’ambito dell’ET2020 sono: (1) offrire maggiori opportunità di apprendimento permanente e di mobilità, (2) potenziare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione, (3) promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, (4) incentivare la creatività, l'innovazione e l'imprenditorialità, ai vari livelli di istruzione e formazione. Il piano strategico definisce inoltre criteri comuni, a cui i Paesi membri dell’Unione Europea devono riferirsi nell’elaborare ed attuare le misure e le azioni nazionali nei settori dell’istruzione e della formazione. In riferimento al periodo 2010-2020, alcuni di questi parametri indicano che:

 una media di almeno il 15 % di adulti dovrebbe partecipare all'apprendimento permanente;  la percentuale dei quindicenni con risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze

dovrebbe essere inferiore al 15 %;13

11 European Commission, Commission Implementing Decision on the adoption of the 2016 annual work programme for the

implementation of “Erasmus+”: the Union Programme for Education, Training, Youth and Sport, Bruxelles, 14/09/2015, C (2015) 6151 final, p.9

12 Commissione Europea, Le politiche dell’Unione Europea. Europa 2020: la strategia europea per la crescita, Lussemburgo, Ufficio

delle pubblicazioni ufficiali dell’Unione Europea, 2015

13 Consiglio dell’Unione Europea, Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea

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 una media di almeno il 20% dei laureati e il 6% dei giovani di età dai 18 ai 34 anni con una qualifica professionale dovrebbe trascorrere un periodo all’estero, per studio o tirocinio;

 la quota di lavoratori di età dai 20 ai 34 anni con un diploma di scuola secondaria superiore o con un titolo universitario, che hanno terminato il percorso di studi da 1 a 3 anni prima, dovrebbe essere in media pari all’82%.14

Sulla stessa linea, nel settore della gioventù, assume un ruolo chiave la strategia dell’UE “Investire nei

giovani e conferire loro maggiori responsabilità”, che copre il periodo dal 2010 al 2018. Nell’ambito di

questo quadro rinnovato per la cooperazione europea in materia di gioventù sono state stabilite, per il triennio 2016-2018, le seguenti priorità: aumentare l’inclusione sociale di tutti i giovani, promuovere la loro partecipazione alla vita civile e democratica dell’Europa, agevolare la loro transizione alla vita adulta e in particolare la loro integrazione nel mercato del lavoro, promuovere la salute e il benessere dei giovani, sostenere ed incentivare le nuove tecnologie, nell’ambito delle politiche giovanili e dell’animazione socio-educativa, rispondere alle opportunità e alle problematiche legate all’aumento dei giovani migranti e profughi nell’UE.15