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2.3 LE POLITICHE GIOVANILI IN EUROPA

2.3.1 La Svezia

Definizione di gioventù.

Nei Paesi Nordici, e quindi in Svezia, la “gioventù” è considerata una risorsa umana e per la società, su cui è necessario investire ed è intesa secondo un’accezione ampia: gli interventi elaborati in materia sono infatti destinati a tutti i giovani.78 Vengono inoltre elaborate e promosse politiche specifiche, a

favore di gruppi particolarmente vulnerabili, quali ad esempio i giovani stranieri, portatori di handicap e LGBT.79

I giovani a livello demografico.

A fine 2013 i giovani di età compresa tra i 13 e i 25 anni sono pari a più di 1,55 milioni (51,4% maschi e 48,6% femmine): essi rappresentano all’incirca il 16,4% della popolazione totale, che conta 9,46 milioni di abitanti.80

78 IARD, Op. cit., pp. 86-87

79 Kindahl S., Country Sheet on Youth Policy in Sweden, Partnership between the European Commission and the Council of Europe in

the field of youth, 2014, p. 2

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Le politiche nazionali in materia di gioventù.

La Svezia non ha una legislazione specifica nel settore della gioventù e le questioni riguardanti i giovani sono regolate da leggi specifiche, inerenti ad ambiti trasversali, come ad esempio l’istruzione, l’occupazione e la salute.

Nel 2014 il Parlamento svedese ha adottato un nuovo programma di riforma per le politiche giovanili, denominato “Focus sui giovani”, il quale copre un periodo di quattro anni, fino al 2017. La proposta di questa nuova strategia per i giovani è nata in seguito ad un processo di consultazione, che le istituzioni hanno avviato, coinvolgendo gli attori significativi (stakeholders) locali attivi nel mondo giovanile, quali ad esempio: gli operatori e le organizzazioni, impegnati nel settore della gioventù, le università, le autorità locali e i giovani.

I nuovi e principali obiettivi del programma mirano ad offrire ai giovani condizioni di vita migliori, opportunità e strumenti per sviluppare una maggiore autonomia e indipendenza, la possibilità di partecipare e contribuire in maniera attiva allo sviluppo della società. Le azioni, sviluppate nell’ambito di “Focus sui giovani”, sono indirizzate a tutti i giovani tra i 13 e i 25 anni, fascia d’età presa in riferimento anche nei programmi e negli interventi nell’ambito della gioventù precedenti al 2014.

Il programma prevede lo sviluppo di 40 azioni, all’interno di tre aree d’intervento prioritarie: (1) la

partecipazione giovanile alla vita sociale e politica della comunità, (2) l’autonomia e indipendenza e (3)

la salute mentale dei giovani.81 Alcune delle azioni previste, in questi tre ambiti, mirano ad esempio a:

(1) incentivare la partecipazione elettorale giovanile, sostenere i giovani candidati politici e sviluppare all’interno della scuola momenti di confronto e informazione su questioni legate alla politica e alla democrazia;

(2) attuare interventi specifici a favore dei giovani NEETs (not in education, employment or training); (3) elaborare programmi di promozione della salute mentale e benessere dei giovani, percorsi di formazione degli insegnanti e operatori scolastici rispetto alle tematiche LGBT, interventi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei matrimoni precoci e forzati.82

La gestione delle politiche giovanili.

In Svezia le politiche giovanili vengono gestite in parte all’interno di un settore specializzato e in parte all’interno di altri settori strategici, inerenti all’istruzione, all’occupazione, alla salute, all’inclusione

81Kindahl S., Op. cit., pp. 2-12 82Ibid.

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sociale, etc.83 Vi è quindi un coordinamento trasversale delle politiche in materia di gioventù, per cui

ogni settore specifico elabora ed attua le proprie decisioni e i propri interventi, prendendo in considerazione i bisogni e le specificità dei giovani, in collaborazione e ad integrazione delle politiche giovanili più settoriali.84

In Svezia, inoltre, non è stato istituito un Ministero svedese della Gioventù, ma è il Ministero dell’Educazione e Ricerca, nello specifico la Direzione per le Politiche Giovanili e la Società Civile, ad avere la responsabilità della gestione delle politiche giovanili nazionali, dello sviluppo di azioni e programmi nell’ambito della cooperazione europea in materia di gioventù. Anche altri Ministeri, come quello dell’Istruzione e del Lavoro, sono tenuti ad elaborare politiche in grado di rispondere ai bisogni, alle istanze e alle aspettative dei giovani.

In questo ambito riveste un ruolo significativo anche l’Agenzia governativa Svedese per le Politiche Giovanili e la Società Civile, alla quale sono attribuite le seguenti funzioni: valutare le politiche giovanili nazionali e la congruenza dei loro obiettivi; incentivare la realizzazione di ricerche e di studi relativi alle questioni e ai temi che riguardano i giovani e le politiche a loro rivolte; supportare le autorità responsabili dell’elaborazione e dell’implementazione delle politiche giovanili a livello locale; allocare i fondi e sostenere lo sviluppo e l’adozione di nuovi strumenti e metodologie in relazione agli interventi a favore dei giovani. In linea con l’approccio trasversale che caratterizza le politiche giovanili in Svezia, un ruolo importante viene assunto anche dalle Agenzie Svedesi per l’Occupazione, per l’Istruzione, per la Salute Pubblica, etc.

In relazione alla funzione svolta dal Parlamento svedese nell’ambito delle politiche giovanili, al suo interno vi sono specifiche Commissioni, le quali elaborano proposte di programmi d’azione e di intervento, finalizzati a rispondere ed affrontare le questioni e i problemi riguardanti i giovani e da sottoporre al giudizio dei membri del Parlamento. Hanno una funzione chiave nell’elaborazione delle politiche giovanili: la Commissione dell’Istruzione e Formazione, della Cultura, del Lavoro, della Salute e del Welfare.

La Svezia è suddivisa in 21 contee, che a loro volta includono in totale 290 comuni. Le istituzioni della contea declinano, nella propria realtà, le decisioni riguardanti i giovani adottate dal Governo e dal Parlamento svedese. A livello comunale le autorità elaborano, sulla base della situazione e delle specificità del contesto territoriale, proprie politiche in materia di gioventù, prendendo in riferimento (solo se considerato opportuno) gli obiettivi definiti dal Parlamento. Lo sviluppo delle politiche giovanili

83 IARD, Op. cit., pp. 59-61

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a livello locale viene sostenuto ed incentivato dall’Agenzia Svedese per la Gioventù e la Società Civile.85

Le forme di rappresentanza giovanile.

Il Consiglio Svedese dei Giovani è un’organizzazione che mette in rete e coordina più di 50 consigli locali dei giovani. I consigli, o i forum, o le consulte, o i parlamenti dei giovani sono stati istituiti con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica e democratica della società, di sviluppare ed incentivare il dialogo tra le istituzioni e i decisori politici, da un lato, e i giovani, gli operatori e le organizzazioni attivi nel settore della gioventù, dall’altro. Alcuni di questi organismi di rappresentanza giovanile promuovono tematiche attuali e di rilevanza sociale, altri hanno una funzione consultiva per i politici e le autorità pubbliche, altri ancora rappresentano un punto di riferimento più formale nell’elaborazione delle politiche.

Il Consiglio Nazionale delle Organizzazioni Giovanili Svedesi (LSU) è un’organizzazione composta da quasi 100 organizzazioni giovanili indipendenti nazionali, nata con l’obiettivo di costituire un forum per le tematiche di interesse e di rilevanza nel mondo giovanile e una rete di cooperazione tra le organizzazioni impegnate nel settore della gioventù.86

Budget.

Nel 2014 il Governo Svedese ha stanziato un budget complessivo pari a 2,6 miliardi di euro, di cui 31,5 milioni sono destinati al settore specifico delle politiche giovanili nazionali, 28 alle organizzazioni impegnate nell’ambito della gioventù, 3,5 all’Agenzia Svedese per la Gioventù e la Società Civile.87