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Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, il nuovo programma Erasmus+ si è sviluppato all’interno del contesto di Europa 2020, ET2020 e della nuova strategia dell’Unione Europea nel settore della gioventù per il periodo 2010-2018. Questo implica che Erasmus+ debba contribuire al conseguimento degli obiettivi prioritari delineati all’interno delle suddette strategie nei settori di istruzione, formazione e gioventù. Le azioni previste nell’ambito del programma mirano inoltre ad incentivare lo sviluppo dell’istruzione superiore nei Paesi partner, a sostenere una dimensione europea dello sport, soprattutto in riferimento a quello di base, a promuovere i valori su cui si fonda l’Unione Europea, quali la dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, in particolare quelli delle persone appartenenti a minoranze.16

14 Eurostat, Op. cit., p. 104

15 Commissione delle Comunità Europee, Una strategia dell’Unione europea per investire nei giovani e conferire loro maggiori

responsabilità. Un metodo aperto di coordinamento rinnovato per affrontare le sfide e le prospettive della gioventù, Bruxelles, 27/04/2009, COM 2009 (200) def.

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È importante inoltre che le attività e i progetti promossi nell’ambito di Erasmus+ presentino un potenziale valore europeo, ovvero abbiano un carattere transnazionale, siano coerenti e in sinergia con le politiche e le priorità perseguite dall’Unione Europea.17

Si cercherà ora di delineare un quadro più chiaro e completo rispetto alle priorità politiche che orientano le azioni nell’ambito del programma Erasmus+. Sono inclusi gli obiettivi definiti nelle strategie Europa

2020, ET2020 e nel quadro rinnovato per la cooperazione europea in materia di gioventù.

Le priorità politiche comuni trasversali sono:

 Investire nell’educazione, istruzione e formazione formale, non formale e informale, mirando ad offrire maggiori opportunità di apprendimento permanente, dall’infanzia fino all’età adulta e a migliorare il rendimento nelle competenze di base, trasversali e di alto livello.

 Promuovere l’inclusione sociale all’interno dei sistemi di istruzione e formazione e del settore della gioventù, favorendo ad esempio la comprensione e il dialogo interculturale, garantendo pari opportunità a tutti i giovani, combattendo la discriminazione, l’esclusione e il bullismo.  Incentivare l’internazionalizzazione, l’eccellenza, l'innovazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie

nei sistemi scolastici, formativi e nel settore della gioventù. Nel concreto si tratta ad esempio di promuovere le esperienze di mobilità e la cooperazione transnazionale, sperimentare metodi didattici, pedagogici e socio-educativi innovativi, sviluppare strumenti di governance partecipata.

 Rinforzare le azioni che sostengono la selezione e il reclutamento di docenti preparati e competenti, la formazione e lo sviluppo professionale degli educatori (insegnanti, professori, etc.) e degli animatori socio-educativi.

 Promuovere l’apprendimento, la mobilità e l’occupabilità attraverso il sostegno agli strumenti dell’Unione Europea per la trasparenza, il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite tramite l’apprendimento formale, non formale e informale, tra cui Europass e Youthpass.

 Promuovere, nei settori dell’istruzione, formazione e gioventù, lo sviluppo di strategie di investimento sostenibile e di riforme in grado di aumentare i livelli di efficienza e di qualità, come ad esempio la realizzazione di percorsi di apprendimento sui luoghi di lavoro.18

17 Parlamento e Consiglio Europeo, Regolamento(UE) n°1288/2013 che istituisce “Erasmus+”: il programma dell’Unione per

l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, in G.U.U.E serie L n.347 del 20/12/2013

18 European Commission, Commission Implementing Decision on the adoption of the 2016 annual work programme for the

implementation of “Erasmus+”: the Union Programme for Education, Training, Youth and Sport, Bruxelles, 14/09/2015, C (2015) 6151 final, pp.10-11

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 Incentivare lo sviluppo di strumenti e opportunità per l’apprendimento delle lingue straniere.19

Le priorità politiche per il settore dell’istruzione e della formazione sono esposte nel dettaglio qui di seguito:

 Nel settore specifico dell’istruzione scolastica si intende ridurre l’abbandono scolastico precoce e le condizioni di svantaggio, migliorare il raggiungimento delle competenze di base tramite metodi didattici innovativi, rafforzare la qualità dei sistemi di istruzione ed educativi, a partire da quelli per la prima infanzia, potenziare la professionalità dei docenti, selezionando i migliori candidati e fornendo loro gli strumenti per garantire attività didattiche di qualità.

 Nel settore specifico dell’istruzione e formazione professionale si mira a favorire, per tutti, l’accesso ai corsi e alle qualifiche, nella direzione dell’apprendimento permanente, a migliorare l’efficacia e la qualità dei percorsi di istruzione e formazione professionale, a promuovere lo sviluppo delle competenze chiave, l’apprendimento basato sull’esperienza diretta sui luoghi di lavoro e maggiori opportunità di partenariato tra il sistema dell’istruzione e il mondo del lavoro.  Nel settore specifico dell’istruzione superiore gli obiettivi sono di modernizzare i relativi sistemi,

di migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, sostenendo la crescita professionale dei docenti ed incentivando la mobilità e la cooperazione transnazionale, di potenziare le competenze professionali, lo spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità degli studenti, di promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione attiva politica e sociale dei giovani.  Nel settore specifico dell’educazione per gli adulti si punta a ridurre il numero di persone con

basse qualifiche, ad aumentare l’offerta di opportunità di apprendimento personalizzate, a realizzare corsi formativi per migliorare le competenze di base.20

Le priorità politiche nel settore della gioventù sono:

 Favorire l’acquisizione di maggiori competenze e abilità chiave da parte dei giovani, compresi quelli con minori opportunità.

 Promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica e democratica dell’Europa e al mercato del lavoro, nonché la cittadinanza attiva, il dialogo interculturale, la tolleranza, il rispetto dei diritti umani, la solidarietà e l'inclusione sociale, in particolare mediante le opportunità di mobilità.

19 http://www.erasmusplus.it/erasmusplus/obiettivi-e-priorita-politiche-2/

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 Incentivare l’acquisizione di maggiori conoscenze e competenze da parte dei giovani, spendibili nel mercato del lavoro, promuovere lo spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità, incentivando le occasioni di mobilità.

 Contribuire al miglioramento del livello di qualità dell'animazione socio-educativa, investendo soprattutto nella cooperazione transnazionale tra le organizzazioni attive nell’ambito della gioventù.

 Favorire lo sviluppo di riforme politiche locali, regionali e nazionali, di una politica in materia di gioventù fondata su conoscenze e dati concreti ed aggiornati e il riconoscimento dell'apprendimento non formale e informale, attraverso il rafforzamento della cooperazione transnazionale.

 Promuovere una dimensione più internazionale delle attività giovanili, rinforzare il ruolo e la professionalità degli animatori socio-educativi, nell’ambito delle organizzazioni attive nel settore della gioventù.21

3.3 L’IMPLEMENTAZIONE DI ERASMUS+

3.3.1 I destinatari.

Tra i destinatari del Programma rientrano principalmente le persone. Nei progetti sostenuti nell’ambito dell’istruzione e della formazione i principali beneficiari sono: gli alunni iscritti alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, gli studenti che frequentano i percorsi di Istruzione e formazione professionali (Ifp) e i cicli d’istruzione superiore, i tirocinanti e apprendisti, i discenti adulti, il personale ed i docenti, i professori e i formatori occupati all’interno di tutti i livelli di istruzione e dell’Educazione degli adulti, i dirigenti scolastici, i formatori e i professionisti del mondo del lavoro. Nel settore della gioventù i potenziali partecipanti alle azioni previste da Erasmus+ sono i giovani di età compresa tra i 12 e i 30 anni, il personale, i membri delle organizzazioni attive nell’ambito della gioventù e gli animatori socio- educativi. Ulteriori beneficiari del Programma sono rappresentati dai professionisti e dai volontari attivi nel settore dello sport, dagli atleti e dagli allenatori.

I singoli partecipanti non possono tuttavia presentare e gestire i progetti, essere i diretti beneficiari delle sovvenzioni nell’ambito di Erasmus+. Il Programma prevede che siano invece le organizzazioni, gli istituti,

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gli enti, le università, le scuole e in alcuni casi i gruppi giovanili informali a proporre i progetti e a candidarsi per ottenere un finanziamento, a vantaggio dei giovani e degli altri soggetti che essi rappresentano. Tali organizzazioni, di norma, possono presentare i progetti nell’ambito di Erasmus+ a condizione di essere legalmente costituite in uno dei Paesi aderenti al Programma, quali gli Stati membri dell’UE e Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Turchia, Ex-Repubblica jugoslava di Macedonia. Allo stesso modo i singoli partecipanti devono essere residenti in uno di questi Stati. È importante specificare che alcune azioni del Programma, in particolare nei settori dell’istruzione superiore e della gioventù, sono aperte anche a persone, organizzazioni ed enti provenienti da Paesi partner.22

A livello quantitativo, la Commissione Europea prevede che oltre quattro milioni di cittadini beneficeranno dei progetti di mobilità nell’ambito di Erasmus+ nel periodo dal 2014 al 2020, contro i 2,8 milioni negli anni dal 2007 al 2013.23 Nello specifico si presume verranno coinvolti oltre 2 milioni di

studenti universitari, circa 650mila discenti e apprendisti nel settore dell’istruzione e formazione professionale, più di 500mila giovani nell’ambito dello SVE e degli scambi giovanili.24

3.3.2 Gli attori responsabili dell’attuazione.

La Commissione Europea ha innanzitutto la responsabilità in relazione all’implementazione complessiva di Erasmus+, nello specifico alla gestione del bilancio, all’elaborazione di programmi di lavoro annuali e alla costante definizione delle priorità e degli obiettivi, all’orientamento, alla supervisione generale, al

follow-up e alla valutazione del Programma, a livello europeo. Ad essa competono inoltre il

coordinamento e la supervisione di tutti gli organismi a cui è affidata la realizzazione a livello nazionale. La Commissione Europea assume, soprattutto tramite l’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), altri compiti specifici: lo svolgimento di studi e ricerche nei settori dell’istruzione e formazione, della gioventù e dello sport; il potenziamento delle azioni di disseminazione e valorizzazione dei risultati, con lo scopo di aumentare la visibilità e l’impatto del Programma; il controllo della gestione degli accordi e delle sovvenzioni destinate agli enti, alle organizzazioni e alle reti sostenute da Erasmus+. La Commissione Europea ha designato in tutti i Paesi aderenti al Programma degli organismi specifici, le “Agenzie Nazionali”, per la promozione e la realizzazione a livello nazionale delle azioni previste nell’ambito di Erasmus+. Le Agenzie Nazionali fungono da tramite tra la Commissione Europea e le

22 Commissione Europea, Erasmus+. Guida al programma, Bruxelles, Versione 2 (2016) del 7 gennaio 2016, pp. 23-26 23 Bazzanella A., Buzzi C. (a cura di), Op. cit., p. 233

24 Commissione Europea, Le politiche dell’Unione Europea. Istruzione, formazione gioventù e sport, Lussemburgo, Ufficio delle

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organizzazioni e gli enti beneficiari delle sovvenzioni Erasmus+. Queste sono incaricate, inoltre, di garantire un’adeguata informazione sulle opportunità offerte, di selezionare in modo equo e trasparente le proposte progettuali che verranno finanziate e di sostenere i partecipanti durante tutte le fasi del progetto. Ad esse è richiesto di impegnarsi in modo significativo nel promuovere la partecipazione di nuovi destinatari, in particolare quelli più svantaggiati. Alle Agenzie sono affidate infine la supervisione e la valutazione dell’attuazione del Programma a livello nazionale e la promozione della disseminazione e valorizzazione dei risultati, quindi della visibilità di Erasmus+ nel proprio Paese.25

3.3.3 Il budget.

La dotazione finanziaria complessiva per l’attuazione del Programma è pari a 14,774 miliardi di euro nell’ambito della rubrica 126 ed a 1,68 miliardi di euro nell’ambito della rubrica 427 del bilancio

dell’Unione Europea, che copre il periodo compreso tra il 2014 e il 2020.28 Dei 14,774 miliardi di euro, il

75% è stato assegnato al settore dell’istruzione e formazione, il 10% a quello della gioventù, l’1,9% alle azioni Jean Monnet, l’1,8% allo sport.29