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Inbound Open Innovation in Porcelanosa

Durabilité à l’intérieur comme à l’extérieur.

3.2 Inbound Open Innovation in Porcelanosa

Come accennato nel paragrafo 1.3.1, l’”Inbound Open Innovation” comporta la ricerca di nuove fonti di conoscenza presso partner esterni all’azienda, anche se è giusto affermare che un modello troppo aperto non rappresenta la “one best way” per le imprese.

D’altronde la globalizzazione dei mercati caratterizzati da alta mobilità di capitali, bassi costi logistici, elevata efficienza degli strumenti di ICT, unita all’elevata intensità tecnologica ha stimolato enormemente l’accesso a conoscenze sviluppate da partner operanti in settori diversi.

Porcelanosa ne è un esempio. Essa ha cercato tecnologie all’esterno da integrare a quelle già presenti e da coniugare alle novità apportate dal suo centro R&S, in modo da realizzare quei prodotti che in termini di qualità, tempi e prezzi sarebbe stato impossibile offrire.

E’ comunque vero che nello sviluppo di innovazioni radicali, ovvero di quelle innovazioni che stravolgono il mercato mettendo fuori gioco i prodotti concorrenti attraverso una nuova tecnologia, il gruppo spagnolo si affida a laboratori esterni, Università, centri di ricerca, per eseguire test e campionature dei prodotti.

Un esempio è la collaborazione con Sagmi, leader mondiale nei settori delle macchine per Ceramics, Packaging, Food e Automation, con il quale è stata avviata una partnership pluriennale per l’approvvigionamento, l’assistenza e la manutenzione di forni a monocottura.

Il gruppo spagnolo infatti ha avviato una radicale fase di rinnovamento degli impianti, per la realizzazione di piastrelle per pavimenti e rivestimenti, in una logica di continuo miglioramento della qualità del prodotto e di ottimizzazione del processo produttivo; ha affidato al gruppo italiano la fornitura di diverse macchine di nuova generazione, dal mulino per la macinazione continua “MMC120”, che andrà a sostituire gli attuali 8 mulini a macinazione discontinua, consentendo notevoli risparmi di energia, tempo e risorse economiche, alla sostituzione delle 6 presse esistenti con 3 presse dotate di maggior forza di pressatura (fino a 49mila N), alla fornitura di un nuovissimo forno mono-strato a rulli di 109,2m equipaggiato con tutti i dispositivi per la riduzione dei consumi di gas ed elettricità.

Altro esempio di partnership tecnologica è stata quella con Mecalux, azienda spagnola

fornitrice di soluzioni globali di magazzinaggio, che ha realizzato l’automazione dei magazzini logistici all’interno dello stabilimento di Castéllon. L’investimento ha raggiunto i 20 Mln € ed ha automatizzato ben 5 magazzini.

destinato ai negozi di Porcelanosa presenti in più di 150 paesi nel mondo, il magazzino richiede un lavoro agile ed efficace, a fronte dei 1800 pallet circa estratti ogni giorno; per questo motivo sono stati installati scaffali che permettono una maggiore velocità nelle operazioni di entrata e uscita degli imballaggi.

Anche Angel Mir è stato un partner importante per l’automazione delle porte e dei portoni scorrevoli dell’azienda.

Ulteriori collaborazioni con membri esterni all’organizzazione sono le società di certificazione, tra cui SGS, Green Guard, PEFC, FSC, Leed, Cif.. le quali hanno garantito e sottoscritto la conformità dei prodotti commercializzati agli standard fissati rispettivamente dall’UNE, EN ed ISO.

Un’ importante contributo è sorto anche per le forniture di tutti i prodotti accessori alla lavorazione o all’utilizzo dei suoi prodotti commercializzati, come i collanti della Concorde, le attrezzature della Festool, i macchinari della Orma Macchine e della Santerini Macchine, gli equipaggiamenti della giapponese Kyocera.

Porcelanosa non ha soltanto ampliato il proprio raggio d’azione verso quelle società o partner in grado di migliorare i processi produttivi; importanti relazioni sono scaturite con Nespresso, sinonimo di miscele di qualità ed eccellenza, con Condè Nast S.A, importante casa editrice newyorkese, che diffonde la rivista di eccellenza dell’azienda “Porcelanosa Lifestyle”, contornandosi di personaggi di classe e spicco come George Clooney, Isabel Presley, con società di lusso come Cartier, con la Formula 1 e con la squadra di calcio spagnola del Vilà-real.

Infine ha stipulato una serie di accordi contrattuali e convenzionali con una miriade di organizzazioni per soddisfare tutte le esigenze di cui dipendenti, clienti e fornitori necessitano quando vengono a contatto con il gruppo spagnolo: hotels, ristoranti, banche, strutture sanitarie, assicurazioni, agenzi di viaggio, tintorie, autonoleggi…

Nella successiva immagine è possibile notare come l’azienda, negli ultimi venti anni, si sia aperta enormemente al mercato esterno, rispetto al primo periodo post costituzione.

Figura 27: Lo sviluppo dell’Open Innovation in Porcelanosa Fonte: Elaborazione personale

3.3 Outbound Open Innovation in Porcelanosa

L’”Outbound Open Innovation” prevede che le imprese aprano i propri confini aziendali anche a valle del processo produttivo, ricercando nuovi percorsi per trasmettere idee e tecnologie sviluppate internamente, mediante organizzazioni dotate di business model idonei alla commercializzazione delle innovazioni dell’azienda.

In questo attività Porcelanosa offre ai suoi partner, in genere clienti ma anche fornitori, un flusso di conoscenze che dall’interno delle otto aziende viene trasferito all’esterno: questo essenzialmente per ottenere due vantaggi:

- economico, derivante dall’incasso di ricavi provenienti dalla commercializzazione a terzi della tecnologia sviluppata

- strategico, derivante dalla possibilità di scoprire nuovi mercati in cui applicare la propria tecnologia.

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hotels, ristoranti, banche, strutture sanitarie, assicurazioni, agenzi di viaggio, tintorie, autonoleggi…

Tabella n: dalla closed all’open innovation

3.3 Outbound Open Innovation in Porcelanosa

L’”Outbound Open Innovation” prevede che le imprese aprano i propri confini aziendali anche a valle del processo produttivo, ricercando nuovi percorsi per trasmettere idee e tecnologie sviluppate internamente, mediante organizzazioni dotate di business model idonei alla commercializzazione delle innovazioni dell’azienda. In questo attività Porcelanosa offre ai suoi partner, in genere clienti ma anche fornitori, un flusso di conoscenze che dall’interno delle otto aziende viene trasferito all’esterno: questo essenzialmente per ottenere due vantaggi: - economico, derivante dall’incasso di ricavi provenienti dalla commercializzazione a terzi della tecnologia sviluppata - strategico, derivante dalla possibilità di scoprire nuovi mercati in cui applicare la propria tecnologia.

Partendo dal concetto di Sharing Economy che ormai si sta diffondendo a vari livelli,

Porcelanosa ha deciso di focalizzare la sua attenzione sul canale della distribuzione, mettendo a disposizione degli showroom di proprietà le proprie competenze e il proprio modello di

business. • Porcelanosa •Todagres •Cosme Toda •Zirconio •Bonet •El Haji •Geachan group •Esmalglass •Watts •Bearne & Co • WBB •Gecinco •Sorman • UNE •EN •ISO •SGS •LG •DuPont •Fsc 1973- 1993 •Venis •Gamadecor •Porcelanosa •AVIS •Zara •OEAF •EcoEmbalajes •Foster •Tecma Solutions •XL insurance •Concorde •CCM •QSUN •NSP •Bra Free •Leed •SGS •UNE •EN •ISO •Festool •Orma •NSP •Nespresso •Bershka •Sagmi •Mecalux •Celab •Discovery ACS •Qlab •EcoTherm •Condè Nast •Bim •Green Guard •Fsc •Pefc •Dalmec

•Angel Mir •Renault •Pegaso

•Iveco •ABB •CSTB •NWFA •Samsung •LG •Cartier

•Zaha Hadid •Ariel Fox

•Esmaglass

•Conti

•Santerini •Beleco

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