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Indagine sperimentale D-sample 2015: tassi di risposta ed esito della rilevazione

2. DALLA RILEVAZIONE “PORTA A PORTA” ALLA RILEVAZIONE PAPERLESS :

2.5 Verso il Censimento Permanente: le indagini sperimentali 2015

2.5.2 Indagine sperimentale D-sample 2015: tassi di risposta ed esito della rilevazione

L’indagine sperimentale D-sample ha registrato un tasso di risposta pari al 46,9 per cento delle famiglie campione (Figura 2.11).56 Del restante 53 per cento, la quota più elevata

56 Per calcolare il tasso di risposta sono state considerati al numeratore i questionari compilati, pari a 39.354, e al denominatore le famiglie campione al netto delle mancate consegne registrate dal vettore di spedizione – Poste Italiane. Infatti, le famiglie che non sono state raggiunte da alcun invito di partecipazione all’indagine sperimentale sono automaticamente uscite dal campo di osservazione (fanno eccezione, ovvero non sono state sottratte dal denominatore, le famiglie che, pur non avendo ricevuto la lettera inviata da Poste Italiane, hanno comunque risposto all’indagine perché raggiunte da lettere inviate dai comuni stessi e/o dal sollecito effettuato dall’Istat).

37,2 23,9 15,2 9,4 5,7 4,6 3,9 Organizzazione Istruzioni Strategie e tecniche di rilevazione Questionario

Monitoraggio Richieste di invio/ricezione di materiale Altro

è costituita delle famiglie per le quali non è stata registrata alcuna informazione nel sistema (pari al 22,8 per cento del totale delle famiglie campione), seguite dalle famiglie per le quali sono registrati uno o più tentativi di contatto rimasti senza esito (10,1 per cento del totale). Un ulteriore 8,2 per cento delle famiglie campione è stato classificato come “famiglia non rintracciabile”.57 Il 6,8 per cento dei casi può essere ricondotto a “errori di lista”58 cioè a famiglie non trovate all’indirizzo perché l’alloggio è risultato vuoto, destinato ad uso non abitativo, occupato da un’altra famiglia o perché l’indirizzo è risultato errato. Il 3,6 per cento dei casi è costituito da “abbandoni”, ovvero da famiglie che hanno avviato la compilazione del questionario elettronico senza completarla. Infine, l’1,6 per cento delle famiglie si è rifiutato di rispondere.

Analizzando il tasso di risposta e il tasso di completamento della rilevazione59 per mo-dalità operativa (Figura 2.12), si rileva come il tasso di risposta più alto (79,7 per cento) si registri nei comuni della modalità operativa D2, ovvero i comuni con meno di 5 mila abitanti, seguiti dai comuni che hanno testato la modalità operativa D1 (51,4 per cento). Questo dato rispecchia il maggior aggiornamento delle liste anagrafiche nei piccoli comuni, e conferma le minori difficoltà sperimentate dai Comuni piccoli nel portare a termine la rilevazione. Infatti, anche la percentuale di completamento della rilevazione è molto elevata (90,5 per cento), con basse percentuali di famiglie non contattate (7,8 per cento), di

que-57 Questo esito avrebbe dovuto essere registrato nel sistema di gestione della rilevazione durante la fase di recupero delle mancate risposte dai comuni a cui era stata assegnata la modalità operativa D4 (nell’ambito della quale, ricordiamo, non era previsto il recupero da rilevatore), quando il comune non era in possesso del numero di telefono per contattare la famiglia; di fatto, è stato utilizzato impropriamente anche nelle altre strategie quando il rilevatore, a fronte di ripetuti tentativi, non riusciva a contattare la famiglia.

58 Con l’espressione “errori di lista” si fa riferimento non tanto o non solo ad eventuali errori dovuti al mancato aggiornamento delle liste anagrafiche ma, più in generale, al divario fisiologico tra le liste anagrafiche e la situazione sul campo, man mano che ci si allontana dalla data di riferimento delle stesse (la rilevazione è stata effettuata tra maggio e luglio 2015 mentre le liste anagrafiche per l’estrazione del campione erano riferite al 1° gennaio del 2015). 59 Il tasso di completamento della rilevazione indica la percentuale di famiglie per le quali è stato compilato il questionario

o riportato un esito definitivo della rilevazione (abitazione non occupata, alloggio ad uso non abitativo, famiglia non rintracciabile, famiglia non trovata/altra famiglia, famiglia non trovata/indirizzo errato, rifiuto) sul totale delle famiglie campione al netto delle mancate consegne.

46,9 22,8 10,1 8,2 6,8 3,61,1,66

Questionario compilato Famiglia campione Tentativi di contatto/solleciti telefonici Famiglia non rintracciabile Errori di lista Salvataggio parziale Rifiuti

stionari parzialmente compilati (1,4 per cento), e di solleciti telefonici e tentativi di contatto che non hanno dato luogo a un esito definitivo (0,2 per cento). Viceversa, nei comuni della modalità operativa D1, è più alta la percentuale di famiglie mai contattate (8,5 per cento), di questionari parzialmente compilati (3,4 per cento) e soprattutto di famiglie (circa una su cinque) per le quali sono registrati nel sistema solleciti telefonici e tentativi di contatto a cui però non corrisponde un esito conclusivo della rilevazione (Tavola 2.11).

Il più basso tasso di risposta si riscontra invece per i comuni della modalità operativa D3 (33,4 per cento). Questo tasso può essere considerato in qualche modo il tasso di risposta massimo che potrebbe essere ottenuto senza prevedere interventi di recupero delle mancate risposte a cura dei Ccr.60 Rispetto alla D3, nella modalità D4, dove il recupero delle mancate risposte era esclusivamente telefonico, il tasso di risposta sale al 48,1 per cento, eviden-ziando l’efficacia del canale Cati (sia direttamente come canale di risposta che in funzione di sollecito alla compilazione autonoma), nonostante la bassa percentuale di numeri telefonici a disposizione dei comuni. Se confrontato con il tasso di risposta registrato nei comuni della modalità D1, dove era previsto anche l’intervento del rilevatore sul campo, sembra indicare il contributo del rilevatore come non determinante ai fini del successo della rilevazione.

Nei comuni più grandi, che hanno sperimentato la doppia modalità operativa (Figura 2.13), il tasso di risposta si attesta, rispettivamente, al 38,5 per cento (D1-D3) e al 47,3 per cento (D1-D4).

60 Di fatto, anche nelle modalità operative D3 e D4 (tavola 2.8) sono stati registrati esiti che non avrebbero dovuto verificarsi (rispettivamente, “solleciti telefonici”, “tentativi di contatto”, e rifiuti per quel che riguarda la strategia D3 e tentativi di contatto per la strategia D4), probabilmente a seguito di errata interpretazione delle istruzioni fornite ai comuni (“solleciti telefonici” registrati in Sgr come “tentativi di contatto” oppure effettivi tentativi di contattare la famiglia mediante l’invio sul campo del rilevatore).

67,7 90,5 34,3 78,1 63,5 51,4 79,7 33,4 48,1 46,9 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 D1 D2 D3 D4 Totale

Tasso completamento rilevazione

(al netto delle mancate consegne) Tasso di risposta(al netto delle mancate consegne)

2.5.3 Indagine sperimentale D-sample 2015: restituzione multicanale, restituzione spontanea