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4. LA TECNICA MISTA CAWI/CATI: L’ESPERIENZA DELLE INDAGINI SUI LAUREATI E SUI DIPLOMATI1

4.6 Le strategie di sollecito

Per garantire elevati tassi di risposta è importante prevedere delle modalità di solleci-to alla risposta che stimolino gli individui alla partecipazione evitando però di sfociare in un’eccessiva intrusione nella loro sfera privata. Si tratta dunque di individuare quale sia la

Tavola 4.4 - Tassi di risposta per tipologia di tecnica di indagine, gruppo di laurea e tipo di diploma, sesso e ripartizione geografica - Indagine sull’inserimento dei laureati e dei diplomati - Anno 2015

GRUPPI DI CORSO DI LAUREA SESSO

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

LAUREATI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Tasso di risposta

Cawi (a) Tasso di risposta Cati dopo fase Cawi (b) Tasso di risposta Cati ‘puro’ (c) Tasso di risposta totale

Agrario 47,3 24,9 67,5 71,7 Architettura 49,1 20,8 56,9 68,2 Chimico-farmaceutico 49,7 20,5 57,8 68,7 Difesa e sicurezza 34,3 14,3 33,3 46,5 Economico-statistico 51,4 21,0 62,0 71,1 Educazione fisica 40,8 27,0 64,7 67,5 Geo-biologico 57,0 19,5 63,5 75,0 Giuridico 44,8 23,1 56,4 66,5 Ingegneria 57,6 18,0 62,6 73,9 Insegnamento 42,7 27,6 58,7 68,9 Letterario 49,1 22,0 62,8 70,1 Linguistico 48,1 20,5 57,1 67,3 Medico 42,9 27,0 63,2 69,0 Politico-sociale 47,9 21,9 59,2 68,6 Psicologico 45,9 22,9 67,1 68,7 Scientifico 65,6 14,3 67,5 78,7 Maschi 51,7 20,2 60,8 70,6 Femmine 47,5 23,6 61,7 69,9 Nord-ovest 52,3 20,5 61,5 71,3 Nord-est 51,2 22,0 62,4 72,0 Centro 50,5 21,4 61,2 70,7 Sud 43,8 24,0 58,1 66,7 Isole 47,1 23,5 65,8 70,0 Totale 49,4 22,0 61,3 70,2 TIPI DI DIPLOMA SESSO RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DIPLOMATI Tasso di risposta

Cawi (a) Tasso di risposta Cati dopo fase Cawi (b) Tasso di risposta Cati ‘puro’ (c) Tasso di risposta totale

Istituto professionale 19,0 28,0 37,3 43,5 Istituto tecnico 25,5 26,9 53,6 47,4 Liceo 35,2 25,5 42,1 55,6 Istruzione magistrale 29,0 26,9 44,7 52,4 Istruzione artistica 24,7 24,7 37,4 45,8 Maschi 23,9 27,8 37,7 47,1 Femmine 27,0 26,1 40,2 48,8 Nord-ovest 30,7 25,5 39,3 51,2 Nord-est 28,3 26,4 40,0 50,3 Centro 25,3 29,2 41,9 50,3 Sud 20,8 27,1 37,2 44,0 Isole 21,6 25,8 36,9 43,6 Totale 25,6 26,8 39,0 48,0

(a) Dato dal rapporto fra il numero di rispondenti Cawi e il numero di laureati sottoposti alla tecnica mista e sequenziale Cawi e Cati.

(b) Dato dal rapporto fra il numero di rispondenti Cati sottoposti alla tecnica mista e sequenziale Cawi e Cati e il numero di laureati sottoposti alla tecnica mista e sequenziale Cawi e Cati.

migliore strategia di ‘pressione’ da esercitare sull’intervistato per ottenere la risposta, limi-tando al contempo la molestia statistica.

A tale proposito si è dimostrato particolarmente efficace il sollecito attraverso l’invio massivo di email, modalità utilizzata solo nel caso dei laureati, per i quali si disponeva an-che del recapito di posta elettronica.

Nell’arco dei due mesi della rilevazione Cawi, sono stati pianificati sette invii massivi di email, calendarizzati il giovedì, giornata della settimana che lo studio sperimentale relativo ai dottori di ricerca aveva dimostrato essere caratterizzata da una flessione del numero di arrivi.

Il testo dell’email, differente per ciascuno dei sette invii, oltre a ricordare gli obiettivi della ricerca, forniva nuovamente le credenziali di accesso alla pagina web dedicata alla rilevazione e invitava chi fosse in difficoltà o impossibilitato a compilare il questionario in modalità Cawi a rivolgersi al numero verde.

L’effetto di tali solleciti è immediatamente riscontrabile osservando l’andamento gior-naliero degli arrivi (Figura 4.6) che registra dei picchi in relazione al giorno successivo all’invio email. Nella stessa Figura 4.5 è possibile inoltre notare la sistematica ripresa del rit-mo di arrivo dei questionari nella giornata del lunedì, a seguito dell’attività ridotta nel corso del fine settimana. È interessante notare il differente andamento registrato nella seconda e settima settimana di rilevazione, periodi nei quali non essendo stato effettuato alcun solle-cito email, la curva degli arrivi registra un andamento costantemente decrescente.

Tuttavia la possibilità di eseguire i solleciti è fortemente condizionata dalla disponibilità e dalla tipologia di recapiti.

Se categorizziamo i laureati sottoposti alla tecnica mista Cawi-Cati in base alla tipologia di recapito disponibile, è interessante analizzare congiuntamente la modalità di risposta scelta e il tipo di sollecito al quale l’intervistato è stato potenzialmente interessato (Figura 4.7). È importante sottolineare che tali risultati non sono il frutto di un piano sperimentale. Non essendo stabilita a priori l’attribuzione dei laureati al tipo di sollecito, i risultati non possono essere letti come segnale di una relazione di causa effetto. Così ad esempio, la risposta di alcuni laureati che presentavano sia il recapito telefonico che quello email, può essere arrivata anche senza alcun sollecito.

0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400

I sett II sett III sett IV sett V sett VI sett VII sett VIII sett IX sett

Si nota che il 44,9 per cento dei laureati che non presentavano alcun tipo di recapito (telefonico o email) riesce comunque ad essere coinvolto nell’intervista Cawi (27,7 per cento) o Cati (17,2 per cento). Per questi dunque si è dimostrato sufficiente l’invio della lettera informativa.

In generale, i laureati con entrambi i recapiti registrano la massima partecipazione all’indagine (70,6 per cento) e le percentuali più elevate di partecipazione alla fase Cawi (49,9 per cento). Se è presente solo uno fra i due recapiti, quello telefonico sembra asso-ciarsi ad un più elevato tasso di risposta totale (63,2 per cento) e di risposta Cawi (40,5 per cento), sebbene nel caso in cui sia disponibile unicamente il recapito email tali percentuali siano solo lievemente inferiori (rispettivamente 59,5 per cento e 38,5 per cento).

Pertanto se nella valutazione della tecnica di sollecito si considerano sia i costi che i benefici, il ricorso all’invio massivo di email si è dimostrato in questo caso estrema-mente competitivo.

L’indagine sui diplomati è stata penalizzata sia rispetto alla disponibilità che alla tipolo-gia di recapiti attraverso i quali operare un sollecito alla risposta Cawi.

Com’è già stato ricordato, infatti, i recapiti disponibili per i diplomati sono stati esclusi-vamente quelli relativi alla residenza, per l’invio della lettera informativa, e al telefono, qua-lora questo fosse stato comunicato dalla famiglia all’atto di iscrizione alla scuola superiore. È stata dunque preclusa la possibilità di ricorrere a solleciti email, che presentano un ottimo rapporto costi-benefici.

Inoltre, gli archivi utilizzati per l’indagine sui diplomati non riportavano alcun recapito telefonico per circa l’8,5 per cento degli individui campione; questa stessa percentuale, nel caso dei laureati, era pari al 2,3 per cento.

La Figura 4.7 mostra che, nel caso dei diplomati, solo una percentuale inferiore al 10 per cento di coloro che non avevano alcun recapito telefonico fornisce una risposta all’in-dagine. 90,2 56,8 55,1 40,4 36,8 29,4 8,9 20,7 27,7 38,5 40,5 49,9 0,8 0,8 0,8 22,5 17,2 21,0 22,7 20,7 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Nessun recapito

telefonico Uno o più recapititelefonici mail o telefonicoNessun recapito Mail e nessunrecapito telefonico Recapito telefonico e nessuna mail Recapito mail e telefonico Diplomati Laureati

Non risponde Risponde Cawi Risponde Cati dopo Cawi

4.7 Sintesi e prospettive

Il processo di innovazione introdotto in occasione dell’ultima edizione delle indagini su diplomati e laureati ha visto il passaggio dalla tecnica Cati alla tecnica mista Cawi/Cati, utilizzata in modo sequenziale.

Tale passaggio è potuto avvenire solo grazie agli importanti investimenti condotti in questi ultimi all’interno dell’Istat per mettere a punto un’adeguata infrastruttura tecnologica.

In particolare, il ricorso alla tecnica Cawi ha richiesto una riprogettazione del questio-nario che prestasse massima cura non solo degli aspetti grafici e del wording, ma in parti-colare dell’assistenza alla compilazione, con help in linea o messaggi di errore esplicativi. Poter disporre di un software di acquisizione dati, Gino ++, in grado di rispondere a tali esigenze è stato il fondamentale prerequisito per innescare il cambiamento nella tecnica di rilevazione.

Un ulteriore aspetto che ha contribuito a modificare il tradizionale impianto delle in-dagini su diplomati e laureati è stata la disponibilità degli archivi amministrativi, in parti-colare dell’archivio Ans. Ciò ha comportato innanzitutto un ridisegno della fase dedicata alla creazione della lista di campionamento, che si è tradotto in una generale riduzione di complessità delle operazioni. È stato inoltre possibile condurre le attività di controllo, cor-rezione dei dati e di trattamento delle mancate risposte con il supporto di informazioni di fonte amministrativa, che hanno contribuito a migliorare la qualità dell’informazione finale.

In prospettiva, l’uso degli archivi amministrativi consentirà importanti innovazioni an-che sul modello di produzione dei dati sulla transizione istruzione-lavoro, basato non esclu-sivamente sulle indagini campionarie ma sull’integrazione di dati individuali provenienti da una pluralità di fonti (indagini statistiche e archivi amministrativi).

I vantaggi di questo approccio sono molteplici e si potranno tradurre in un contenimen-to del disturbo statistico, in un miglioramencontenimen-to della qualità dei dati e in un arricchimencontenimen-to di un’offerta informativa.

Sarà possibile aumentare il dettaglio territoriale delle analisi ed estendere l’orizzonte allo studio longitudinale delle unità elementari, delineandone i percorsi di studio e lavoro in maniera più particolareggiata. Contestualmente, potrà essere migliorato il disegno delle in-dagini statistiche. La disponibilità di informazioni ausiliarie permetterà, infatti, di ottimizza-re i disegni di campionamento, riducendo la numerosità campionaria necessaria a garantiottimizza-re un dato livello di precisione delle stime. Potranno essere inoltre intensificate le operazioni di razionalizzazione del questionario di indagine, non solo eliminando le informazioni che possono essere ricavate da altre fonti, ma anche adottando un approccio al disegno del questionario consapevole dei dati amministrativi (administrative data aware).

Questo renderà ancora più efficace ed opportuno il ricorso alla tecnica Cawi per appro-fondire nuovi fenomeni e studiare particolari sottopopolazioni, arricchendo così il quadro informativo sulla transizione istruzione-lavoro.