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Indicatori specifici di valutazione ex-ante dei progetti

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 128-135)

Strumenti e modelli di valutazione dell’attività di erogazione dei finanziamenti

5.4. Valutazione ex-ante e selezione del progetto da finanziare

5.4.2. Indicatori specifici di valutazione ex-ante dei progetti

Nel caso, invece, in cui sia necessario valutare in modo comparativo diverse proposte progettuali relative al medesimo ambito (ad esempio, assistenza agli anziani attraverso assistenza domiciliare), verrà attribuito un punteggio alle singole variabili, comparando le proposte tra di loro. In questo caso, quindi, la valutazione rientra nella scheda di valutazione generale che è stata presentata nel precedente paragrafo 5.1.

rispondenza del progetto alle problematiche individuate (in termini di capacità di beneficio erogabile attraverso l’intervento o la soluzione proposta) e al numero di beneficiari soddisfatto sul totale dei potenziali interessati.

Al fine di offrire una dimensione quantitativa e, pertanto, misurabile e confrontabile delle dimensioni in oggetto è possibile affermare che:

Popolazione che esprime un determinato bisogno

ƒ Rilevanza =

Collettività di riferimento

N. beneficiari

ƒ Significatività =

Popolazione che esprime un determinato bisogno

Tanto la misura di rilevanza, che quella di significatività, sono influenzate sia da elementi di natura quantitativa che di natura qualitativa e soggettiva. Inoltre esistono delle relazioni di tipo quantitativo tra la tipologia di intervento proposto per il finanziamento e i bisogni espressi dal contesto di riferimento. Tali relazioni possono essere immediatamente comprese considerando la raffigurazione grafica riportata nella seguente figura.

Figura 5.3: I rapporti di rilevanza e significatività

Come è facile comprendere anche alla luce della precedente rappresentazione grafica, tanto maggiore sarà la popolazione che esprime il bisogno cui intende rispondere l’iniziativa da finanziare (popolazione rilevante) rispetto alla collettività totale, tanto più il progetto avrà un elevato valore in termini di rilevanza.

Allo stesso modo, progetti capaci di rispondere ad un numero di beneficiari prossimo alla popolazione rilevante si presentano un elevato valore di significatività

Naturalmente i valori in discussione dovranno essere necessariamente ponderati con valutazione di natura qualitativa che consentano di esprimere, in base a motivazioni di ordine strategico, sociale, culturale e storico, l’importanza del bisogno per la collettività di riferimento, indipendentemente dal numero di persone che esprimono un determinato bisogno (popolazione rilevante).

Dopo aver definito la rilevanza e la significatività del progetto, è possibile procedere ad una ulteriore valutazione dello stesso volta ad analizzarne le peculiarità attraverso le seguenti categorie di indicatori:

a) indicatori di risorse o di costo, espressi in termini di quantità fisiche relative al volume e all’impiego dei fattori produttivi assorbiti da ciascun programma e traducibili in termini monetari attraverso i prezzi di mercato (ad esempio, numero medio delle giornate-uomo dedicate al progetto, quantità e tipologia di risorse utilizzate, ecc.);

b) indicatori di efficienza, che esprimono la combinazione delle risorse nell’ambito del progetto evidenziando misure rappresentative dei rapporti tra risorse impiegate e risultati attesi;

c) indicatori di efficacia, che esprimono un giudizio sulla capacità dell’output realizzato di soddisfare i bisogni e quindi di perseguire il risultato finale; tali indicatori, che sono essenziali per una valutazione globale dell’iniziativa, sono costruiti rapportando gli indicatori di impatto agli indicatori di output. Alcuni possibili indicatori di efficacia sono:

ƒ il livello della domanda (o dei bisogni) rimasta insoddisfatta;

ƒ le condizioni/modalità di accesso ai servizi offerti (tempo intercorrente tra il momento della richiesta e quello di erogazione; gentilezza e disponibilità del personale);

ƒ la rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti;

d) indicatori di risultato, che misurano l’output diretto del progetto, ovvero i risultati associati alla sua realizzazione quali, ad esempio: numero di ore di assistenza per utente, numero di opere restaurate, numero di partecipanti ai corsi di formazione, ecc. Tali indicatori, che esprimono una misura dei “prodotti” realizzati dall’iniziativa, non possono essere considerati rappresentativi del raggiungimento delle finalità istituzionali del progetto finanziato;

e) indicatori di impatto (outcome), che esprimono il risultato finale del progetto evidenziando la capacità di realizzare sul contesto di riferimento dei risultati duraturi ed ulteriori rispetto agli output. Alcuni possibili indicatori di impatto sono, ad esempio, la riduzione del tasso di alcoolismo, l’incremento del tasso di occupazione giovanile, l’aumento del tasso di partecipazione a programmi culturali, ecc.

Gli indicatori di impatto sociale meritano qualche ulteriore approfondimento. Infatti, non sempre sono esprimibili in termini quantitativi (come negli esempi precedentemente citati) ma, spesso, derivano da misure di natura qualitativa e soggettiva, legate all’impatto del progetto sulla qualità della vita dei beneficiari (soprattutto per i servizi alla persona). In questi casi è, pertanto, necessario definire la cosiddetta unità di bene sociale, che è data dal numero di persone beneficiarie del progetto moltiplicato per l’impatto del progetto sulla qualità di vita dei beneficiari. Una possibile metodologia di applicazione di questo metodo viene riportata, a titolo esemplificativo, nella tabella seguente.

Tabella 5.6: Definizione dell’unità di bene sociale A - Calcolo del numero di beneficiari

Attribuire al progetto, in relazione al numero di beneficiari cui si rivolge, un punteggio da 0 a 4:

ƒ 0 = nessun beneficiario diretto

ƒ 1 = numero limitato di beneficiari (inferiore a 20)

ƒ 2 = numero medio di beneficiari (inferiore a 50)

ƒ 3 = numero medio/alto di beneficiari (inferiore a 100)

ƒ 4 = numero elevato di beneficiari (superiore a 100) B - Calcolo dell’impatto del progetto

Attribuire un punteggio da 0 a 3 riferito all’impatto del progetto sul miglioramento della vita dei beneficiari:

ƒ 0 = non migliora

ƒ 1 = migliora di poco

ƒ 2 = migliora abbastanza

ƒ 3 = migliora di molto

Definizione dell’unità di bene sociale

Unità di bene sociale = A (calcolo n. beneficiari) * B (calcolo impatto del progetto)

Pur rappresentando un valido strumento per la misurazione degli impatti dei progetti (sia per progetti singoli che in termini di comparazione tra diverse iniziative riferibili allo stesso settore), appare opportuno evidenziare come la definizione dell’unità di bene sociale sia condizionata dall’attribuzione di valori di tipo soggettivo. Ci si riferisce, in particolare, a quelli relativi al calcolo dell’impatto del progetto: appare, infatti, difficile determinare un livello oggettivo di miglioramento della vita dei beneficiari. Se, per taluni progetti, tale livello può essere approssimato dagli esiti di un processo di customer satisfaction, in alcuni casi (es. reinserimento sociale di soggetti deboli) tali valutazioni non sembrano in grado di esprimere compiutamente tutti gli impatti del fenomeno.

Appare utile sottolineare come tutti gli indicatori specifici debbano essere analizzati in ottica globale, tendente a far emergere una valutazione generale del progetto, tenendo conto anche di giudizi di ordine qualitativo. Ad esempio, con riferimento agli indicatori di impatto, questi non consentono in modo automatico di esprimere appieno la misura del cambiamento nello stato di benessere dei cittadini: occorre valutare anche quanta parte degli utenti potenziali sia stata effettivamente raggiunta dal servizio, nonché – ben più importante – il livello di bisogno di coloro che non ne usufruiscono.

Anche in relazione alla valutazione degli indicatori specifici, si prevede una differente analisi a seconda che si debba procedere alla valutazione di singolo progetto ovvero alla analisi comparativa di iniziative diverse riferite al medesimo ambito di intervento. Nel primo caso, la valutazione sarà finalizzata a definire la coerenza e la sostenibilità dell’intervento: anche in questo caso, è possibile prevedere valori-soglia, al di sotto dei quali non è opportuno procedere all’approvazione del progetto.

Nel caso, invece, di presenza di più proposte relative al medesimo ambito (ad esempio, assistenza agli anziani attraverso assistenza domiciliare), dopo aver assegnato un punteggio alle singole variabili di analisi, viene attribuito un punteggio complessivo ad ogni progetto.

In ogni caso ciascuna fondazione di origine bancaria, in relazione alla propria valutazione ed al proprio orientamento strategico, attribuisce un peso differente alle singole variabili al fine di dosare l’importanza relativa attribuita parametro in esame.

Resta, comunque, rilevante definire le modalità di assegnazione dei punteggi alle singole variabili, indipendentemente dal peso assegnato ad ognuna di esse.

Per le misure in esame, l’assegnazione dei punteggi avviene attraverso analisi di natura qualitativa, tenendo conto, però, dei risultati emersi dagli indicatori. Applicando sempre una scala di valori da 0 a 1 per il punteggio, che va successivamente ponderato per il peso specifico che assume la variabile, si attribuisce un valore ad ogni variabile considerata, in base al livello raggiunto dall’indicatore.

La seguente tabella rappresenta la scheda di valutazione e selezione dei possibili progetti da finanziare.

Tabella 5.7: La valutazione del progetto da finanziare

Variabile Peso Azienda/Progetto A

Azienda/Progetto B

Azienda/Progetto C Valutazione soggetto

proponente x Valutazione progetto

Indicatori specifici

Misure di rilevanza x

Misure di significatività x

Misure di efficacia x

Misure di efficienza x

Misure di risultato x

Misure di impatto x

Totale indicatori specifici X

Indicatori generali Coerenza con le linee

programmatiche x

Compatibilità risorse x Presenza analisi

socio-economiche x

Originalità intervento x Trasferibilità intervento x

Intersettorialità x

Effetto moltiplicatore x Adeguatezza finanziamento x Adeguatezza personale x

Autosostenibilità x

Totale indicatori generali X

Al termine della valutazione ex-ante dei soggetti richiedenti e dei progetti da finanziare è possibile procedere alla redazione della scheda sintetica di selezione (riportata nella precedente tabella 5.1) che racchiude i punteggi assegnati alle singole variabili. I criteri e gli indicatori visti nelle differenti fasi devono permettere l’assegnazione di valutazioni numeriche ai singoli progetti. Attraverso la somma dei punteggi, associati a ciascuno degli elementi di valutazione, si ottiene un indice numerico, che esprime il “ranking”

complessivo delle diverse iniziative in esame e che, pertanto, offre un riferimento sintetico ai valutatori che possono, su tale base, procedere con la successiva fase accettando o respingendo l’iniziativa proposta.

L’utilizzo di un modello di valutazione così articolato permette di sottrarre la selezione dei progetti da promuovere alla valutazione discrezionale della struttura. Permangono, tuttavia, ampi margini di discrezionalità nella definizione dei pesi specifici, da assegnare ad ogni indicatore. Per ovviare tale inconveniente è, pertanto, necessario individuare in anticipo i pesi da assegnare alle diverse variabili. Inoltre, sempre al fine di limitare la discrezionalità delle valutazioni, può essere previsto l’intervento di diversi soggetti che esprimano, in modo autonomo, la propria valutazione sugli elementi in esame. Il punteggio totale assegnato a ciascuna iniziativa risulta, nel caso di una valutazione congiunta, come media dei punteggi attribuiti dai diversi soggetti valutatori.

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 128-135)