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gli Indici: dal formato a stampa al formato elettronico

L’Indice delle voci e locuzioni latine e quello delle voci greche, posti in

fon-do al Vocabolario a stampa22, permettono di trovare, partendo dalla parola

la-tina o greca, la voce italiana nella cui glossa era stata introdotta. Già in questi indici a stampa vediamo che i lemmi a cui si rimanda da una parola latina creano fra di loro reti relazionali.

Quando il lemma italiano a cui si rimanda non è della stessa parte del di-scorso della voce latina o si tratta di rimandi a parole italiane che possono ap-partenere a più di una parte del discorso, c’è sempre una abbreviazione d’av-vertimento; si vedano più avanti le liste di rimandi che seguono asper e deficere.

17 Non ci sono voci greche con asterisco né in quelle presenti nella lettera D né altrove, come si constata scorrendo l’Indice delle voci e locuzioni greche in fondo al volume della prima edizione. Tuttavia si segnala il fatto che durabilitas è con asterisco nella voce durabilità, ma sen-za asterisco nell’Indice delle voci e locuzioni latine; un ulteriore controllo negli indici elettronici del sito www.lessicografia.it, rivela che è stata asteriscata anche nell’Indice.

18Le voci difendimento, difenditore, difenditrice, difensione, difensore, difesa riprodotte in Fig.2, alfabeticamente vicine e definite l’una con l’altra sinonimicamente o per parafrasi ‘il di-fendere’, ‘che difende’, sono tutte provviste di latino, salvo il femminile difenditrice per il quale evidentemente non si è trovata una congruente voce latina. Compare nella quarta edizione dove si legge sub voce «Femm. di Difenditore. Lat. tutatrix. Gr. ἀμύνουσα ».

19 Circa le forme in –(t)rix e i loro sviluppi in italiano, si veda il saggio di AnnA m. thorn

-ton,Paradigmatically determined allomorphy: the “participial stem” from Latin to Italian, in Word-Formation. An International Handbook of the Languages of Europe, edited by peter o.

müller, ingeborg ohnheiser, susAn olsen, frAnz rAiner, Berlin, De Gruyter Mouton (HSK

series) in corso di stampa.

20 chArlton t. lewis , chArles short A Latin Dictionary. Oxford, Clarendon Press, 1879.

21 sAlVAtore clAudio sgroi La terminologia linguistica della Crusca 1612: tra linguaggio

Se scorrendo l’Indice delle voci greche l’occhio cade su «καταβαυκαλίζεσθαι v. Nanna », non si tratta di un’inaccuratezza, ma, come si vede dalla fig. 4, di una conseguenza del fatto che far la nanna è registrato nella microstruttura di nanna.

Fig. 4 Far la nanna

L’Indice delle voci e locuzioni greche ha di solito un rimando unico per parola greca. Talvolta ne ha due, raramente tre. Si veda οὐσία che rimanda a «Essenzia, Natura, Sustanzia.». Θώραξ fa eccezione con ben 5 rimandi «Coraz-za, Giubbone, Lamiera, Panziera, Usbergo.». Molto più ricchi i rimandi da voci latine, che talvolta assumono l’aspetto di vere e proprie liste.

Le liste più facili da interpretare sono le liste di lemmi che seguono un ag-gettivo o un sostantivo, perché di solito il rapporto fra l’agag-gettivo o sostantivo latino e l’aggettivo o sostantivo italiano è di sinonimia. Si vedano:

Asper. v. Acerbo. Agro. Aspro. Forte add. Brusco. Aromatico. Duro. Cro-io. Ronchioso. Salvatico. Alpestre. Rigido. Gravoso. Importevole. Rixa. v. Lite, Mischia, Quistione, Rissa, Riotta, zuffa, Baratta, Schermaglia, Tira.

Non si riesce a stabilire se la virgola o il punto posti fra i vari lemmi italiani a cui si rimanda abbiano un diverso significato. Parrebbe che quando il legame semantico fra i lemmi della lista è più forte ci sia la virgola, come nel caso della lista che segue Rixa, ma è solo un’impressione, in altri casi di liste di sinonimi c’è un punto. Vi sono addirittura casi, come la lista che segue Insipientia, dove virgole e punti si alternano.

Quanto all’organizzazione dei rimandi, nella lista di Asper sembrerebbe che i rimandi siano in ordine alfabetico all’inizio e poi senza un vero ordine. Andando a vedere le microstrutture pare che siano in ordine alfabetico i lemmi in cui asper compare come la prima parola latina delle due o più date. Nella voce

alpestre, il latino asper è in prima posizione, eppure alpestre come rimando viene

dopo salvatico. Tanti i casi in cui l’ordine non è alfabetico, si veda ad esempio

velox 23. Si potrebbe avanzare l’ipotesi che i rimandi siano stati aggiunti in una

redazione fatta a più mani e in tempi successivi. Gli ultimi rimandi della lista sono di solito costituiti da parole meno facilmente accostabili alla voce latina.

Si esamini ora un caso di lista di rimandi di un verbo: « Deficere v. Mancare. Fallire. Discadere. Affiebolire. Perire. Morire. Lentare. Affinire. Venire. Vacare. Meno avv. Manco avv. Disvenire. Alienare. Cessare. Cadere. Intiepidare. Im-biancare. Abbassare. Scurare. Spirare. Sperdere. Finire. Fuggire. Apostatare. Eclissare. » Si tratta di verbi sinonimici, anche se suscita curiosità il fatto che ci sia Imbiancare e poi anche Scurare. Se per scurare possiamo immaginare il ‘divenir scuro‘, ‘il mancare della luce’, solo la consultazione della microstruttura chiarisce imbiancare: «Per lo mancare, a similitudine delle foglie, e delle piante. Lat. deficere. Dan. Par. 12. Tal che si mise a circuir la vigna, Che tosto imbianca se ‘l vignaío è reo.». Quanto alla presenza di meno avverbio , si spiega col fatto che ci sono locuzioni verbali italiane come venir meno registrate sia sotto meno, che perciò appare nella lista di rimandi, sia sotto venire, che pure figura nella lista. Questo fa sì che le liste di rimando dei verbi possano creare l’illusione di un rapporto sintagmatico fra voce latina e voce italiana, come appunto fra

de-ficere e meno o manco avverbio; ma il rapporto di combinazione, se c’è, è fra

i componenti della lista, proprio perché ci sono sia venire sia meno, ancorché lontani fra loro, cioè separati da vacare.

Si trovano nell’Indice delle voci e locuzioni latine appunto anche molte

lo-cuzioni formate da più di una parola24, quando queste locuzioni sono date come

voce latina nel lemma italiano. Ecco qualche esempio. Bene moratus.v. Costumato. Creato. Gala.

Consuere palpebras. V. Accigliare. Fungi vice alicuius. V. Appresentare. Merces nutricis. V. Bália.

Strepitus acquae decidentis. V. Scroscio. Venaticus canis.v. Levriere. Veltro

In un’epoca in cui era pratica diffusa il ‘ribaltamento’, cioè il far diventare lemma in un dizionario lingua volgare-latino quello che era il traducente volgare nei dizionari latino-lingua volgare, queste locuzioni ricordano i lemmi latini dei dizionari semibilingui francesi di cui parla Quemada, poiché, più che di voci latine, sembra trattarsi di interpretazioni della parola italiana, valide solo per un determinato contesto. L’ Indice del Vocabolario per questo aspetto è anzi molto

Corrente, Frettoloso, Frecciolo, Discorrevole, Fuggevole, Studioso, Avaccevole, Avaccio. Spi-gliato»

espres-vicino alla colonna del latino in un dizionario plurilingue che contenga anche l’italiano25.

La versione elettronica, oggi in rete nel sito dell’Accademia della Crusca, fa emergere più agevolmente dove sia una voce latina o greca nella microstruttura italiana, enucleando dalla glossa la parte in cui essa appare e lasciando comun-que la possibilità di vedere la voce intera, sia come testo rielaborato in campi (definizione, esempio), sia come immagine del foglio stampato. Spiega infatti Biffi: «Il progetto dell’Accademia si distanzia sia dalla lessicografia informatica francese, più attenta al testo elettronico e alla sua marcatura, ma poco interes-sata ai facsimili, sia da quella spagnola, che per la parte storica ha privilegiato la

sola immagine» (p.19).26