Il Turismo sessuale
3.1 Infanzia e turismo sessuale: un fenomeno in continua crescita.
Che questo fenomeno non sia affatto nuovo è facilmente documentabile, ma nel corso del Novecento, a causa della sua pubblicizzazione clandestina sui mass media, si è notevolmente incrementato.
L’Italia è uno dei paesi in cui il dato è più frequente e nel caso specifico maggiormente combattuto e studiato.
Il Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con l’ECPAT e l’Organizzazione Mondiale del Turismo lo definiscono come ‹‹ il terzo traffico illegale per ordine d’importanza, dopo droga e armi […]197.
Uno degli aspetti fondamentali per comprendere il turismo sessuale minorile ci viene fornito dall’OMS, la quale,tramite la definizione di “pedofilia”, -una parafilia perpetrata da uomini o donne che abbiano almeno sedici anni che abusino di un minore, almeno di 5 anni più piccolo o comunque in fase prepuberale- fa luce sulle dinamiche grazie alle quali il pedofilo circuisce il minore198. Seduzione, Minaccia e Ricompensa appunto rappresentano le casistiche più frequenti; a partire proprio da quest’ultima casistica prende vita il fenomeno del Turismo Sessuale Minorile199. Ancora una volta la componente economica appare trasversale ad ogni forma di Child Labour.
Il viaggiare verso luoghi lontani caratterizzati dalla mancanza di normative contro lo sfruttamento sessuale oppure scarsamente
197
,Dipartimento per le pari opportunità, Il Turismo Sessuale, informazione tratta dal sito www.osservatoriopedofilia.gov.it, consultato il giorno 18/11/2014 alle ore 20:00-
198Informazione tratta dal sito www.onu.org, consultato il giorno 20/06/2014 alle ore 07:50. 199
Informazione tratta dal sito www.onu.org, sito consultato il giorno 20/06/2014 alle ore 9:08.
152
monitorate ed applicate dai governi è probabilmente il modo migliore per lo sfruttatore di raggiungere il suo scopo. Non a caso dietro a questo fenomeno esiste un crescente business gestito da agenzie di viaggio specializzate, tour operator o gruppi di persone che illegalmente creano opportunità di viaggio on-line, tanto che, come ci riporta Pietro Monni, il Turista Sessuale è ‹‹colui o colei che, al fine di praticare sesso con minori, organizza lunghi periodi di vacanza in paesi che non solo tollerano la prostituzione minorile, ma spesso la propagandano per attirare il turista e così incassare valuta pregiata. Paesi che godono, inoltre, di una maggiore liceità di costumi derivante da pratiche tradizionali e religiose, talvolta pericolose, al limite della legalità ››200 .
Vien da sé che questo tipo di turismo ha conseguenze sociali e culturali sia per i Paesi d'origine sia per quelli di destinazione, particolarmente in quelle situazioni dove si sfruttano le diseguaglianze di sesso, età, condizione sociale ed economiche.
Secondo alcuni studi recenti, «il 70-80% dei turisti e viaggiatori di sesso maschile che si recano in Asia e Giappone, dall'Australia, dagli Stati uniti e dall'Europa occidentale, lo fa solamente a scopo di “intrattenimento sessuale”, ecco perché la prostituzione legata al turismo è divenuta un'industria multinazionale del sesso»201.
Emblematica a tal proposito una ricerca del Ministero italiano delle Pari Opportunità in cui si evidenzia quanto il turismo di massa ed voli low cost abbiano incrementato notevolmente il fenomeno. Secondo
l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il turismo sessuale è una vera e
propria industria che fattura ogni anno tra gli 80 ed i 100 miliardi di dollari. Il profilo del turista sessuale è generalmente circoscrivibile a un uomo tra i 30 e gli 80 anni proveniente da qualsiasi classe sociale, mentre le vittime hanno spesso tra i 13 ed i 17 anni.
200P. Monni, L’Arcipelago della Vergogna. Turismo sessuale e pedofilia, EUR, Roma 2001,
pp. 229-230.
153
Secondo L’ECPAT è possibile suddividere il profilo dello sfruttatore in 3 categorie:
I turisti sessuali occasionali, la maggioranza, che si trovano in un determinato paese per lavoro.
Turisti abitudinari, i quali comprano case che abitano durante i periodi feriali.
Pedofili.
I motivi che possono spingere una persona a tali azioni sono diversi e non più circoscrivibili al clichè del pedofilo classico. Tali motivazioni possono essere:
Anonimato.
La ricerca di nuove esperienze, legate ad un nuovo e massiccio aumento del consumismo sessuale.
Il razzismo e la volontà di poter abusare di persone che si disprezzano.
Difficoltà sociali come instaurare rapporti paritari con le donne.
La fittizia convinzione che fare sesso con minori implichi meno rischi di contrarre l’AIDS202.
In Italia, nonostante la legge sulla extraterritorialità che punisce il reato di abuso sessuale su minori anche al di fuori del proprio paese d’origine, sono circa 8000 gli italiani che ogni anno raggiungono le coste brasiliane ai fini di turismo sessuale, segnando un triste primato dell’Italia in Europa203 .
202ECPAT /2010), Sex-Tourism, informazione tratta dal sito www.ecpat.net, il giorno8/09/2014
alle ore 20:15.
203ECPAT (2010), Turismo sessuale e danno dei minori, documento consultabile sul sito
154
Di seguito riporto le stime ECPAT a riguardo dei paesi da cui partono i turisti del sesso minorile e la distribuzione dei paesi in cui avviene tale violenza all’infanzia.
Europa Italia, Germania, Spagna, Francia, Belgio,
Regno Unito. Regioni
dell’America
Stati Uniti, Canada, Brasile.
Asia Giappone e Taiwan.
Africa Repubblica Sudafricana.
Oceania Australia.
Schema n. 1 Sezione II
Per ciò che concerne invece le destinazioni prevalenti, troviamo:
Asia Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia,
Filippine, Nepal, Pakistan, Russia, Taiwan, Cina, Sri Lanka, India, Indonesia.
America Latina
Repubblica Dominicana, Colombia, Messico, Venezuela, Cuba.
Africa Kenia
Schema n.2 Sezione II
Dobbiamo considerare la grande difficoltà delle varie organizzazioni nello stilare una mappatura il più precisa possibile di un fenomeno che, non solo è in continua espansione, ma anche in forte evoluzione dal punto di vista dei mezzi per renderlo invisibile e allo stesso tempo facilmente reperibile a chi ne conosce i meccanismi.
155
Nel consultare la letteratura in merito infatti le stime possono variare, anche se il continente asiatico rimane sempre in cima alle destinazioni più frequentate. Ancora Pietro Monni per esempio evidenzia quanto il fenomeno negli ultimi anni abbia coinvolto particolarmente Filippine e Taiwan, mettendo a rischio il triste primato thailandese204. Che questo sia un fenomeno “dinamico” è facilmente dimostrabile se prediamo in considerazione quei paesi che, come il Brasile, divengono improvvisamente al centro dell’attenzione mondiale poiché ospitanti manifestazioni internazionali. In questo caso è più facile per il turista sessuale muoversi tra la massa, usufruire di compagnie di viaggio che non dèstino sospetto, ed incontrare così con facilità l’organizzata offerta sessuale nel paese di destinazione.