4. IL RUOLO GEOPOLITICO DEL KAZAKHSTAN 61
4.5 L’ INFLUENZA CINESE E LA NUOVA VIA DELLA SETA 72
La continua crescita economica della Cina ha portato il Kazakhstan, così come altri paesi dell’area, a guardare ad est e slacciarsi, economicamente, sempre più dalla Russia che, a causa delle sanzioni dell’occidente, sta vivendo un periodo di stallo economico.
Ognuno dei due paesi sta portando avanti una politica economica opposta ma, in questo caso, complementare. Mentre il Kazakhstan sta orientando la propria economia sugli scambi con l’oriente, nel cosidetto “Kazakhstan’s Pivot to Asia”184, la Cina sta adottando
già da anni la famosa politica del “Go West Policy (西部大开发)”, volta allo sviluppo delle regioni più povere e meno sviluppate della Cina centrale e occidentale. Suddetta politica ricade nel ben più ambizioso progetto di Xi Jinping della “The Silk Road Economic Belt and the 21st-‐century Maritime Silk Road (丝绸之路经济带和 21 世纪海上丝绸之路)”,
38 Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan:
http://www.mfa.kz/index.php/en/map/26-‐posoltvo-‐eng/1136-‐iran, consultato il 23 dicembre 2016 182 Ministero degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan:
http://www.mfa.kz/index.php/en/last-‐news/3614-‐kazakh-‐iranian-‐foreign-‐ministers-‐review-‐progress-‐ in-‐bilateral-‐relations, consultato il 23 dicembre 2016
183 World Integrated Trade Solution (WITS):
http://wits.worldbank.org/CountryProfile/en/Country/KAZ/Year/2015/TradeFlow/Import
184 E. Gallo, Kazakhstan’s “Pivot to China”?, Institute for Security & Development Policy, No. 154, 04/06/2014:
http://isdp.eu/content/uploads/images/stories/isdp-‐main-‐pdf/2014-‐gallo-‐kazakhstans-‐pivot-‐to-‐ china.pdf, consultato il 22 dicembre 2016
termine inaugurato dallo stesso Xi nella sua seconda tappa all’estero presso l’Università Nazarbayev.185
I rapporti tra i due paesi vanno ben oltre l’ambito economico. La sicurezza riveste un ruolo chiave per i due paesi, impegnati nella lotta al terrorismo e separatismo islamico, che soprattutto riguarda la regione cinese dello Xinjiang al confine con il Kazakhstan, dove vivono milioni di uiguri e kazaki.
Negli incontri successivi tra i due presidenti sono stati stabiliti diversi obiettivi per l’aumento del volume di scambi e accordi tra i fondi sovrani e le banche di sviluppo, come la Banca di Sviluppo del Kazakhstan e la Banca Exim di Cina che hanno stabilito di investire un miliardo di dollari nella modernizzazione della raffineria di petrolio di Shymkent.186
Con un aumento degli scambi commerciali e dei rapporti economici, è cresciuta in Kazakhstan la presenza cinese e questo ha portato a tensioni tra i due paesi. La maggior parte dei kazakistani teme infatti un’”invasione” di prodotti a basso costo cinesi nel mercato nazionale. Inoltre, mentre si sviluppano i rapporti tra Kazakhstan e Cina, aumentano parallelamente i legami tra Cina e Russia, in primis attraverso l’accordo sul gas del 2014, che potrebbero eclissare il ruolo del Kazakhstan, oppresso dalle due super potenze.187
4.5.1 La nuova via della seta
La Via della Seta, progetto lanciato nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping, ha l’obiettivo di ricreare e ristabilire le antiche rotte commerciali tra occidente e impero cinese. I paesi che una volta erano attraversati dalla Via della Seta stanno attualmente vivendo periodi di instabilità politica ed economica, situazione che rende gli obiettivi di Pechino sempre più complessi e dispendiosi. Agli occhi di molti di questi paesi, tuttavia, la Cina si sta presentando come la nuova superpotenza su cui contare per un miglioramento della situazione interna, dal momento che gli Stati Uniti vengono ormai
185 S. Nardi, Dalla Via della Seta alla Collina di Perle, in AA.VV., La Via della Seta-‐ Vecchie e nuove strategie globali tra la Cina e il bacino del Mediterraneo, CeSEM, Cavriago 2012, pag. 43
186 E. Gallo, Op. Cit 187 Ibid.
visti come una potenza in declino che nel passato ha utilizzato la propria politica estera al fine di occidentalizzare gli altri paesi.188
L’egemonia cinese, così come quella russa, è evidente dall’adesione dei paesi centroasiatici al Gruppo di Shanghai prima e all’Organizzazione di Shanghai per la cooperazione poi, diventando quest’ultima un’estensione della prima, comprendendo non solo i 5 membri fondatori (Cina, Federazione Russa, Kazakhstan, Kyrgyzstan e Tajikistan) ma anche l’Uzbekistan, oltre a India e Pakistan, che entreranno ufficialmente nel 2017. 189 Afghanistan, Iran, Mongolia e Bielorussia risultano osservatori, mentre la
Turchia, l’Armenia, l’Azerbaijan, la Cambogia, lo Sri Lanka e il Nepal sono partner di dialogo. 190
In occidente tale raggruppamento viene visto con preoccupazione e spesso associato al Patto di Varsavia, tant’è che in modo ironico viene chiamato Patto di Shangavia.191
Tuttavia, secondo alcuni studiosi, il gruppo di Shanghai e la sua successiva evoluzione è molto più ravvicinabile al Trattato di Nerčinsk del 1689 firmato dallo Zar Pietro I e l’imperatore Kangxi al fine di mettere in sicurezza i confini e implementare gli scambi commerciali.192
Per agevolare gli investimenti, Xi Jinping propose la creazione di una banca comune volta a finanziare le infrastrutture della Via della Seta; una banca, la Asian Infrastracture Investment Bank già costituita da 50 paesi e diventata operativa nel gennaio 2016, con sede a Pechino in netta concorrenza con la banca giapponese Asian Development Bank.
188 Ibid.
189 India, Pakistan Edge Closer to Joining SCO Security Bloc, The Express Tribune, 24/06/2016:
http://tribune.com.pk/story/1129533/india-‐pakistan-‐edge-‐closer-‐joining-‐sco-‐security-‐bloc/ , consultato il 22 dicembre 2016
190 Sito ufficiale della SCO: http://chn.sectsco.org/sco_family/20151209/27167.html
191 A. Fais, Strategie cucite lungo la Via della Seta, in AA.VV., La Via della Seta-‐ Vecchie e nuove strategie globali tra la Cina e il bacino del Mediterraneo, CeSEM, Cavriago 2012, pag. 60
Figura 12: La Silk Road Economic Belt e la 21st Century Maritime Silk Road. Fonte: Xinhua