4. IL RUOLO GEOPOLITICO DEL KAZAKHSTAN 61
4.4 I RAPPORTI CON L ’I RAN 69
Al momento dell’indipendenza dall’Unione Sovietica, tutti i cinque paesi centroasiatici cercarono di rendersi più indipendenti dal controllo economico e politico di Mosca e due furono gli stati che esercitavano potere nella regione: la Turchia e l’Iran.
171 M. Yermukanov, Kazakhstan: Between Pan-‐turkism And Globalization, Eurasia Daily Monitor, Volume: 1 Issue: 56, 2004. Versione online
172 Ibid.
173 Nella sua intervista, il Primo Ministro turco Yildirim ringrazia sia il Kazakhstan sia l’Azerbaijan per il ruolo da loro giocato nello scontro tra Russia e Turchia.
174 C. Putz, Kazakhstan Gets Thanks for Russia-‐Turkey Rapprochement, the Diplomat, 06/07/2016:
http://thediplomat.com/2016/07/kazakhstan-‐gets-‐thanks-‐for-‐russia-‐turkey-‐rapprochement/, consultato il 20 dicembre 2016
I paesi dell’Asia Centrale, appena usciti dal sistema politico sovietico e quindi dall’ateismo di stato, furono piuttosto riluttanti nello stringere rapporti con l’Iran, un paese teocratico ostile anche gli Stati Uniti.175
I paesi che più sfruttarono l’alleanza con l’Iran furono il Tajikistan data l’origine e storia culturale e linguistica condivisa e il Turkmenistan, il quale condivide con l’Iran una lunga frontiera e con cui sono stati stretti numerosi accordi di natura economica ed energetica per evitare che i gasdotti turkmeni passassero dalla Russia.176
L’Iran gode infatti di una posizione favorevole per i paesi centroasiatici che possono sfruttare il passaggio in suolo iraniano per le esportazioni di merci e idrocarburi attraverso percorsi alternativi e usufruire così di uno sbocco su mari aperti come il Golfo Persico. L’Iran con cui le nazioni centroasiatiche strinsero rapporti di collaborazione non fu l’Iran teocratico, ma l’Iran in qualità di stato chiave della regione e alleato economico.177
I rapporti con l’Iran si consolidarono quando tutte le cinque repubbliche aderirono all’Organizzazione della Cooperazione Economica, un’organizzazione fondata nel 1985 da Iran, Turchia e Pakistan il cui obiettivo era quello di promuovere la cooperazione economica, tecnica e culturale tra paesi membri. I cinque paesi centroasiatici entrarono nell’Organizzazione nel 1992 insieme alla Repubblica d’Azerbaijan e la Repubblica Islamica dell’Afghanistan, portando il numero totale dei membri a 10. La peculiarità di questa organizzazione sta nell’essere l’unica organizzazione regionale in cui sono presenti tutte le repubbliche centroasiatiche, oltra a trattarsi dell’unico gruppo regionale formato da paesi a maggioranza musulmana pur non includendo nessun paese arabo.178
Le diverse scelte in politica estera, spesso condizionate da ideologie contrastanti, l’inadeguatezza delle strutture di comunicazione e trasporto e la mancanza di ingenti investimenti hanno nel tempo portato i paesi a non raggiungere l’obiettivo prefissato di collaborazione tra stati, nonostante la stipula di numerosi contratti.
Il Kazakhstan è, tra i paesi dell’Asia Centrale, quello più distante, e non solo geograficamente, dal mondo iranico. Durante gli inizi del XX secolo, si affacciarono in
175 F. Indeo, La competizione geopolitica in Asia Centrale: l’Unione Europea e le sue potenziali ambizioni strategiche, pag. 50
176 Ibid. 177 Id, pag.51 178 Ibid.
Medio Oriente e non solo, numerosi movimenti nazionalistici il cui unico obiettivo era riconquistare lo splendore raggiunto in epoche antiche e riunire i vari popoli con radici comuni in un’unica nazione. È in questo periodo che nascono le ideologie del Panturchismo e Panarabismo, e in Iran cresce sempre di più il Paniranismo, ovvero l’idea di assoggettare nuovamente tutti i popoli di origine iraniana al controllo dell’Iran e di estendere i territori a quelli che una volta costituivano l’antica Persia. Il primo ad aver elaborato ed enunciato tale progetto fu Mahmoud Afšār Yazdi, progetto poi portato avanti da altri studiosi e preso come ideologia dal partito iraniano Pan Iranist Party.179 Il
concetto di paniranismo va infatti a combaciare con quello di Irān-‐e Bozorg o di Irān-‐ Zamīn , ovvero di grande Iran, all’interno del quale solo contenuti l’Iran, l’Afghanistan, il Tajikistan, l’Uzbekistan, il Turkmenistan, parti di Cina (Xinjiang, e precisamente la prefettura di Kashgar), Kyrgyzstan (Valle del Ferghana), Pakistan, le aree del Kurdistan iracheno, turco e siriano, Armenia, Georgia, Azerbaijan e Caucaso Settentrionale. Il Kazakhstan infatti, con eccezione delle aree più meridionali a forte influenza uzbeka, risulta essere il paese che meno è stato a contatto con la cultura persiana e ciò può essere notato anche dalla lingua, che a differenza dell’uzbeko o dell’uiguro, non risente di forti influenze iraniane.
Il legame culturale che lega i due paesi è dato dalla presenza di circa 5000-‐10000 kazaki residenti nella regione del Golestan, e principalmente nella cittò di Gorgan. Questo piccolo gruppo di kazaki è presente in Iran dalla fine degli anni ’20, quando la collettivizzazione portata avanti dal regime sovietico obbligava i kazaki ad abbandonare il loro stile di vita nomadico. Molti furono quelli che fuggirono in Cina e Mongolia, mentre gli abitanti del Mangistau e delle zone di confine con il Turkmenistan preferirono recarsi in Iran, dove furono persianizzati e molti abbandonarono l’Islam sunnita in favore dello sciismo per meglio integrarsi nella società iraniana. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, non fu più permessa l’esistenza di un centro di studi kazaki in Iran e ciò ha portato alla sempre più massiccia iranizzazione dei kazaki, molti dei quali optarono per ritornare in Kazakhstan a seguito dell’indipendenza del paese.180
179 The Pan Iranist Party: http://english.paniranist.org, consultato il 23 dicembre 2016
180 D. Kassymova, Zh. Kundakbaeva, U. Markus, Historical Dictionary of Kazakhstan, Scarecrow Press, Plymouth 2012, pp. 149-‐150
Il rapporto culturale che lega il Kazakhstan con la città di Gorgan è dimostrato anche dalla presenza di un consolato iraniano presente.181
Da un punto di vista economico, il Kazakhstan e l’Iran, negli ultimi anni, hanno firmato molti contratti volti ad intensificare gli scambi commerciali tra i due paesi.
Come dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri kazako, nel 2014 il volume delle transazioni commerciali è aumentato di oltre il 60%.182 Ad incentivare l’aumento,
attestato a oltre 530 milioni di dollari in export e 69 milioni di import nel 2015, è stata l’inaugurazione della ferrovia Zhanaozen – Etrek – Gyzylgaya – Gorgan che mette in comunicazione il Kazakhstan con l’Iran attraverso il Turkmenistan.183