4. IL RUOLO GEOPOLITICO DEL KAZAKHSTAN 61
4.6 I RAPPORTI CON L ’UE 75
Al momento dell’indipendenza degli stati costituenti l’URSS, l’Unione Europea non manifestò particolare interesse a tessere dei legami privilegiati con i cinque paesi dell’Asia Centrale, essendo a quei tempi più interessata alle polveriere esplose in paesi geograficamente più prossimi, quali i nuovi stati sorti con la dissoluzione della Jugoslavia e le guerre etniche ivi intercorse o gli scontri che avevano luogo nel Caucaso. L’interesse da parte dell’UE si manifestò solo in chiave economica, nella speranza di poter usufruire delle numerose risorse che i cinque paesi possedevano. Tra le motivazioni che spinsero l’Europa ad approcciarsi all’Asia centrale si possono trovare: la volontà di mantenere l’area pacifica e stabile per poter aumentare il commercio tra le due parti considerando la complementarità delle due economie e sfruttare al massimo le risorse anche in funzione del progetto della Nuova Via della Seta che vede nell’Europa il suo estremo occidentale. 193
I primi due canali attraverso i quali l’UE è entrata in Asia centrale sono stati il TRACECA (Transport Corridor Europe-‐Caucasus-‐Asia), inaugurato nel 1993 con l’obiettivo di fornire assistenza nel settore dei trasporti nell’area, e l’INOGATE (Intestate Oil and Gas Transport to Europe) ideato per analizzare e modernizzare le strutture per il trasporto
degli idrocarburi dai paesi centroasiatici, il cui ruolo di protagonista è rivestito da Azerbaijian e Kazakhstan, paesi dove sono state tenuti, rispettivamente nel 2004 e 2006, incontri tra i paesi del Mar Nero e del Caspio e l’UE per migliorare le politiche europee con la creazione dell’iniziativa di Baku e l’iniziativa di Astana.194
I rapporti diplomatici, e non solo economici, tra il Kazakhstan e l’Unione Europea furono stabiliti sin dall’indipendenza del paese e hanno subito uno sviluppo continuo, aggiungendo nuovi argomenti di discussione, quali l’energia, i trasporti e la giustizia, ai precedenti riguardanti principalmente il commercio e gli investimenti.195
I legami tra i due enti sono definiti attraverso il Partnership and Cooperation Agreement (PCA)196 del 1995 entrato in atto nel 1999. Dal 2011 ci sono stati tentativi per
implementare l’accordo, obiettivo raggiunto dopo numerose negoziazioni il 9 ottobre 2014, entrato in vigore dopo la firma a Bruxelles del gennaio 2015 e ad Astana del dicembre dello stesso anno.197 Le tematiche trattate nel PCA riguardano l’impegno, da
parte degli stati centroasiatici, di intraprendere un percorso destinato a raggiungere un’economia di mercato e aumentare il livello di tutela dei diritti umani. Entrambe le parti si impegnano a garantire un dialogo politico volto allo sviluppo delle relazioni politiche e promuovere il commercio e gli investimenti per costruire buone relazioni economiche e uno sviluppo economico sostenibile. In base all’accordo è necessario supportare gli sforzi kazaki nel consolidamento della sua economia e la sua completa transizione ad un’economia di mercato. 198
In base ai dati forniti dalla European External Action Service, l’UE risulta essere il uno dei principali partner commerciali del Kazakhstan, primo per quanto concerne l’export con un mercato di 34 miliardi di dollari (rappresentando il 36% dell’intero export kazako), seguito dalla Cina (22%) e Russia (21%). Per quanto riguarda l’import, l’UE è il terzo
194 Henderson, Karen; Weaver, Carol, The Black Sea region and EU policy: the challenge of divergent agendas, , Ashgate Publishing, Farham 2010, pagg.144–145.
195 Sito ufficiale della Delegazione della Commissione Europea in Kazakhstan:
http://eeas.europa.eu/delegations/kazakhstan/eu_kazakhstan/political_relations/index_en.htm, consultato il 24 dicembre 2016
196 La versione integrale in lingua inglese è disponibile sul sito della Delegazione dell’Unione Europea in
Kazakhstan :
http://eeas.europa.eu/archives/delegations/kazakhstan/documents/eu_kazakhstan/pca_kazakhstan_en. pdf
197 Ibid. 198 Ibid.
partner con il 19% del totale del volume, preceduto solo dalla Cina e Russia. L’UE è anche il più grande investitore nel paese centroasiatico, i cui investimenti rappresentano più del 50% degli investimenti esteri diretti in Kazakhstan.199
L’UE ha rivestito un ruolo fondamentale nel favorire l’ingresso del Kazakhstan al WTO (World Trade Organization) il 30 novembre 2015.200
Il Kazakhstan è anche visto come stato chiave nella strategia dell’Unione Europea per l’Asia centrale per una nuova partnership (European Union Central Asia Strategy for a New Partnership), adottata nel giugno 2009201.
Tra gli obiettivi principali di tale strategia vi sono: lo stabilimento di un dialogo politico regolare tra i ministri degli Esteri; la creazione di un’iniziativa di educazione europea e supporto nello sviluppo di una “e-‐silk-‐highway”; l’inizio di un’iniziativa di Stato di Diritto europeo; lo stabilimento di un dialogo sui diritti umani e sull’energia.202
Per quanto concerne l’ambito sicurezza, il Kazakhstan, così come Uzbekistan, Kyrgyzstan e Tajikistan, ha aderito all’OSCE (Organization for Security and Co-‐operation in Europe), i cui progetti vengono condotti in Kazakhstan attraverso l’ODIHIR (Office for Democratic Institutions and Human Rights), i cui obiettivi sono la democratizzazione dei paesi attraverso controlli sulle elezioni e sui media per garantire votazioni democratiche, il tutto reso possibile dal rafforzamento dei diritti umani, dello stato di diritto e della democrazia stessa.203
199European External Action Service, EU-‐Kazakhstan Relations:
https://eeas.europa.eu/diplomatic-‐network/trade/4076/eu-‐kazakhstan-‐relations_en, consultato il 24 dicembre 2016
200 Progress Report on the implementation of the EU Strategy for Central Asia Implementation Review and outline for Future Orientations:
http://eeas.europa.eu/archives/docs/central_asia/docs/20120628_progress_report_en.pdf, consultato il 24 dicembre 2016
201 La versione integrale in lingua inglese è disponibile sul sito della European Union External Action – European External Action Service:
https://eeas.europa.eu/sites/eeas/files/the_european_union_and_central_asia_the_new_partnership_in_a ction.pdf, consultato il 24 dicembre 2016
202 Ibid.
203 Ghebali V.Y., OSCE regional policy in Central Asia: rationale and limits, Sabahi F., Warner D. (a cura di), The OSCE and the multiple challenges of transition in the Caucasus and Central Asia, , Ashgate, Aldershot/Burlington 2004, pp. 3-‐4