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L'innovazione finanziaria

Nel documento La finanza americana fra euforia e crisi (pagine 44-47)

Il termine deregulation viene esclusivamente riferito, in sva-riate circostanze, a quelle modifiche della legislazione che accre-scono la varietà della scelta a disposizione degli operatori priva-ti. Allo stesso tempo, gli ultimi quindici anni hanno visto i tri-bunali influenzare pesantemente l'attuazione pratica della legi-slazione bancaria e finanziaria. I tribunali — scrive M. Eisenberg — «sono divenuti gli strumenti tramite i quali la politica banca-ria nazionale viene attuata — nei distretti, nelle corti d'appello, fino ad arrivare alla Corte Suprema»2; le conseguenze di tale tendenza sono però anche che — sempre secondo Eisenberg — «si ha un sistema di regolamentazione basato sullo sfruttamento di cavilli giuridici e di pieghe nascoste delle leggi, e non una strategia nazionale centrata sullo sviluppo dei servizi finanzia-ri»3. Il concetto di deregulation deve pertanto coprire tutti quei mutamenti di regole che accadono grazie all'intervento «inter-pretativo» dei tribunali. Molto spesso inoltre la deregolamenta-zione viene riferita all'introduderegolamenta-zione di nuovi prodotti e servizi finanziari che accrescono la flessibilità nella gestione delle atti-vità e passiatti-vità da parte delle istituzioni finanziarie, un processo in genere definito come «innovazione finanziaria». Nelle pagine che seguono utilizzeremo il termine deregolamentazione nel suo significato più ampio.

Quali che possano essere le sue cause, il processo di innova-zione finanziaria è stato una forza decisiva nel condurre alle modifiche nella struttura del sistema finanziario americano. As-sieme al processo di inflazione e disinflazione e all'accentuata volatilità dei tassi di interesse, l'innovazione finanziaria è anche responsabile per le modifiche nella legislazione bancaria

conte-nute nei due deregulation acts approvati dal Congresso all'inizio degli anni Ottanta4. Quella che segue è una breve analisi delle più importanti innovazioni finanziarie e delle più rilevanti ten-denze emerse come risultato dell'introduzione di nuovi prodotti e nuove tecniche finanziarie.

Alcune delle più importanti innovazioni sono derivate dalle necessità per le istituzioni finanziarie di contrastare l'aumentata volatilità dei tassi di interesse alla fine degli anni Settanta e al principio degli anni Ottanta; a causa delle improvvise varia-zioni dei tassi di interesse vi era infatti il rischio di altrettanto improvvise perdite. Nel 1977 un certificato di deposito (CD) a tasso variabile apparve sul mercato per iniziativa della Morgan Guaranty Bank di New York; il tasso di interesse del nuovo CD veniva legato al tasso sui buoni del tesoro. Due anni pri-ma, alcune casse di risparmio californiane avevano offerto dei prestiti ipotecari a tasso variabile, anch'essi legati ai tassi dei

Treasury Bills; in questo secondo caso, tuttavia, parte dei

debi-tori continuava a preferire i vecchi mutui a tasso fisso per paura di aumenti non desiderati nei tassi di interesse.

Anche la rapida diffusione dei financial futures (FIF) può es-sere spiegata dalla necessità di venire a capo del problema della volatilità dei tassi di interesse. Il primo FIF, introdotto nel 1975 dal Chicago Board of Trade, offriva la possibilità di effet-tuare transazioni a termine in titoli della Government National Mortgage Association (GNMA); in un secondò momento, tale esperienza si generalizzò rapidamente e in diversi stock exchange statunitensi furono aperti mercati futures anche in titoli del Te-soro americano, in CD, negli indici del prezzo delle azioni e altri strumenti finanziari. I cambiamenti nelle tecnologie facili-tarono inoltre l'introduzione dei nuovi strumenti finanziari ri-ducendo il costo di trattamento e trasmissione dei dati. I settori delle carte di credito nell'ultima parte degli anni Sessanta e ne-gli anni Settanta e i cash management accounts a partire dal 1977 furono particolarmente favoriti nell'intrapresa di attività assai profittevoli dalla diffusione e dai miglioramenti tecnologici con-sentiti dall'informatica.

Un passo molto importante in direzione di una maggiore in-novazione finanziaria e di una accentuata concorrenza sui

mer-cati della raccolta dei fondi fu l'introduzione dei Negotiated

Or-der of Witbdrawals Accounts (Now), vale a dire, di conti

cor-renti che remunerano il depositante con un interesse. Come ve-dremo più avanti, il Deregulation Act del 1980 legalizzò l'uso di questo strumento finanziario apparso per la prima volta nello Stato del Massachusetts nel 1970; oggi è ben noto che l'emissio-ne dei Now da parte di alcul'emissio-ne mutuai savings banks fu autoriz-zata nel 1972 (sempre nel Massachusetts e poco dopo nel New Hampshire). Il timore di una accresciuta concorrenza da parte delle mutuai savings banks, condusse le banche commerciali a opporsi all'utilizzo dei Now; il Congresso accettò temporanea-mente il punto di vista delle banche commerciali e decise nel 1974 di limitare agli stati del New England l'introduzione di questa nuova e mascherata forma di conto corrente con paga-mento di interessi.

Gli Automatic Transfer Savings (ATS) sono stati un altro modo per aggirare i massimali sui tassi di interesse passivi. Com'è ben noto, in questo tipo di conti bancari, i fondi che superano un certo am-montare minimo possono essere automaticamente trasferiti da un deposito a risparmio che garantisce un certo interesse a un norma-le deposito in conto corrente e viceversa. In tal modo, l'interesse viene in effetti ad essere pagato sul conto corrente, per quanto da un punto di vista strettamente legale è il deposito a risparmio quello che remunera il risparmiatore.

Il sorprendente aumento dei tassi di interesse ha anche stimo-lato la diffusione dei money market mutuai funds ( M M M F ) —

una delle innovazioni finanziarie di maggior successo — origina-riamente introdotta sul mercato nei primi anni Settanta. Il

M M M F è un fondo comune che investe in carta commerciale, in CD bancari e in buoni del Tesoro, garantendo quindi una remunerazione degli interessi su queste attività a breve termine. L'investitore tuttavia ha la possibilità di staccare un assegno a fronte del suo investimento nel fondo comune. Come nel caso degli ATS, da un punto di vista legale tale nuovo strumento fi-nanziario non deve conformarsi alle norme che disciplinano gli interessi pagabili sui conti bancari o anche alla normativa sulla riserva obbligatoria, per quanto esso offra molti dei servizi tipi-ci di un normale deposito in conto corrente.

3. Le tendenze principali sui mercati finanziari americani

Nel documento La finanza americana fra euforia e crisi (pagine 44-47)