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4.1. Aspetti teorici

4.1.1. L’intento suicida

In merito all’intento suicidario, questo può essere inteso come una motivazione soggettiva a togliersi la vita, che può esser comunicata in modo implicito o esplicito.

Quella implicita è basata su markers comportamentali oggettivi,225 quali le dimensioni temporali dell’atto, l’isolamento, le precauzioni prese per evitare un eventuale intervento volto ad impedire la commissione dell’atto fatale, la presenza o assenza di tentativi per una eventuale ricerca d’aiuto, gli ultimi preparativi per trovare la morte, la letalità del metodo utilizzato, la presenza ed il relativo grado di premeditazione e di pianificazione di eventuali precedenti tentativi di suicidio.

In caso di suicidio dalle dinamiche sospette, relativamente all’analisi dell’intenzionalità implicita o oggettiva del suicida, a mio avviso potrebbe essere utile per gli inquirenti far riferimento allo strumento di valutazione psicologica elaborato da scala denominata Suicide Intent Scale elaborato da Aaron T. Beck e coll..226

224

Shneidman, E. S. (1981), The psychological autopsy, Suicide & Life Threatening Behavior, n.11 (4), pp. 325-40.

225 http://www.aggressuicide.org/numero5/italiano//Meneghel.pdf 226 Beck et al. (1979), Scale for Suicide Ideation – SSI.

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A mio parere tale strumento, pur sviluppato per valutare il grado di intenzionalità nei tentativi di suicidio, formula diversi items che potrebbero risultare utili per gli organi inquirenti, anche a suicidio avvenuto, quali spunti di approfondimento investigativo per avere un quadro più chiaro circa le intenzioni del soggetto e far luce sulle reali dinamiche dell’accaduto. Di seguito riporto una mia traduzione e riformulazione degli items che potrebbero risultare maggiormente utili a livello investigativo. Evidenzio che, non trattandosi di una scala bensì di una linea guida investigativa, le tre risposte per ciascun item sono puramente indicative non avendo previsto alcun punteggio di riferimento.

1. Isolamento

1. Qualcuno era in zona

2. Presenza di qualcuno con contatto visivo e/o vocale 3. Nessuno era presente od in contatto visivo e/o verbale

2. Timing

1. Probabile intervento altrui 2. Improbabile intervento altrui

3. Scarsissime possibilità di intervento altrui

3. Precauzioni per evitare la scoperta del comportamento suicida in atto (possibile intervento altrui)

1. Nessuna precauzione

2. Precauzioni passive (come, ad esempio, evitare la presenza di altri ma non far nulla per prevenire un eventuale intervento altrui se scoperti o eseguire l’atto soli in una stanza ma con la porta non serrata)

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4. Richiesta di aiuto durante il compimento dell’atto

1. Eventuali richieste di aiuto per realizzare il proprio desiderio di morire 2. Aiuti contattati ma poi non formulata l’effettiva richiesta di aiuto per la

realizzazione dell’atto 3. Nessun aiuto richiesto

5. Atti finali in previsione della morte (ultime volontà, donazioni, assicurazioni)

1. Nessuno

2. Pensieri relativi o qualche progetto correlato 3. Piani definiti o preparativi completi

6. Preparazione del progetto suicida

1. Nessuna

2. Da minima a moderata 3. Completa

7. Note d’addio

1. Nessuna nota

2. Pensieri scritti ma strappati 3. Presenza di appunti

8. Comunicazione del proprio intento suicida

1. Nessuna

2. Comunicazioni imprecise ed equivoche 3. Comunicazione chiara ed esplicita

9. Grado di premeditazione

1. Nessuno; atto impulsivo

179 3. Suicidio premeditato da più di tre ore

10. Precedenti tentativi

1. Nessuno 2. Uno o due 3. Tre o più

11. Relazione tra assunzione di alcool e suicidio

1. Ci può essere stata un'eventuale assunzione di alcool prima del suicidio anche se non tale da pregiudicare il giudizio e l’esame di realtà

2. L’assunzione di alcool era sufficiente ad intaccare la capacità di giudizio, l’esame di realtà ed il senso di responsabilità del soggetto

3. Vi è stata una intenzionale assunzione di alcool per facilitare la conclusione dell'atto

12. Relazione tra assunzione di stupefacenti e suicidio

1. Ci può essere stata un'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti prima del suicidio anche se non tale da pregiudicare il giudizio e l’esame di realtà

2. L’assunzione di sostanze stupefacenti era sufficiente ad intaccare la capacità di giudizio, l’esame di realtà ed il senso di responsabilità del soggetto

3. Vi è stata una intenzionale assunzione di sostanze stupefacenti per facilitare la conclusione dell'atto

La comunicazione esplicita dell’intento suicida viene ricercata, a livello investigativo, nelle dichiarazioni dirette (conversazioni precedenti l’atto fatale, minacce, affermazioni, note, lettere, registrazioni, video, testamenti ecc.) che il suicida ha fatto e/o lasciato a familiari e/o conoscenti in merito alla sua volontà di porre fine alla propria vita e/o riguardo al suo agito.

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A tal proposito, relativamente alle comunicazioni lasciate dagli individui suicidi, le diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato che la percentuale dei soggetti che si sono suicidati e che hanno lasciato dei biglietti d’addio varia tra il 15 ed il 40%.227 228

Ai fini investigativi è molto importante essere a conoscenza di tale percentuali in quanto, nel passato, gli inquirenti tendevano a non considerare con la dovuta attenzione l’ipotesi suicidaria, qualora non fossero stati rinvenuti messaggi di addio. Attualmente invece gli investigatori sanno che, solo in una minoranza dei casi, i soggetti suicidi lasciano una comunicazione in merito al proprio gesto.

Dopo aver preso in esame 500 biglietti e/o lettere d’addio di soggetti suicidi, Holmes R.M. ed Holmes S.T229 ne hanno individuato le seguenti cinque tipologie in base al loro oggetto:

- Finanziari: i problemi economici sono cause molto frequenti per la determinazione dell’atto suicida. In questi casi sono spesso riportate nel testo grosse difficoltà economiche o impossibilita nel pagare i debiti. A volte vengono anche paventati futuri licenziamenti con conseguenti ricadute finanziarie. Per tali fattispecie il suicida sovente afferma di considerare la propria morte quale unica via d’uscita dal disastro economico. Questa condotta è estremamente colpevolizzante per i familiari ed amici che inevitabilmente rifletteranno su quanto avrebbero potuto aiutare materialmente il soggetto per evitare il gesto fatale;

227

James R.K.,(2008), Crisis intervention strategies, Cengage Learning, Stamford- Connecticut p.185.

228

Shneidman, E. S. (1979), A Bibliography of Suicide Notes: 1856–1979, Suicide and Life- Threatening Behavior, Vol.9 (1), pp.57-59.

229 Holmes R.M., Holmes S.T., (2006), Suicide: theory, practice, and investigation, Sage -

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- Amore non corrisposto: il tema psicologico principale in tale fattispecie è quello dell’autostima. Le note lasciate dai suicidi sentimentalmente non corrisposti, spesso evidenziano dolore trasformato in rabbia ed aggressività nei confronti del soggetto amato al quale sovente è attribuita la responsabilità o colpa per la propria morte. Spesso il legame affettivo perduto viene definito dal suicida come unico, non più riconciliabile ed impossibile da sostituire. Tipicamente appaiono riferimenti alla futura solitudine vista come impossibile da sopportare, senza via d’uscita se non attraverso la propria morte. A volte le note riportano la speranza (spesso indice di estrema aggressività a scopo colpevolizzante) che il soggetto dal quale si è stati abbandonati, attraverso la propria scomparsa, possa continuare a vivere una vita migliore.

- Salute fisica/Fuga dal dolore: negli individui con patologie allo stato terminale che si sono tolti la vita, le note lasciate solitamente denotano il desiderio di fuggire dal dolore fisico e da quello che, di riflesso, lentamente ed inesorabilmente provocherebbe nei propri cari. Spesso il suicida si preoccupa di deresponsabilizzare i suoi familiari per la propria decisione di farla finita al fine di evitare nei loro confronti qualsiasi possibilità di autocolpevolizzazione. A volte si riscontrano dei riferimenti economici relativi ai costi delle cure e alla volontà di non voler pesare sui propri cari.

In altri casi viene fatta menzione alla insopportabile perdita della propria autonomia ed indipendenza.

- Salute mentale: le note più frequentemente rinvenute risultano lasciate da individui affetti da psicopatologie depressive: il senso di solitudine appare il tema dominante. In altri casi gli individui erano affetti da psicosi: in tali fattispecie vengono spesso riportate le voci percepite nella mente di questi soggetti che avevano ordinato di commettere il gesto fatale. Alcuni

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individui psicotici scrivono di esser stati richiamati a congiungersi con Dio, altri costretti da voci divine infliggersi la punizione meritata.