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INTERVENTI IN AMBITO DI PREVENZIONE

REGOLE DI SISTEMA 2014 AMBITO SANITARIO

ALTRE DISPOSIZIONI

3. INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DI QUALITÀ ED APPROPRIATEZZA NEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE LOMBARDO

3.3. INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELL’APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

3.3.1. INTERVENTI IN AMBITO DI PREVENZIONE

Miglioramento dei processi di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive

Un efficiente ed efficace controllo della malattie infettive si sostanzia in sorveglianza (corretta attuazione del dettato normativo regionale e alimentazione dei flussi informativi conseguenti) e controllo (profilassi specifica e aspecifica e informazioni alla popolazione/collettività, comunicazione del rischio), coordinamento degli interventi tra i diversi soggetti coinvolti (DPM, strutture sanitarie, MMG, PLS), programmazione e realizzazione delle attività vaccinali per il raggiungimento degli obiettivi regionali e nazionali di copertura. In tema di comunicazione particolare attenzione dovrà essere posta ad attivare efficaci processi integrati tra soggetti del sistema, finalizzati ad un reale empowerment (aumento di competenza e consapevolezza) dei cittadini/gruppi target.

In continuità con gli anni precedenti e con le indicazioni nazionali sono confermati obiettivi e indicatori riferiti al mantenimento delle perfomance di qualità e di risultato:

- migliorare l’attività di sorveglianza e controllo e sorveglianze speciali anche in riferimento a indicatori LEA (DGR IX/4489 del 13.12.2012, Intesa Stato Regioni 23.03.2011 "Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015");

- perseguire il raggiungimento degli indicatori LEA in merito ad attività vaccinale (DGR n IX/4475 del 05.12.2012 );

- adempiere ai debiti informativi, nel rispetto dei requisiti di qualità dei sistemi informativi MAINF e GEV;

- migliorare i processi di integrazione tra Soggetti del Sistema e quelli di comunicazione con gruppi target.

Pianificazione integrata degli interventi di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute e di prevenzione CCV

Per promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute anche al fine di prevenire patologie non trasmissibili (cronico degenerative) che hanno in comune fattori di rischio comportamentali modificabili (scorretta alimentazione, sedentarietà, tabagismo), attualmente sono a sistema programmi di comunità per i seguenti setting:

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- Scuole che Promuovono Salute – “Rete SPS Lombardia” che ri-orienta in termini di appropriatezza (ruoli e azioni evidence based) tutta l’offerta ASL nel setting scolastico;

- Aziende che promuovono salute – “Rete WHP Lombardia””, che attiva la responsabilità sociale di impresa (privata soprattutto medie e grandi e pubblica, comprese aziende sanitarie, EELL, Caserme, ecc.) su azioni evidence based.

Sono inoltre a sistema interventi evidence based (anche intersettoriali) per la promozione della attività fisica (gruppi di cammino, pedibus, scale per la salute), per una sana alimentazione (programma di riduzione del consumo di sale), promozione dell’allattamento al seno ed è diffusa l’offerta di counseling motivazionale breve sugli stili di vita in contesti “opportunistici” (percorso nascita, setting vaccinale, ecc.).

Nel 2014 si intende consolidare e migliorare quali-quantitativamente programmi e interventi, d’intesa con la DG Famiglia Solidarietà Sociale e Volontariato, in relazione ai seguenti obiettivi:

─ Mantenere/incrementare gli standard qualitativi (coerenza con l’analisi di contesto locale e criteri di appropriatezza: sostenibilità, efficacia, integrazione, multidisciplinarietà, intersettorialità, indicatori di processo, impatto e risultato) nella pianificazione integrata locale degli interventi di promozione della salute – PIL;

─ Mantenere/incrementare gli standard qualitativi della rendicontazione degli interventi attraverso il sistema regionale Banca Dati Promozione Salute (BDProSal);

─ Sviluppare le Reti “Scuole che Promuovono Salute – SPS” e “Aziende che Promuovono Salute - WHP Lombardia” e l’attuazione di interventi evidence based per la promozione di stili di vita con particolare riferimento ad azioni per incrementare l’offerta di attività fisica, il consumo di frutta e verdura, la disponibilità di pane a ridotto contenuto di sale, l’allattamento al seno, il counseling motivazionale breve nei contesti “opportunistici”, l’attivazione di percorsi per il miglioramento quali-quantitativo delle reti di offerta per la cessazione tabagica.

Inoltre la DG Salute, con il coinvolgimento delle ASL , avvierà un percorso per la definizione e realizzazione di un processo di benchmark tra ASL in relazione a quanto in atto su determinanti di salute/fattori di rischio CCV (alimentazione, attività fisica, tabagismo), anche in riferimento agli indicatori LEA per l’area (definiti dal Ministero della Salute, ma non attivi nel 2012 nel calcolo degli adempimenti U/Prevenzione).

Contrasto al fenomeno infortunistico e tecnopatico Malattie Professionali

Il Piano SSL 2014-2018 pone l’accento sull’obiettivo del contrasto al fenomeno tecnopatico, attraverso l’emersione delle malattie professionali, mediante azioni sinergiche e secondo modalità uniformi di approccio da parte dei medici del lavoro, degli SPSAL e delle UOOML.

Il perfezionamento degli strumenti informatici per la registrazione e gestione delle malattie professionali e per l’implementazione della rete di scambio di monitoraggio del fenomeno, costituisce supporto necessario per la realizzazione dell’obiettivo.

Particolare attenzione deve essere dedicata alle seguenti condizioni morbose: tumori ad alta e bassa frazione eziologica (mesoteliomi, ecc.); disturbi muscolo scheletrici lavoro-correlati; disturbi da stress lavoro-correlato.

Il Piano definisce, quale obiettivo relativo al quinquennio, il mantenimento del trend di progressiva emersione del fenomeno da cui consegue un indicatore di incremento del numero assoluto di malattie professionali denunciate ad INAIL pari o superiore al 25% sull’intero periodo (rif. anno 2012 – fonte dati INAIL).

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Nel 2014 si intende consolidare l’uso dello strumento informativo gestionale Ma.P.I. (acronimo di Malattie Professionali ed Infortuni) e in generale del Sistema Informativo Person@ per permettere agli operatori delle ASL e delle UOOML un comune approccio metodologico sia alla conoscenza del fenomeno tecnopatico che all’emersione delle malattie professionali.

Indicatore: almeno il 40% dei controlli eseguiti per indagine per malattia professionale inseriti in I.M.Pre.S@ deve trovare riscontro in Ma.P.I.

Infortuni sul lavoro

Regione Lombardia ha registrato negli ultimi sei anni un costante decremento del tasso infortunistico.

Il Piano SSL 2014-2018 conferma l’obiettivo di riduzione degli infortuni sul lavoro e ne indica la strategia di azione, definendo, quale indicatore, il mantenimento del trend di decremento del tasso infortunistico pari o superiore al 25% per il quinquennio (calcolato sull’anno 2012, utilizzando per il calcolo del denominatore del tasso il numero di lavoratori occupati al netto del reale ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni – fonte dati INAIL, INPS, ISTAT).

Nel 2014 si intende consolidare l’uso dello strumento informativo gestionale Ma.P.I. (acronimo di Malattie Professionali ed Infortuni) e in generale del Sistema Informativo Person@ per permettere agli operatori delle ASL un comune approccio metodologico alla conoscenza del fenomeno infortunistico.

Indicatore: almeno il 40% dei controlli eseguiti per indagini per infortunio sul lavoro inseriti in I.M.Pre.S@, deve trovare riscontro in Ma.P.I.

Azioni di “empowerment” e di promozione della cultura della sicurezza

L’attuale situazione economica e sociale in cui versano il Paese e la Lombardia induce a riflessioni atte a conservare e perfezionare i livelli di tutela prevenzionale rinforzando l’azione di controllo tradizionalmente intesa nella sua accezione di enforcement, con azioni complementari di sostegno e assistenza alle imprese.

Nel 2014 la DG Salute intende aggiornare l’Accordo 2007 con INAIL Direzione Lombardia per il riconoscimento dell’accesso a minorazione tariffaria premiale INAIL a fronte dell’applicazione di Linee Guida/Atti di Indirizzo regionali e sistematizzare la presentazione di Linee Guida/Atti di Indirizzo regionali alla Commissione Consultiva Permanente art. 6 D. Lgs 81/08 ai fini del loro riconoscimento a “buone prassi”.

Le ASL, pertanto, sono tenute a predisporre percorsi di adozione efficace da parte delle aziende presenti sul territorio di competenza, delle Linee Guida/Atti di Indirizzo regionali ai fini del loro riconoscimento quali “buone prassi” da parte della Commissione Consultiva.

La formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è competenza delle Regioni e, nel rispetto del principio di intersettorialità, la DG Salute promuove azioni finalizzate alla diffusione della cultura della sicurezza.

In questo percorso si agisce, in coerenza con l’obiettivo del Piano SSL 2014-2018, anche supportando la scuola nel percorso di integrazione della sicurezza nei curricola scolatici, in coerenza con la lr 19/2007. La scuola, infatti, è il luogo dove la formazione SSL può trovare un terreno fertile sul quale radicarsi e diventare patrimonio dell’individuo e del gruppo, perché favorisce l’interiorizzazione delle regole e dei valori fondamentali di responsabilità sociale e civile.

Le ASL sostengono il percorso di integrazione della SSL nei curricola scolastici, funzionale a garantire il riconoscimento delle competenze in materia di salute e sicurezza acquisite dagli studenti delle scuole lombarde quale formazione ex art. 37, D.Lgs 81/08. Indicatore è

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rappresentato dal numero di istituti del territorio di competenza che integrano la SSL nei curriculum scolastici in coerenza con le indicazioni regionali.

Procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale da parte delle ASL

La Valutazione di Impatto sulla salute della popolazione è un complesso insieme di procedure e attività che, integrando numerosi approcci disciplinari, persegue l’obiettivo di ottimizzare la tutela della salute nell’ambito di una vasta gamma di processi decisionali. La Valutazione si applica a innovazioni tecnologiche, insediamenti (ad es. produttivi e energetici), specifiche opere e interventi.

L’entrata in vigore del DM 24/4/2013 ha reso evidente la necessità di rinforzare il ruolo di governance di Regione nei confronti delle ASL, onde accompagnarle, coordinarle e sostenerle nei procedimenti VIA, esigenza condivisa dalle stesse ASL, dal mondo industriale e dalle DDGG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile ed Infrastrutture e mobilità.

Per supportare e coordinare le ASL nei processi di pianificazione territoriale in raccordo con DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile la DG Salute si fa carico di realizzare un percorso informativo, formativo e di costruzione condivisa di indirizzi metodologici, nell’ambito del quale saranno altresì individuati indicatori per la verifica della loro applicazione.