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La migrazione femminile nel tempo: fattore di cambiamento sociale e nuovo mercato del lavoro

3.4 Tipologia e caratteristiche delle interviste dello studio pilota

3.4.3 L’intervista di Monica

L’ultima donna intervistata si chiama Monica, ha 33 anni ed è originaria della Romania. Monica è diplomata e nel suo paese di origine lavorava come panettiera, si mostra molto socievole, interessata e aperta al dialogo

Com'è nata questa idea di partire dal tuo paese?

«Io sono venuta tramite mia madre, mia madre è venuta tramite

mia zia che ci ha aiutato a venire qua dal mio paese. Il mio paese per la verità è molto povero, il lavoro c'è ma mal pagato, ti sfruttano e ti pagano poco e la vita è molto difficile in Romania per questo ci siamo decise di venire qua, di farci una vita, di aiutare il resto della famiglia in Romania. Perché il resto della famiglia è in

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Romania siamo venuti a farci una vita qua... sono qui in Italia da 2004. Qui a Livorno sono da 2012, sono stata anche a Roma, a Torino, in posti così…»

Le motivazioni che hanno spinto Monica a partire per un altro paese e cercare fortuna sono, come per la maggior parte degli immigrati, legate a questioni economiche.

Nonostante Monica lavorasse come panettiera nel suo paese, ha deciso di partire per l’Italia perché in Romania era sottopagata e sfruttata. Inoltre, anche la madre di Monica aveva già deciso qualche anno prima di trasferirsi in Italia per aiutare la sua famiglia.

Tuttavia, Monica ci spiega che non ha trovato così facilmente lavoro in Italia ma ha avuto delle difficoltà, in particolare per i requisiti che spesso richiedono le famiglie in cerca di una badante o colf:

«Ho lavorato con i bambini, anche con le persone anziane, anche

con le pulizie in casa. Le persone diciamo, prima di andare a lavoro devono vedere come sei fatta, se sei di fiducia o no, se no non tutti ti prendono così, se non vedi che sei una ragazza a posto o una donna a posto.

E' difficile a trovare lavoro perché dipende di persona, come ti prende, nel senso, ora diciamo le persone cercano più da una certa età; io come sono giovane, difficile a trovare. Da un pò sono rimasta anch'io senza lavoro perché ho lavorato tre anni con una signora anziana ma in un lavoro devi avere molta pazienza, con le persone anziane, molta pazienza, se non ce l'hai perdi la testa per dire... (risate).

Con i bambini... anche con bambini, perché con un bambino un po’ viziato perdi un po’ di pazienza da lì...ma come sono io, sono molto calma. Non c'ho problemi. (risata) Con questo lavoro».

-115- Durante l'intervista emerge come Monica non abbia mai

aspirato a fare la badante o baby-sitter, nonostante fosse una persona molto paziente sia con gli anziani che con i bambini, ha comunque trovato lavoro in questo ambito, come la maggior parte delle donne migranti: avrebbe preferito trovare qualcosa di più attinente a ciò di cui si occupava già nel suo paese di origine.

Arrivando qui in Italia pensavi già di fare la badante, la baby-

sitter, la colf...??

«Per la verità no. Per dire la verità non mi aspettavo questo

lavoro, mi aspettavo altri mestieri come io c'ho il mestiere di fare il panettiere, lavoro con il pane, fare tutto questo. In Romania ho fatto questa scuola ho preso la pratica tutto qua, avevo questo mestiere, io mi aspettavo questa cosa ma sarà difficile a trovarlo e così ho detto va bene proviamo anche con essere badante e di essere baby-sitter anche questo è un lavoro, anche se.... ma è un lavoro, onesto e... così »

Solitamente nel tuo lavoro con le persone anziane con i bambini e con le famiglie soprattutto, che rapporto si instaura? Ad esempio con la figlia della signora anziana, con i figli, con i genitori dei bambini per esempio...?

« NOO, siamo rimasti in buoni rapporti. Per esempio con l'ultima

signora anziana, la signora anziana si è attaccata molto a me, MOLTO di più delle sue nipoti per dire la verità, anche i figlioli hanno preso una fiducia in me molto perché hanno lasciato tutto sulle mie mani: casa, TUTTO TUTTO TUTTO, e siamo rimasti proprio in buoni rapporti»

Solitamente come facevi a trovare lavoro, è sempre venuta qui o tramite conoscenze...?

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«Sì sono sempre venuta qui, questo lavoro che ho avuto ultimo è andata mia madre, lavorato lei 2 mesi ma la signora aveva bisogno di una ragazza con la patente, la macchina, che guida, che tutto e così sono andata io al posto suo e così sono rimasta io»

Anche a Roma e Torino hai avuto esperienze simili?

«A Torino ho lavorato solo un anno con due persone anziane,

uguale ho trovato, tramite mia zia che abita lì questo lavoro, ma è andato bene. Anche lì sono andata via perché ero troppo lontana da mia madre e dalle mie sorelle perché mia madre e mia sorella stavano a Roma, perché prima ho abitato a Roma 6 anni, così ho lasciato e sono tornata vicino a mia madre, perché io sto da sola lì e non va bene, così mi sono trasferita indietro».

E' stato naturale iniziare a lavorare come come badante come colf o baby sitter, o è stato difficile?

«Sì perché io a casa mia in Romania ho avuto cura delle mie

sorelle piccine, della casa e già sapevo su per giù e avevo esperienza già con i bambini e anche con anziani... con la mia nonna uguale, fino a quando è mancata»

Ti hanno sempre fatto il contratto o hai lavorato anche a nero?

« Per dire la verità i primi due anni e mezzo ho lavorato a nero in

una famiglia con tre bambini, anche per dire la verità mi hanno sfruttato, per dire, ho lavorato troppo... dalla mattina alle 7:00 andavo a casa qualche volta alle 4:00 di mattina a dormire e poi alle 7:00 perché loro uscivano fuori e io dovevo aspettare e stare con i bimbi; di dormire non potevo dormire perché non è letto mio, ho lavorato da loro due anni e mezzo poi sono andata via perché non ce la facevo io. Poi dalle altre parti andava bene ho lavorato anche a Torino con il contratto, qui ho lavorato con il contratto,

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solo una volta sono stata a nero ma adesso con il contratto, il contratto di lavoro»

Come per le altre due donne intervistate, anche Monica lamenta le ore di troppo a lavoro e per la maggior parte delle volte la mancanza di un contratto regolare che la possa tutelare.

Per quanto riguarda la sua vita in Italia, oltre al lavoro, Monica spiega che per lei risulta difficile crearsi delle amicizie poiché alcune sue amiche rumene sono sposate in Italia e quindi hanno la loro vita privata e trovare amici di cui fidarsi non è semplice:

Invece per quanto riguarda la tua vita a parte il lavoro come trascorri il tuo tempo libero?

« Questo è il problema. Il tempo libero ce l'ho, il problema è che

non trovo gli amici con cui uscire questo è difficile perché io non mi (...non si capisce) perché è difficile trovare la persona giusta, perché puoi avere fiducia di uscire, ho solo un'amica e vado qualche volta con lei a pulire, a fare le pulizie, siamo rimasti in buoni rapporti e siamo diventati amiche, ma solo così: Ciao, come va, tutto qui; ma di uscire no perché lei c'ha il marito e io non voglio... è difficile trovare gli amici, per dire, così penso solo al lavoro e casa, niente altra cosa, per ora è difficile»

Tuttavia, la donna continua ad avere rapporti con il suo paese di origine soprattutto perché la maggior parte della sua famiglia è li.

“I rapporti con il tuo paese di origine continui ad averli?

« Sì perché vado in vacanza (espressione felice), vado spesso di

estate, di Natale, diciamo quando lavori hai le ferie li prendi metà di agosto e metà di Natale se lo vuoi, come vuoi, cioè un mese di

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ferie e lo prendi due settimane in agosto e due settimane di Natale e vai in Romania. In Romania ho la mia famiglia ho anche dei nipoti, più che altro vado per il nipote. (risata)»

Sono proprio la sua famiglia e il lavoro che qui in Italia non ama, i motivi che la spingono a ritornare in Romania, se avrà la possibilità.

Che progetti hai per il tuo futuro?

«Se troverò lavoro, perché difficile trovare lavoro, hai visto anche

te che è difficile in Italia, ho pensato che mi trasferisco di nuovo in Romania e vorrei fare un corso di cucina perché mi piace tanto cucinare ...se non ci riesco questo prenderò la categoria C per il camion e andrò a lavorare così; questi due lavori che mi piacciono di più diciamo, a guidare e fare da mangiare, a cucinare se nel caso non trovo qui».