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K Johnson, The Lavender Scare, Chicago University Press, Chicago 2005.

Media per mese all'interno dell'anno

Le 29 mars 1947 le conséil économique et social des Nations Unies chargea le Secrétaire Général de reprendre l'étude de convention de 1937, d'y apporter tous amendements necessaires pour le mettre à jour et reintroduire

D. K Johnson, The Lavender Scare, Chicago University Press, Chicago 2005.

175 - Atti su minori (actes sur mineurs)17.

b. Le statistiche dal 1936

Per quanto si abbia un quadro più dettagliato del fenomeno solo dal secondo dopoguerra, le statistiche sui reati sessuali e sull'omosessualità iniziano in coincidenza con l'approvazione, tramite voto assembleare della Sdn, della convenzione nella quale si decideva di perseguire la prostituzione per “l'uno o l'altro sesso”. Si noti che lo stesso incremento è presente in Germania e Regno Unito, e anche in Italia con la pratica del confino, che diventa da quell'anno un modello repressivo per l'omosessualità; fenomeni che si appesantiranno tutti dal 1938 in avanti, con la promulgazione, almeno in Italia e in Francia, delle disposizioni sulla “repressione della pederastia”; in Italia, peraltro, in concomitanza con la pubblicazione della “circolare sulla razza” che, in definitiva, equiparava gli ebrei a degli stranieri sul territorio nazionale, con tutte le conseguenze che ciò comportava, anche in base alle convenzioni Sdn dal 1933 in avanti, come illustrato nel secondo capitolo. Da quell'anno anche in Francia si verificherà un aumento dei fenomeni di intolleranza generalizzata. Tra i tanti atti, si segnala la legge 1939 contro gli stranieri del governo Daladier, emanata pochi mesi prima dell'invasione nazista.

La Francia ha prodotto liste di omosessuali, come ne ha prodotte di comunisti e di ebrei18. Forse anche di stranieri. La cosa non stupirebbe, visto che si trattava di una categoria sociale da sottoporre ad attenzione. Il sistema di schedatura adottato per gestire il fenomeno, e che prevedeva anche l'inserimento dei sospetti, era redatto secondo un modello predisposto dalla Commissione Internazionale di Polizia Criminale (CIPC), ossia l'Interpol ante litteram, che aveva tra i suoi compiti precipui proprio la lotta alla tratta delle bianche, ossia il controllo della morale pubblica sul piano internazionale; la CIPC aveva organizzato, almeno dal 1935 (ma ci sono riscontri che attestano la pratica fin dal 1928), uno schedario che prevedeva la catalogazione dei semplici sospetti attraverso una scheda gialla, ancor oggi in uso19. E vediamo, almeno per gli omosessuali, dagli scritti della Tamagne, quanto poco bastasse per

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APP, Police Judiciaire. b. BM STATS/1-2, Statistiques 18

Queste due ultime liste furono prodotte, tra il 1939 e il 1940, dal funzionario di polizia André Tulard. Cfr Les Lois de Vichy, textes recueillis par Dominique Rémy, Romillet, 1992. La testimonianza sull’esistenza di liste di omosessuali, analoghe alle “Rosa Listen” tedesche, è invece attestata dalla testimonianza dell’unico deportato omosessuale ufficialmente riconosciuto dallo Stato Francese, Pierre Seel. Si veda: Jean Le Bitoux, Pierre Seel, Moi, Pierre Seel, deporté homosexuel, Éditions Calman-Levy, Paris 1994.

19 ACS, Ministero dell'Interno, Dipartimento Generale di Pubblica Sicurezza, Centro Nazionale di Coordinamento Operativo di Polizia Criminale (Interpol) 1923-1961, busta 19.

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essere segnalati come tali: anche l'andare nei bagni pubblici nel momento sbagliato20.

c. La fase della occupazione nazista. La Francia di Pétain.

Con lo scoppio della guerra la Francia verrà divisa in tre differenti realtà amministrative. I territori annessi dalla Germania, di lingua tedesca, la Francia di Vichy, e i territori annessi dall'Italia che, seppur di entità minima rispetto agli altri territori, renderanno evidente una gestione amministrativa a sé stante. Anche se, apparentemente, i dati statistici sembrano indicare un calo della persecuzione tra il 1940 e il 1945, saranno comunque anni di forte repressione, la più alta delle quali verrà compiuta dal nazismo. Viene infatti da sottolineare un fatto, che la Tamagne non precisa, relativamente ai numeri della persecuzione dopo il 1940. In Germania sembrerebbe che, da quell'anno, in base alle statistiche, il nazismo in guerra avesse smesso di perseguire gli omosessuali, cosa che sembra avvenire anche in Francia e in Italia. In realtà, se si legge bene quanto dice la stessa Tamagne in altri punti della sua opera, dal 1940, almeno per quanto riguarda il nazismo, la questione degli omosessuali viene risolta con un invio più spiccio, e senza processo (per questo mancano i dati), nei campi di concentramento21.

d. La fase del secondo dopoguerra e la classificazione dei reati per categorie sociali. I “delitti degli omosessuali”

Gli anni tra il 1945 e il 1952 non vedono particolari cambiamenti se non per il costante allarme per il rilassamento morale sopraggiunto con la guerra, e mai terminato. Il vero salto in avanti avviene dal 1952, e non negli aspetti quantitativi, ma nella differente aggregazione dei dati, che da adesso in avanti riuniscono i dati della morale pubblica individuando una nuova categoria sociale, quella degli omosessuali, e in maniera più definita di quanto fatto nel 1938, in quanto adesso si precisa in primo luogo, facendone uso appunto per le aggregazioni, l'orientamento sessuale dei perseguiti. Il fenomeno repressivo, invece, rimarrà pressoché inalterato fino al 1960.

20 F. Tamagne, cit.

21 Ivi

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e. La fase della V Repubblica fino al 1970.

Questa fase ha inizio con le modifiche di legge apportate al codice penale francese, che aggravano le pene per gli omosessuali, e con la definitiva messa al bando, anche in Francia, come in Italia, della prostituzione, che permette di dare il via appieno alla Convenzione ONU del 1949, che riprendeva nello spirito quella del 1938, alla base della fase fino allora più alta del fenomeno repressivo. Da questo momento, per circa un ventennio, gli interventi contro prostituzione e omosessualità, minuziosamente distinti per categorie all'interno delle schede statistiche, si moltiplicheranno, affiancati, in Francia, da una nuova violazione: l'incitamento alla “debauche”, che, come già accennato, nella sola Parigi vedrà la comminazione di circa 50.000 infrazioni all'anno. Una cifra enorme, se si considera che è riferita alla sola città di Parigi (con esclusione della banlieu), con una media di oltre 4000 denunce al mese, ossia circa 150 ogni giorno22!

f. Dagli anni Settanta all'avvento di Mitterrand (1982) e alla “eliminazione” dei “fichiers homo”(1983).

Questa è la fase in cui, lentamente, cominciano a venire meno gli appoggi alle convenzioni, che vengono progressivamente denunciate dai pesi membri, facendole automaticamente decadere. La prima è la denuncia della Convenzione sulla pornografia nel 1973, da parte della Germania Ovest; seguirà a breve quella sulla prostituzione, che non è stata rintracciata, ma può corrispondere a una delle seguenti date: il 1973, in concomitanza con la denuncia della Convenzione SDN sulla pornografia; il 1975, anno in cui sia in Italia che in Francia vengono avviate inchieste Parlamentari sulla pubblica morale, o il 1983, anno in cui in Italia termina l'aggregazione di dati statistici sulla pubblica morale e, parallelamente, in Francia, Mitterrand abolisce la schedatura degli omosessuali, fino allora rimasta operativa23.

Il 1975 è comunque in Francia uno spartiacque, dal momento che, a partire da quell'anno, dopo quasi un secolo di ininterrotta attività, la Brigade Mondaine smette di occuparsi di buon costume e viene destinata esclusivamente alla prostituzione e alla lotta agli stupefacenti, cambiando anche nome24.

La vicenda della repressione dell'omosessualità assume in Francia, in seguito, una

22 APP, Police Judiciaire. b. BM STATS/1-2, Statistiques 1960-1970. 23 Vedi cap. II.

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dimensione ufficiale, con l'impegno, da parte di François Mitterrand, durante la campagna elettorale per le Presidenziali del 1982, a eliminare una volta per tutte la schedatura degli omosessuali dal sistema di controllo dell'ordine pubblico francese. Questo evidentemente prova che, nel 1982, le schedature erano ancora in atto. La promessa fu poi mantenuta a pochi mesi dalla vittoria elettorale, attraverso un decreto del Ministro dell'Interno francese25.

3. Dati a confronto

Dopo aver descritto il fenomeno, proviamo ad analizzare le informazioni attraverso l'aggregazione dei dati (in tabelle e grafici) e l'accorpamento dei fatti di maggior rilievo

Aggregazione di dati. Le statistiche annuali di Parigi (1936-1967) relative ai soli atti osceni. I dati in rosso (enquetes) provengono da una tabella riassuntiva per gli anni 1936-1959; i dati in blu (affaires o proces-verbaux e interpellation) provengono dalle relazioni annuali della Brigade Mondaine26.

1936 626 1943 263 1950 833 425 1957 722 171- 323 1964 83- 168 1937 557 1944 199 1951 1104 455 1958 657 207- 413 1965 187- 379 1938 510 1945 317 1952 1229 534 1959 682 176- 359 1966 172- 349 1939 490 1946 440 1953 1304 527 1960 /164- 343 1967 148- 297 1940 221 1947 815 373 1954 1265 437- 610 1961 /191- 389 1968 n.r. 1941 264 1948 769 378 1955 1210 429 1962 /222- 447 1969 n.r 1942 159 1949 885 359 1956 890 250- 349 1963 /106- 212 1970 n.r 25 Vedi cap. II.

26 APP, Police Judiciaire. b. BM STATS/1-2, Statistiques. I dati dal 1968 al 1970 non sono riportati in quanto, nel corso dell’ultimo sopralluogo in Archivio, il personale ha ritenuto, senza un motivo accertato e dopo un anno e mezzo di consultazione, che i faldoni mi erano stati consegnati per errore e che non ero autorizzato a visionarli. I dettagli della vicenda sono raccontati nell’Introduzione.

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attraverso dei quadri sinottici, nei quali andiamo ad unire, oltre i dati emersi da questa ricerca su Italia e Francia, anche i dati riportati da Florence Tamagne su Germania e Regno Unito, insieme ad altri dati italiani sul Ventennio riportati da Benadusi, Goretti e Giartosio.

L'obiettivo che si intende raggiungere è dimostrare la contemporaneità, o almeno una evidente analogia e affinità, tra i provvedimenti presi dai singoli stati nazionali, avvenuti in concomitanza con la promulgazione di ogni Convenzione Sdn, Onu o di altre Organizzazioni internazionali.

Aggregazione di dati. Le statistiche annuali italiane (1947-1967, ITALIA REP), relative ai fermi, e le statistiche annuali di Parigi (1936-1967), relative ai soli atti osceni (per le enquetes, APP1; per affaires e proces-verbaux, APP2; per le inculpation, APP3).

Ad esse si aggiungono le statistiche della Tamagne su Regno Unito e Germania (1919-1939), con aggregazione dei casi di confino italiani (1927-1942) e dei detenuti omosessuali studiati nel carcere di Regina Coeli a Roma dalla Scuola di polizia scientifica (1927-1938)27

. Dalle tabelle della Tamagne, che seguono, sono stati estrapolati per il grafico, relativamente al Regno Unito gli “invicted” della tabella 1 (Polizia, adulti, I); per la Germania gli “invicted” delle tabelle 1.

27 L. Benadusi, cit.; G. Goretti e T. Giartosio, cit.; F. Tamagne, cit.

1927192919311933193519371939194119431945194719491951195319551957195919611963196519671969197119731975

010002000300040005000600070008000900010000

ITALIA REPITALIA SCIITALIA CONFFRANCIA PPREEGNO UNITOGERMANIA

1919 1921 1923 1925 1927 1929 1931 1933 1935 1937 1939 1941 1943 1945 1947 1949 1951 1953 1955 1957 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000 ITALIA REP ITALIA SCI ITALIA CONF FRANCIA APP1 FRANCIA APP2 FRANCIA APP3 REGNO UNITO GERMANIA

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Bisogna subito dire che l'operazione non è facile, sia per la disomogeneità dei dati, sia per le numerose lacune di un oggetto di studio che, di fatto, è ancora ai suoi albori e non ha ancora visto una sistematizzazione della metodologia di ricerca, fornendo finora dati provenienti da ricerche individuali.

In questo, se ciò è consentito, conforta il fatto di non essere gli unici ad aver incontrato tali difficoltà. Il parallelo si compie con la relazione presentata da I. Yumak, Capo della sezione turca dell'Interpol, il quale, avendo preparato, per l'assemblea di Stoccolma del 1952,

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una relazione sui reati sessuali, in vista di comuni decisioni di carattere operativo, esordì rivelando di essersi perso nella babele di dati a lui giunta dai vari paesi del mondo. Yumak non lamentava tanto la quantità di dati, peraltro immaginabile, visto l'ampissimo ambito di indagine, bensì la loro qualità, sia per aggregazione che per tematica. Anche tra i paesi europei, i più coordinati sul tema, non vi era, tra i casi nazionali, una tabella statistica che fosse confrontabile con l'altra; e perfino le tipologie di reato erano di carattere diverso, e univano reati differenti da un Paese all'altro e diversamente aggregati28.

Quelle che vediamo in queste pagine sono invece le tabelle pubblicate dalla Tamagne nel suo studio, riportanti in forma più articolata le operazioni di polizia in Germania e Regno Unito tra le due guerre.

28 Vedi capitolo 2

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Consapevoli di questo limite nei dati statistici, abbiamo operato una selezione dei dati più significativi e omogenei al fine di evidenziare un andamento comune nel fenomeno. Il risultato non è sempre intellegibile, ma produce il riscontro auspicato.

Si è deciso quindi di dare spazio, ove disponibili, ai dati sugli atti osceni in luogo pubblico, il dato più omogeneo, in quanto presente in tutti i Paesi in esame (Italia, Francia, Germania, Regno Unito). Questi dati, insieme a quelli sul confino italiano degli omosessuali e

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su un censimento sugli omosessuali in carcere della Scuola di Polizia scientifica, sono aggregati nel grafico, e preceduti dai dati francesi, relativi ai soli atti osceni in luogo pubblico nella città di Parigi, aggregati per anno.

Quello che qui segue, ora, è il conteggio dei detenuti omosessuali presso il carcere di Regina Coeli di Roma, effettuato dalla Scuola di polizia scientifica (Benadusi). Il dato, visto il contesto in cui si è effettuata la raccolta dei dati, e vista la limitatezza del campione, è molto parziale, ma consente ugualmente di rilevare il fenomeno che si intende descrivere29.

1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939

18 17 57 87 92 42 69 116 92 76 86 124 153

Altro dato parziale, il numero di confinati di cui si conosce la data esatta di condanna, suddivisi per anno (Goretti e Giartosio). La parzialità, in questo caso, è data dall'esiguità dei casi rispetto alla totalità del fenomeno. I casi di confino, o comunque di deportazione, sono in tutte le statistiche, se si eccettua la Germania, molto esigui, e, dove è possibile un confronto sul totale, inferiori all'1% rispetto ai dati complessivi. Tuttavia alla parzialità dei dati contribuisce anche il fatto che, su circa 300 provvedimenti di confino noti, è stato possibile individuare la data del provvedimento in soli 196 casi30.

1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1941 1942

5 1 1 1 1 2 0 13 11 3 12 13 66 41 15 11

Da questa lunga serie di dati emerge come gli anni 1932-1933 e 1936-1939 siano cruciali nell'inasprimento del fenomeno. Se la Germania, in concomitanza con l'avvento nazista, vede un'impennata senza precedenti del fenomeno repressivo, simili incrementi sono riscontrabili anche nelle denunce per atti osceni in Francia (dal 1936) e in Regno Unito (in entrambi gli archi cronologici indicati).

29

Benadusi, cit. 30

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La curva segue lo stesso andamento negli stessi anni anche in Italia, sia per i casi di confino che per i detenuti di Regina Coeli; dato che dimostra che, anche in Italia, negli stessi anni, era aumentato il numero degli arresti e delle condanne per reati connessi all'omosessualità. Di conseguenza, ancor più che le detenzioni, erano evidentemente aumentate anche le imputazioni, anche se queste ultime non sono ancora oggi note.

È invece discordante, per l'Italia, il dato relativo ai fermi per gli anni Sessanta, che lascia pensare a un caso nazionale, di particolare intensità, per la repressione dell'omosessualità. In realtà, quel dato è diversamente aggregato rispetto a quello francese, l'unico indicato insieme a quello italiano per gli anni Sessanta, in quanto il dato italiano raccoglie tutti i fermi e le denunce, mentre quello francese unisce i soli dati sugli atti osceni . Se per gli anni Sessanta si fossero aggregati, anche per la Francia, tutti i fermi e tutte le denunce operate nella tutela dell'ordine pubblico, il totale per anno sarebbe salito oltre la cifra di 50.000 verbali, vale a dire una cifra tra le 15 e le 20 volte superiore a quella italiana; o quantomeno, se si considera una certa quantità di donne in quei fermi, comunque una cifra più alta di quella italiana.

Ma la concomitanza dell'operato delle forze dell'ordine nei vari Paesi non renderebbe, da sola, la piena cognizione del fenomeno, se con esso non si evidenziasse anche l'operato dei singoli governi e delle altre istituzioni a livello centrale. La promulgazione di leggi, ordinanze, direttive, circolari, è pressoché in sincrono nei paesi analizzati.

In due tabelle sinottiche (una per il periodo Onu, una per il periodo Sdn) che sicuramente peccano per completezza di dati (ossia per continuità ed eterogeneità), ma peccano anche per completezza dei casi esaminati (sarebbe stato interessante, ad esempio, analizzare anche lo stesso fenomeno negli altri paesi dell'occidente europeo e in Unione Sovietica), si può dare, come primissimo contributo per ulteriori ricerche, un primo e incompleto riscontro dell'agire comune in determinati anni da parte dei singoli stati nella promulgazione di norme non solo contro l'omosessualità, ma anche, in una casistica non esaustiva, contro stranieri, ebrei, prostitute. Questo vale soprattutto per la tabella sinottica relativa al periodo tra le due guerre, dove sarebbe opportuno analizzare, nell’ottica di un futuro ampliamento della ricerca, anche la legislazione relativa a stranieri, donne, oppositori politici e altre religioni in generale.

Per il caso italiano si è deciso di inserire in tabella anche il delitto Lavorini e il delitto Pasolini, dei quali parliamo nei precedenti capitoli, in quanto parti di una vicenda, rimasta ai margini di questa ricerca, che però indica, in entrambi i casi, una matrice politica del delitto. E, come abbiamo avuto modo di ipotizzare nel secondo capitolo, tale vicenda era, prima ancora che una vicenda di ordine pubblico, una questione politica.

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Tabella sinottica dei provvedimenti contro l'omosessualità nei paesi di area NATO, comparati con gli accordi