• Non ci sono risultati.

L’evoluzione dei redditi agricoli nell’UE »

1. Economia mondiale e mercati agro-alimentari »

1.4. L’evoluzione dei redditi agricoli nell’UE »

Negli anni recenti il reddito agricolo nell’UE, misurato come reddito reale per unità di lavoro (UL)(9), ha mostrato un miglioramento complessivo.

Nel periodo 2000-2012, il reddito agricolo medio per UL nell’UE-27 è cre- sciuto infatti sia in termini nominali che reali, per effetto soprattutto della ridu- zione nel numero di occupati agricoli. Il reddito reale, pur crescendo media- mente del 2,9% per anno nel corso del periodo, mostra una spiccata volatilità: dopo una crescita del 16,9% tra il 2000 e il 2004, esso si riduce del 10,4% nel 2005, per poi risalire del 15,6% tra il 2005 ed il 2007, alimentato dall’aumento dei prezzi delle principali commodities agricole. Nei due anni successivi, in concomitanza con la fine della bolla dei prezzi del 2007 e l’inizio della reces- sione, il reddito agricolo torna repentinamente a calare, con una riduzione del 2,8% nel 2007 e di ben il 9,1% nel 2009, per poi risalire del 27,9% tra il 2009 ed il 2012, grazie ancora all’effetto prezzi. In dettaglio, dopo due anni di forti incrementi, +18,1% nel 2010 e +8,4% nel 2011, il reddito si è mantenuto pres- soché costante nel 2012 e ha subito una leggera diminuzione, -1,2%, nel 2013, mantenendosi però ad un livello del 35,2% superiore a quello del 2000 (figura 1.1).

Se si fa riferimento ai ‘vecchi’ paesi membri (UE-15), nel 2009 i redditi (9) Si tratta dell’indicatore A calcolato da Eurostat come rapporto tra factor income e agricultural labor input, dove il primo è essenzialmente determinato dal valore dell’output al netto di consumi intermedi e ammortamenti, più il saldo tra sussidi e tasse sulla produzione, ed il secondo è misurato in AWU, annual work units (unità di lavoro annuali).

30

1. ECONOMIA MONDIALE E MERCATI AGRO-ALIMENTARI

agricoli sono in pratica ritornati ai livelli del 1994, mentre per i 12 paesi di nuova accessione(10), nonostante la caduta del 2009, si sono mantenuti ben al di sopra dei rispettivi livelli al momento dell’entrata nell’UE.

I ritmi di crescita tra vecchi e nuovi paesi membri (UE-N12) sono ovvia- mente molto diversi, per effetto del diverso grado di sviluppo delle rispettive economie: la differenza tra i redditi reali 2013 e 2000 per l’UE-15 è ‘soltanto’ dell’11,6%, mentre per l’UE-N12 si supera il 200%, grazie alla concomitanza di prezzi alti, declino degli occupati agricoli e maggior sostegno ai redditi per effetto dell’entrata nell’UE. Va però detto che nell’ultimo anno disponibile, il 2013, a fronte di una riduzione limitata all’1% per l’UE-15, i 12 nuovi paesi entrati nell’UE nel 2004 e nel 2007 hanno visto ridurre il reddito dell’11,9%.

(10) Non viene qui considerato il ventottesimo paese dell’UE, la Croazia, entrato nel lu- glio 2013.

Figura 1.1 - Indice (2005=100) del reddito agricolo reale per unità di lavoro annuo: 2000- 2013 (UE-N12: 2005-2012) 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2005 = 100 UE-27 UE-15 UE-N12 Italia Fonte: Eurostat 31 –––––––––

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2013

La variazione dell’indice del reddito agricolo reale per unità di lavoro rap- presenta l’effetto combinato da un lato della variazione del valore aggiunto netto al costo dei fattori (factor income), dall’altro del trend dell’input di lavo- ro agricolo(11). Nel 2012, l’ultimo anno con dati definitivi, entrambi sono leg- germente diminuiti (-0.2%), lasciando perciò il rapporto pressoché invariato. In dettaglio, l’aumento dell’1,8% del valore dell’output è stato compensato da un incremento analogo dei consumi intermedi, mentre la piccola riduzione dell’input di lavoro agricolo conferma il suo sostanziale assestamento.

I tassi di diminuzione maggiori del lavoro agricolo si registrano in Slovac- chia (-5,7%), Svezia e Finlandia (-4,7%), e Paesi Bassi (-3,3%). Se si conside- ra l’intero periodo 2000-2012, la riduzione dell’intensità di lavoro è stata ali- mentata soprattutto dai paesi con un minor grado di sviluppo economico, come i 12 di nuova accessione. Nell’UE-27 la riduzione è stata complessivamente del 19,8% rispetto al 2005 e del 32,2% rispetto al 2000. Il contributo dei paesi UE-N12 a questa riduzione è cospicuo: -25% dal 2005 e -40% dal 2000, men- tre per l’EU-15 le variazioni sono rispettivamente -14% e -22%(12).

Il reddito agricolo è in genere inferiore al reddito medio per l’intera eco- nomia: nell'UE-15 i salari agricoli orari hanno oscillato tra il 47% e il 57% del reddito medio complessivo, fatta eccezione per la riduzione al 43% del 2009. I redditi agricoli dei nuovi paesi membri, pur partendo da una situazione forte- mente penalizzante, rappresentando meno di 1/4 del reddito medio, stanno colmando rapidamente il gap con il resto dell'economia, avendo raggiunto ol- tre il 40% nel 2012.

La caratteristica dell’andamento più recente che desta maggiore preoccu- pazione è l’elevata volatilità, ancora più evidente se si fa riferimento ai redditi per singola azienda agricola.

Considerando il periodo 2005-2013, che include le turbolenze dei prezzi e la recessione, spiccano i tassi di crescita per alcuni dei nuovi paesi membri: il reddito è più che raddoppiato in Slovacchia, quasi raddoppiato in Lituania, aumentato di oltre il 70% in Repubblica Ceca, Estonia ed Ungheria e di più del 40% in Polonia, Bulgaria e Lettonia.

La variazione del reddito agricolo è determinata dall’effetto congiunto del valore aggiunto netto al costo del fattore e del trend nell’input di lavoro agri- colo(13). Nell’ UE-27, nel 2012 si è assistito ad una lieve diminuzione (-0,2%)

(11) European Commission, Prospects for Agricultural Markets and Income in the EU 2013-2023, December 2013.

(12) Eurostat, Statistics in focus, 19/2013.

(13) European Commission, Developments in the income situation of the EU agricultural sector, December 2010.

32

1. ECONOMIA MONDIALE E MERCATI AGRO-ALIMENTARI

per entrambi.

Rispetto alla media del quinquennio 2008-2012, la proiezione al 2022 del reddito agricolo reale per UL nell'UE-27 in termini reali indica un incremento del 17,5%.

Questo trend positivo è il risultato di due fattori contrastanti: l’aspettativa di un forte peggioramento del reddito dei fattori in termini reali a livello di set- tore (-15,6%), peraltro più che compensato dalla riduzione degli occupati in agricoltura (-28,4%).

Appaiono ancora una volta marcate le differenze tra UE-15 e UE-N12: mentre nell'UE-15 il reddito agricolo dovrebbe mantenersi sostanzialmente in- variato nel 2022 (+0,1%) rispetto al periodo di riferimento, nell’UE-N12 il reddito agricolo continuerà la sua evoluzione positiva, arrivando ad un incre- mento di quasi il 55%, con una leggera convergenza verso la media UE.