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L’impiego di fitofarmaci, fertilizzanti, sementi e

6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi »

6.2. L’impiego dei fattori produttivi »

6.2.3. L’impiego di fitofarmaci, fertilizzanti, sementi e

L’impiego di mezzi tecnici, analizzato sulla base di indicazioni del settore distributivo e dei listini delle Camere di Commercio, ha evidenziato i seguenti andamenti.

Il mercato dei fitofarmaci ha fatto osservare un lieve incremento degli scambi: i volumi impiegati sono risultati nel complesso stabili, mentre i prezzi di vendita sono cresciuti dell'1-2% rispetto all'annata precedente. Gli interventi di difesa sono stati condizionati dall'andamento meteorologico, con situazioni differenziate tra le varie categorie di prodotti. Da una parte, le elevate e persi- stenti piogge nella prima parte dell'anno, ostacolando semine e lavorazioni, hanno determinato un crollo del diserbo su mais e cereali a paglia; per contro, nei mesi seguenti, la maggiore pressione infettiva conseguente all'elevata umi- dità ha favorito gli impieghi di fungicidi ed i trattamenti antibatterici su frutti- cole, orticole e grano. Infine, si è riscontrata una consistente riduzione degli impieghi di prodotti per la difesa da insetti ed acari, con l'eccezione di insetti- cidi ad azione lepidottericida, che hanno interessato in particolare le colture orticole.

Per quanto riguarda i fertilizzanti, è rallentata la crescita dei valori di vendi- ta che aveva caratterizzato gli anni precedenti, in ragione di listini stabili o in regressione (tabella 6.8) e di impieghi più contenuti nel periodo primaverile.

Nel dettaglio, sul fronte dei prezzi è risultato determinante il calo delle Tabella 6.7 - Macchine agricole "nuove di fabbrica" iscritte in Emilia-Romagna per catego- ria di utente 2011 2012 2013 Var. % 2012/2011 Var. % 2013/2012 Trattrici Totale 1.785 1.309 1.426 -26,7 8,9 Conto proprio 1.503 1.117 1.213 -25,7 8,6 Conto proprio/terzi 157 75 109 -52,2 45,3 Conto terzi 125 117 104 -6,4 -11,1 Mietitrebbiatrici Totale 32 32 35 0,0 9,4 Conto proprio 5 10 6 100,0 -40,0 Conto proprio/terzi 6 10 9 66,7 -10,0 Conto terzi 21 12 20 -42,9 66,7

Fonte: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Agricoltura, Economia ittica, Attività faunistico-venatorie.

6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

quotazioni internazionali dei concimi minerali, che sono in prevalenza prodotti d’importazione, ma ha inciso anche la riduzione dei costi produttivi e di tra- sporto conseguenti alla flessione delle quotazione del petrolio. In merito ai vo- lumi utilizzati, gli impieghi primaverili sono stati penalizzati dal maltempo, che ha comportato una contrazione considerevole dei consumi di fertilizzanti azotati, in particolare NPK; la ripresa degli interventi, basata su prodotti a pronto effetto, come urea e nitrato ammonico, non è stata sufficiente per smal- tire le scorte di questi prodotti, che non trovano impiego nella concimazione autunnale. Si sono svolti regolarmente, invece, gli interventi nel periodo delle semine, con una maggiore propensione all'impiego di concimi binari NP e, in particolare, di fosfato biammonico, in ragione della loro maggiore disponibili- tà a prezzi bassi. Anche i prodotti potassici hanno potuto beneficiare del calo dei prezzi, conseguente a situazioni di concorrenza commerciale tra Paesi nei mercati dell'Est.

Hanno invece mantenuto le loro posizioni i concimi organo minerali e in particolare gli NP, che hanno subito la concorrenza del fosfato biammonico di origine minerale, più disponibile a basso prezzo.

Per quanto riguarda le sementi, il mercato continua ad essere sostenuto da quotazioni crescenti, condizionate da situazioni di squilibrio del rapporto do- manda/offerta sui mercati internazionali, mentre sono diminuiti gli impieghi primaverili, in ragione di condizioni climatiche avverse che hanno determinato la contrazione delle superfici investite a cereali estivi, ortive e barbabietola.

In particolare, hanno subito un forte impatto negativo le colture di mais e barbabietola, sulle quali hanno pesato, oltre ai fattori stagionali, i non eccellen- ti risultati della campagna maidicola precedente e le note criticità dell’industria saccarifera. Per contro, sono cresciuti gli investimenti a soia, sostenuti dall'an- Tabella 6.8 - Prezzi prevalenti dei principali concimi (euro/q)

Prodotto 2011 2012 2013 Var. % 2011-2012

Var. % 2012-2013

Perfosfato minerale granulare 0-19-0 24,2 25,3 25,4 4,5 0,4 Perfosfato minerale triplo 0-46-0 44,9 46,9 43,5 4,6 -7,3

Nitrato ammonico 26% 30,3 31,4 31,5 3,8 0,3 Solfato ammonico 21% 24,9 27,4 26,0 10,2 -5,2 Urea agricola 46% 43,6 46,7 45,3 7,1 -3,1 Complesso Binario N/P 18/46 54,8 57,6 55,0 5,1 -4,5 Complesso Ternario N/P/K 11/22/16 54,4 51,0 51,0 -6,2 0,0 Complesso Ternario N/P/K 15/15/15 42,7 43,0 43,0 0,8 0,0 Complesso Ternario N/P/K 20/10/10 42,1 42,0 42,0 -0,2 0,0 Fonte: Listino Annuale Camera di Commercio di Ravenna.

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2013

damento positivo del mercato e dalla domanda crescente sui mercati interna- zionali. Continuano comunque a mostrare quotazioni elevate gli ibridi di mais e le varietà di soia, la cui dipendenza dall’estero è pressoché totale.

Gli impieghi di cereali autunno-vernini sono risultati nel complesso stabili, pur con andamenti delle superfici investite variabili, in funzione di diverse aspettative su stabilità dei prezzi e rese produttive: al calo degli investimenti a frumento duro è corrisposto un marcato incremento delle superfici coltivate a frumento tenero e la stabilità di quelle destinate all'orzo. I listini hanno fatto osservare il recupero delle quotazioni delle sementi di tenero (+16%) e lievi variazioni dei prezzi di frumento duro (-1%) ed orzo (+1%).

Le foraggere hanno continuato ad evidenziare un trend positivo, legato ai buoni livelli di prezzo nei periodi antecedenti le semine ed alle ottime poten- zialità sul fronte della domanda. Malgrado risultati produttivi inferiori alle aspettative per l'andamento climatico sfavorevole, sono state spuntate ottime quotazioni di mercato. Di particolare rilievo è risultata la performance dell'er- ba medica, i cui prezzi sono cresciuti del 23% su base annua.

Per quanto riguarda i prodotti destinati all’alimentazione animale, il com- parto zootecnico ha potuto beneficiare del ridimensionamento degli elevati prezzi osservati nelle annate precedenti. Relativamente alle quantità impiegate, si è registrata una ripresa dei prodotti composti destinati all’alimentazione bo- vina. Sono lievemente diminuite, invece, le richieste di prodotti destinati all’alimentazione avicunicola, che hanno in parte risentito di turbative di mer- cato, mentre sono risultati sostanzialmente stabili gli impieghi nel comparto suinicolo.

I mangimi semplici hanno fatto osservare un buon apprezzamento, con evidente ripresa dei volumi scambiati, in ragione di prezzi più contenuti rispet- to all'annata precedente.

Le quotazioni delle materie prime di interesse mangimistico hanno eviden- ziato andamenti variegati (figura 6.4).

Alla lieve flessione dei listini del frumento tenero (-5%), scambiati a circa 232 euro/ton, sono corrisposte marcate riduzioni dei prezzi dell'orzo (-13%). Il mais, con quotazioni calate del 7% su base annua, ha perso nel terzo trimestre quasi un quarto del proprio valore. Alla base di questo trend, in controtenden- za rispetto all'anno precedente, sta il massiccio ingresso di merce estera, acqui- stata, grazie a raccolti abbondanti d'oltralpe, a prezzi inferiori di quella locale.

L'andamento cedente delle quotazioni cerealicole ha depresso i listini dei sottoprodotti molitori, con farinaccio (-6%) e cruscame tenero cubettato (-2%) scambiati a prezzi inferiori rispetto all'anno precedente.

Per contro, le imprese zootecniche si sono trovate a fare i conti con incre- menti dei costi produttivi legati all'aumento dei prezzi delle materie prime 138

6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

proteiche. Gli impieghi di foraggere sono stati penalizzati dall'andamento sta- gionale che ha limitato gli investimenti e compromesso la qualità del primo sfalcio. La disponibilità limitata di merce, tuttavia, è durata fino al terzo tri- mestre, quando l'ingresso di merce del nuovo raccolto ha avuto ripercussioni sui prezzi. L'apprezzamento mercantile è stato particolarmente evidente per la medica essiccata che ha chiuso l'anno con quotazioni record, di poco supe- riore ai 242 euro/ton, in evidente crescita (+9%) rispetto all'annata precedente.

Infine, si è mostrato sempre attivo l'andamento commerciale dei derivati proteici, in virtù di un'offerta internazionale, non scevra da speculazioni di mercato, inadeguata alla domanda. Tuttavia, l'abbondanza dei raccolti sudame- ricani ed il contenimento della domanda cinese, hanno fatto raffreddare lieve- mente i prezzi, già collocati su valori eccezionali. Su base annua le quotazioni della farina di soia, che ha toccato i 460 euro/ton, si sono collocate su valori superiori del 3% rispetto all'anno precedente.