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L’intermediazione messicana

Nel documento For God'sake! Lift the embargo to Spain (pagine 57-59)

Il 19 aprile 1937 Franco annunciò, con decisione unilaterale, l’unificazione dei diversi partiti nella Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista, che nel giro di poco tempo si impegnò in attività di propaganda in America Latina con l’intento di presentare Franco in una luce più positiva e di reclutare nuovi adepti. In Messico questo sforzo venne immediatamente premiato con la richiesta di affiliazione all’organizzazione di Franco da parte dell’ Union de Clase Media. In questo frangente molti furono i simpatizzanti messicani di Mussolini e del fascismo che volsero il loro sguardo verso il ben più familiare, per ragioni politiche e culturali, Francisco Franco: i timori paventati da Cardenas qualche mese prima sembrarono dunque concretizzarsi. Il 22 marzo 1937 Cardenas decideva comunque di correre ai ripari, richiedendo a tutte le ambasciate messicane di fornire massimo supporto alla Spagna repubblicana.

La primavera 1937 aveva segnato un parziale deterioramento delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Messico. In marzo l’ambasciata americana in Francia aveva ricevuto indiscrezioni secondo le quali i «Wright Cyclone aviation motors for replacement on Russian airplanes fighting with the Madrid Government forces are being sent from the United States via Mexico to Spain». 240 Secondo il Dipartimento di Stato tuttavia nessuna licenza per l’esportazione di motori Wright Cyclone al Messico era stata rilasciata tra il 1 luglio 1936 e il 5 marzo 1937. Nel medesimo telegramma, non sappiamo quanto consapevolmente, il Segretario di Stato si spinse oltre giungendo a dichiarare che «there is no evidence that aircraft engines have been exported illegally to Mexico since the outbreak of Spanish Civil War»: «moreover, the Department believes that no arms, ammunition, or implements of war of American origin have been exported from Mexico to Spain since January 1».

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In realtà gli sforzi per acquistare aeroplani negli Stati Uniti, da rigirare successivamente alle forze armate repubblicane attraverso il Messico, da parte di Gordon Ordas, ambasciatore spagnolo in Messico, e dei suoi agenti, erano continuati anche dopo l’emanazione della Joint Resolution dell’8 gennaio, 1937. In questo lasso di tempo, come annotato nel Green Report, il Dipartimento di Stato «granted licenses for the export of planes to Mexico freely, relying on the personal assurances of the Mexican President that transshipment of such planes to Spain would not be permitted». 242 Nel febbraio 1937 la Spartan Aircraft Company ottenne così la licenza per l’esportazione di due aerei Spartan, l’acquirente era lo stesso Colonnello Fierro a cui erano stati venduti in dicembre altri aerei. Costui testimoniò, sotto giuramento, che gli aeroplani erano destinati ad una linea aerea commerciale nello stato di Jalisco. Gli aeroplani, una volta approdati a Veracruz, nel dicembre 1937 lasciarono il Messico alla volta della Spagna attraverso l’imbarcazione repubblicana S.S. Ibai. Sempre nel febbraio 1937, un Northrop di seconda mano venne ceduto dal signor Frank Cordova a Gustavo Leon, un ufficiale dell’esercito messicano, che, pur sprovvisto della licenza per l’esportazione, volò da San Antonio fino ad una località non precisata del Messico; il velivolo, una volta approdato a Veracruz, raggiunse anch’esso la Spagna con la S.S. Ibai. 243

In aprile il governo messicano avviò un’offensiva diplomatica di pace; in una nota, rilasciata il 6, si dichiarava la disponibilità a contribuire in tutti i modi possibili ad una «world peace» impegnandosi

240 Telegramma: Chargé in Francia (Wilson) al Segretario di Stato, 5.3.1937, in FRUS 1937, Vol. 1 241

Telegramma: Segretario di Stato al Chargé in Francia (Wilson), 8.3.1937, in FRUS 1937, Vol. 1

242 Spain, Green Report, p. 100 243 Spain, Green Report, p. 100

a questo scopo a porre fine «to the armed contest which, for eight months past, has been causing the shedding of blood on Spanish soil». In nome degli elementari sentimenti di umanità e giustizia, proseguiva la nota, «the countries which fortunately enjoy peace abroad and security at home might be able to find a formula of collaboration to prevent the indefinite prolongation of the Spanish conflict».244

Nella replica all’ambasciatore messicano, il Segretario di Stato Hull evidenziò ancora una volta la tensione costante tra due principi guida della politica americana in Spagna: «non-interference» e «moral influence». Da una parte si sottolineava infatti che i principi di non-interferenza nella guerra civile in Spagna erano principi «formally» sottoscritti da ventisette altre nazioni, diverse delle quali erano direttamente interessate alla questione in ragione della prossimità geografica o degli interessi economici e commerciali; dall’altra, pur offrendo la propria influenza morale «in support of impartial steps looking towards a more humane conduct of the conflict», il governo degli Stati Uniti si riservava il diritto «to determine for itself whether such steps might afford practicable means of making known, wholly independently of or concurrently with any joint action by any other Governments». 245

Se in questo scambio di note era già ravvisabile il malcelato fastidio dell’Amministrazione e del Dipartimento di Stato americani nei riguardi dell’attivismo diplomatico messicano, le successive missive, aventi per oggetto gli aeroplani acquistati negli Usa da privati cittadini messicani e rivenduti poi ai repubblicani, richiesero l’intervento, seppur indiretto, dello stesso Hull.

La prosecuzione della guerra in Spagna, secondo il governo Càrdenas, rendeva assai difficoltosa l’opera di prevenzione del «transshipment from Mexico to Spain of planes purchased in the United States by private individuals in Mexico».246 Il Dipartimento di Stato precisò a questo proposito in quali circostanze veniva a determinarsi una violazione della legge di neutralità. Nel memorandum redatto da Hull per l’ambasciatore americano in Messico Daniels si diede così conto prima dell’azione di controllo del Dipartimento di Stato sulla cessione di armi e aeroplani al Messico da parte di imprese americane e poi delle eventuali violazioni della legge di neutralità. Nella fattispecie

If any of the planes […] were exported from the United States to Mexico before the outbreak of the present civil strife in Spain and, after use in Mexico, were resold to the Spanish Ambassador or his agents, a reexportation would not constitute a transshipment or involve any violation of our law. 247

Nello stesso aprile l’ambasciatore Ordas presentò all’ambasciata americana a Città del Messico una lista degli aeroplani che aveva importato «in one way or another» dagli Stati Uniti, richiedendo l’autorizzazione al loro esporto in Spagna. Il ministero degli esteri messicano sollecitò il governo americano a ritirare le obiezioni all’esporto dei suddetti aerei in Spagna. Il Dipartimento di Stato, dal canto suo, rinnovò la richiesta al presidente messicano di proibirne l’esportazione.

Nel giro di poche settimane le pressioni sulle autorità messicane affinché venisse autorizzata l’esportazione degli aerei persuasero il governo Cardenas ad informare il Dipartimento di Stato «that while it would not sanction the shipment to Spain of the American planes already in Mexico it could not take the responsibility for preventing the transshipment of American planes which might reach Mexico at a subsequent date». 248 Il governo messicano di conseguenza per il futuro richiese al Dipartimento di Stato di appurare, prima di rilasciare le licenze per l’esportazione, se fosse

244 Letter From: Secretary of State To: Ambassador of Mexico, 10.4.1937, in State Department File No. 852.00/5034. 245 Letter From: Secretary of State To: Ambassador of Mexico, 10.4.1937, in State Department File No. 852.00/5034. 246 Letter w/Attachment From: Sumner Welles To: [President Roosevelt], 26.4.1937, in Papers as President: President’s

Secretary’s Files, Documentary History of the Franklin D. Roosevelt Presidency, Volume 36, The Spanish Civil War and the Neutrality Act of 1937, University publications of America, 2006, pp.278-284.

247 Letter w/Attachment From: Sumner Welles To: [President Roosevelt], 26.4.1937, in Papers as President: President’s

Secretary’s Files, Documentary History of the Franklin D. Roosevelt Presidency, Volume 36, The Spanish Civil War and the Neutrality Act of 1937, University publications of America, 2006, pp.278-284. (DOCS DIVERSI STESSA

DICITURA? RAL 37 contiene più docs, in citazione solo testa o anche interno?)

effettivamente il Messico la destinazione finale delle merci acquistate. Questa pratica venne così seguita dal Dipartimento di Stato fin dalla primavera del 1937. 249250

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Nel documento For God'sake! Lift the embargo to Spain (pagine 57-59)