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L’invenzione del purgatorio

Lo scopo della pena

3.4 L’invenzione del purgatorio

Custode autentica della fede, tramite indispensabile per la vita beata, mediatrice fra Dio e l’uomo, la Chiesa per molti secoli si presenta come la sola autorità interprete per mandato ricevuto, della parola divina; la sola alla quale sia stato affidato il compito della propagazione e della difesa della fede, e alla cura delle anime per la salvezza di ognuna e di tutte. Fuori dalla Chiesa non c’è salvezza. “Extra Ecclesiam nulla salus”.247

Le autorità ecclesiastiche condannano pertanto qualsiasi professione religiosa estranea alla cristianità come demonologica. Questo fa sì che l’eresia, “il crimine contro Dio” venga

242 I. MEREU,Op., cit., p.30.

243 D. GARLAND, Op., cit., Milano 1999, p. 203. 244 M. FOUCAULT, Op., cit., p. 89.

245 Cfr J. BENTHAM, Panopticon ovvero la casa d’ispezione, a cura di M. FOUCOULT e M. PERROT.

Secondo Bentham, «ciò che giustifica la pena, è la sua maggiore utilità.[…]Il male prodotto dalle pene è una spesa che fa lo Stato in vista di un profitto. Il profitto è la privazione dei crimini. In questa operazione tutto deve essere calcolo del guadagno e della perdita». Sull’argomento vedi di F. ZANUSO,Utopia e utilità, saggio sul pensiero filosofico di J. Bentham, Padova 1989.

246 D. GARLAND.,Op., cit., p. 207. s.v. ancora L. DE OÑATE, Op., cit., p. 102. Secondo l’autore la

tesi che più sembra rispondere allo spirito della sofistica afferma che la giustizia non è altro che l’utile del più forte «Il giusto è sempre ciò che conviene alla classe dominante, al governo costituito».

considerato da tutti come la peggior offesa immaginabile, meritevole della punizione più severa come la condanna celeste248.

Nasce da qui la storia della Santa Inquisizione. L’inquisitore parte dalla presunzione che l’imputato è colpevole. Il che significa che l’inquisitore, non dovrà giudicare sulla base del fatto o del fatto provato, bensì sulla base del sospetto.249 Con Innocenzo III (1198-1216), la nuova procedura si delinea in tutti i suoi aspetti, si passa infatti da un processo fondato sull’accusa, che parte quasi sempre da una delazione a un procedimento che consentiva all’autorità ecclesiastica di procedere d’ufficio, incarcerando chiunque risultasse sospetto.250 Per quanto riguarda l’esecuzione della sentenza, la Chiesa non punisce direttamente gli eretici, poiché non intende farsi carico dalla loro morte. Le costituzioni papali dispongono secondo quali modalità il braccio secolare deve agire nei confronti degli eretici. I magistrati secolari sono tenuti, a osservare scrupolosamente le disposizioni ecclesiastiche, pena la rimozione del proprio incarico. Il loro è, come osserva Canfora, il lavoro sporco. La Chiesa per parte sua, si concede il lusso di raccomandare che la pena sia ispirata da clemenza e che la condanna avvenga senza profusione di sangue251. Come scrive Kaspar Schoppe, giovane luterano convertito e testimone oculare del processo a Giordano Bruno, nessun modo migliore per evitare profusione di sangue che ardere vivo il condannato. Le cose, dal XII sec in poi sono destinate a cambiare, si modifica infatti la geografia dell’Aldilà. L’emergere e il costruirsi attraverso i secoli della credenza nel Purgatorio presuppone e comporta una modifica sostanziale dei quadri spazio-temporali dell’immaginario cristiano252. Originale è il tipo di giudizio che implica l’esistenza di un Purgatorio, esso infatti si basa sull’esistenza di un doppio giudizio, il primo al momento della morte, il secondo alla fine dei tempi, e istituisce in questo spazio intermedio del destino escatologico di ciascun essere umano una complessa procedura giudiziaria di mitigazione delle pene, di un loro abbreviamento in vista di diversi fattori . Presuppone dunque la proiezione di un’idea di giustizia e di un sistema penale molto sofisticati253. La nozione di condanna “a tempo” si inscrive nell’ambito di un atteggiamento mentale più ampio, che, nato dal desiderio di giustizia, sfocia in una vera e propria contabilità dell’aldilà. L’idea fondamentale è quella di una proporzionalità delle pene in funzione

248 G.R.SCOTT,Op., cit., p. 75. 249 I.MEREU, Op,. cit., p. 180.

250 L.RANGONI, La tortura, Milano 2003, p. 43.

251 D.CANFORA, La libertà al tempo dell’inquisizione, Milano 1999, p. 75. 252 J.LE GOFF, La nascita del purgatorio,Torino 1982, p. 3.

della gravità dei peccati254. Ma la novità più rilevante è rappresentata dal fatto che i tempi del purgatorio possono essere ridotti o annullati, grazie alle indulgenze che la Chiesa cattolica concede con sempre maggiore larghezza.255.

La struttura ecclesiastica del XII secolo acquista sicuramente un grande potere dal nuovo sistema dell’aldilà, essa infatti amministra o controlla preghiere, elemosine, messe, offerte di ogni genere compiute dai vivi in favore dei loro morti, e ne trae beneficio.L’aldilà è uno dei grandi orizzonti delle religioni e delle società. La vita del credente, infatti, cambia molto quando egli pensa che non tutto finisce con la morte256. Il XII secolo è un periodo di fortissima espansione sociale ed economica, nelle campagne assistiamo infatti all’estendersi delle superfici, a un miglior rendimento determinato dal moltiplicarsi delle lavorazioni e a grandi progressi in campo tecnologico257. È questo il periodo in cui si instaura il sistema feudale, un sistema nel quale il clero è direttamente impegnato in quanto beneficiario della dominazione signorile. Ma il secolo XII è anche un secolo di espansione geografica e ideologica: è il grande secolo delle crociate. E la nascita del Purgatorio costituisce un elemento chiave e speculare in questa sorta di espansione nell’immaginario sociale, nella geografia dell’aldilà, nella certezza religiosa. È una conquista del secolo XII258. È un altro tassello del sistema.