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La casa passiva per clima mediterraneo Progetto Passive-On

2.1. Definizione dell’ambito di ricerca e terminologie

2.1.2 La casa passiva per clima mediterraneo Progetto Passive-On

Il Passive-On (Marketable Passive Homes for Winter and Summer Comfort) è un progetto di ricerca patrocinato dal programma europeo SAVE Intelligent Energy Europe, promosso

e coordinato da eERG4, che mira alla promozione e alla diffusione delle case passive per i

climi caldi.

La ricerca sta modificando il concetto passivhaus per ottenere bassi consumi ed elevato comfort anche nei climi mediterranei, attraverso simulazioni su edifici da

z

raffrescamento estivo è variabilmente equivalente o prioritaria rispetto al riscaldamento

4 eERG (end-use Efficiency Research Group) è il gruppo di ricerca (responsabile Prof. Lorenzo Pagliano)

sull'efficienza negli usi finali dell'energia attivo dal 1996 presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano

invernale nei climi sud-europei o italiani in particolare. Si tratta perciò di implementare le soluzioni e gli standard prestazionali definiti per le passivhaus nord-europee con soluzioni che tengano conto del maggiore carico termico incidente sugli edifici nel regime estivo, sia come componenti opache che trasparenti.

ensionate e orientate prevalentemente a a radiazione solare favorevole invernale uadagno termico gratuito grazie all’effetto serra), ma anche di proteggersi, grazie

rtunamente dimensionati che sfruttano le brezze

ustico (ambienti esterni molto rumorosi, o la

ionamento notturno) nei

tradizionali di riscaldamento.

Queste soluzioni sono classificabili come:

 un livello di isolamento differenziato per clima e tipologia di chiusura dell’involucro (copertura, parete esterna verticale, solaio contro terra);

 un livello di tenuta all’aria meno stringente (n50‹1hˉ¹) in considerazione del minor fabbisogno invernale per riscaldamento, a vantaggio del raffrescamento naturale estivo (cioè la maggiore possibilità dell’edificio di dissipare per ventilazione il calore accumulato durante il giorno);

 delle superfici vetrate generosamente dim sud, in grado di intercettare la massim (g

a schermature fisse e/o mobili opportunamente dimensionate e posizionate, dalla radiazione non favorevole estiva;

 la possibilità di ventilare gli ambienti interni in maniera naturale, grazie al corretto posizionamento delle aperture finestrate (contrapposte), da porsi in collegamento con il vano scala e con delle aperture regolabili in copertura; oppure utilizzando dei cavedi verticali estrattori oppo

dominanti e la depressione innescata dall’effetto camino;

 un ricambio dell’aria comunque garantito da sistemi attivi a basso consumo (ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore ad alta efficienza, η›80-90%), che possano permettere la ventilazione anche in particolari condizioni svantaggiose sotto il profilo ac

prossimità a vie trafficate anche di notte, ecc.) e termico estivo (ambiente esterno surriscaldato);

 il raffrescamento da attuarsi in fase estiva ottenuto prevalentemente con sistemi passivi (schermature solari, grandi masse inerziali, ventilazione notturna) e con l’ausilio di sistemi attivi a basso consumo (VMC in funz

giorni di picco termico;

 il riscaldamento invernale attuato sfruttando gli apporti solari passivi e gratuiti interni e con l’ausilio di sistemi di generazione termica alimentati a FER (fonti energetiche rinnovabili) nei giorni di picco invernale; assenza quindi di sistemi

In ordine generale gli obiettivi di natura più divulgativa del progetto Passive-ON sono sostanzialmente tre:

iluppato su foglio Excel PHPP (Passive House Planning

li e le soluzioni di fattibilità del concetto passivhaus applicato ai climi mediterranei, attraverso:

nsumo nei paesi partecipanti, individuare le barriere che attualmente rallentano la loro adozione e proporre delle soluzioni di tipo

artner;

stazionali le differenze tra lo standard passivhaus originario e quello

l’

la possibilità di derogare fino a 1,0h‒¹ il livello di tenuta all’aria

0

c tiva sotto i 26°C in caso di

r

su e

rispettano lo standard passivhaus “esteso”.

 rendere disponibili una serie di strumenti ad uso di architetti (in particolare i piccoli

studi) e professionisti: delle “linee guida” per la progettazione dell'edilizia e il

software di calcolo sv

Package), sviluppato dal Passivhaus Institut di Darmstadt e implementato dei

carichi estivi per gli edifici in climi caldi;

 fornire alla Commissione Europea una Relazione di Opportunità e Strategie, allo scopo di esaminare gli ostaco

o il completamento di un'analisi per determinare l'attuale livello di diffusione di

case a basso co

regolativo/organizzativo che potrebbero portare ad una più larga diffusione sul territorio;

o la realizzazione di un modello comune di analisi nelle nazioni partner per stimare

i potenziali risparmi globali di energia delle case passive nel medio e lungo termine;

o l'analisi dei benefici politici ed amministrativi per lo sviluppo di programmi

volontari per ottenere la certificazione di casa passiva o adottare gli standard comuni della casa passiva nelle nazioni p

o definire il Pacchetto d'Azione del Governo Locale, dove evidenziare i diversi

procedimenti a livello locale per accrescere lo sviluppo delle case passive basati sulle buone pratiche esistenti sia nei paesi partner che nei paesi non associati.

In termini pre

per climi mediterranei, si possono riassumere in tre questioni fondamentali: introduzione di un limite di fabbisogno per raffrescamento (›15 kw/m²a) inesistente per

passivhaus; la

dell’involucro termico a n50, in caso però di temperature di progetto esterne maggiori di °C; l’applicazione del criterio di comfort estivo (definito dalla norma EN 15251:2007) on la possibilità di mantenere la temperatura opera

raffrescamento ottenuto con sistemi attivi. Questi parametri, a detta degli stessi icercatori dell’eERG, andranno sicuramente ricalibrati quando saranno a disposizione

Una interessante metodologia adottata dal gruppo di ricerca è stata la comparazione di un modello di studio, verificato in tre differenti situazioni climatiche corrispondenti a tre diverse città italiane: Milano, Roma e Palermo. I dati elaborati hanno evidenziato soluzioni di involucro e strategie tecnologiche applicate anche molto differenti; nel caso di Milano, ad esempio, la necessità di un maggiore isolamento del solaio contro terra per contenere le dispersioni termiche, mentre a Palermo si riduce drasticamente per facilitare la dispersione del carico termico estivo verso il terreno.

Fig. 2 Passive-ON (eERG): diagrammi dei fabbisogni in regime invernale (rosso) ed estivo blu) nelle tre città di riferimento, Milano-Roma-Palermo

Il corpus dei risultati empirici ottenuti, analizzando i vari aspetti prestazionali degli elementi tecnici costitutivi l’involucro edilizio, potrà essere un valido supporto alle attività di progettazione di edifici passivi per climi mediterranei. Questi indicatori infatti danno la possibilità di adottare in fase progettuale tutta una serie di condizioni necessarie (aspetti ambientali, rapporto di compattezza, superfici vetrate, influenza delle schermature solari, etc.) che consentono il raggiungimento dei livelli prestazionali dello standard passivhaus esteso, evitando ai professionisti la parte di elaborazione computazionale.

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